emigrate (cit.)![]()
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Amanda Knox vittima delle toghe rosse![]()
Si, ma al medico dovresti idicare qual'é il punto dolente e lui poi dovrebbe applicare la giusta medicina.
Qui siamo senza punto dolente, e soprattutto senza medicina.
Ps: il medico, evidentemente, é l'elettorato.
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Se non è dolente Silvio.
Sulla medicina posso concordare, ma sul punto dolente aimhè c'è ed è bello grosso.
a me fa specie che rudi ha preso 30 anni per lo stupro, mentre questi 26 e 25 per omicidio
Provando a dare una risposta seria, dato che non ho seguito la vicenda, qualcuno mi spiega in cosa consiste l'incubo giudiziario di Amanda knox?
Dice di essere stata picchiata ed insultata dagli investigatori, e di essere stata spinta a fare il nome di Lumumba. Senza prendere in considerazione l'idea che stia mentendo o esagerando (e se fosse stato il marocchino di turno?), resta il fatto che le sue dichiarazioni hanno messo nei pasticci l'innocente Lumumba, mica la povera ragazzina americana che, per quanto mi risulta, non ha mai reso dichiarazioni auto-incriminanti (o no?).
Quindi, al di là delle considerazioni sulla inadeguatezza, inaffidabilità, politicizzazione, impreparazione di tutta la magistratura italiana, cosa c'è?
Già, perchè negli stati uniti i pubblici ministeri sono molto meno aggressivicerti magistrati italiani... interessati soltanto a demonizzare gli imputati![]()
Veramente io ho sempre letto omicidio e stupro, anche perchè non credo proprio che sia previsto l'ergastolo per la violenza sessuale.
Dico ergastolo perchè i 30 anni sono "solo" 30 per il rito abbreviato.
L’ottantaduesima divisione aerotrasportata la userei per questi giornali spazzatura, mantenuti dalle tasche degli italiani.Qualcuno spieghi al Nyt che il caso Amanda non è un’eccezione
13 Giugno 2009 Il Foglio
New York. La notizia non è che le grandi organizzazioni giornalistiche americane, dalla Cbs al New York Times, sostengano con passione e convinzione la tesi dell’innocenza di Amanda Knox, la ventunenne di Seattle imputata a Perugia dell’omicidio della sua coinquilina inglese Meredith Kercher. Ma, piuttosto, che ci sia voluta la triste vicenda di una ragazzina yankee caduta nell’incubo giudiziario italiano per far capire, alle medesime “news organization” d’Oltreoceano, che la giustizia italiana è in mano a pubblici ministeri che fanno venir voglia, come ha detto senza giri di parole l’autore di un documentario della Cbs, di “inviare in Italia l’ottantaduesima divisione aerotrasportata per liberare la ragazza”.
Il New York Times, a firma dell’opinionista Timothy Egan, ha spiegato ai lettori l’improponibilità di certi magistrati italiani: incompetenti, inaffidabili, malati di protagonismo, interessati soltanto a demonizzare gli imputati, con curriculum imbarazzanti, insomma gente che in qualsiasi altro posto civile sarebbe tenuta lontana dal delicato compito di indagare e giudicare le persone.
Non fanno ancora due più due, gli americani. Non gli è ancora suonato un campanello d’allarme e non capiscono che questi del caso Amanda sono gli stessi uomini, metodi e sistemi delle inchieste giudiziarie che in questi anni hanno cercato di influenzare la politica e ribaltare i risultati elettorali di destra e di sinistra espressi democraticamente dal popolo sovrano. E’ un passo avanti, però.
Ieri Amanda ha deposto al processo di Perugia e ha svelato di essere stata picchiata e insultata dagli investigatori, la notte del primo interrogatorio, avvenuto peraltro in assenza di avvocato. La studentessa di Seattle ha detto di aver fatto il nome di Patrick Lumumba, poi risultato innocente, su suggerimento della polizia giudiziaria e del pubblico ministero. Anche i particolari piccanti, la notte di sesso e quant’altro, sarebbero stati suggeriti dagli investigatori. Ovviamente non sappiamo se sia vero o no, l’imputato in Italia non giura di dire la verità, ma tutte queste cose, e molti altri buchi investigativi emersi durante il processo, alcuni quasi comici, erano stati già raccontati nei dettagli dalle televisioni americane nei giorni scorsi. Amanda le ha dette alla Cbs.
