1) zidane ha fatto semicacare i primi 6 mesi, devo continuare?
2) si è aspettato del piero dal 1999 al 2004, si può aspettare qualche mese anche per diego
3) si è aspettato TIAGO per DUE ANNI.
1) zidane ha fatto semicacare i primi 6 mesi, devo continuare?
2) si è aspettato del piero dal 1999 al 2004, si può aspettare qualche mese anche per diego
3) si è aspettato TIAGO per DUE ANNI.
Del piero già nel triennio del Lippi Bis dal 2001 al 2004 era in recupero anche se non era un fenomeno assoluto.
Diciamo che lo si è aspettato dal 99 al 2001
Ottimo il Benevento pareggiando in casa con il Foggia 2-2 si aggiudica la finale con il Crotone, andata a Crotone il 14 e ritorno il 21...
Ottimo, la vado a vedere.
Diciamo che sino al 2004 non si e' visto un recupero totale, quindi ci sta che lo si e' aspettato pazientemente sino al 2004.Del piero già nel triennio del Lippi Bis dal 2001 al 2004 era in recupero anche se non era un fenomeno assoluto.
Diciamo che lo si è aspettato dal 99 al 2001
Per me Del Piero ha reso anche dal 2001 al 2004, anche se non era quello pre infortunio.
Qui non si sta discutendo, prima che arrivi Major, se Pinturiano e' o non e', si considerava che se abbiamo aspettato Zidane, se abbiamo aspettato Pinturiano, aspetteremo anche DIEGO se ce ne fosse bisogno.
Si ma perchè dovreste fare i processi alle intenzioni?
Diego ancora sta in Germania e già si parla di aspettarlo?
Piuttosto può essere lecito, al limite, avere dei dubbi sull'effettiva qualità complessiva del giocatore (non sarà mai Zidane, nemmeno tra 4 anni...ma non è sicuramente una pip*a.) ...
D'Agostino, ultimo atto. Pozzo abbassa la posta
Domani potrebbe arrivare la conferma del passaggio del centrocampista dell'Udinese alla Juventus
ROMA - Voluto fortemente dal nuovo tecnico Ciro Ferrara. Stretto fino all'ultimo dal patron dell'Udinese, Giampaolo Pozzo. Domani si potrebbe chiudere il tira e molla di offerte e controfferte per Gaetano D’Agostino. Ad affermarlo il Corriere dello Sport che spiega i dettagli del passaggio del centrocampista palermitano da Udine a Torino. Secondo il quotidiano, Pozzo, che fino a poco tempo fa te*neva la guardia alta, affermando: "D’Agostino è forte e più giovane di Pirlo: va*le 30 milioni. E io dalla Juve voglio due gioca*tori tra Giovinco, Mar*chisio e De Ceglie", avrebbe abbassato la posta. Nell’affare dovrebbe entrare probabilmente solo De Ceglie. Marchisio e Gio*vinco sono incedibili. A occuparsi delle ultime postille della trattativa sarebbe il direttore sportivo, Ales*sio Secco, che dovrebbe incontrare i dirigenti del*l’Udinese a Milano, in giornata. L'obiettivo è quello di chiudere. E nel farlo la Vecchia Signora non sembra intenzionata a spendere più di 6 milioni, aggiungendo la comproprietà di De Ceglie e metà Paolucci, che in questo modo diventerebbe tutto dell’Udinese. Un'offerta assai lontana dalle richieste iniziali di Pozzo che, secondo quanto riportato dal quotidiano, dovrebbe comunque cedere all'offerta bianconera.
Che fosse la volta buona?
Io ho detto un'altra cosa, ovvero che se all'inizio farà schifo per un qualsiasi motivo, lo aspetterò come ho fatto per tanti altri.
Nessuno sarà mai come zizou, NESSUNO... mi basta che diego ripeta le partite che ho visto in coppa e sono strasoddisfatto.Piuttosto può essere lecito, al limite, avere dei dubbi sull'effettiva qualità complessiva del giocatore (non sarà mai Zidane, nemmeno tra 4 anni...ma non è sicuramente una pip*a.) ...
Non ha vinto il pallone d'oro solo perchè abbiamo perso 2 finali di Champions League.
