8. Caso Bogut: impressionante la qualità del suo gioco interno, nessuno segna quanto Andrew negli ultimi 3 metri. Certo, Deron Williams e Chris Paul scelti dopo di lui nel diabolico draft 2005 contamineranno per sempre la sua carriera, ma forse è opportuno ricalibrare le critiche all’australiano anche in funzione di contesto e compagni avuti. Entra solo ora nel pieno della maturità, che per un lungo spesso arriva in ritardo rispetto ad un piccolo: merita almeno di essere seguita la sua evoluzione.