Caspita!
Non sembra male proprio per niente!
Potrebbero già cominciare col sperimentarli in gara sistemi del genere
Caspita!
Non sembra male proprio per niente!
Potrebbero già cominciare col sperimentarli in gara sistemi del genere
Lorenzo lo usa già l'airbag Dainese!
Massè? Mai fatto caso...
Yes, dopo la caduta di Lagun aSeca è dal Sachsenring che la mette!
fonte: http://www.gpone.com/news/News.asp?NNews=4875
http://www.fema-online.eu/index.php?page=guardrails
la Fema (associazione per i motociclisti) sembra essersi rotta le balle dei guardrail quindi chiama a raccolta tutte le possibili testimonianze sulla pericolosità di questi cosi.
Se potessi li aiuterei con qualsiasi mezzo, anche sacrificandomi in un volo intenzionale (non fossi certo poi della ghigliottinata)!
I gurdrail sono l'esempio lampante di come il sistema stradale sia rimasto veramente TROPPO indietro.
Dainese, il massimo della tecnologia e del Made in Ita...che?
Secondo quanto riportato dal Corriere, la produzione del marchio veneto si sposterà tutta all'estero. Subito 120 dipendenti in cassa integrazione
Duro colpo per un simbolo del made in Italy d'eccellenza: la Dainese, storico produttore vicentino di abbigliamento motociclistico (e, prima ancora, da sci) che negli anni ha vestito decine di campioni, da Agostini a Biaggi a Rossi, termina la produzione nello stabilimento di Molvena, spostandola all'estero (sono già presenti due stabilimenti in Tunisia). Secondo quanto pubblicato questa mattina dal Corriere del Veneto, dopo aver dichiarato un calo di fatturato del 25% nel 2009 rispetto all'anno precedente (che già aveva fatto registrare una sensibile contrazione), l'azienda ha raggiunto un accordo con sindacati e Provincia di Vicenza e metterà in cassa integrazione straordinaria 120 dipendenti: 80 di questi, tra un anno saranno in mobilità o licenziati.
«Nel 2009 la crisi ha picchiato duro sul settore motociclistico, in particolare sul mercato dei prodotti per moto superiori ai 300 cc - ha dichiarato al Corriere Giuseppe Sforza, segretario regionale della Filcem Cgil - a Molvena un centinaio di dipendenti ha fatto cassa integrazione ordinaria da marzo a venerdì scorso, quando dopo due mesi di trattative abbiamo firmato l'accordo. Di fatto va a cessare la produzione di tute in Italia, eccetto una ristretta nicchia di qualche centinaio di capi. Il piano industriale presentato, comunque, ci sembra valido e l'azienda prevede di mettere in produzione entro fine anno le tute-airbag, ma questo comporterà solo l'assunzione di qualche tecnico. A noi hanno riferito che nel 2009 c'è stato un calo di fatturato del 25%, ma nel 2010 potrebbe andare ancora peggio: siamo molto preoccupati, inutile negarlo».
Insomma un panorama tutt'altro che roseo. Ora sarà importante capire se le strategie commerciali della Dainese, che ha recentemente aperto due nuovi D-Store (cioè i grandi negozi monomarca) a Bologna e Berlino – che vanno ad aggiungersi ad altri 18 in tutto il mondo, da Tokio a Milano, da Seoul a Taipei, da Mosca a Dusseldorf – saranno a loro volta riviste e ridimensionate. Lo sapremo presto.
I guanti della dainese che ho io sono made in Vietnam, e sono di alta gamma con inserti in carbonio e titanio... nessuna novità quindi! L'unica, per mia esperienza, che produce in Europa è L'Alpinestar! La loro giaccia che ho è made in Romania!
è divertente la storia del Made in Italy
Ed è roba comprata nel 2007 e che era già in commercio da almeno 1/2 anni!
non volevo ricominciare a parlare di caschi ma su Altroconsumo è uscita una recensione di caschi jet.
http://www.motoblog.it/post/22662/ot...#show_comments
Un commento che mi è particolarmente piaciuto
"allora non è vero che uno più spende e più ha…"
Soprattutto qua dentro ci sono molti convinti della cosa (e soprattutto i fanboy Arai) e sembra che se non si spendono 500€ su un casco si muoia per un chicco di riso.
