Vogliamo continuare a parlare di San Andreas, di mod pseudo-porno e di azzeccagarbugli in cerca di gloria, oppure di videogiochi? Quest'oggi è uscito il demo di Fahrenheit (Indigo Prophecy), e non riesco a nascondervi di esserne rimasto colpito, per non dire affascinato.
Non sono riuscito a provare il gioco all'E3 di Los Angeles, tra la calca che c'era allo stand Atari e i mille altri titoli che affollavano la fiera. L'ho fatto stamattina, non appena terminato il lungo download, e mi ritrovo buon ultimo a dover concordare con il Comunello, che già allora si era sbilanciato in giudizi entusiastici sul lavoro della Quantic Dream.
È sicuramente presto per dare giudizi definitivi su un prodotto assai più complesso di quanto possa sembrare dalle immagini, che mostrano una grafica poco ricca di poligoni e non all'altezza di altre produzioni. Ma chissenefrega, il primo impatto è a dir poco basente: una introduzione finalmente originale, fatta come si deve, un'interfaccia semplicissima da utilizzare, l'utilizzo intelligente dello split screen, lo stile della narrazione, tutto ti cattura e ti catapulta nel gioco, che è sicuramente riduttivo classificare come semplice avventura grafica, o d'azione.
Mi verrebbe da dire "film interattivo", se la definizione non avesse ormai un'accezione così negativa.
Dopo tanto tempo, vi confesso che è quasi liberatorio poter tornare a parlare di innovazione nel game design, di creatività...
Provatelo, se potete, e diteci cosa ne pensate.