Se c'è un topic non l'ho trovato nelle prime pagine.
Bello, molto, soprattutto esteticamente, con una regia di un'eleganza rara (alla Sorrentino) e uno strepitoso montaggio, oltre a una fotografia tipo anello dell'umore, che cambia colore a seconda delle situazioni. Questa perfezione non risulta stucchevole perché pregna di contenuto, in quanto specchio dell'impeccabile protagonista, apparentemente freddo e distaccato, ma che "non vuole sopravvivere in un mondo senza sentimenti".
Piccola caduta nei dieci minuti finali, che mi sono piaciuti poco. Del finale stesso non ho capito bene il significato:
Spoiler:
Ennesimo ruolo di borghese incasinata per l'ottima Moore.
Troppi modelli figaccioni.