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Discussione: [CLUB] Juventus

  1. #41076
    Moderatore nikonista L'avatar di Bobo
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Torniamo in topic, che sinceramente del mou e dei problemi di moratto, in questo topic, potrebbe pure non fregarcene una ceppa

    Liverpool: Benitez rinnova
    Insieme ai Reds fino al 2014


    Trovato l'accordo con i proprietari americani dopo gli screzi degli ultmi mesi: il tecnico spagnolo rimarrà ad Anfield per altri 5 anni. "Amo il club, i tifosi e la città: Il mio cuore è qui, sono felice di aver firmato"

    Rafa Benitez, 48 anni, ha rinnovato il contratto con il Liverpool fino al 2014. Ap

    LIVERPOOL, 18 marzo 2009 - Rafa Benitez allenerà il Liverpool fino al 2014. Dopo gli screzi degli ultimi mesi, trovato dunque l'accordo con i proprietari americani dei Reds. L'annuncio del prolungamento del contratto che lega club e tecnico è stato dato dal sito ufficiale del Liverpool: "Il mio cuore è con il Liverpool, e sono felice di aver firmato questo nuovo accordo. Amo il club, i fans e la città, e con una società e dei tifosi del genere non potrei mai dire che non voglio rimanere. Ho sempre avuto chiaro in mente che desideravo stare qui a lungo. Quando avrò completato il mio nuovo contratto significherà che ho passato una decade qui".
    Almeno finiranno di accostare benitez alla nostra panchina ad ogni (presunta) crisi della juventus

    Tiago e Iaquinta sicuri: «Juve, lo scudetto è possibile»


    © LaPresse

    Il portoghese: «La Champions è dietro le spalle, ora tutto sul campionato». Gli fa eco il bomber: «Con la giusta mentalità possiamo recuperare il gap. Il mio futuro? È bianconero»

    TORINO, 18 marzo - «Certo, che speriamo nello scudetto. Siamo una grande squadra. Ci proveremo fino alla fine». Il portoghese Tiago esprime così la fiducia della Juventus nella corsa al titolo. «Ci siamo lasciati la Champions League alle spalle, la vita continua, ora pensiamo solo al campionato, - prosegue il portoghese, intervistato a una cena a scopo benefico organizzata dall'Associazione 'Solidarietà bianconera' - dobbiamo continuare a vincere per agganciare l'Inter».

    IAQUINTA: SETTE PUNTI SI RECUPERANO - Altrettanto convinto, anche se più realistico, Vincenzo Iaquinta: «Sappiamo che è difficile, ma dovremo vincere tutte le partite per mettere paura all'Inter. Cercheremo di cominciare da Roma, una partita difficilissima, perchè Spalletti, che conosco bene, sa fare giocare le proprie squadre. I sette punti di distacco dall'Inter non sono né tanti né pochi, a patto che ci sia la mentalità giusta».

    TRIDENTE? OTTIMI FRUTTI - Iaquinta potrebbe essere uno dei protagonisti di un tridente d'attacco che già in passato ha avuto successo proprio contro la Roma: «Lo abbiamo provato due volte l'anno scorso e in entrambi i casi ha dato ottimi frutti».

    RESTO ALLA JUVE A LUNGO - L'attaccante calabrese è spesso in predicato di cambiare maglia, come pedina di scambio per altri giocatori che servono di più alla Juventus. «Sono soddisfatto della mia stagione - dice Iaquinta - e soprattutto dell'ultimo periodo in cui gli infortuni non mi hanno tormentato. Voglio rimanere alla Juventus ancora a lungo e terminare qui il mio contratto», è la risposta secca del bianconero
    Ecco: diciamo addio al secondo posto

    Per il dopo-Nedved spunta Modric




    LONDRA, 18 marzo - Potrebbe essere il croato Luka Modric l’erede di Pavel Nedved alla Juventus. Almeno così sostiene il “Sun”, secondo il quale il centrocampista croato del Tottenham Hotspur sarebbe entrato nel mirino di Claudio Ranieri e del club bianconero. E l’agente del giocatore, passato l’estate scorsa a Londra dalla Dinamo Zagabria per circa 18 milioni di euro, non esclude che l’affare con la Vecchia Signora possa andare in porto. A patto che a Torino siano pronto a sborsare una bella valigiata di milioni: «Certo che Luka potrebbe andare alla Juve - dice Sabatino Durante - ma molto dipende dalla situazione economica. Modric non lascerà Londra per meno di 22 milioni di sterline (circa 24 milioni di euro, ndr). È stato uno dei migliori centrocampisti europei degli ultimi due o tre anni. Può benissimo giocare nella posizione di Nedved. Anzi, direi che può giocare in qualsiasi posizione».
    24mln?
    Scusate l'ignoranza... ma chiccazzè 'sto modric?

    Raiola, Cobolli, Montali: «Pavel, servi ancora alla Juve»





    ll dirigente lo vuole convincere: «Il suo esempio serve: può essere il traghettatore. Sarà un grande allenatore»

    TORINO, 18 marzo - I colpi ai fianchi glieli tirano tutti, per fiaccarne la resistenza, anche se di colpi al fianco di recente ne ha presi troppi proprio in partita con la Juventus: Pavel Nedved ha annunciato (per l'enesima volta) il suo ritiro a fine stagione. La delusione fortissima per la Champions persa ancora brucia. Ma ormai è un coro. Il procuratore Raiola, che gli chiede ancora un anno da atleta di vertice. Poi Cobolli Gigli che lo rispetta, ma che all'idea che Nedved ci possa ripensare la fa trapelare a MIlano, durante la riunione di Lega. Quindi il consigliere sportivo Giampaolo Montali che in un'intervista a Sky parla, dice... «Lui è un esempio per tutti noi, ed è proprio quello che gli dirò. Nedved è abituato da stagioni a vivere sempre da protagonista, ma se capisce che non può giocare tanto, che può anche dosare le forze, anche se è un uomo abituato alla titolarità, se gli fai capire che il suo apporto per i comportamenti e per come si pone nel gruppo può farlo essere ancora fondamentale, si può convincere a continuare. Lui deve restare per essere un traghettatore: un esempio per la nuova Juventus che nasce. Sono due le grandi qualità che ogni giorno profonde: cuore e pasisone. E quelle, ve lo dice uno che l'allenatore l'ha fatto per tanto tempo, sono le grandi qualità che ne possono fare un grandissimo allenatore». Nel frattempo Ranieri si prepara a rilanciarlo, dopo la gran botta rimediata all'inizio della drammatica sfida contro il Chelsea. A Roma dovrebbe essere proprio Pavel il titolare a sinistra.
    Sono d'accordo con Montali: un nedved part-time può ancora dare il suo