In Italia, invece, niente. La stampa italiana si è concentrata sui sorrisi demoniaci della ragazza, sul suo taglio di capelli (coda di cavallo, ieri) e sulle magliette colorate che sfoggia in aula, più che sugli elementi dell’inchiesta. Le cose decisive, per la stampa italiana, sono state l’acquisto di un reggiseno il giorno successivo al delitto, gli sguardi amorosi che scambia col fidanzato coimputato, la vita debosciata degli studenti e l’immagine di ragazzina perversa che poi porta molti clic alle gallerie fotografiche pubblicate sui siti dei giornali.
Ieri, poche ore dopo la deposizione di Amanda, il New York Times ha scritto che “sulla stampa italiana” Amanda Knox, “è spesso ritratta come una ragazza cattiva assatanata di sesso e droga”. Ecco un altro due più due che i giornalisti stranieri non fanno: seguono il processo di Perugia e si accorgono, con stupore, che la nostra stampa non fa informazione, ma gossip; non pubblica notizie, ma veline dei magistrati; non fa inchieste, ma “character assassination”. Ecco, il caso Amanda non è un’eccezione.
Stando ai resoconti sulla stampa americana, hanno ben ragione di preoccuparsi.
più che specie è assurdo che una persona con il rito abbreviato per un reato che che per quanto grave sia inferiore a quello dei due prenda più anni dato che il rito abbreviato se non sbaglio comporta già la riduzione di 1/3 della pena, perché vorrebbe dire che è stato condannato a 40 anni di prigione cosa che se non sbaglio non è possibile nell'ordinamento italiano dove la pena massima dopo l'ergastolo sono i 30 anni di prigione.
Infatti Firestorm, Guede è stato condannato anche per l'omicidio.
non mi torna lo stesso ma almeno c'è un motivo i 2 dovevano prendersi comunque di più, il giudice popolare che ha detto in tv che non se la sono sentiti di condannarli all'ergastolo perché era troppo avrebbe dovuto andare a farsi un giro ad essere buoni...
L'avevo anche già detto...
Il massimo per la violenza sessuale sono 10/12 anni.
Peggior articolo di sempreQualcuno spieghi al Nyt che il caso Amanda non è un’eccezione
13 Giugno 2009 Il Foglio
New York. La notizia non è che le grandi organizzazioni giornalistiche americane, dalla Cbs al New York Times, sostengano con passione e convinzione la tesi dell’innocenza di Amanda Knox, la ventunenne di Seattle imputata a Perugia dell’omicidio della sua coinquilina inglese Meredith Kercher. Ma, piuttosto, che ci sia voluta la triste vicenda di una ragazzina yankee caduta nell’incubo giudiziario italiano per far capire, alle medesime “news organization” d’Oltreoceano, che la giustizia italiana è in mano a pubblici ministeri che fanno venir voglia, come ha detto senza giri di parole l’autore di un documentario della Cbs, di “inviare in Italia l’ottantaduesima divisione aerotrasportata per liberare la ragazza”.
Il New York Times, a firma dell’opinionista Timothy Egan, ha spiegato ai lettori l’improponibilità di certi magistrati italiani: incompetenti, inaffidabili, malati di protagonismo, interessati soltanto a demonizzare gli imputati, con curriculum imbarazzanti, insomma gente che in qualsiasi altro posto civile sarebbe tenuta lontana dal delicato compito di indagare e giudicare le persone.
Non fanno ancora due più due, gli americani. Non gli è ancora suonato un campanello d’allarme e non capiscono che questi del caso Amanda sono gli stessi uomini, metodi e sistemi delle inchieste giudiziarie che in questi anni hanno cercato di influenzare la politica e ribaltare i risultati elettorali di destra e di sinistra espressi democraticamente dal popolo sovrano. E’ un passo avanti, però.