Avessi voluto spararla grossa ti avrei potuto dire che Totti, anche senza gli infortuni, è sempre stato solo un buon giocatore come lo può essere Cassano, che se fosse andato ad affrontare la pressione in una grande squadra, invece che restare in una squadra che sempre è stata ai suoi piedi, probabilmente non avrebbe avuto tutto questo seguito e si sarebbe mostrato per quello che è.
Parlando invece seriamente non dobbiamo dimenticarci che Del Piero a vent'anni ha fatto fuori Baggio...
Boooooooooom
p.s.
non penso che totti sia lo scarparo che ho descritto sopra
Ecco perchè voglio Marotta:
Ah per chi non lo sapesse Garrone paga i premi partita ai giocatori dandogli buoni benzina...Marotta, il Dirigente con il numero 10 sulla schiena
07.06.2009 23.21 di Diego Anelli
Fonte: Diego Anelli per www.sampdorianews.net
![]()
Volpi, Bazzani, Palombo, Falcone, Doni, Diana, Pisano, Tonetto, Bonazzoli, Cassano, Bellucci, Maggio, Quagliarella, Campagnaro, Castellazzi, Accardi, Pazzini, per non parlare delle scelte relative ai tecnici, finora azzeccatissime, come Novellino e Mazzarri. Sono soltanto alcuni esempi dei numerosi colpacci messi a segno nella Sampdoria dall'Amministratore Delegato Beppe Marotta dall'estate 2002 fino ai giorni nostri. Le voci che lo davano ad un passo dalla Juventus, fomentate soprattutto dagli ambienti torinesi, hanno allarmato non poco la tifoseria blucerchiata, ma è assolutamente normale, parliamoci chiaro.
In un calcio come attuale dove fioccano i casi di società costrette a gettare al vento milioni e milioni di euro per le scellerate manovre di dirigenti inesperti o inadeguati, il Presidente Riccardo Garrone e la tifoseria doriana si sono abituati come meglio non potevano. Abituarsi al fenomeno, probabilmente al numero 1 in circolazione è sinonimo di lusso, ma, al tempo stesso, altamente rischioso, in quanto è giusto rendersi conto che, con un altro dirigente, una certa politica di contenimento di costi, di per sé sempre altamente condivisibile e auspicabile nell'intero ambiente calcistico, potrebbe trasformarsi in un autentico boomerang.
Le candidature di Sartori e Zanzi rappresentavano comunque buone alternative; il primo è stato, proprio al fianco di mister Del Neri, uno dei principali artefici del Chievo dei Miracoli, mentre il secondo si è fatto le ossa a Bergamo, ha acquisito esperienza a Siena e può essere ritenuto un allievo di Marotta. Ovviamente se pretendiamo un sosia del grande Beppe, allora si tratta di una ricerca inutile, semplicemente non esiste in circolazione.
Le dichiarazioni rilasciate ieri dal Presidente Garrone dovrebbero finalmente spazzare via gli interrogativi sul futuro di Marotta, sia a breve, che, si spera, a medio – lungo termine, anche se sinceramente sarà ardua l'impresa di blindarlo a vita ai colori blucerchiati, sarebbe utopistico pensarlo. È un nostro diritto, un nostro lusso godercelo finchè il tempo ce lo consentirà, dal canto suo la Sampdoria ha il diritto – dovere di costruire una struttura tale da poter limitare i danni generati da una sua eventuale partenza un domani, ma probabilmente il diretto interessato ha già anticipato tutti.
Dal suo arrivo infatti, usufruendo anche della preziosa collaborazione del braccio destro Asmini, Marotta ha concentrato le manovre blucerchiate su due canali: una fitta rete di collaboratori, ultimamente attivi anche all'estero, e l'intera ricostruzione del settore giovanile, già capace di portare a casa numerosi trofei, riconoscimenti e diversi giovani già osservati speciali nel calcio professionistico. Si sta tentando di seguire con successo la strada intrapresa tempo da diversi club, in primis l'Udinese, concentrata in particolare nell'azione di scandagliamento dei mercati esteri, ma ormai abituata a non subire particolari danni dal cambio dei direttori sportivi, in quanto l'incredibile macchina organizzativa friulana continua ad operare senza interruzioni, a prescindere da chi la coordina e la diriga.