  2. #41077
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Spiega, spiega... che sono influenzato e totalmente rincoglionito, in questo momento
    era un modo più sofisticato per dire: vince, ma non convince.

  3. #41078
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Torniamo in topic, che sinceramente del mou e dei problemi di moratto, in questo topic, potrebbe pure non fregarcene una ceppa
    considerando che sono gli antagonisti della juve, farci un pensierino non sarebbe male
    Vabbé leggiamo cosa ha detto cobolli & gigli
    18.03.2009 - Cobolli Gigli sulle modifiche degli orari delle partite in programma il prossimo 5 aprile: "Noi non ne sapevamo niente. Non eravamo assolutamente informati. In un momento in cui stiamo cercando di riformare lo statuto della Lega nel senso di una maggiore collegialità di decisioni e siamo qui per lavorare per questo... Quando bisogna prendere delle decisioni parteciparvi di più poteva essere utile".
    Bravo! Così si parla, si faccia valere! E chi siamo noi, per essere tenuti all'oscuro delle decisioni della Lega, gli scemi del villaggio?!

    18.03.2009 - Cobolli Gigli, le considerazioni finali sull'episodio: "Dopodiché ci saranno delle ragioni, io non contesto. Ma avremmo avuto piacere di essere informati".
    Ti pareva. A proposito, ha detto Matarrese di rientrare al villaggio prima di cena perché poi chiudono e ci tocca dormire sulle panchine come le altre volte.

    Almeno finiranno di accostare benitez alla nostra panchina ad ogni (presunta) crisi della juventus
    non è che come tecnico faccia esattamente schifo


    Ecco: diciamo addio al secondo posto
    tanto con i nostri mezzi (cit.)


    24mln?
    Scusate l'ignoranza... ma chiccazzè 'sto modric?
    a pes è uno tosto


    Sono d'accordo con Montali: un nedved part-time può ancora dare il suo
    sarebbe il caso di spiegarlo anche a ranieri però

  4. #41079
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Titomanlio: "Per le grandi vi era par condicio"




    Stefano Titomanlio, ex-guardalinee, è nato nel 1963; dopo una discreta carriera giovanile di quattocentista, intraprende la carriera arbitrale nel maggio 1981; alcuni anni a fischiare nei campionati regionali, quindi passa a fare il guardalinee nel 1990 e alla terza stagione in serie D ottiene la promozione alla serie C; in questa categoria trascorre cinque stagioni culminate in una finale di coppa Italia (Como - Nocerina del 25/05/07), ma soprattutto con la promozione alla CAN al termine della stagione 97/98. Otto stagioni nella massima serie con all'attivo una cinquantina di gare di serie A e oltre 110 in serie B; inoltre varie presenze all'estero anche in Champions, pur senza la qualifica di assistente internazionale. Da segnalare la nomina a testimonial per la lotta all'AIDS nel novembre 1992 e il premio nazionale Siboni come miglior assistente della serie C promosso nella massima serie. Stefano è tra i rinviati a giudizio per frode sportiva dalla Procura di Napoli nell'ambito dell'indagine conosciuta come "Calciopoli". Il reato contestatogli attiene allo svolgimento della partita Arezzo-Salernitana, del campionato di serie B 2004/2005. Non gli è contestata alcuna vicinanza, nè propria nè impropria, alla dirigenza juventina.


    1. Signor Titomanlio, la sua carriera di assistente arbitrale si conclude con Calciopoli. Come prova di accusa una sola telefonata con il dirigente milanista Leonardo Meani, in cui gli inquirenti riconoscono una pressione di Mazzei, preparatore dei guardalinee, e una sua accondiscendenza per indirizzare la partita Arezzo-Salernitana verso un risultato favorevole ai toscani. Ci racconti la sua versione dei fatti.
    Vorrei premettere che con una squalifica ormai scontata e davanti ad un processo coperto da indulto ogni riflessione, per quanto mi riguarda, è pura accademia e, comunque, prima di quella partita è successo quello che accade settimanalmente nelle varie commissioni tecniche arbitrali: un designatore, Mazzei, che invita un arbitro e nella fattispecie un assistente a prestare massima attenzione alla partita da dirigere per le situazioni createsi nelle precedenti giornate di campionato.

    2. La sua linea di difesa si imperniò dunque su un diverso plausibile significato da dare alle frasi a lei contestate, e sui rapporti non certo idilliaci con i vertici arbitrali. Non era il tipo a cui chiedere un favore, dato che non era certo stato privilegiato dagli stessi dirigenti. Non di meno fu condannato. La ritenne un'ingiustizia?

    Ritengo che nessuno abbia voluto ricostruire i fatti secondo un criterio di verosimiglianza! Era facile trovare un peones come capro espiatorio e fermarsi alla superficie. Ma ormai ripeto la mia squalifica è quasi terminata e i campionati sono andati avanti lo stesso.

    3. Gennaro Mazzei si difese dalle accuse, invece, spiegando come millanteria il contenuto della sua (di Titomanlio, ndr) "confessione" telefonica con Meani. Testuali parole: "Titomanlio è un bugiardo, si voleva dare importanza, far vedere che poteva fare. Dice solo menzogne". Certo, frasi che non fanno piacere, ma che in fondo la scagionano. Le sottoscrive, seppur a malincuore?
    Mazzei, mal consigliato, in quei momenti ha cercato di salvarsi, sbagliando per la fretta strategia difensiva!

