comunque è una storia meravigliosa
il panino
Rotondi - no dico, persino Rotondi - che si incazza
Storace che chiede ai giudici di applicare il buon senso
comunque è una storia meravigliosa
il panino
Rotondi - no dico, persino Rotondi - che si incazza
Storace che chiede ai giudici di applicare il buon senso
È stata respinta dal Tribunale di Roma l'istanza presentata dal Pdl per l'accoglimento della lista provinciale di Roma dei candidati alle elezioni regionali. Sarebbe stato il ritardo nella consegna della documentazione necessaria a causare, secondo quanto si apprende, la mancata ammissione del logo e l'esclusione della lista elettorale del Pdl. Il Pdl aveva quindi presentato ricorso all'ufficio centrale circoscrizionale del Tribunale di Roma che ha respinto stamane l'istanza. Al momento perciò sono escluse le liste elettorali provinciali del Pdl nel Lazio. Il Pdl presenterà ora ricorso d’appello all’Ufficio centrale regionale del Lazio per ottenere la riammissione.
Luca Malcotti, vice coordinatore vicario del Pdl di Roma e Lazio aveva già comunicato che in caso di esclusione il Pdl avrebbe presentato un ulteriore ricorso in Corte d'Appello entro 48 ore , e infine rivolgersi al Tar. «Saranno i legali del Pdl a decidere se ricorrere ancora in Corte d'Appello o se rivolgersi direttamente al Tar».
Owned del secolo
possono ricorrere ancora a TAR e Consiglio di Stato, certo che con queste vendette interne assomigliano sempre più alla DC
Ma ci son precedenti di una cosa come questa in tempi recenti? com'è finita?
Come ho scritto prima, è accaduto col PD a Monte Porzio in provincia di Roma per le elezioni comunali dell'anno scorso. Alla fine il partito è stato escluso ed è stato eletto il sindaco del PDL (prima volta in 30 anni che non vincono le sinistre), ma stanno ancora andando avanti coi ricorsi ed il tar ha rimandato ogni decisione a fine marzo. Adesso vedo se trovo una fonte.
-edit-
Ecco qua. E' un pdf del giornale locale. Andate a pagina 45.
Ultima modifica di Gil-galad, Re degli Elfi; 01-03-10 alle 08:45:52
http://www.repubblica.it/politica/20...lioni-2465716/
ma allora sono degli idiotiNon è la prima volta che Milioni - ormai soprannominato "il recidivo" - finisce al centro di un giallo legato alla sparizione di documentazione elettorale. Raccontano che già nel 2006, alla vigilia del deposito delle firme per le comunali, Milioni sparì per una notte intera con tutto il faldone relativo. Una ritorsione: lui voleva essere candidato alla presidenza del suo municipio, ma l'allora Forza Italia gli preferì Ettore Rubino, un ex democristiano legato al senatore Cesare Cursi. Appresa la notizia, ci rimase malissimo, e pensò di vendicarsi. Staccò il telefono di casa e il cellulare, nessuno sapeva che fine avesse fatto. I militanti azzurri furono costretti a restare in giro fino all'alba per raccogliere nuove firme. Poi, non si sa bene se per un sussulto di coscienza o per gli anatemi dei suoi compagni, il mattino dopo ricomparve e tutto tornò a posto.
porello, fa fin tenerezza.
alcuni passaggi sono da purissimo.ROMA— Un guaio.
«No no... mi creda, di più, molto di più: un disastro, una tragedia. E mannaggia a me, mannaggia...».
Alfredo MilioniAlfredo Milioni, su, non faccia così.
«Eh, le sembra facile: ma io, mi creda, ho la coscienza a posto. E poi sono anni che faccio quel tipo di operazioni burocratiche».
Anni?
«Ma sì, certo... Avrò presentato firme e liste già almeno un’altra quindicina di volte... Uff! Accident...! Fa caldo, eh?».
Stia calmo. Proviamo a ricostruire: a che ora è arrivato in tribunale?
«Con quasi mezz’ora di anticipo. Diciamo verso le 11,30».
Perché, però, poco dopo, è uscito lasciando all’interno del Palazzo di Giustizia solo il faldone delle firme e portandosi via tutto il resto?
«Perché?».
Sì, perché? È vero che s’è accorto di non avere con sé i lucidi con il simbolo del partito?
«No, quelli avrei potuto consegnarli anche dopo. I lucidi non sono una cosa importante, determinante. Questa è una cosa nota».
