Dopo Shakespeare in Love nessuno può parlare di film più sopravvalutato all'Academy...
Dopo Shakespeare in Love nessuno può parlare di film più sopravvalutato all'Academy...
Boh, io questo film l'ho adorato, mi ha divertito e commosso e lo stile di Boyle difficilmente mi lascia indifferente. Probabilmente mi son fatto rincoglionire dall'amore che provo verso Freida, ma alla fine della fiera se ha vinto 8 Oscar un motivo ci sarà![]()
Lo hai visto Sunshine?
ancora no purtroppo![]()
Appena visto e quoto forteforte Grisson: il merito principale è aver preso una storia da commedia classica rinnovandola con un'ambientazione che almeno qua da noi si è vista poco (e comunque fotografata di un bene folgorante).
Anche io come Uccio capisco il protagonista, come necessità basta e avanza Latika
Però Boyle ha fatto di meglio, sicuramente è sopravvalutatissimo.
E non sono minimamente d'accordo con Doom: i soldi e il successo in chiave berlusconiana non c'entrano niente.
Ultima modifica di devils_reject; 04-03-09 alle 01:46:02
L'ho visto e per i miei gusti hnon era degno di portarsi via tutti gli oscar.
Dopo il primo tempo mi ha dato parecchio noia e sta cosa del flashback continuo con il Gerry Scotti indiano mi ha fatto stare male peggio del Katerina di Button
Non è Gerry Scotti, è Lillo di Lillo e Greg![]()
Ho letto su repubblica delle dichiarazioni assurde di Rushdie su questo film: secondo lui è un film senza senso perchè non è possibile che due poveracci delle banlieu indiane possano arivare a parlare un inglese perfetto () e non è possibile che il protagonista possa vincere in quel modo il programma televisivo.
Come fa un intellettuale a dire cagate sì fragorose?
Che poi è facile parlare e denigrare correndo a vedere il film DOPO aver fatto incetta di oscar...
Vuoi vedere che Khomeini aveva ragione?Ho letto su repubblica delle dichiarazioni assurde di Rushdie su questo film: secondo lui è un film senza senso perchè non è possibile che due poveracci delle banlieu indiane possano arivare a parlare un inglese perfetto () e non è possibile che il protagonista possa vincere in quel modo il programma televisivo.
Come fa un intellettuale a dire cagate sì fragorose?![]()
Votai questo film come vincitore al Totoscar senza averlo visto perchè ero convinto che sarebbe stato pieno di quel terzomondismo da salotto che alla Academy piace sempre tanto. Ora l'ho finalmente visto e posso dire che mi ha sorpreso.
Mi ha sorpreso di molto in negativo. Francamente non riesco a capire come si possa rimanere affascinati e, di più, considerare questo film come una bella storia che ci insegna l'umiltà e come trovare voglia di vivere e di ridere anche nelle avversità. Di fatto l'intera risoluzione del film ha la morale che l'unico modo per essere felici è quello di riuscire ad entrare ed essere accettati in un sistema bacato e superficiale. E che tutti quelli che non ce l'hanno fatta devono solo rimanere incollati, incatenati, schiavizzati a quella unidirezionale pompa di melma chiamata televisione in attesa di qualche altro raro caso che gli faccia sognare che un giorno ce la potranno fare anche loro a passare dalla parte degli oppressori integrati nel sistema.
Non riesco a capire come Boyle dopo quel piccolo gioiello di Sunshine abbia messo la sua incredibile bravura e freschezza tecnica (questo non lo nego: il film è costruito molto bene e merita tutti i premi "tecnici" a lui assegnati) al servizio di questo abominio.
Io non l'ho affatto letto in quest'ottica... Anzi il personaggio del ragazzo che partecipa al quiz secondo me smonta del tutto la tua teoria.Votai questo film come vincitore al Totoscar senza averlo visto perchè ero convinto che sarebbe stato pieno di quel terzomondismo da salotto che alla Academy piace sempre tanto. Ora l'ho finalmente visto e posso dire che mi ha sorpreso.
Mi ha sorpreso di molto in negativo. Francamente non riesco a capire come si possa rimanere affascinati e, di più, considerare questo film come una bella storia che ci insegna l'umiltà e come trovare voglia di vivere e di ridere anche nelle avversità. Di fatto l'intera risoluzione del film ha la morale che l'unico modo per essere felici è quello di riuscire ad entrare ed essere accettati in un sistema bacato e superficiale. E che tutti quelli che non ce l'hanno fatta devono solo rimanere incollati, incatenati, schiavizzati a quella unidirezionale pompa di melma chiamata televisione in attesa di qualche altro raro caso che gli faccia sognare che un giorno ce la potranno fare anche loro a passare dalla parte degli oppressori integrati nel sistema.