    4. Un'ingenuità come questa le è costata la carriera, un rinvio a giudizio per concorso in frode sportiva e anche una richiesta di risarcimento presso la Corte dei Conti. In quest'ultimo procedimento, abbiamo visto i suoi legali particolarmente agguerriti. La tesi: "Se danno d'immagine c'è stato viene dalla pubblicazione delle intercettazioni e Titomanlio non sapeva di essere intercettato". Ci spiega meglio la vostra posizione?
    Per il procedimento avanti la Corte dei Conti i miei legali avv. Andrea Ostellari di Padova e avv. Francesco Acerboni di Venezia hanno sostenuto con forza tre linee di difesa fondamentali:
    a - non si contesta il mio operato come assistente e non esiste nessuna accusa contro la mia condotta in campo; manca quindi la giurisdizione della Corte dei Conti, limitata al momemnto in cui come arbitro/assistente si svolgono funzioni pubbliche;
    b - il senso delle conversazioni telefoniche intercettate è diverso da quello indicato dal P.M. anche perchè vi sono errori di trascrizione;
    c - mancano colpa e nesso causale con il preteso danno di immagine: la mia condotta in campo in quella gara (Arezzo-Salernitana) fu apprezzata da tutti, anche dai presunti danneggiati; io, quindi, non ho creato nessun danno e danno di immagine, se esiste, lo ha creato la pubblicazione delle intercettazioni, che rappresenta un fatto estraneo al mio controllo e alla mia volontà.

    5. Tra poco, la prima udienza del Processo di Napoli. I suoi legali contesteranno la trascrizione delle intercettazioni, come già fatto alla Corte dei Conti?
    L'avv. Ostellari ha già evidenziato come le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche contengano errori materiali che determinano diverse interpretazioni del contenuto delle stesse intercettazioni. E' naturale che questo sarà un argomento che il Tribunale di Napoli dovrà conoscere.

    6. Ci perdoni un po' di qualunquismo, ma la storia racconta che quando il potere cambia, nelle liste di proscrizione ci finiscono i capri espiatori e chi ha commesso peccati veniali, mentre i pezzi grossi se la cavano. Lei è a casa, per una telefonata. Molti dei suoi colleghi, che chiacchieravano con Meani, sono invece abili e arruolati.
    Ripeto: l'AIA ha voluto ripulirsi solo superficialmente. Magari era comodo proteggere qualcuno!

    7. Lo stesso Collina, che amabilmente si candidava a designatore con Meani, ha poi effettivamente ottenuto il posto. L'ha ritenuta una scelta azzeccata?
    Alcuni attuali dirigenti arbitrali dopo averlo acclamato come salvatore della patria, mi hanno confidato una certa delusione. Quanti arbitri sono chiamati a dirigere i big match? Esiste differenza con le gestioni passate?

    8. Ancora disparità di giudizio: Paparesta è uscito pulito dal Processo di Napoli, Bertini è uscito immacolato dai processi sportivi e a Napoli si presenta come innocente fino a prova contraria. Eppure non possono più arbitrare, grazie a una regola introdotta nel frattempo, che è sembrata appositamente contra personam. Rocchi e Dondarini, attendono parimenti giudizio a Napoli, ma arbitrano regolarmente. In particolare, il caso Paparesta, che impazza in questi giorni, è sembrato mettere in grave imbarazzo Collina. Lei come lo spiega?
    Decisioni affrettate e condizionate da stati emozionali dell'opinione pubblica, momento politico e nondimeno sistema mediatico!

    9. Arbitri e guardalinee sbagliano ancora parecchio, anche sotto la direzione di Collina. Sbagliano, si dice, in buona fede. Prima si dirigeva in mala fede? E adesso, quindi, è veramente cambiato qualcosa?
    Si sbaglierà sempre; il problema è trovarsi sempre nelle migliori condizioni, non solo fisiche, ma soprattutto psichiche.

    10. Domanda cattivissima. Un fuorigioco come quello non segnalato all'Inter contro il Siena è difficile da sbagliare?
    Si può sbagliare quando si è troppo sicuri!

    11. Torniamo a Calciopoli, per comprenderla meglio insieme a lei, che di quel mondo ha fatto parte, innocente o colpevole. Si è molto discusso del ruolo di Maria Grazia Fazi, in seno alla CAN. Lei che impressione aveva?
    Una persona che esercitava con influenza il suo ruolo di collaboratrice... ha fatto comodo un po' a tutti, arbitri compresi.

    12. Come ha riferito nel suo interrogatorio, a sua discolpa, lei ha raramente arbitrato partite importanti. Riguardo all'atteggiamento di Bergamo e Pairetto nei confronti delle "grandi", si sente comunque di accodarsi al pensiero di molti suoi colleghi che le ritenevano tutte indistintamente protette o a quello dei Pm napoletani che parlano di cupola in un solo senso?
    L'Avvocato Agnelli soleva dire che tutte le belle donne ti mettono in sudditanza... diciamo che tutte le grandi squadre possono essere come le belle donne! Peraltro ho informazioni dirette sulla par condicio riservata alle "grandi" in quel periodo!

    13. Con Mattei, l'anno successivo, le cose cambiarono?
    Provate ad esaminare le designazioni delle prime dieci giornate di quel campionato... a proposito ma Mattei è commissario straordinario della Commissione Arbitrale della serie D?

    14. La famigerata (e presunta) "combriccola romana" guidata da De Santis. Ne ha mai sentito parlare, nell'ambiente?
    Alla CAN esistevano molte combriccole e chi lo nega è un ipocrita!