Caschi buoni ce ne sono, e la qualità non ha sempre a che fare col prezzo.
P.S.: Resta comunque il fatto che Arai faccia ottimi caschi (io stesso ne ho uno integrale) ma il fatto che pubblichi i test non significa nulla. Non significa che gli esemplari in commercio siano quelli ripresi dai video. Non significa che chi non pubblica i test non faccia caschi che potrebbero superarli in maniera migliore.
Vedere NCA e Arai a pari merito mi fa sorridere.
mi pare capire che i premier facciano cagher?
non necessariamente... questa diatriba tra le Case ed Altroconsumo deve ancora finire...
Di tutta la roba dainese che ho io, compreso il giubbino in pelle da mezzo rene, non c'e' nulla fatto in italia quindi poca differenza direi.Dainese, il massimo della tecnologia e del Made in Ita...che?
Secondo quanto riportato dal Corriere, la produzione del marchio veneto si sposterà tutta all'estero. Subito 120 dipendenti in cassa integrazione
Duro colpo per un simbolo del made in Italy d'eccellenza: la Dainese, storico produttore vicentino di abbigliamento motociclistico (e, prima ancora, da sci) che negli anni ha vestito decine di campioni, da Agostini a Biaggi a Rossi, termina la produzione nello stabilimento di Molvena, spostandola all'estero (sono già presenti due stabilimenti in Tunisia). Secondo quanto pubblicato questa mattina dal Corriere del Veneto, dopo aver dichiarato un calo di fatturato del 25% nel 2009 rispetto all'anno precedente (che già aveva fatto registrare una sensibile contrazione), l'azienda ha raggiunto un accordo con sindacati e Provincia di Vicenza e metterà in cassa integrazione straordinaria 120 dipendenti: 80 di questi, tra un anno saranno in mobilità o licenziati.
«Nel 2009 la crisi ha picchiato duro sul settore motociclistico, in particolare sul mercato dei prodotti per moto superiori ai 300 cc - ha dichiarato al Corriere Giuseppe Sforza, segretario regionale della Filcem Cgil - a Molvena un centinaio di dipendenti ha fatto cassa integrazione ordinaria da marzo a venerdì scorso, quando dopo due mesi di trattative abbiamo firmato l'accordo. Di fatto va a cessare la produzione di tute in Italia, eccetto una ristretta nicchia di qualche centinaio di capi. Il piano industriale presentato, comunque, ci sembra valido e l'azienda prevede di mettere in produzione entro fine anno le tute-airbag, ma questo comporterà solo l'assunzione di qualche tecnico. A noi hanno riferito che nel 2009 c'è stato un calo di fatturato del 25%, ma nel 2010 potrebbe andare ancora peggio: siamo molto preoccupati, inutile negarlo».
Insomma un panorama tutt'altro che roseo. Ora sarà importante capire se le strategie commerciali della Dainese, che ha recentemente aperto due nuovi D-Store (cioè i grandi negozi monomarca) a Bologna e Berlino – che vanno ad aggiungersi ad altri 18 in tutto il mondo, da Tokio a Milano, da Seoul a Taipei, da Mosca a Dusseldorf – saranno a loro volta riviste e ridimensionate. Lo sapremo presto.
Forse non aveva ben chiaro il concetto di "scodella"...
probabilmente vige il motto: 'piuttosto che niente...'
Cioè ragazzi, è ovvio che quello gira senza casco. Semplicemente doveva trasportare quella bacinella e non sapeva dove mettersela
Bella l'immagine di confronto:
ok, abbiamo capito che non si va in moto in mutande!
Con jeans e maglietta il risultato è lo stesso!
si si, era una battutazza!
chi è che in città va sempre vestito con tutta quella roba addosso?