cala il sipario.
cala il sipario sul circo festante, cala la tenda a sopire ire e presunzioni, menestrelli e giullari avvolti da pesanti uniformi di pelle, con mani sporche di grasso salutano il nuovo campione. che nuovo non è.
è festa.
cala il sipario ma lo spettacolo continua, imperterrito, il circo ha eletto il nuovo mastro ma non ha smesso di credere nel virtuosismo, nell'eccellenza, nella lotta e nel ludibrio. fosse anche affondare nel pesante ghiaino, fosse anche pinzare, cadere, ripinzare, ricadere.
è festa grande. sette un numero magico, sette per un grande campione. festa doppia, festa tripla, con vittorioso un piccolo uomo dal grande cuore, la festa di chi ci ha creduto fino alla fine, la festa di una storia di passione, lasagne e lambrusco che va da Tavullia a Borgo Panigale.
ha vinto l'Italia, l'Italia dei motori grossi e dei grandi campioni. campioni che non sempre vuol dire signori.
"Gli è andata bene, di sicuro io non sono mai stato in grado di combattere. Mi ha battuto nell'anno dei problemi. Uno che punta al mondiale e alla prima gara parte con il 17esimo tempo non può farcela. In ogni caso lui ha vinto il suo campionato e bene. Io sono stato in condizione di combattere solo un paio di volte".
Max Biaggi