    15. Torniamo un attimo alla sua vicenda personale. L'arbitro che diresse il suo Arezzo-Salernitana fu Dattilo, accusato di associazione a delinquere e quindi presunto tassello della Cupola. L'accusa formulata dai Pm nei confronti suoi e di Mazzei è di aver agito "in esecuzione del programma criminale dell'associazione per delinquere". Eppure Mazzei le consiglierebbe di non confidare la sua raccomandazione a Dattilo. E poi: perchè rivolgersi a lei e non direttamente al presunto associato, che dirige senza intoppi? Non le pare che l'intera costruzione dell'associazione a delinquere non stia in piedi?
    Mi sembra che tale ricostruzione non faccia una piega.

    16. Un piccolo bilancio di Calciopoli a livello arbitrale. Ci sono stati più innocenti condannati o colpevoli ignorati?
    La giustizia sportiva tanto osannata poteva scoperchiare qualche pentola....ed ora sono in tanti a chiederne una profonda riforma...persino Carraro, in un recentissimo intervento alle elezioni di Tavecchio alla guida della LND, ha dubitato della correttezza dell'operato della giustizia sportiva.

    17. Nei giorni di Calciopoli, durante il suo interrogatorio presso l'Ufficio Indagini di Francesco Saverio Borrelli, le chiesero se conosceva il signor Renzo Castagnini. Lei rispose che lo conosceva solo di nome. E che comunque, incontrandolo, non lo avrebbe salutato. Ci spiega perchè? Si è chiesto infine come mai un mediocre mestierante come lui ha potuto ottenere il ruolo di Responsabile degli osservatori in uno dei club piu' importanti del mondo come la Juventus?
    Coinvolgermi in rapporti tra personaggi a me sconosciuti rappresentava forse per qualcuno un'importante carta di credito.

    18. Ai sui tempi, cosa contava di più a fine partita: la relazione dell'osservatore o la moviola in televisione? E' ancora così?
    E' inconfutabile quanto il sistema televisivo rappresenti un parametro di giudizio per gli arbitraggi; vedasi anche la modulistica dei rapporti degli osservatori arbitrali.

    19. Come si esce dall'impasse attuale? Bisogna riformare il sistema o è un problema di uomini?
    E' sempre un problema di uomini, a patto che esistano uomini svincolati dai giochi di potere (sic!) Le valutazioni sul nuovo corso arbitrale, alla luce dell'elezioni di Nicchi alla guida dell'AIA, potrebbero essere degne di un mio costante e autonomo approfondimento.

    20. Un'ultima domanda. Un solo nome del mondo dei fischietti: per chi metterebbe la mano sul fuoco di qui a sempre?
    Io la mano sul fuoco non la metto più per nessuno!


  5. #41080
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    fire ti sei svegliato male?!



    Notizie da Leggo:
    "Sabato Ranieri conferma la coppia Iaquinta-DelPiero.Giovinco alle spalle"
    "Scoppia il caso Baptista: il club giallorosso lo punirà per le accuse agli arbitri"

  6. #41081
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Dragonzo essenzialista.

  7. #41082
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Io no.........

    TRATTATIVE AI TEMPI DELLA CRISI
    Valencia pieno di debiti, la Juve ci prova: «Subito 16 milioni per lo spagnolo»
    Offerta speciale per David Silva.
    Non si farà razzia a prezzi proprio stracciati, al supermarket Valencia, ma neppure si pagheranno le cifre folli sparate l’estate scorsa per i due David, Villa, attaccante, e Silva, esterno sinistro di centrocampo, allora appena lucidati dal trionfo spagnolo all’Europeo: non, almeno, i 50 milioni di euro che s’abbinavano al bomber o i 30 richiesti per il mancino. Quotazioni in linea con le Borse mondiali, in netto ribasso. Nonostante i tentativi di risanamento scattati da dicembre, infatti, il club spagnolo continua a essere in gravissima crisi finanziaria, tanto da viaggiare verso una brutale alternativa: o vendere qualche piede pregiato per ripianare il bilancio, oppure rischiare di perdere tutti per cessata attività. Davanti alla vetrina, non è una novità, s’è da tempo piazzata la Juve, che però s’appresta al passo dell’offerta: robusto sconto sul prezzo del cartellino, ora sui venti milioni di euro, e pagamento istantaneo, cash. Si tratta tra i 16 e i 18 milioni di euro. Una proposta che, per il club bianconero, potrebbe soddisfare entrambi i contraenti.

    David Silva, infatti, è il primo nome nella lista dei casting per la parte di Pavel Nedved, che dal prossimo anno lascerà libera la corsia sinistra: lo spagnolo piace al club, perché su quei 23 anni ci si può investire, e piace a Claudio Ranieri, che ci ritrova freschezza, tecnica e, tarata sull’età, una non banale esperienza internazionale. Magari ha la controindicazione d’aver indole d’assaltatore e molto meno predisposizione (anche fisica) alla copertura, ma ci si può lavorare: e poi, ormai ne sono convinti tutti dentro la Juve, cloni di Nedved non ne esistono. Sulla proposta dovrà ragionare il venditore, cui i quattrini servono, e al più presto. La società spagnola è in ritardo di un mese con il pagamento degli stipendi e avrebbe un debito complessivo (non ufficiale) di 450 milioni di euro.

    Tanto per dare le dimenzioni della vastità della crisi finanziaria, il club ha dovuto sospendere la costruzione del nuovo stadio da 75.000 posti, per il quale era stato preventivato un investimento di circa 200 milioni di euro. «La società è in una situazione molto delicata - ha detto un paio di giorni fa l’amministratore delegato, Javier Gomez - ed ora è necessario aumentare i ricavi e vendere gli asset». Che sono poi i giocatori. Silva ha un contratto fino al 2013, ma uno stipendio ampiamente abbordabile da 2,5 milioni di euro a stagione. Uno dei rischi, come in tutte le svendite, è che qualcuno possa soffiarti l’articolo sul quale avevi puntato gli occhi: nel caso specifico, figurarsi, su Silva c’è da tempo anche l’interesse del Barcellona, che potrebbe alzare l’offerta. Per questo la Juve vuole aspettare il meno possibile e definire l’affare con il Valencia.