Ieri Amanda ha deposto al processo di Perugia e ha svelato di essere stata picchiata e insultata dagli investigatori, la notte del primo interrogatorio, avvenuto peraltro in assenza di avvocato. La studentessa di Seattle ha detto di aver fatto il nome di Patrick Lumumba, poi risultato innocente, su suggerimento della polizia giudiziaria e del pubblico ministero. Anche i particolari piccanti, la notte di sesso e quant’altro, sarebbero stati suggeriti dagli investigatori. Ovviamente non sappiamo se sia vero o no, l’imputato in Italia non giura di dire la verità, ma tutte queste cose, e molti altri buchi investigativi emersi durante il processo, alcuni quasi comici, erano stati già raccontati nei dettagli dalle televisioni americane nei giorni scorsi. Amanda le ha dette alla Cbs.
In Italia, invece, niente. La stampa italiana si è concentrata sui sorrisi demoniaci della ragazza, sul suo taglio di capelli (coda di cavallo, ieri) e sulle magliette colorate che sfoggia in aula, più che sugli elementi dell’inchiesta. Le cose decisive, per la stampa italiana, sono state l’acquisto di un reggiseno il giorno successivo al delitto, gli sguardi amorosi che scambia col fidanzato coimputato, la vita debosciata degli studenti e l’immagine di ragazzina perversa che poi porta molti clic alle gallerie fotografiche pubblicate sui siti dei giornali.
Ieri, poche ore dopo la deposizione di Amanda, il New York Times ha scritto che “sulla stampa italiana” Amanda Knox, “è spesso ritratta come una ragazza cattiva assatanata di sesso e droga”. Ecco un altro due più due che i giornalisti stranieri non fanno: seguono il processo di Perugia e si accorgono, con stupore, che la nostra stampa non fa informazione, ma gossip; non pubblica notizie, ma veline dei magistrati; non fa inchieste, ma “character assassination”. Ecco, il caso Amanda non è un’eccezione.
Non credo di aver mai letto niente di così superficiale... cioè in pratica dice che, in generale, in Italia ci sono dei giudici cattivi, in più la stampa ha parlato male di Amanda, quindi gli ammerigani fanno bene a lamentarsi per la condanna, come se il processo fosse stato fatto a studio aperto e non in aula.
Il bello è che il giornale assolve la ragazza con la motivazione "toghe rosse cattive"e si lamenta della superficialità delle indagini, ovviamente senza citare nulla di inerente col processo
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Ultima modifica di Sbonk; 08-12-09 alle 15:06:49
Non ci trovo niente di stupefacente, d'altronde, in Italia per delegittimare la Magistratura si punta il dito anche contro i colori dei calzini. Figuriamoci allora in un processo che alcuni "bachi" ce li ha.
grandA![]()
Granda è veneto![]()
si dice anche qua a Napoli
il cartellone, immagino ancora per poco, si trova in via Aniello Falcone, per gli interessati
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bè, c'erano pure a parti invertite, nel periodo in cui c'era prodi al governo...
:prenotaunviaggioperladanimarca:Ma Ma Ma...
Spoiler:
A Copenaghen la danno via gratis
Il sindaco della città danese incita i partecipanti alla conferenza sul clima a non cercare sesso a pagamento. Le prostitute per protesta si offrono gratis.
Qua l'originale: http://www.cphpost.dk/climate/91-cli...-free-sex.html
fa venire voglia di feispalmare anche a me che odio la faccina del feispalm
c'è qualcuno che dispone di qualche evidenza che quell'account molesto con l'avatar femminile appartenga ad una donna, oppure, come è molto più probabile, a scrivere è un obeso peloso e maleodorante?
non faccio nomi così non si offende nessuno![]()
è vera sta cosa?Tfr dirottato in Finanziaria
Rivolta di Cgil e opposizione
Il sindacato, Pd e Idv fanno muro contro il governo che vuole utilizzare i 3,1 miliardi versati dai lavoratori per coprire un terzo della manovra. "Giù le mani dalle liquidazioni"
Volevano ammazzaresu
con
minchia