
Originariamente Scritto da
legolas_85
ecco, Black, come hai fatto? Perché i concorsi e i colloqui di lavoro che ho visto io richiedevano la laurea per potervi partecipare... cioè come si fa a bypassare sta cosa? Ci sono aziende che cercano dipendenti per mansioni specifiche come appunto il programmatore ma non richiedono la laurea nel curriculum?
comunque, imho, la laurea se fatta bene ti conferisce una preparazione non indifferente nell'ambito per cui la prendi, alcune più altre meno, sicuramente esistono le lauree buffonata che non insegnano nulla ma quelle "classiche" non sono semplici fogli da appendere al muro, secondo me, se le si intraprende con serietà e voglia di imparare. Anche perché l'università ti pone di fronte a materie, argomenti che magari non avresti mai affrontato di tua sponte, e quindi potresti magari scoprire di avere particolare attitudine, o voglia di fare o intraprendere una carriera in un ambito che magari prima non avresti considerato manco di striscio per pregiudizio o altro. E questo senza università non ce l'hai. Non è solo un pezzo di carta, è anche formazione e crescita, a patto di non prenderla come un "fermo" di 3-4-5 anni per scaldare una sedia e avere un pezzo di carta con l'idea che poi tutte le porte si apriranno mostrandolo come una sorta di passpartout universale perché non è così. Se invece si intraprende l'universita con la voglia di fare e l'intraprendenza che sicuramente deve aver usato black per fare quel che ha fatto senza laurea (sicuramente se lavori come programmatore ne avrai le competenze, che ti sarai costruito da solo, cosa che è molto più difficile che non avendo l'obbligo di farlo come lo si ha all'uni) allora si che si può andare avanti e anche raggiungere l'obbiettivo, se ne si ha uno, per cui si è scelta una determinata strada. Serve anche motivazione. In sintesi, per chi non vuole leggere il malloppone di cui sopra, chi scalda solo la sedia, non concluderà mai nulla con e senza laurea, anzi è più facile senza perché un posto come commesso, o chissà cos'altro, magari lo trova mentre l'uni è comunque impegnativa e nel suo caso una perdita di tempo perché non sarebbe in grado di apprezzarne e fare propri i suoi aspetti positivi, se invece la si affronta con tutt'altro spirito, serve, e tanto... e non il pezzo di carta, quello bruciatelo anche, ma serve tutto quello che si è appreso (e non intendo solo le semplici e pure nozioni... per quanto oggi la cosa è più limitata, in genere il prof che spiega tenta anche di trasferire il suo modo di vedere la materia influenzato dalla sua esperienza agli studenti) nel corso degli anni passati sui libri nell'ambiente universitario. Certo non è come nella prima università Bolognese dove il manipolo di studenti (tutti nobili, una élite della popolazione) si sedevano intorno al maestro, che conosceva per nome essendo pochi i suoi protetti, e iniziavano a discorrere della materia arricchendosi a vicenda, ma non è neanche questa tragedia come la dipingete...
Non so perché ho scritto questo papier in questo topic, e non l'ho neanche riletto, ma così ho fatto per cui tenetevelo...
Insomma, l'Uni non è così inutile.