    Nel frattempo, si sondano gli altri candidati, senza distinzione di età, esperienza e specializzazione. Così si va dall’eterno scritturato Diego Ribas da Cunha, trequartista brasiliano del Werder Brema, alla scommessa Dentinho, vent’anni appena compiuti, mancino del Corinthians, che però ha le movenze da seconda punta. La scelta di Diego, l’altro candidato forte, imporrebbe pure una variazione di modulo, costringendo Ranieri a rinunciare al tradizionale 4-4-2. Senza dimenticare che un trequartista è già presente nel cortile di casa, Sebastian Giovinco: a meno di non ritenerlo inabile alla missione, nonostante la fiducia accordata con un bel accordo quinquennale. Anche per abitudine, e attitudine, al ruolo d’ala sinistra, così, Silva pare il più indicato per il compito, certo non facile.


    (La Stampa)


    Da un lato, direi di non esagerare con la spesa, dall'altro credo che se servono realmente quei giocatori allora bisogna prenderli e basta.
    Senza fare come gli anni passati(Amauri a parte).

  8. #41083
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da hansolo Visualizza Messaggio
    lo spagnolo piace al club, perché su quei 23 anni ci si può investire, e piace a Claudio Ranieri, che ci ritrova freschezza, tecnica e, tarata sull’età, una non banale esperienza internazionale. Magari ha la controindicazione d’aver indole d’assaltatore e molto meno predisposizione (anche fisica) alla copertura, ma ci si può lavorare

    Da un lato, direi di non esagerare con la spesa, dall'altro credo che se servono realmente quei giocatori allora bisogna prenderli e basta.
    Senza fare come gli anni passati(Amauri a parte).
    Quella controindicazione può essere benissimo superata con uno dei tanti mediani che abbiamo a disposizione. Eccheccazzo, devono tutti essere dei mordicaviglie per giocare nel centrocampo della Juve?
    Concordo con te Han sul fatto che se servono, si prendono punto e basta.

  9. #41084
    Shogun Assoluto L'avatar di Angels
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Se i soldi ci sono vanno spesi e bene.

  10. #41085

    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    L'angolo del Rosik

    (motivetto allegro al pianoforte)




    Dicevamo che le sconfitte spaccano l'Inter

    Citazione Originariamente Scritto da corriere.it
    Il presidente torna dagli Usa e deve fronteggiare nuove tensioni
    L'asse Mou-Ibrahimovic
    mette all'angolo Moratti

    Il dopo-Manchester spacca squadra e società


    Massimo Moratti (Ap)


    MILANO - Cose da Inter. Già viste e sentite, ma stavolta la realtà ha superato la fantasia. Massimo Moratti, che risulta essere l'azionista di maggioranza nerazzurro (in rientro dagli Usa), si ritrova messo in minoranza da José Mourinho, il suo allenatore e da Zlatan Ibrahimovic, il più pagato fra i giocatori che tiene a libro paga. Entrambi hanno fatto sapere urbi (al presidente) et orbi (al mondo) che l'Inter deve essere pesantemente rinnovata, che servono corposi investimenti e che non si può badare a spese, soprattutto se si vuole vincere la Champions League. In caso contrario, sono pronti a fare le valigie e a cambiare aria, perché, se non ci sono le condizioni per farlo, non possono perdere altro tempo all'Inter. Mourinho ha denunciato l'inadeguatezza dei mezzi che gli sono stati messi a disposizione dalla società e dal presidente già mezz'ora dopo la fine della partita con il Manchester United, l'avversario che lui aveva tanto invocato, perché sicuro di eliminarlo negli ottavi. Chi conosce la storia interista, sa che Moratti investe ingenti somme dall'estate '95 (tant'è vero che ha preso persino Morinho e Ibrahimovic); chi sa di calcio e conosce i delicati equilibri all'interno di una squadra è rimasto stupito di fronte alla pubblica denuncia di Mourinho, che ha pure lasciato intendere di volere un incontro- chiarimento con Moratti, al quale presentare una serie di richieste per la prossima stagione.

    Che la squadra sia da svecchiare lo hanno capito tutti, ma non deve essere piacevole per chi va in campo o in panchina sapere che a fine stagione si cambia tutto. D'altronde la psicologia non è mai stata una delle qualità migliori del Mourinho interista, che, per difendere le proprie scelte (spesso discutibili), ha sempre dato la colpa ai giocatori, da Julio Cruz (Inter- Genoa e poi sparito dopo Inter- Manchester U.) a Cordoba (Atalanta), da Maxwell (stessa partita) a Rivas (Manchester U.). Per non parlare di chi, nel corso della stagione, è sparito, come Mancini (scelto dall'altro Mancini) oppure Jimenez, trattenuto a viva forza perché all'Inter, oltre alla panchina, serve anche la tribuna lunga. Per accontentare Mourinho, Moratti si era sentito costretto ad acquistare persino Quaresma, all'ultimo giorno di mercato e con una valutazione fuori mercato per un giocatore sponsorizzato anche dal d.t. Branca. Sembrava che senza Quaresma non si potesse giocare e poi si è visto com'è finita la storia. Per questo, è possibile che lo stesso Moratti confidi in suggerimenti migliori per la prossima stagione, sempreché lo stesso Moratti non colga l'occasione dell'incontro verità per chiedere a Mourinho come mai l'Inter, pur vincendo, giochi un calcio mediocre, dove lo schema-base sia l'asse Julio Cesar-Maicon- Ibrahimovic, con Cambiasso e Zanetti costretti a correre per due. Ci sarebbe anche da parlare della condizione atletica post-natalizia, mai recuperata, ma sono argomenti troppo tecnici con Mourinho impegnato a litigare con il mondo. Anche Ibrahimovic vuole una squadra più forte, quella che sarebbe già stato possibile costruire se lui stesso non avesse preteso l'esonero (oneroso) di Mancini (Roberto), peraltro colpevole di essersi lasciato vincere dall'amarezza, dopo l'eliminazione dal Liverpool e di aver vinto sette trofei (tre scudetti), in quattro anni.