Allora è andato fuori per apportare qualche modifica alla documentazione?
«Modificare, lei dice...».
Per aggiungere, o cancellare, qualche nome.
«Beh».
Sì o no?
«No, questo no».
Sicuro?
«Sicuro».
Dica la verità.
«Lo giuro, lo giuro! Non volevo apportare modifiche. Mi deve credere, capito?».
Va bene, stia calmo. Questo però significa che è davvero andato a mangiarsi un panino.
«Sì... ecco, sì: sono andato a mangiarmi una panino. Non mi pare grave, no?».
Quindi è vero: lei ha lasciato l’aula per andare al bar.
«Io? A mangiare?».
In conferenza stampa, la Polverini ha fornito una ricostruzione dei fatti un poco diversa.
«No, cioè... io, a mangiare: ma chi l’ha detto?».
Lei, adesso.
«Macché. Senta, io sono molto confuso...».
Non è il momento migliore, Milioni, per essere confusi.
«Però... ecco qui, legga bene sul cellulare: ecco qui tutti i messaggi, gli sms di solidarietà che m’hanno spedito quelli che c’erano, in tribunale, e che hanno assistito a tutta la scena. Dove è chiaro che io sono la vittima».
La vittima?
«Proprio così. Non mi hanno fatto rientrare, hanno fatto i matti, si sono messi a urlare, m’hanno spinto...».
Sostenevano che lei stesse presentando la lista fuori tempo massimo.
«Fuori cosa? M’hanno minacciato, altroché. Qui si configura pure un reato».
Che genere di reato?
«Un reato, un reato...».
Silvio Berlusconi è furibondo.
«Lo so, mannaggia a me».
Come lo sa?
«Eh, quelli lì, i capi del partito, me l’hanno detto. Sono loro che parlano con lui, mica io».
La Polverini anche è furibonda.
«So pure questo... Ma che posso farci io?».
Lei era lì.
«Senta, a parte che la fila avrebbe dovuto farla Giorgio Polesi, l’altro rappresentante del Pdl... lei deve scrivere che io sono solo il piccolo presidente del XIX Municipio, qui a Roma. La politica è sempre stata la mia passione, cominciai come socialista e ho proseguito dentro Fi, certo: ma ero e resto un pesce piccolo, un pescetto che fa il suo lavoro onestamente. Aggiunga poi pure che...».
(La conferenza stampa di Renata Polverini è finita da pochi minuti; Alfredo Milioni sta parlando a capo chino, le mani tremanti, lo sguardo lucido. All’improvviso, dal palchetto, rimbomba giù una voce roca, dura: «Stai zitto! Milioni devi stare zitto, muto: hai capito?». Milioni fa appena in tempo a farfugliare ancora qualcosa, poi viene letteralmente sollevato dal pavimento da un signore muscoloso che, con modi spicci, lo infila dentro una stanza. L’invito a tacere gli era stato rivolto da Alfredo Pallone, parlamentare europeo e vicecoordinatore regionale del Pdl nel Lazio. «Sono stato un po’ brusco, lo so. Ma Milioni, dopo quello che è accaduto, non è lucido. La situazione è delicatissima e lui può straparlare. Ieri, quando ha capito cosa era successo, mi ha detto: "Io mi suicido". Sta messo così, poveraccio, e c’è da capirlo, credo. Dopo quello che ha combinato...»).
Sono degli imbecilli non ho parole
ROTFL LMAO ASD LOL e chi più ne ha più ne metta.
Ultima modifica di Gil-galad, Re degli Elfi; 01-03-10 alle 09:11:22
Va bene, stia calmo. Questo però significa che è davvero andato a mangiarsi un panino.
«Sì... ecco, sì: sono andato a mangiarmi una panino. Non mi pare grave, no?».
Quindi è vero: lei ha lasciato l’aula per andare al bar.
«Io? A mangiare?».
In conferenza stampa, la Polverini ha fornito una ricostruzione dei fatti un poco diversa.
«No, cioè... io, a mangiare: ma chi l’ha detto?».
Lei, adesso.