Tra le mille doti del nostro Amministratore Delegato, rientrano elementi che non possono lasciare indifferenti né le tifoserie delle sue squadre, né i suoi corteggiatori: la pacatezza, la competenza, l'oculatezza, la massimizzazione del rapporto qualità – prezzo, la capacità di destreggiarsi in un mercato ricco di insidie a prescindere dai budget a disposizione, l'ambizione che viaggia sempre però a braccetto con l'attaccamento nei confronti di una piazza, con la quale si è scambiato emozioni, imprese, sensazioni, episodi difficili da dimenticare. Con la garanzia di vederlo operare ancora una volta per i nostri colori, non resta altro che attendere con ottimismo le prime operazioni perfezionate, del resto la conferma di Pazzini, quella probabile di Cassano, il rinnovo contrattuale di Angelo Palombo e l'arrivo di mister Del Neri rappresentano un ottimo punto di partenza.
Rispettando sempre il rigore di bilancio, serviranno come il pane due esterni di qualità per assecondare il volo delle ali desiderato dal nuovo tecnico, un paio di difensori di valore, soprattutto in caso di partenza di Campagnaro, un centrocampista capace di alternarsi ai titolari in cabina di regia e una punta di riserva. Bisognerà far leva su quanto incassato dalle cessioni e dal budget messo a disposizione dalla società, ma Marotta avrà nuovamente modo e tempo per far emergere il proprio talento. Pazienza se in 7 anni qualche colpo si sia sbagliato, Simone Inzaghi, Iuliano, Marchesetti, Rossini, Colombo per citare alcuni esempi, nessuno è infallibile, ma tutto passa in secondo piano quando rappresentano una percentuale minima rispetto al totale delle operazioni concluse in sede di mercato.
A noi tifosi interessano soltanto due cose: per una questione di fede si sottoscrive l'abbonamento finchè vedremo 11 casacche blucerchiate scendere in campo, e aspettare i primi colpi, del resto, come disse Antonio Cassano in conferenza stampa quasi un anno fa, "Se Marotta avesse la metà dei soldi di Corvino alla Fiorentina, vinceremmo tre scudetti". A noi basta sognare e divertirsi, perché il nostro entusiasmo, la nostra voglia di Sampdoria non sono assolutamente morti al 14° rigore di Roma….
perdonami se ho messo i puntini sulle y
a me sembra che gli anni bui x lui siano stati dal 99 al 2001
in realtà avrebbe dovuto vincerlo ad occhi chiusi nel 96 quando quell'anno vincemmo praticamente tutto grazie alle sue magie in champions ed al suo gol contro il River plate..peccato venne dato a Sammer come premio alla carriera, diciamo così,..
Finchè non vedo non credo.D'Agostino, ultimo atto. Pozzo abbassa la posta
Domani potrebbe arrivare la conferma del passaggio del centrocampista dell'Udinese alla Juventus
ROMA - Voluto fortemente dal nuovo tecnico Ciro Ferrara. Stretto fino all'ultimo dal patron dell'Udinese, Giampaolo Pozzo. Domani si potrebbe chiudere il tira e molla di offerte e controfferte per Gaetano D’Agostino. Ad affermarlo il Corriere dello Sport che spiega i dettagli del passaggio del centrocampista palermitano da Udine a Torino. Secondo il quotidiano, Pozzo, che fino a poco tempo fa te*neva la guardia alta, affermando: "D’Agostino è forte e più giovane di Pirlo: va*le 30 milioni. E io dalla Juve voglio due gioca*tori tra Giovinco, Mar*chisio e De Ceglie", avrebbe abbassato la posta. Nell’affare dovrebbe entrare probabilmente solo De Ceglie. Marchisio e Gio*vinco sono incedibili. A occuparsi delle ultime postille della trattativa sarebbe il direttore sportivo, Ales*sio Secco, che dovrebbe incontrare i dirigenti del*l’Udinese a Milano, in giornata. L'obiettivo è quello di chiudere. E nel farlo la Vecchia Signora non sembra intenzionata a spendere più di 6 milioni, aggiungendo la comproprietà di De Ceglie e metà Paolucci, che in questo modo diventerebbe tutto dell’Udinese. Un'offerta assai lontana dalle richieste iniziali di Pozzo che, secondo quanto riportato dal quotidiano, dovrebbe comunque cedere all'offerta bianconera.