    Che Ibrahimovic sia fondamentale per l'Inter viene scritto e recitato, dopo ogni partita di campionato e l'ingaggio (un milione al mese) non è fra i più bassi d'Europa. Ma i soldi che si sarebbero potuti risparmiare tenendo Mancini (Roberto) e/o evitando di acquistare Quaresma potevano essere investiti in un grande centrocampista. Domenica Ibrahimovic si è molto stizzito, per le giocate di alcuni compagni, a cominciare da Figo (ieri si è fermato e anche per Stankovic ci sono problemi muscolari, mentre Chivu starà fuori per tre settimane), peraltro alleato di Ibrahimovic nella cacciata di Mancini. Il gruppo è spaccato.

    L'aspetto curioso è che Ibrahimovic considera Mourinho un genio, mentre il suo procuratore, Mino Raiola, abilissimo nell'illustrare l'umore nero del suo assistito, sia scontento perché il medesimo Mourinho ha giubilato un altro suo assistito, Maxwell (contratto in scadenza nel 2010). Il d.t. Branca, attraverso La Gazzetta dello Sport, ha rassicurato Ibrahimovic: il giocatore soffre di un grave malessere, ma la società spenderà molto per mettergli a disposizione una squadra ad altezza Champions League. Così guarirà dalla depressione e da altri malanni. Tutti fenomeni. Con i soldi di Moratti.



    Ultima modifica di Pkforever; 19-03-09 alle 10:16:37

  11. #41086
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Salihamidzic contro Mou
    "Ha parlato troppo presto"

    L'esterno della Juve crede nella rimonta sull'Inter. "L’anno scorso terzi, adesso male che vada secondi. Ma ho vinto due titoli in volata in Germania, adesso ci riprovo qui"

    VINOVO (Torino), 19 marzo 2009 - "Un anno fa siamo arrivati terzi, quest'anno male che vada secondi, il prossimo anno speriamo di vincere lo scudetto". Schietto, cristallino come un'acqua minerale, fin troppo. Non a caso Hasan Salihamidzic è per tutti "Brazzo" fratello, da quando, in fuga dalla guerra in Bosnia, arrivò a 15 anni in Germania, ad Amburgo.
    Ma allora, a sette punti dall'Inter, ci crede o non ci deve credere allo scudetto bianconero?
    "E' troppo presto per guardare la classifica. Se facciamo trenta punti in dieci partite è possibile, ma realisticamente è difficile vincerle tutte. Cerchiamo di vincerne una alla volta, poi a 180' dalla fine ne riparliamo. Nella Bundesliga con il Bayern ho vinto due scudetti all'ultima partita, nel 2001 addirittura con un gol all'ultimo minuto, stessa cosa la stagione precedente, sul filo di lana, per questo io ci credo".
    Sabato nell'anticipo contro il Bologna ha dato la scossa ai compagni: un gol di testa, due assist, il via all'azione del gol di Giovinco. Chi le ha aggiustato la mira, il 43 di piede?
    "Merito del fisioterapista - scherza -, nello spogliatoio prima della partita mi ha sistemato la caviglia. Ci voleva una scossa dopo l'eliminazione dalla Champions, eravamo giù di morale, abbiamo lanciato un messaggio ai nostri tifosi e agli avversari: noi ci siamo".
    Sabato a Roma si gioca per lo scudetto o per tenere distante il Milan dal secondo posto?
    "Giochiamo per tre punti, che potrebbero valere doppio se qualcuno intorno a noi frenasse...".
    Le è più simpatico Spalletti o Mourinho?
    "Sono due grandi professionisti, bravi allenatori, li conosco però solo dalle interviste in tv".
    E' più forte Ibrahimovic o Amauri?
    "Bella domanda. Io guardo in casa mia e Amauri è un attaccante straordinario, non gli manca nulla: dribbling, colpo di testa, velocità, gioca per la squadra. Ibra negli ultimi anni è stato decisivo nelle squadre dove ha giocato, l'Inter gioca su di lui".
    Amauri negli ultimi mesi è stato al centro di una scelta difficile, su quale maglia vestire in nazionale.
    "Io non ho avuto dubbi, non tradirei mai la maglia del mio Paese. A 18 anni ho giocato la mia prima gara con la maglia della Bosnia contro la Croazia, anche se la Germania me lo avesse chiesto, avrei scelto comunque la Bosnia. Amauri è un professionista e non è vero che soffre o è indeciso. Sta dando tutto per la Juve. La nazionale? Prenderà quello che viene".
    Va a finire che aveva ragione Mourinho: Milan e Roma zero titoli. E la Juve...? A meno che in Coppa Italia contro la Lazio...
    "Lui ha detto quello che pensa, ma ha parlato troppo presto. Anche loro sono usciti dalla Champions, abbiamo ancora la possibilità di vincere la Coppa Italia se vinciamo la gara di ritorno, ma non è facile".
    Riavvolgiamo il nastro. Smaltita la delusione per l'eliminazione dalla Champions, che cosa non ha funzionato?
    "Un nostro gol a Londra sarebbe stato un grande vantaggio, però l'1-0 a Torino dopo pochi minuti non era malvagio, avevamo fatto un buon lavoro, avremmo dovuto difendere il vantaggio, difenderci meglio prima della stoccata decisiva. Con il passare dei minuti il Chelsea si sarebbe innervosito, aperto... Ci riproveremo la prossima stagione. Due anni fa eravamo in B. Abbiamo lavorato bene, un processo di crescita importante: l'anno scorso siamo arrivati terzi in campionato, siamo secondi quest'anno, l'anno prossimo... magari primi. Il nostro è un gruppo di ragazzi straordinari, unito, stiamo crescendo".
    Qualcuno però è in là con l'età, come Nedved, che ha deciso di smettere.
    "Nessuno gli ha chiesto di smettere o lo manda via. É un grande professionista, fisicamente integro, non credo che smetta".
    Sua moglie, Esther, è spagnola e cattolica, lei è musulmano, e i suoi figli, Selina, Nick e Lara? É importante la religione?
    "Sono liberi di decidere quando saranno più grandi".
    Legrottaglie ha fatto della Bibbia una questione di vita. Non esagera un po'? Anche un libro...
    "Certi argomenti come religione e politica dovrebbero rimanere fuori dal calcio. Con Nicola siamo grandi amici, è un bravo ragazzo, ma le scelte di vita non andrebbero sbandierate in piazza".