«Macché. Senta, io sono molto confuso...».
fara' la fine dei Giapponesi beccati alla frontiera svizzera con le banconote da un miliardo l'una.
intanto Cappato si prende una doppia tranvata nei denti a Milano: radicali esclusi causa firme insufficienti e ricorso contro la candidatura di Formigoni respinto perché l'ufficio cui è stato presentato non è competente
Lombardia: no a lista Bonino-Pannella
Ineleggibilita' Formigoni? Ufficio incompetente
(ANSA) - MILANO, 28 FEB - La 'Lista Bonino-Panella' non e' stata ammessa alle prossime elezioni regionali della Lombardia dalla Corte d'appello di Milano. Lo ha reso noto il candidato presidente Marco Cappato. Secondo l'ufficio centrale regionale della Corte d'appello ''la lista risulta presentata da un numero non idoneo di iscritti''. Lo stesso ufficio ha dichiarato inoltre la propria incompetenza a in merito al ricorso presentato da Cappato, contro la candidatura di Formigoni, che ha coperto due mandati.
No, ma c'è gente abile ai piani alti
Capezzone traccia la linea d'azione
"Se fosse confermato il fatto che vi sia stato un impedimento fisico, frapposto da chicchessia, che non ha consentito ai rappresentanti del Pdl di perfezionare gli adempimenti richiesti dalla legge, saremmo dinanzi ad un fatto gravissimo". Lo scrive in una nota il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. "E' evidente - aggiunge - che sarebbe stato molto meglio non trovarsi in questa situazione. Ma è altrettanto evidente che non sarebbe tollerabile il fatto che qualcuno impedisca fisicamente ai rappresentanti di una lista di compiere il deposito. A maggior ragione dinanzi a questi fatti, serve buon senso e ragionevolezza, e a tutti dovrebbe apparire opportuna l'ammissione della lista del Pdl. E mi auguro che ciascuno faccia quanto è possibile per evitare che sia leso il diritto di tutti i cittadini a partecipare ad una competizione elettorale serena e senza handicap".
Mi piacerebbe provare il brivido di stare nella mente di Capezzone per un giorno.
Quando c'era lui le liste arrivavano in orario.
++ REGIONALI:QUIRINALE,INTERVENTO SPETTA SEDI GIUDIZIARIE ++
PREOCCUPAZIONE COMPRESA E CONDIVISA DA PRESIDENTE REPUBBLICA
ROMA
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - "La preoccupazione di una piena rappresentanza, nella competizione elettorale regionale in Lazio come dovunque, delle forze politiche che intendono concorrervi, non può che essere compresa e condivisa dal Presidente della Repubblica. Ma spetta solo alle competenti sedi giudiziarie la verifica del rispetto delle condizioni e procedure previste dalla legge". E' quanto si legge in un comunicato della presidenza della Repubblica.
poteva anche scrivere " 'zzi vostri" che il succo non cambiava
++ REGIONALI:LAZIO;PDL DENUNCIA RADICALI,VIOLENZA PRIVATA ++
ROMA
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Una denuncia-querela contro alcuni militanti dei Radicali per violenza privata e contro i componenti dell'Ufficio Centrale per abuso d'ufficio. Questa la nuova mossa della Pdl oggi che ha allegato la denuncia al ricorso all'Ufficio Centrale presso la Corte d'Appello contro l'esclusione della lista Pdl per Roma e provincia dalle prossime elezioni regionali.
madonna mia
La denuncia per violenza privata
E' stato presentato stamani all'Ufficio Centrale presso la Corte d'Appello il ricorso della Pdl contro l'esclusione della lista per Roma e provincia dalle prossime elezioni regionali. "Entro domani - spiega il responsabile elettorale nazionale del Pdl Ignazio Abrignani - ci aspettiamo una risposta, perché hanno 48 ore per darcela. Spero che prevalga il buonsenso e soprattutto che i cittadini romani possano esercitare un diritto che la Costituzione gli consente".
REGIONALI: LAZIO; CICCHITTO, ATTACCO A DIRITTI CIVILI
BARI
(ANSA) - BARI, 1 MAR - "C'é stato un attacco ai diritti civili e di libertà minimali che sono quelli della presentazione delle liste". Così Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, a Bari per un incontro elettorale, insieme con il candidato del centrodestra in Puglia, Rocco Palese, riferendosi all'esclusione della lista provinciale romana del Pdl dalle elezioni regionali. "C'é stata - ha detto Cicchitto rispondendo ai giornalisti - una operazione che ha impedito ai rappresentanti della lista del Pdl che erano presenti alle 11,30 nel locale del tribunale che avevano depositato all'interno della zona abilitata il faldone, di recuperare quel faldone ed entrare poi nella stanza dei magistrati per portare la lista".
Cicchitto
Se sapesse bene la storia non direbbe così.