Nuova luce sul Mistero dei Beatles...
McCartney è morto? Le analisi sul suo cranio non smontano la credenza
Le analisi scientifiche non smontano la credenza che il musicista sia scomparso nel 1966 dopo un incidente
Nemmeno la scienza è riuscita a mettere la parola fine a una delle leggende metropolitana più longeve: quella secondo cui Paul McCartney sarebbe deceduto nel 1966 in un incidente stradale e che, da allora, sarebbe stato sostituito da un sosia. Una scienziata e un informatico hanno così indagato sul cranio del musicista per dimostrare che la leggenda nata 40 anni fa è una bufala. Il risultato però va contro le loro aspettative: i dubbi restano e cinque prove dimostrerebbero che McCartney, dal 1966, potrebbe essere stato sostituito da un sosia.
Nel nuovo numero della rivista Wired, vengono ricostruite le indagini svolte da due detective d’eccezione, l’informatico Francesco Gavazzeni e il medico legale Gabriella Carlesi, per dare una risposta al quesito: chi è veramente quel Beatle? Nel 2006 i due super consulenti, che in passato hanno collaborato a indagini come quelle sul Mostro di Firenze, l’attentato a Giovanni Paolo II e l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, hanno accettato la sfida di applicare le tecniche medico-forensi di comparazione biometrica a gruppi di fotografie che ritraggono Paul McCartney dalla prima metà degli anni ‘60 ai giorni nostri. Doveva essere un caso semplice, un fascicolo da aprire e chiudere in pochi minuti con la prevedibile sconfessione scientifica di una delle più longeve, tenaci e articolate leggende metropolitane di ogni tempo.
IL GIALLO RESISTE - Invece, come in un vero giallo, i confronti biometrici su conformazione del cranio, curva mandibolare, padiglioni auricolari, dettagli di dentatura e palato hanno mostrato discrepanze sempre più significative e sconcertanti tra le immagini scattate prima e dopo il 1966. La perizia di Francesco Gavazzeni e Gabriella Carlesi si è chiusa così senza un verdetto inequivocabile. Non poteva essere altrimenti, visto che l’analisi antropometrica e craniometrica si esprime solo in termini di compatibilità, non di certezza. Stavolta la scienza non offre risposte, anzi rilanci
a questo link il podcast di Massimo Polidori che spiega la parendolia
http://www.massimopolidoro.com/podca...pio_Beatle.mp3
Parendolia da Wikipedia
Pareidolia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un celebre caso di pareidolia: una formazione rocciosa su Marte, ripresa dalla sonda Viking 1, che appare come un volto
La pareidolia (dal greco είδωλον, immagine, col prefisso παρά, simile) è l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.
È la tendenza istintiva e automatica a trovare forme familiari in immagini disordinate; l'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle nuvole, la visione di un volto umano nella luna oppure l'associazione di immagini alle costellazioni. Sempre alla pareidolia si può ricondurre la facilità con la quale riconosciamo volti che esprimono emozioni in segni estremamente stilizzati quali le emoticon.
Si ritiene che questa tendenza sia stata favorita dall'evoluzione perché consente di individuare situazioni di pericolo anche in presenza di pochi indizi, ad esempio riuscendo a scorgere un predatore mimetizzato.
La pareidolia consente spesso di dare una spiegazione razionale a fenomeni apparentemente paranormali, quali le apparizioni di immagini su muri o la comparsa di "fantasmi" in fotografie.
Un fenomeno analogo alla pareidolia (una sorta di pareidolia acustica) si verifica anche per le percezioni uditive, quando si crede di sentire suoni, parole o frasi significative in rumori casuali, come quelli ottenibili da registrazioni eseguite al contrario. Numerose leggende riguardo a presunti messaggi satanici inclusi in canzoni rock ed heavy metal (ad esempio, il caso di Stairway to Heaven) sono, secondo un'opinione diffusa, da attribuirsi semplicemente a questo fenomeno, amplificato dai fan e in alcuni casi sfruttato a scopi commerciali dall'industria discografica.
Ovvio che un personaggio come Paul potrebbe aver abusato di chirugia plastica
ma l'intrigante mistero rimane
Qua sotto alcuni esempi di messaggi nascosti tra testi e copertine.
http://www.pupia.tv/music/notizie/000240.html