  12. #41087
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    ma quant'è brutto
    Spoiler:

  13. #41088

    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Tu che faccia avresti dopo che ti sei giocato 500 milioni senza vincere un beneamato?

  14. #41089
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus


  15. #41090

    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    trova le differenze


  16. #41091
    Shogun Assoluto L'avatar di hansolo
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Giovinco: chiamatemi pure Formica
    «Però non fatemi arrabbiare. Punto allo scudetto»
    DAL NOSTRO INVIATO

    TORINO — Sebastian Giovinco è un classico caso di prospettiva ingannevole. Visto da vicino è meno piccolo di quello che appare dalla tribuna di uno stadio o attraverso il tubo catodico. Saranno quelle «Nike» rosso fiammante da pilota di F1, sarà la stretta di mano certamente non minuscola. Come minuscole non sono le sue timidezze, tipica caratteristica del fantasista, ancorché dirottato su corsie laterali perché la sua casella è già occupata. Sebastian Giovinco è giocatore d’attacco sul prato, mentre la fase difensiva gli riesce meglio nell’uno contro uno sul divano. All’esterno una primavera precoce e ingannevole, dentro un giovane uomo disarmante, ma non disarmato. Ecco il pianeta-Giovinco.

    Nome.
    «Sebastian».

    Per via del nonno paterno,masenza la «o».
    «Mia mamma voleva modernizzarlo ».

    Cognome.
    «Giovinco».

    Cognome da fantasista.
    «Cognome siciliano, di Bisacquino».

    Bello, dov’è?
    «Provincia di Palermo, attaccato a Corleone».

    Lo conosce?
    «Ci sono stato una volta, mentre a Catanzaro Lido, la città della mamma, vado quasi tutti gli anni».

    Nomi dei genitori.
    «Elvira e Giovanni».

    Professione?
    «Papà metalmeccanico, mamma casalinga».

    Fratelli?
    «Giuseppe, di tre anni più giovane, gioca nella Primavera della Juve».

    Ruolo?
    «Come me».

    Chi è più bravo?
    «Non lo so, lui è bravo, però».

    Dove vive?
    «Beinasco, non è lontano da qua».

    Da solo?
    «Con la mia famiglia».

    Come si sta a Beinasco?
    «Bene, ci sono i miei zii, imiei amici, ci conosciamo tutti».

    Studi?
    «Uhm. Ho fatto fino alla terza geometra, l’ho ripetuta un paio di volte, poi ho mollato lì».

    Segni particolari?
    «Tre tatuaggi. Un disegno polinesiano sulla gamba destra, degli ideogrammi sul braccio sinistro e le iniziali della mia famiglia ‘‘Gges’’ sul collo».

    Lei è molto legato alla sua famiglia.
    «La famiglia è la cosa più importante».

    Che cosa le ha insegnato?
    «Quello che sono. Senso della famiglia, appunto, serenità nell’affrontare la vita, rispetto degli altri. Educazione, insomma».

    Ha cominciato per caso, non per vocazione.
    «Ho accompagnato un amico a una partita. Mancava uno per fare numero. Sono entrato».

    E non è più uscito. Ma senza spinte dai genitori.
    «Mi hanno sempre detto di fare quello che mi sentivo, poi è stata una scelta mia».

    E adesso che è famoso, che dicono?
    «Sono contenti, ma non sono di quelli che troverete attaccati alle reti di recinzione del campo».

    Quindi non aveva poster di campioni attaccati in camera?
    «Più che altro non avevo la camera. Io e mio fratello dormivamo nel tinello. Non c’era spazio per i poster».

    Il primo pallone?
    «Quelli della Juve, quando sono entrato nel settore giovanile. Prima ce l’avevo, ma non era il mio».

    Però, fin da allora, aveva il mito del numero 10.
    «Del Piero, ovviamente. Ma anche gli altri grandi: Baggio, Zola, Maradona».

    Qualche nome di oggi?
    «Messi, Cristiano Ronaldo».

    Siamo praticamente a metà intervista e non abbiamo ancora parlato dell’altezza. È contento?
    «Mai avuto problemi, ce l’hanno gli altri».

    In che senso?
    «C’era chi mi diceva: ‘‘Sei basso e quindi non ce la farai ad arrivare a grandi livelli’’. Opinioni. Ma nessuno si è mai permesso di prendermi in giro».

    Come ha speso i primi soldi guadagnati?
    «Mi sono comprato una Ypsilon. Prima andavo a piedi».

    Il soprannome «formica atomica » le piace?
    «Sì, mi piace».

    Un giorno sulla questione dell’altezza ha dato una bella risposta: «Bisogna essere grandi dentro».
    «Non è mia, l’ho presa in prestito».

    Lei è sempre così sincero?
    «Sempre».

    Conferma che è geloso e che non vuole che la sua fidanzata venga allo stadio?
    «Vera la prima, non la seconda».

    Cioè?
    «Sono geloso. Molto. Però la mia ragazza non viene allo stadio perché le interesso io e non il calcio. E finora non è che dall’inizio abbia giocato molte volte».

    Non fa una grinza. Come si chiama la sua ragazza?
    «Lo dobbiamo proprio dire?».

    No, se non vuole.
    «Ok. Si chiama Shari».