Che fosse la volta buona?
E se, e quando vedrò, starò ben attento a quanto ci è costato, prima di festeggiare.
![]()
Credo che nessuno sano di mente si aspetti che Diego sia il nuovo ZidaneZizou era di un altro pianeta. Il centrocampista più forte degli ultimi 20 anni probabilmente.
Mi acconterei che Diego facesse il Diego visto in Germania![]()
Zizou è stato semplicemente uno di quei giocatori che non avranno mai un eguale, come Maradona e Pelè, per dirne due. Tecnica, visione, caparbietà. In tutto è stato un numero 1. Diego non potrà sicuramente essere come lui, ma la nostra speranza è che provi ad essere nel suo ruolo e nel suo modo di giocare, uno di quelli che al firmamento delle stelle assolute almeno ha provato ad avvicinarsi.
Diego può fare bene, poi visto il livello attuale del calcio italiano...
Moggi per Trezeguet avrebbe fatto uno scambio con conguaglio, da parte del liverpool, per torres.Per Trezeguet si apre la pista Liverpool
David Trezeguet, 31 anni + Cannavaro: "Mercenario? Ma se ho ridotto il mio ingaggio"
Il francese nella trattativa con i Reds per Dossena D’Agostino: «Ferrara mi ha fatto l’occhiolino...»
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Si avvicina l’innesto di due azzurri nel telaio della Juve. Il primo è Gaetano D’Agostino, 27 anni, centrocampista dell’Udinese: «So che le due società si stanno parlando - ha detto il giocatore lasciando il raduno dell’Italia - io ci spero. Ho già detto che lascerò l’Udinese solo se a chiamarmi sarà un grande club e la Juve lo è. Magari avessi già firmato per loro, sarei più tranquillo».
Andrebbe bene anche a Ciro Ferrara: «Prima di lasciare Coverciano venerdì mi ha fatto l’occhiolino, spero sia un buon segno per me. Alla Juve sarebbe la mia grande occasione». Pozzo, patron dell’Udinese, ha sparato una richiesta da 30 milioni di euro, ma in realtà si sta trattando sull’ordine di grandezza della metà. D’Agostino giura di essere compatibile con Diego, il pezzo pregiato del centrocampo: «Siamo due talenti diversi, penso che potremmo benissimo giocare insieme». Come da progetto Juve, infatti.
I bianconeri cercano di sistemare anche la corsia di sinistra: i candidati, nel clan azzurro, restano Andrea Dossena e Fabio Grosso, ma resta percorribile anche la strada che porta al viola Pasqual. Per l’esterno dei Reds, la Juve parlerà presto con il Liverpool, cercando di inserire nella trattativa anche David Trezeguet. Un anno fa Dossena fu comprato dall’Udinese per 10 milioni di euro, ma per impacchettarlo potrebbero bastarne tra i 6 e i 7: Rafa Benitez, che l’aveva voluto, s’è ormai convinto della cessione e sarebbe disposto a fare un piccolo sacrificio per i buoni rapporti che ha con il giocatore. Più complicato il percorso per Fabio Grosso che costa qualcosa di più e, soprattutto, ha uno stipendio più pesante del collega. E poi ha sempre detto di stare benissimo a Lione, mentre Dossena tornerebbe molto volentieri in Italia, e alla Juve in particolare. Sullo sfondo c’è anche Pasqual, che ha il contratto in scadenza nel 2010 e potrebbe essere anche il meno costoso: ma pure il meno affidabile.
Io ora come ora mi accontenterei anche di Babel che secondo me è fortissimo.
Fabio ca' nisciun è fess'.....Cannavaro: "Mercenario? Ma se ho ridotto il mio ingaggio"
Fabio Cannavaro, 36 anni + Per Trezeguet si apre la pista Liverpool
«Quando arrivai alla Juve presi il 28 e vincemmo il 28° scudetto. Ora potrei scegliere il 30...»