Non riesco a capire come Boyle dopo quel piccolo gioiello di Sunshine abbia messo la sua incredibile bravura e freschezza tecnica (questo non lo nego: il film è costruito molto bene e merita tutti i premi "tecnici" a lui assegnati) al servizio di questo abominio.
Spoiler:In che modo? Quali sono le sue azioni che dovrebbero minare il sistema? O quantomeno far pensare che alla fine lui non ne è schiavo? O che ne è schiavo ma riesce a trovare la sua dimensione di evasione? Rifuta il premio? Lo perde alla fine per scappare dalla sua amata? O il solo vincere nelle regole imposte dagli altri è abbastanza per dire di aver "scardinato" il sistema?
Lo chiedo sinceramente: dove l'hai letta l'evasione dalla logica del denaro e della televisione così buona da innalzarti a finto eroe e da toglierti dal fango della normalità? Perchè io non l'ho vista da nessuna parte.
E se ti riferisci allo "slumdog che vince contro gli 'intelligentoni' e il quiz 'invincibile'" sappi che è esattamente quello che serve al sistema per rimanere in piedi: ne è la sua base fondamentale. Far credere a tutti che forse ogni tanto è possibile uscirne è il miglior strumento per perpetrare lo status quo.
Ma che state dicendo? Sta qua è una storia d'amore e di amicizia, che sistemi e stutus quo...
Se tu vuoi darci solo una lettura sei liberissimo di farlo, ma se permetti non credo che la tua superficialità debba essere per forza l'unico modo di approcciare il film![]()
Per carità, ognuno si può fare i castelli in aria che vuole, qua la storia del programmaa serve solo per attivare il carino meccanismo di sceneggiatura con le domande che riguardano magicamente la vita del protagonista, e la sua vittoria sta nella telefonata finale, non certo nel quiz. La televisione è solo un mezzo, l'unico possibile, per far reincontrare i due, non c'entra niente il sistema, il piegarsi alle regole, la pompa di melma.
Spoiler:Lo sarebbe stato se lui sentendo la sua voce si fosse alzato piantando in asso il programma e correndo da lei, cosa per cui ho pregato fino all'ultimo. E invece è il solito cagnolino al guinzaglio del sistema. Tutto qua.
In realtà credo che la verità sta in mezzo tra te e Mikk.Per carità, ognuno si può fare i castelli in aria che vuole, qua la storia del programmaa serve solo per attivare il carino meccanismo di sceneggiatura con le domande che riguardano magicamente la vita del protagonista, e la sua vittoria sta nella telefonata finale, non certo nel quiz. La televisione è solo un mezzo, l'unico possibile, per far reincontrare i due, non c'entra niente il sistema, il piegarsi alle regole, la pompa di melma.
Nel senso che non puoi ridurre questo film al solo significato esplicito, ma non si può neanche imporre di cercare un significato implicito profondo sul solo mezzo televisivo.
Credo più semplicemente che Boyle e/o gli sceneggiatori, hanno invece lavorato su un fattore base che è il concetto di ignoranza. Le domande che vengono poste al concorrente sono terribilmente semplici per qualunque ragazzino di età superiore ai 13 anni che vive in un dato ambiente culturale.
Lui invece non risponde in base ad una cultura scolastica, ma in base ad un'esperienza di vita, che fondamentalmente è l'unica cosa su cui possono contare la maggior parte della popolazione indiana. Il film è più che altro un inno ad una speranza di vita migliore, alla possibilità di credere al destino come Karma per dare un senso alle azioni spontanee e spesso incontrolla di quella vita stessa inutile e apparentemente marcia.
Per il resto, la televisione è si un mezzo come dici tu, ma non dal solo punto di vista sentimentale, ma invece dal punto di vista di trasmissione di buoni propositi alle masse. E forse qui, c'è in parte questa idea di falsificazione degli eventi che dice Mikk, ma non credo sia quell'elemento portante che si vuole far credere.
Te l'appoggio sulla questione ignoranza, ma continuo a non essere d'accordo su quella televisione: insomma, c'è la televisione perchè... perchè il quiz passa in televisione, e non per radio, internet o carta stampata![]()
scusa eh, se sei da gerry scotti all'ultima domanda, qualsiasi sia la situazione, vuoi dirmi che non ci provi?![]()