    Visto che siamo arrivati allo stadio, parliamo un po’ dei suoi sogni.
    «All’inizio volevo arrivare a giocare in serie A, poi a giocare nella Juve, adesso voglio vincere con la Juve».

    Pragmatico.
    «Quando sento che sto per arrivare a quello che volevo, già penso a qualcosa d’altro».

    Si porta avanti.
    «Io sono all'inizio, ancora non ho fatto niente, devo lavorare. E molto. Raggiunto un obbiettivo te ne devi subito porre un altro, questo distingue un campione da un giocatore normale».

    Dove deve migliorare?
    «Devo essere più continuo nel gioco. Ogni tanto mi prendo delle pause durante le partite. È la continuità che consente il salto di qualità».

    Però c’è anche bisogno di continuare a giocare.
    «Non facciamo polemiche».

    Ci mancherebbe, qui già non mancano.
    «Pur di giocare accetto qualsiasi ruolo, ma il mio posto lo conoscono tutti, è dietro le punte, o la punta».

    Che difetto si riconosce?
    «Sono testardo».

    Non sempre è un difetto. Che ne dicono i suoi amici?
    «Io lego con tutti, non ho problemi ».

    Ci sarà qualcuno che conosce meglio.
    «Marchisio, siamo cresciuti insieme».

    Lui ha la sua età ed è già sposato.
    «Lo farò anch’io, ma ora non ne sento il bisogno».

    E poi la mamma è sempre la mamma.
    «Ogni giorno le chiedo qualche piatto diverso. Adoro la pasta al forno con le verdure».

    Quando non gioca a calcio che fa?
    «Dormo».

    Sempre?
    «No, non sempre, ma gli allenamenti sono stressanti e quando posso mi riposo. Oppure faccio un giro, ieri sono stato al cinema. Niente di speciale».

    Ma la gente non la riconosce?
    «Per fortuna sì».

    E non le dà fastidio?
    «A Beinasco? Ma va».

    Lei gode di molta popolarità tra i tifosi della Juve.
    «È perché sono di qui, di Torino, mi conoscono non solo come calciatore, ma come ragazzo».

    Guardi che non la apprezzano solo a Torino. Per i tifosi della Juve lei sta diventando un idolo. Ci pensa a questo? La popolarità, le aspettative sono un problema?
    «Per tanti potrebbero essere un problema, ma io so che ci sono momenti facili e momenti difficili e ho un carattere forte per andare avanti. Questo aiuta».

    Aiutiamo la Juve decimata dagli infortuni: come si fa a credere ancora allo scudetto?
    «Se uno non ci crede vada altrove, alla Juve bisogna provare a vincere sempre. Poi alla fine si tirano le somme».

    Lei, in compenso, non se la tira per niente.
    «È il mio carattere, sono sempre lo stesso».

    Ma lei è veramente così?
    «Così come?»

    Tranquillo.
    «Tranquillissimo. Ma non mi fate arrabbiare».

    Roberto Perrone
    19 marzo 2009


    corriere.it



    Questa intervista la dovevo postare........anche per aumentare il counter dei messaggi..........

  17. #41092
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da Pkforever Visualizza Messaggio
    trova le differenze

    la so la so!!

    Spoiler:
    uno dei due è pelato come la *****

  18. #41093
    delfino furioso
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    scusate ma che ci fanno quelle due facciazze qua dentro? la vogliamo finire di postarli?!?

  19. #41094

    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Esatto


  20. #41095

    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Ma è vero che Amauri tratta col Milan?

  21. #41096
    Shogun Assoluto L'avatar di hansolo
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Cavoli suoi.............



    Comunque, non credo che Amauri stia trattando con il milan solo per essere stato escluso qualche volta dalla formazione titolare. In favore di Trezeguet....
    Ultima modifica di hansolo; 19-03-09 alle 11:19:38

  22. #41097
    delfino furioso
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da Pkforever Visualizza Messaggio

  23. #41098
    Shogun Assoluto L'avatar di hansolo
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Ranieri a carte scoperte: "Prove di Diego con Del Piero-Giovinco? Si..."



    La nota lieta più significativa nel 4-1 rifilato al Bologna, per la Juventus, è arrivata dall'intesa mostrata sul prato verde da Del Piero e Giovinco, decisivi ai fini del risultato. E' stata probabilmente la miglior prestazione del duo nell'attuale campionato, esperimento riuscito di tandem a cui Ranieri non ha mai smesso di credere:

    "Mai avuto dubbi sulla possibilità di farli coesi*stere, è naturale - ha dichiarato -. Altro che incompatibili... Dicevano lo steso di Amauri e Trezeguet, ma io li ho pro*vati subito insieme e non fos*se stato per l’infortunio del francese... La freschezza di Giovinco può dare tanto nell’ultima mezzora, lui accende il fuoco, apre la cassaforte: lo pensavo già quando stava ad Empoli". Poi alcuni passaggi molto interessanti, da inquadrare in chiave mercato:

    "Da Giovinco non mi aspetto le stesse cose di Nedved, così i compa*gni devo aspettarsi un altro modo di giocare. Devono ca*pire i suoi movimenti e i meccanismi vanno memoriz*zati per bene". Perchè la Juve del futuro dovrà fare a meno di Nedved, Perchè la Juve del futuro giocherà in maniera diversa, perchè la Juve del futuro, con ogni probabilità, punterà su un trequartista.

    E sul nome neanche più lo stesso Ranieri fa pretattica: "Con Giovinco e Del Piero prove di Diego? Sì...". Ammissione che vale più di mille parole...

    FONTE: www.goal.com


    Se Ranieri ammette che arriverà Diego, vuol dire che il brasiliano non verrà alla Juve.
    Io sono sempre per Bombardini......

  24. #41099

    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    A me è sembrato che Giovinco cercasse Del Piero in tutti i modi. Lo voleva far segnare.

  25. #41100
    Il Nonno L'avatar di major1977
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    io spero di cuore di rivedere quei 3 li davanti sabato sera

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