MASSIMILIANO NEROZZI
DALL'INVIATO A FIRENZE
S’arrabbia, Fabio Cannavaro, quando lo chiamano mercenario, e ultimamente glielo hanno gridato spesso dentro l’Olimpico, sua prossima casa: dice che non è vero («prendo molto meno di prima»), che vuole ancora lottare per la Juve («ha lo stesso fascino del Real») e che vorrebbe indietro gli scudetti confiscati («ne abbiamo vinti 29, sul campo»). Però lascia libertà di voto («ognuno è libero di fischiarmi»), ma è convinto di riprendersi i suoi tifosi («quando sono andato via il loro affetto era importante») alla sua maniera: tappando tutti i buchi davanti a Buffon.
Fabio Cannavaro, torna in Italia lei e se ne vanno Kakà e Ibrahimovic: mica un affare per lo spettacolo.
«Io sono più simpatico (sorride, ndr). Ma ormai il calcio europeo è questo e in fondo anche tanti giocatori italiani se ne sono andati all’estero. Il fatto è che bisogna investire nuovamente nei giovani e sulle strutture».
Un consiglio a Kakà.
«Va in una società importante, in una città fantastica. Dovrà lavorare sodo, perché il paragone con il Barcellona è sempre lì, ogni giorno».
Ha fatto la scelta giusta?
«Beh, va al Real. Un club che ha fascino, ha storia, e una struttura che guarda avanti. E quando entri al Bernabeu, l’emozione si sente».
Si sarebbe emozionato anche tornando al Napoli, ma De Laurentiis l’ha bocciata.
«Sono il capitano della Nazionale e giocavo nel Real Madrid: le sue parole si commentano da sole. Tutti hanno sempre saputo che, da napoletano, mi avrebbe fatto piacere: mi spiace per tutte le persone che mi avrebbero voluto vedere con la maglia del Napoli. Lo chiederanno al presidente».
Che fascino ha la Juve?
«Lo stesso del Real Madrid. Come il Liverpool, il Manchester United, il Barcellona, il Milan: sono questi i club che hanno fascino. E poi in Italia è la squadra che ha vinto più scudetti di tutti, 29».
La giustizia sportiva ha ritoccato gli almanacchi: sarebbero 27.
«Ho detto 29, non perché non accetti la giustizia sportiva, che ha fatto il suo corso e le sue scelte, ma perché io e i miei compagni abbiamo gioito per quelle vittorie, sul campo».
Per questo sulla maglia vorrebbe il numero 29?
«Veramente non ci ho pensato, ma potrei prendere il 30. Quando arrivai avevo il 28, e vincemmo il ventottesimo scudetto».
Potete soffiarlo all’Inter?
«Resta la squadra che ha l’organico più ampio, e di altissimo livello. Certo, senza Ibra è un’altra storia. Speriamo lo vendano», e sorride.
Intanto la Juve ha preso Diego: che ne pensa?
«Mi ha impressionato molto, per le giocate e la qualità. E’ un brasiliano che ha preso la cultura tedesca del lavoro».
Ritrova Ferrara, ma come allenatore.
«Mi fa piacere, perché in un mese gli è cambiata la vita. Ha un ruolo importante, ma ha l’esperienza e la qualità per fare bene».
Pure lei sta pensando al futuro, le hanno proposto un domani da dirigente.
«Ne abbiamo parlato, ma mi vedo ancora giocatore e quando la mattina mi alzo, il primo pensiero è ancora quello di non fare tardi all’allenamento».
L’hanno fischiata e la fischieranno: parola alla difesa.
«Il fatto è che si guarda sempre a quando uno se n’è andato e non alle cose importanti che ha fatto. Ma io rispetto tutti e se uno viene allo stadio e non gli piace ciò che vede, è giusto che fischi».
Le hanno appiccicato l’etichetta di mercenario.
«Quando me lo dicono mi arrabbio. Me ne andai, ma nel 2006 la Juve ne aveva bisogno. E ora rientro con qualche anno in più, ma guadagnando molto meno di prima. Mercenario?».
