Originariamente Scritto da
trudino
L'articolo che mi hai gentilmente linkato l'avevo già letto e fatalità era stato proprio quello a convincermi in modo definitivo a comprarne uno.
Nello specifico:
- chi non ha una mentalità sufficientemente matematica da gestire in tempo reale i dati provenienti dal cronometro. Chi fa confusione con tempi al chilometro, tempi al giro di pista, proiezioni ecc. troverà nel cardiofrequenzimetro un semplice alleato che gli consentirà di conoscere subito la sua reale prestazione.
- Chi non ha una sufficiente capacità di ascoltarsi e tende a sopravvalutarsi (e quindi a partire troppo forte) o a sottovalutarsi (e quindi a partire troppo piano, ma ciò accade più raramente).
- Chi non usa percorsi misurati con precisione.
Chi potrebbe non usarlo? In modo complementare all'elenco precedente, chi ha una mentalità in grado di gestire facilmente i tempi e si trova nelle seguenti condizioni di allenamento:
* ha un'ottima capacità di ascoltare il proprio corpo. Ciò è particolarmente vero per gli atleti di élite: se si considerano i primi 50 di una maratona internazionale si scoprirà che pochissimi usano il cardiofrequenzimetro.
* Si allena su percorsi molto scorrevoli e misurati con precisione (pista o asfalto piano).
Io rientro in pieno in tutte queste categorie, quindi direi che non ci sono controindicazioni particolari.
O no?
P.S. Ti aiuta ad allenarti alla giusta intensità grazie alle Sport Zones personalizzabili, c'era scritto nella descrizione del modello che avevo linkato. Cosa significa esattamente?