forse te l'avevo già detto ma avevo anche io i libri comunistissimi, eredità di qualche cugino, quella frase me la ricordo a memoriaMia madre è insegnante, quindi aveva una serie di libretti comunistissimi (a ripensarci a posteriori fa ridere tanto erano sfacciati), tra cui uno sulla riproduzione illustrato da quell'artista abbastanza famoso che faceva i disegni a pastello, con gli omini col contorno nero e le guanciotte rosse.
Io ho imparato lì, verso i 5/6 anni, che "il pene dell'uomo entra nella vagina della donna, e questo è molto piacevole per l'uomo e la donna"
Da lì, la ricerca ossessiva
EDIT
per quanto riguarda la lettura della versione integrale, io alle elementari mi sono sparato in un anno tutti i promessi sposi in versione integrale![]()
ti sei proprio sparato![]()
No, sei fuori?
però, dato che mia moglie voleva fare il parto in acqua, la ginecologa ci aveva dato un filmino di una tizia che l'aveva fatto. E mia moglie ha voluto che lo vedessi anche io.
Never again in my life.
Giuro, fa molto più effetto visto in tv che dal vivo. Forse perchè in quel momento non capisci una fava, forse perché la tensione non lascia spazio ad altre sensazioni, chissà.
però quel filmino lo ricordo come la cosa più brutta che abbia mai visto.
Molto peggio di 28 settimane dopo, per dire.![]()
Francamente quello che mi preoccupa di più del parto è che si senta rumore di lacerazione e roba molliccia che striscia![]()
lacerazione no.
roba molliccia che striscia si.
ok, posso andarci giù piatto?
la parte più impressionante è
Spoiler:
il momento in cui c'è fuori solo la testa.
Poi con la spinta successiva esce tutto.
Per fortuna dura poco. La parte lunga e massacrante è il travaglio.
mi ricordo di aver visto questa scena al cinema, del tutto a sorpresa in 'il dottor t e le donne'lacerazione no.
roba molliccia che striscia si.
ok, posso andarci giù piatto?
la parte più impressionante è
Spoiler:
il momento in cui c'è fuori solo la testa.
Poi con la spinta successiva esce tutto.
Per fortuna dura poco. La parte lunga e massacrante è il travaglio.
non so quanto fosse reale, ma mi impressionò parecchio
Mia madre è insegnante, quindi aveva una serie di libretti comunistissimi (a ripensarci a posteriori fa ridere tanto erano sfacciati), tra cui uno sulla riproduzione illustrato da quell'artista abbastanza famoso che faceva i disegni a pastello, con gli omini col contorno nero e le guanciotte rosse.
Io ho imparato lì, verso i 5/6 anni, che "il pene dell'uomo entra nella vagina della donna, e questo è molto piacevole per l'uomo e la donna"
Da lì, la ricerca ossessiva
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gli è rimasto impresso nella memoria, parola per parola
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cioè cosa mi avete ricordato, quel manuale lì ce lo avevo anchio da bambino
adesso gli assistenti parlano direttamente di trans, vibratori e sesso anale.![]()
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vabbè però non mi sembrano malvagi, diciamo
dipende dall'età, ecco![]()
tanto per stare in tema:
http://tribunatreviso.gelocal.it/det...ospesi/1835256
Io alle medie non ricordo di lezioni di educazione sessuale, solo alle superiori qualcosina e ho dovuto aspettare la 4a superiore affinchè qualcuno venisse a parlarci bene di come si trasmette l'aids...meno male che almeno mi informavo per conto mio. Questi qui sono fortunati che li prendono per tempo e i loro genitori si oppongono.
Ti sembra che si oppongano all'informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili?
Heh.
Mi ricordo che nel librettino che avevo io si usava la parola "scivola" (nella vagina)...quasi avesse, l'arnese, una volontà propria.