Spero che D'agostino sia un bidone, se no non si spiegherebbe perchè Ranieri lo avrebbe dovuto rifiutare...Juve-D'Agostino: cifre e curiosità.
08.06.2009 00.00 di Michele Criscitiello articolo letto 7933 volte
D'Agostino alla Juventus: si farà, ma non oggi. Avevano indicato in questo lunedì il giorno per mettere nero su bianco, per il passaggio del centrocampista da un bianconero all'altro. Il giorno non è oggi, ma cambia poco. Aspettate altre 48/72 ore e saprete tutto. Nel frattempo, qualche indicazione in più possiamo darvela. Ricorderete, in uno dei nostri appuntamenti del lunedì di febbraio, quando vi riportammo l'indiscrezione del veto posto da Ranieri sull'acquisto di D'Agostino? Bene, era il 28 agosto e Secco e Leonardi fecero tutto. Mancavano solo i bolli sul contratto. Adesso ci sono anche i bolli, ma mancano ancora le firme. Appuntamento fissato per mercoledì, al massimo potrà essere spostato a giovedì. La sede, come sempre, sarà Milano. Al tavolo ci saranno Secco, Castagnini e Gasparin (nuovo responsabile del mercato dell'Udinese). Mancherà l'agente del calciatore, quindi la terza parte, che entrerà in scena per l'ultima puntata. Cosa offre la Juventus all'Udinese: 10 milioni di euro più la propria metà del cartellino di Michele Paolucci (oggi al 50% proprio tra Juve e Udinese). Cosa chiedono i friulani: 12 milioni di euro più la metà di Paolucci, quindi sarebbe interamente dell'Udinese, ed il 50% del cartellino di Davide Lanzafame, quest'anno in prestito prima al Palermo e poi al Bari. Da Udine, avrebbero fatto un tentativo anche per Giovinco, ricevendo immediatamente il due di picche. Trattativa, quindi, che si chiuderà in settimana sui 12 milioni di euro più Paolucci e Lanzafame. Un bell'affare. E D'Agostino? Ci arriviamo. Oggi guadagna all'Udinese 800 mila euro a stagione, dopo aver rinnovato tre mesi fa. La Juventus gli proporrà una scadenza fissata al 30 giugno 2014, con ingaggio pari ad 1,8 milioni di euro. Dovrà arrivare almeno a due e saranno tutti felici e contenti.
E' stata la settimana di Ciro Ferrara. Attenzione alla scadenza, come per lo yogurt che Ciro pubblicizzava in tv, fino a poco tempo fa, insieme a tutta la famiglia! E' un'operazione studiata a tavolino, in quel famoso incontro tra Blanc e Lippi. Oggi i tifosi juventini sono soddisfatti della scelta; lo rivela un sondaggio di Tuttojuve.com. Tre dubbi: Ferrara, munito di patentino di allenatore e direttore sportivo, fino a pochi mesi fa non sapeva ancora cosa volesse dal proprio futuro professionale. Non ha l'esperienza a livello italiano, figuriamoci per tenere testa in Champions League. Il rapporto troppo stretto con alcuni big dello spogliatoio è un'arma a doppio taglio per Ciro. In ogni ambiente lavorativo ci deve essere un superiore. Ha firmato un biennale e, dopo un Direttore Sportivo inesperto, si punta su un allenatore alle prime armi. I veri guai per la Juventus inizieranno quando Ferrara sarà costretto a prendere le prime decisioni. L'ombra di Lippi non è più ingombrante, ormai si sa che la Juve è sua, ma questa squadra può permettersi un'autogestione un anno dopo le feroci critiche rivolte a Ranieri? I dubbi persistono, gli stessi che riguardano anche il Milan di Leonardo. Sembra stiano facendo tutti il gioco dell'Inter.
Fabio cerca di amicarsi la piazza, ma non gli credono in molti, e io compreso.
Cannavaro, ma vaffanc...![]()
Speriamo oggi arrivi davvero la conferma per D'Agostino, visto che Pozzo pare abbia abbassato, e di molto, le richieste.
/OT
Geniale la Francia che ha giocato l'ultima amichevole coi nomi dei giocatori scritti in braille sulla maglia:
/EOT