Cobolli: «Per la panchina ci sono molti nomi»
Il presidente della Juve: «I nomi non sono stati ancora decisi. Spalletti? La Sensi non lo dà via. Amauri resta alla Juve e se arrivasse una grande offerta per Trezeguet...»
MILANO, 4 giugno - Non è ancora l'ora di annunciare che Ciro Ferrara sarà l'allenatore della
Juve, ma è invece l'ora di decidere chi sarà il tecnico bianconero nella prossima stagione. Lo ha precisato il presidente Giovanni
Cobolli Gigli al suo arrivo in Lega per la consueta riunione del giovedì delle società di serie A. «
I nomi non sono stati ancora decisi», ha aggiunto, facendo capire che si farà una scelta tra più di un aspirante. «
E Ferrara rimane un valido candidato, però ci sono anche degli altri nomi - spiegato Cobolli -
e Blanc intende arrivare alla decisione nei prossimi giorni». La squadra, gli è stato fatto osservare, sembra schierata per la conferma di Ferrara. «
Sembra...perchè capire esattamente quali sono i pensieri degli altri è sempre complicato». Una scelta, secondo Cobolli, che non dovrebbe essere ristretta a uno tra Ferrara e
Spalletti. «
Spalletti è l'allenatore della Roma e sembra che la Roma lo voglia tenere e noi rispettiamo quelli che sono i pensieri della dottoressa Sensi».
TREZEGUET, SE ARRIVA UNA GRANDE OFFERTA... - «
Trezueguet sarà sul mercato solo se ci saranno ottime offerte. Sennò ci terremo il giocatore che è un punto di forza della Juve». Lo ha precisato il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli rispondendo ad alcune domande sul mercato bianconero. Quale potrebbe essere il prezzo? «
Non sono io che faccio i prezzi e qualunque prezzo dicessi lo sbaglierei o in troppo poco o in troppo. Io penso che Trezeguet sia un giocatore maturo ma in grado di fare ancora due campionati alla grande. Mi auguro nella Juve e sennò in qualche altra squadra».
«AMAURI RESTA» - Fuori discussione invece la partenza di Amauri per il quale si parla di un interessamento del Milan. «
Amauri sta alla Juventus», ha scandito il presidente. Insomma per Trezeguet potrebbe valere lo stesso discorso che il Milan ha fatto per Kakà, una contropartita economica alla quale un amministratore, «
soprattutto quello di una Spa», non può dire di no. «
Siccome sono presidente di una società per azioni, per di più quotata in borsa, io sono attentissimo al risultato economico e evidentemente a fare finanza da reinvestire nei giocatori. E quindi credo che se un giocatore viene pagato una cifra veramente importante è giusto prendere in considerazione la sua cessione anche se è un grandissimo campione. Perchè col denaro che si incassa si possono prendere altri giocatori e fare la squadra del futuro».
«KAKA' VIA? DIPENDE CHI PRENDONO» - Il Milan senza Kakà, gli è stato chiesto, fa adesso meno paura? «
Dipende - ha risposto Cobolli -
intanto non so se Kakà se ne va veramente al Real Madrid o meno e poi non so ancora chi saranno i rimpiazzi di Kakà». Per quanto riguarda le ipotesi di acquisti, Cobolli ha smentito trattative per D'Agostino e Pandev: «
D'Agostino è un nome. Ho già detto che è un buon giocatore ma tra questo e dire che lo stiamo trattando ce ne passa. Pandev non lo abbiamo mai trattato e se mai lo faremo direttamente col presidente biancazzurro Lotito in persona».