Non ho tempo nè voglia di cercarmi tutti gli interventi per quotarli uno a uno, comunque le riflessioni che mi vengono in mente sono queste:
1. E' vero che alcuni giochi non si sarebbero comunque mai visti (nè mai si vedranno) in versione allegata, ma è altrettanto vero che tra gli allegati si sono visti giochi di ottima qualità (Gothic 3 "riveduto e corretto", S.T.A.L.K.E.R., Command & Conquer 3 etc.) e non erano affatto giochi da "cestone" visto che DOPO averli comprati in allegato a una rivista ho trovato ancora dei buontemponi che pretendevano di venderli a 35+ euro (e sono passato davanti ai suddetti ridendo sguaiatamente al patetico spettacolo)
2. Ribadisco il concetto che ciò che fa tanto bene ai lettori può non farne altrettanto alle testate: non sono così addentro da conoscere tutti i dettagli, ma è difficile pensare che un pescecane di publisher che pretende cifre impossibili per un gioco in negozio poi sia disposto (anche se a mesi di distanza) a cederlo per pochi spiccioli rinunciando all'80% dell' (im)-meritato guadagno. Ne consegue che i soldi per il "fortunato" lettore li caccia la rivista e se si accetta che questa sia presa per il collo dal fatto che per motivi "concorrenziali" l'allegato devi averlo per forza... ebbene quello sì che va a svalutare il lavoro di tutti per fini puramente commerciali, rendendo più difficile il far quadrare i conti.
3. Dall'altro lato è però evidente che se nessuno allegasse più i giochi ci sarebbe una risorsa in meno per non comprarli sull'odiato scaffale e questo sicuramente spingerebbe una fetta di pubblico (più o meno consistente, fate voi) verso soluzioni illegali. Ripeto, NON tutti i giochi che sono stati allegati a riviste sono reperibili a prezzi stracciati in negozi o altre fonti: e se si considera che anche una copia non autorizzata di un gioco non costa proprio zero spaccato (costa tempo a stare connessi per scaricarlo - e la connessione si paga - più, se proprio si vuole, un DVD vergine per masterizzarlo), la differenza di prezzo rispetto ai 4 euro dell'allegato è sicuramente inferiore rispetto a quella con il prezzo di un negozio o altro rivenditore-ladro.
Adesso, se la scelta della CASA EDITRICE (perchè non ci credo manco io che sia stata una scelta della redazione) è volta a spostare una parte dei lettori verso un'altra rivista devo dire che, ahimè, non si può fare molto per impedirlo: quelli che comprano la rivista per il gioco si dirotteranno altrove e sebbene la redazza affermi a testa alta di "non aver bisogno di questo genere di lettori" è comunque un dato di fatto che alle casse della rivista i dindini di quei lettori non facessero poi tanto male. Se però la decisione è rivolta verso una progressiva eliminazione degli allegati per togliere il terreno da sotto i piedi a chi non vuole comprare i giochi in negozio e dirottare nuovamente la gente verso il ladrocinio legalizzato, allora lasciatemi dire che è una fortuna che ci siano altri canali (anche legali) per sottrarsi.
4. Ho letto i commenti su GMC e dico la mia. Per sapere se Nemesis sia acida o meno bisognerebbe conoscerla di persona, quindi non mi pronuncio in merito. Ma dal modo in cui risponde alle mail traspaiono pregiudizi, giudizi di valore sull'opinione dei lettori e una sorta di impalpabile e indiretta volontà di censura, tesa ad indirizzare il pubblico verso il "politicamente corretto" e alla demonizzazione o messa alla berlina di quanto non vi si conformi: a mio parere non è modo di trattare i lettori, ma se questi sono contenti così... allora amen. Anche il resto della rivista, ancorchè scritto con una qualità e preparazione cui la carta su cui è stampata non rende certo giustizia (che poi lo stile freddo e serioso con cui è trattato l'argomento non abbia nulla a che vedere con quello caldo e appassionato di TGM è, appunto, una questione di stile), appare annacquato dalla stessa volontà di "politically correct" (che era la stessa che si respirava sul forum, l'allora Games Radar di qualche anno fa, quando era direttore il caro Gorman) che impedisce una valutazione veramente obiettiva e "dalla parte del consumatore" del prodotto videogioco.
Tanto per citare un esempio al di fuori della succitata posta, mi sono cadute le braccia quando ho letto una difesa a spada tratta della scelta di Infinity Ward di non dotare Modern Warfare 2 di supporto per i server dedicati (scelta che su TGM ha suscitato quanto meno dubbi e perplessità)
Credetemi, non parlo per fanboysmo; compro GMC ogni tanto (e continuerò a farlo specie quando il gioco allegato mi interesserà ancora) ma un'analisi comparativa e ragionata delle due riviste non può che portarmi a certe conclusioni. Poi ognuno ha i suoi gusti.