Però si oppongo alle persone sbagliate. Voglio dire, dando per vero quello che dice lo psicologo che teneva il corso (non so se sia vero, eh, magari è un maniaco) i ragazzetti avranno chiesto "E quella che si fa cavalcare da un cavallo?" "E quello con due peni?" "E quella che partecipa ad una gang bang?".
Tutte robe che si trovano in internet o nascosti sopra gli armadi di casa, quando i ragazzi vengono lasciati soli.
Nota che mia mamma lo ha avuto GRATIS in quanto maestra.
Della stessa collana ricordo:
-un libretto sui metalmeccanici che vorrebbero fare l'amore con la moglie la sera, ma sono troppo stanchi. Per fortuna poi si rinfrancano alle riunioni sindacali.
-un libretto su Turi, figlio di braccianti (sic.) siciliani che si trasferiscono a Torino per andare a lavorare in fabbrica, con pagine in cui si fanno dei confronti tra la vecchia e la nuova vita. In campagna erano poveri ma correvano nei campi e si salutavano tutti, invece in città ci son le macchine e nessuno ti caga. Splash page finale: Turi in spalla al suo babbo, che ride felice. E' in corteo, e sventola un bandierone rosso con falce e martello.
Questo è quello che veniva distribuito dal Ministero agli insegnanti elementari nella seconda metà degli anni '70.
Mah, io se un consulente o chi per lui va a dire a mio figlio di queste cose lo vado a prendere a casa. Dovrebbero limitarsi a questioni di salute. Cosa c'entra la trattazione sulle perversioni? Costava tanto dire "Di questo chiedete ai genitori".Però si oppongo alle persone sbagliate. Voglio dire, dando per vero quello che dice lo psicologo che teneva il corso (non so se sia vero, eh, magari è un maniaco) i ragazzetti avranno chiesto "E quella che si fa cavalcare da un cavallo?" "E quello con due peni?" "E quella che partecipa ad una gang bang?".
Tutte robe che si trovano in internet o nascosti sopra gli armadi di casa, quando i ragazzi vengono lasciati soli.
E un genitore cosa dovrebbe dire? Meglio se ne parla un "professionista" piuttosto che sentire le cazzate che un genitore potrebbe dire per evitare del tutto il discorso.
Il professionista informa, il genitore educa. Questi discorsi fanno parte dell'educazione.
Lui dice di aver detto che sono delle perversioni.
Cosa dovrebbe dire?
A parte che, secondo me, di sesso, in famiglia, si parla molto poco.
Ed è un male estremo, ma questo non significa che il primo discorso che un figlio deve sentire su questioni sulle quali ogni famiglia con i figli fa come vuole deve provenire da un estraneo.
Ma secondo te in famiglia il figlio chiede perché ha visto una fare sesso con un cavallo?
La questione è sempre la stessa: la gente si disinteressa di quel che fa il figlio, salvo poi lamentarsi se qualcosa che non si voleva venisse a galla viene a galla.
Se non gradivano questo genere di incontri, bastava dirlo prima, no?
no ti pregoNota che mia mamma lo ha avuto GRATIS in quanto maestra.
Della stessa collana ricordo:
-un libretto sui metalmeccanici che vorrebbero fare l'amore con la moglie la sera, ma sono troppo stanchi. Per fortuna poi si rinfrancano alle riunioni sindacali.
-un libretto su Turi, figlio di braccianti (sic.) siciliani che si trasferiscono a Torino per andare a lavorare in fabbrica, con pagine in cui si fanno dei confronti tra la vecchia e la nuova vita. In campagna erano poveri ma correvano nei campi e si salutavano tutti, invece in città ci son le macchine e nessuno ti caga. Splash page finale: Turi in spalla al suo babbo, che ride felice. E' in corteo, e sventola un bandierone rosso con falce e martello.
Questo è quello che veniva distribuito dal Ministero agli insegnanti elementari nella seconda metà degli anni '70.
adesso è tuo dovere scannerizzare&postare![]()