(Proviamo a fare uno dei topic che avevo in mente da un po', la sfortuna è che in questi giorni son sempre un po' stanco per mettere insieme qualcosa di decente, per ovviare, sarò un po' schematico)
Comunque, parliamo di Ucraina.
Che, come stato sovrano, a breve, sarà abbastanza nei guai. Più di quanto non sia ora.
Allora, il punto principale è questo: A metà gennaio del 2010, quindi fra circa 3 mesi, si vota. Sono le prime elezioni presidenziali dopo la "rivoluzione arancione" del 2004 e le successive elezioni del 2005.
Spostiamo un attimo l'attenzione leggermente più ad est, al vero protagonista. Russia. Russia che rimane sempre in preda alla sindrome di accerchiamento che ne ha segnato la politica nell'ultimo quinquennio, e che allo stesso tempo cerca di trovare una sua nuova dimensione come grande potenza internazionale.
L'Ucraina, come sappiamo, ha vissuto in anni molto turbolenti. Dal 2005 le camere sono state sciolte due volte, e dopo le ultime elezioni c'è adesso al potere un non fortissimo governo di coalizione fra la Timoschenko e Yushchenko. Il paese è afflitto dai soliti problemi degli stati ex-dittatoriali economicamente deboli (povertà diffusa, corruzione, criminalità), aggravati dalla crisi economica e dal continuo scontro politico fomentato anche dall'estero.
Ricordiamo però anche le più importanti notizie che arrivano dall'Ucraina riguardano il gas. I gasdotti che attraversano l'Ucraina e che portano, e che sono stati oggetti di innumerevoli crisi e dispute, fra la Russia che ha accusato l'Ucraina di rubare il gas, e l'Ucraina che ha accusato la Russia di ridurre il gas trasportato per poi dare la colpa a loro. C'è anche da dire che c'è un lungo contenzioso sui prezzi delle forniture di gas per il paese.
NB: L'Ucraina in sè non è ricca di gas naturale (ma dispone di di altre risorse naturali interessanti)
Ah, notiamo anche che c'è una netta divisione fra le regioni ad Ovest del paese (prevalentemente filo arancioni, ovvero occidentali) e quelle filorusse ad est. Tant'è che si parla spesso, nella politica ucraina, della necessità di "riunificare" il paese.
Comunque, i Russi stanno facendo una pressione e una campagna (visibile e "underground") fortissima per riportare il partito di Yanukovic al potere, e vista la situazione in generale, non è così improbabile un successo.
Ci sono però una altra serie di segnali d'allarme drammaticamente inquietanti, o peggio ancora di rivendicazioni e di fattori che possono portare a una crisi (diplomatica o armata):
- La russia ha unilateralmente rescisso il trattato di amicizia Ucraino-Russa del 1997
- La russia rivendica la Crimea come proprio territorio, dicendo che la donazione fatta da Stalin era un atto temporaneo. L'ucraina sostiene che è parte integrante del proprio territorio, e sostanzialmente ha sempre risposto picche.
- La russia sta distribuendo centinaia di passaporti russi ai cittadini delle minoranze etniche russe della crimea e delle regioni dell'est, secondo una tattica ben nota (sperimentata dai Sudeti all'Ossezia, per capirci).
- Un confine formale fra russia e ucraina non è mai stato ratificato dal 1992, e recentemente la russia ha dichiarato che non riconosce i confini ucraini nella loro forma attuale.
- Ci sono fortissime tensioni fra la dittatura marxista filorussa in transdnistria (un'altro puppet state della russia) e il governo ucraino.
- C'è un contenzioso lungo anni sui resti della flotta del mar nero e della base navale di sebastopoli.
- Yushchenko sta disperatamente cercato un colloquio con la diplomazia americana da mesi, ma sta venendo ignorato alla pari solo del Dalai Lama. All'ONU i membri della delegazione ucraina sono stati studiatamente ignorati da Obama.
- L'UE ha di recente ricordato che non c'è alcuna intenzione nemmeno di iniziare le procedure per l'ammissione alla UE dell'Ucraina, nonostante le continue richieste del governo Yushchenko.
- La Nato ha già fatto lulprotrosik a Kiev in occasione del 2008.
In conclusione, credo che a breve ne vedremo delle belle, che si potrebbero riassumere con un:
Elezioni 2010: Se vince il partito filorusso di Yanukovic --> justasplanned per Putin
Se per qualche ragione no --> Incidenti, manifestazioni, scontri. Insomma gli indizi sono tali che pare quasi una certezza che la Russia abbia un qualche tipo di piano B per assicurarsi una situazione WIN WIN nel 2010.
In generale, così come è avvenuto per la georgia, pare che l'occidente e l'UE (e di recente quegli inqualificabili che stanno a Washington adesso) stiano conducendo una politica di appeasament totale nei confronti della sindrome russa d'accerchiamento e della tanto conclamata necessità dei russi di avere una propria sfera di influenza a occidente per non scassare tanto le scatole.
Ora, finchè i russi saranno guidati da una leadership quantomeno ragionevole, anche se non accomodante, (e non c'è apparente ragione di credere che Putin sia sbroccato in zucca), questa politica può anche avere un senso. Nella speranza che con l'Ucraina si fermino, avendo già la Bielorussia a posto, e il lato caucasico completamente sistemato.
Perchè l'altro grandissima, fortissima e insistente rivendicazione che la russia sta portando avanti in questi anni riguarda le repubbliche baltiche. Che sono membri UE e NATO. E legate, non solo da una alleanza a tre fra loro, ma da fortissimi rapporti con la Polonia (e credo anche con un patto difensivo).
Sarebbe verosimile pensare che eventuali incidenti di confine, con, ad esempio, Lukaschenko che dalla bielorussia interviene per "tutelare le minoranze" in uno dei 3 stati baltici, possano avere come conseguenza una immediata escalation e una richiesta di intervento militare in aiuto dei paesi baltici di Polonia e Repubblica Ceca. A quel punto la NATO (e la UE) o cesserà di esistere come entità credibile, o dovrà intervenire. Rimane, per fortuna una ipotesi estremamente remota.
Il problema? Sappiamo tutti quanto bene hanno funzionato le politiche di appeasement nell'ultimo secolo , specie con i regimi autoritari . Non bisogna nemmeno metterli in condizione di considerare una ipotesi tanto pericolosa.
A questo proposito, una piccola nota a margine, concendendomi una speculazione:
Ho l'impressione che parte della visita privata Berlusconi - Putin riguardi anche questo. Adesso che Geraldino il corrotto non c'è più e che la Merkel non ha più un governo di coalizione, il migliore tramite fra la Russia e l'UE è appunto il "nostro" Silvio nazionale. Credo che parleranno anche di questo (ma non solo), e sono sicuro che l'UE voglia delle rassicurazione sulla continuità degli approvvigionamenti energetici in cambio della sua solita inazione dell'UE nell'ambito Ucraino.
Ovviamente tutto questo non mi trova(erebbe) d'accordo, ma almeno da un affarista come lui c'è la speranza che si venda bene.
Ps: ci sarebbero da scrivere una valangata di altre cose, ma veramente è anche troppo così per adesso, sostanc