Leggendo i vari articoli pubblicati sulla cosiddetta «stampa generalista» e le sezioni dedicate ai VG sui principali siti di informazione, l'impressione che si ha è che il mondo dei videogiochi sia sempre meno piccolo, la comunità di persone appassionate al ludo elettronico sia in costante aumento, e quella che una volta era considerata una nicchia di sfigati non sia più tale.
Ma è veramente così? Qui dentro siamo in parecchi, quello è vero, ma ci possiamo davvero definire un campione significativo della popolazione, o siamo solo lo zoccolo duro, la punta dell'iceberg, i cosiddetti «avvelenati»?
E se così è, dove accidenti si nasconde il resto dell'iceberg?
Continuiamo a leggere che l'età del videogiocatore medio si alza (ovvero che quelli che giocavano da ragazzini continuano a farlo, e a loro si uniscono quelli più giovani), ma se guardo al mio «circle of friends», non è che siano poi così tante le persone che a casa hanno una console o un PC su cui gira qualcosa di diverso da Solitario o Campo Fiorito.
È dunque una percezione imposta, quella del mercato in continua espansione (almeno qui in Italia), oppure corrisponde al vero e sono io che non me ne accorgo? Quanti, tra i vostri compagni di classe o colleghi di lavoro, parenti e amici vari, sono appassionati di VG?
Con quanti di loro potete parlare delle quest di WoW o delle missioni di Splinter Cell senza passare per rincitrulliti?