Un nuovo episodio, incentrato su Daniel Faraday, cambia improvvisamente le regole del gioco…
Premesso che nessuno, mi pare, aveva dubbi sul fatto che
Eloise Hawking fosse la madre di
Daniel Faraday (il commento musicale da “grande rivelazione” mi è quindi parso un tantino esagerato. Sarebbe stato più adatto quando ci è stato detto che
Charles Widmore è suo padre), non posso negare che Daniel mi mancherà. Parecchio. Forse, però, meno del previsto: negli ultimi secondi di
Costanti e variabili, l’episodio in onda ieri sera su FOX, lo abbiamo visto morire ma questo non significa affatto che non lo rivedremo più, giusto?
Posso quindi stare tranquilla e concentrarmi su qualcosa di molto, molto importante. Qualcosa che rimescola le carte in tavola, che cambia lo scenario, che riscrive le regole del gioco. Il futuro
si può cambiare. Quello che è successo è successo? Quello che è morto è morto? Macché! Il nostro Daniel, protagonista di una puntata che ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, confessa di aver preso una cantonata. Si è sempre concentrato sulle
costanti (come avevamo visto), ma d’un tratto si è reso conto che le
variabili possono fare la differenza anche sul tempo. Perché le variabili sono le
persone: le scelte di ciascuno influiscono sul corso degli eventi. Daniel ricorda a tutti che il 1977 è il loro
presente. E che, di conseguenza, il futuro può essere cambiato. E tutti loro
possono morire. Appunto…
Nel presentarci questa figura affascinante e tragica (Daniel Faraday non vorrebbe, ma finisce per far del male alle persone che ama: Theresa, Charlotte…), gli autori di
Lost si servono di uno dei personaggi più intriganti per farci recapitare un messaggio prezioso. Dopo mille peripezie, dopo anni (nel tempo narrativo) passati ad urlare
“Dobbiamo tornare indietro!” e dopo infiniti ostacoli da superare, i nostri eroi sono tornati sull’isola nella speranza di salvare i loro ex compagni di sventura e di mettere a posto le cose. Hanno dato retta ad
Eloise Hawking, convinta della necessità di riportarli tutti sull’isola, ma lei si sbagliava. I nostri eroi dovrebbero essere
da un’altra parte.
Fulmine a ciel sereno.
Non dovreste essere sull’isola! E si aprono le danze delle ipotesi. Tanto che perfino gli autori di
Lost, ben consci di come ogni episodio scateni un cumulo di nuove teorie e discussioni, si rivolgono direttamente a noi. Come? Facendo dire a
Sawyer che gli piacerebbe stare ad elaborare nuove teorie con Jack, ma proprio non ne ha il tempo… Beh. Noi ce l’abbiamo, il tempo. Tutto il tempo che vogliamo.
Anche per perderci in “piccole annotazioni”: qualcuno, ad esempio, credeva che
Desmond sarebbe morto
davvero? Dopo tutta la sfortuna che lui e Penny hanno avuto, per anni? Certo che no! I nostri eroi dovrebbero essere da un’altra parte? Dopo che ci è stato detto per tanto tempo che non avrebbero mai dovuto
lasciare l’isola? Sì, certo. Ci crediamo. Ci sta bene. Subito. E così,
ancora una volta,
Lost riscrive tutto daccapo. Quello che era diventato lo scopo principale degli Oceanic Six – tornare sull’isola – diventa un errore, un equivoco, una cattiva interpretazione della verità. E ora bisogna andarsene. Un’altra volta. Noi spettatori non siamo affatto turbati da questa necessità: quando
Lost ci dice che qualcosa è necessario, a noi sta bene e siamo pronti a credere a tutto ciò che serve perché quanto ci viene proposto come idea diventi realtà (nella finzione, s’intende)…
Siamo pronto a credere, di nuovo. A qualcuno il ribaltamento potrà sembrare “comodo”, affrettato. Ma non è così: tutto ha perfettamente senso. Semmai, credere che i viaggi nel tempo
non influenzassero gli eventi era difficile. Un po’ come assistere, attoniti, alla scena in cui Ellie (sì, certo: Ellie
è Eloise) spara a suo figlio… prima ancora di averlo messo al mondo. Ma non siamo attoniti a causa dell’assurdità della situazione. Macché. Noi siamo fans di
Lost, ci vuole ben altro per turbarci. No: siamo attoniti perché sappiamo che stiamo per perdere uno dei personaggi chiave della serie. Fortunatamente, come ho già detto, in
Lost niente è per sempre e nessuno muore
davvero: i personaggi potrebbero tornare in un sogno, un flashback… E noi saremo lì, ad aspettarli. Ancora una volta.
CURIOSITÀ
In molti hanno notato la similitudine fra il sottofondo musicale che si può udire nella scena in cui Daniel e sua madre pranzano insieme, al ristorante, e la musica del sito promozionale dell’Ajira Airways.
Costanti e variabili è il centesimo episodio di
Lost (calcolato senza tenere conto del fatto che i
finali di stagione della serie, normalmente, sono episodi doppi o tripli che vengono considerati come un unico episodio).
Daniel Faraday è il settimo personaggio a morire nel corso dell’episodio di cui è protagonista assoluto. Prima di lui, era successo a Shannon, Ana Lucia, Mr. Eko, Nikki, Paulo e John Locke.