Abate in attacco: ora o mai più
05.03.2010 12:00 di Francesco Somma articolo letto 1370 volte
© foto di Alberto Fornasari
Minuto 79’ di Milan-Atalanta: Pato accelera sulla linea mediana producendosi in una delle sue galoppate inarrestabili, San Siro s’infiamma, l’ovazione cresce, poi il silenzio, i brividi, una barella, tanta paura ed una lunga attesa. Pato esce tra gli applausi e al suo posto entra Ignazio Abate, professione centometrista senza licenza. Di offendere, s’intende. 10’ di scintille, per rispondere presente e nulla più. Già, perché il giovane partenopeo, cresciuto nelle giovanili rossonere, ha girato l’Italia impressionando per la forza esplosiva nel cambio di passo. Ala destra velocissima, instancabile da tornante, dall’inizio della stagione in corso, per ovvie esigenze tecniche – lui dà il meglio dalla metà campo in su, laddove gioca Pato – ha dovuto fare gli straordinari per tenere a bada l’impeto di spingersi in avanti e bruciare chi gli si para davanti, sacrificandosi a superare punto e niente la linea mediana, ed inventarsi terzino. Non si diventa difensori dalla sera alla mattina, ma ancora una volta Leo ha avuto ragione, nel senso che malgrado alcune comprensibili sbavature, in un ruolo non propriamente “suo”, Abate sta comunque disputando una stagione più che positiva. Alla vigilia di Roma-Milan, Leonardo fa i conti con la tegola dell’infortunio di Pato. I candidati a sostituirlo sono Mancini, Beckham e Abate. Escludendo Beckham, adatto ad una posizione più arretrata, perfetto da mezzala destra, e considerato che Mancini - avendo giocato fin qui poco meno di 150’ senza impressionare, ed essendo di rientro da un infortunio che lo ha tenuto fuori quasi un mese – non offre nessuna garanzia, domani sera potrebbe essere il turno di Abate. Anzi, sarebbe l’occasione perfetta per concedergli quella licenza che dopo mesi di sacrifici, il laterale merita pienamente, e che del resto porterebbe giovamento anche alla manovra offensiva. Abate non possiede la tecnica di Pato, né il suo fiuto del gol, sia chiaro, ma è velocissimo, agile, determinato, e nondimeno generoso anche in fase di copertura. I sondaggi vogliono Mancini favorito, tra qualche ne sapremo di più…