scusate ma "consulente della qualità" mi fa rotflare
e poi gli accenti
scusate ma "consulente della qualità" mi fa rotflare
e poi gli accenti
We non mi toccate Giuseppe che è un grande
E non tiriamo in mezzo la grammatica perchè, sarà colpa della lingua, della penna tremolante, del mouse che scappa, ma in Ita(g)lia, 3/4 della popolazione quando parla o quando scrive sbaglia qualcosa.
Mea culpa sulle "conoscenze", il mio sfogo lo ho spiegato in precedenza, non dico che chi ha conoscenze umanistiche sia una pippa e non ha diritto di entrare nel mondo informatico.Non apprezzare il valore della cultura umanistica e poi andare a scrivere conoscIenze proprio non si dovrebbe fare.
Io uno che non parla decentemente l'italiano, non si presenta bene e non comunica decentemente non me ne faccio nulla:
1) l'italiano serve, fosse anche per scrivere una documentazione comprensibile da dare in mano a chi usa il prodotto
2) presentarsi bene é cruciale, perché l'aspetto viene valutato e pesa sulla credibilitá: pochi clienti corrono il rischio di affidarsi a gente che pare un branco di straccioni, fossero anche tutti Einstein
3) comunicare serve per la raccolta dei requisiti, per coordinarsi coi colleghi e per dare feedback al proprio diretto superiore
Semplicemente (va bene senza i?) che per imparare certe cose ci vuole un determinato percorso didattico, non basta un semplice tutorial online o leggere un libro. Infatti io non sarei in grado di scrivere un libro
Tastiera US International...
Poi perché mai dovrei sputare sul piatto da cui mangio? Per me funziona, suggerisco anche ad altri che .Net e Microsoft rappresentano una strada che a oggi puó risultare economicamente molto efficace.
Anche io una volta pensavo che i veri duri del mondo del software fossero i developers, e che piú a basso livello uno lavorasse piú ce lo avesse lungo
Poi ho scoperto quanto ($$$) vale la capacitá di destreggiarsi ad alto livello, di parlare con i managers, di scovare la tecnologia giusta, di fare formazione, etc e ho realizzato che (con il dovuto rispetto intellettuale) il programmatore é praticamente un operaio, laddove le figure cool ed economicamente gratificanti sono consulenti ed architetti vari.
Per questo credo (ma é solo un'opinione) capire come funziona la programmazione e poi leggere documentazioni a manetta di tantissime tecnologie sapendole usare *senza esservi produttivi* puó portare ad una gran carriera...
Ci siamo mai incontrati somewhere in giro per la penisola?
Passo per dire che consulenti e architetti sono la rovina del mondo IT
Magari se argomenti anche solo con un aneddotino é interessante
Beh, le architetture che gli sviluppatori tendono a darsi da soli secondo la mia esperienza spesso sono bombe a orologeria...Un buon architetto che ti imposta bene la soluzione originale vale ogni centesimo di quello che costa!
Consulenti/formatori invece sono ottimi per far imparare nuove tecnologie complesse in batch a tanti devs contemporaneamente: in questo modo si riduce parecchio la duplicazione di sforzo nello studio da parte di queste persone.
Bah c'è veramente bisogno di formatori?
Figurati se a 30 anni io sto a sentire qualcuno, ho smesso di sentire gli insegnanti alle elementari.
Ipotizziamo che in media un formatore ti aiuta a superare quel 10% di conoscenza che a studiarlo da solo ti creerebbe problemi. Ovviamente se sei solo tu il guadagno é poco. Immagina adesso di essere in 5 persone che devono essere formate per iniziare un progetto in una tecnologia relativamente sconosciuta. Se per ciascuno di questi é vero che c'é una piccola percentuale (variabile) di temi della tecnologia che risultano di piú difficile digestione, allora il formatore serve esattamente a risolvere una volta per tutte la questione!
Poi se tocca imparare tecnologie con un background piú complesso, la percentuale "difficile" aumenta anche di non poco. Esempio: per imparare una cosa come WPF, finché si tocca la parte generale di costruzione di interfacce, va tutto alla grande. Il data binding di base é semplice. Scrivere un "hello world" abbastanza articolato non ha alcun problema. Se peró ti serve lavorare con interfacce 3D, o hai grosse quantitá di dati complessi da bindare all'interfaccia, o vuoi costruire un bitmap effect nuovo, allora senza un esperto rischi di perdere tantissimo tempo per niente: puoi scontrarti con trigonometria, il modello computazionale dei pixel shader, e altre cose che da autodidatta possono essere problematiche...
Perchè ti urta scusa? Anzitutto uno della sua vita fa quel che vuole e l'impegno che metterà nel nuovo settore se sarà sufficiente gli permetterà di trovare un lavoro dignitoso.Chiedo perdono ,
EDIT: A me urta, e non poco, il fatto che uno faccia 5 anni di studi umanistici e poi rendendosi conto che non gli serve a niente, vuole fare il "programmatore", quando cè gente che ha fatto la trafila perito informatico+ingegneria, e si ritrova in mezzo alle balle concorrenza del genere. Non che mi preoccupo per conto mio, ma mi chiedo: perchè studiare una cosa, e poi volerne fare un'altra nel modo più breve (e male) abbassando cosi la qualità generale del lavoro che in italia a livello informatico certamente non eccelle.
RIEDIT: e rovinando di fatto il mercato
Inoltre parli come se la programmazione fosse l'ultimo segreto di hokuto...se uno capisce la base logica deve solo superare l'ostacolo sintattico e maturare l'esperienza, cosa che il lavoro fa molto di più rispetto a studi universitari. Le ore spese a macinare e comprendere il codice fanno scuola e ti rendono un programmatore agile, non le ore male organizzate dei corsi di programmazione delle università.
Questo se parliamo di programmazione chiaramente, l'informatica è un campo enorme. Parlare di informatica in generale è come parlare di aria fritta.
Giuseppemag ha detto molte cose corrette, coloro i quali lo stanno accusando o cercano di difendere la classe programmatrice parla per farsi forza a terminare gli studi, oppure ce l'ha una professione e sa come gira il mondo?
non ho mai detto che più si lavora a basso livello più si è forti, in gamba ecc eccAnche io una volta pensavo che i veri duri del mondo del software fossero i developers, e che piú a basso livello uno lavorasse piú ce lo avesse lungo
Poi ho scoperto quanto ($$$) vale la capacitá di destreggiarsi ad alto livello, di parlare con i managers, di scovare la tecnologia giusta, di fare formazione, etc e ho realizzato che (con il dovuto rispetto intellettuale) il programmatore é praticamente un operaio, laddove le figure cool ed economicamente gratificanti sono consulenti ed architetti vari.
Per questo credo (ma é solo un'opinione) capire come funziona la programmazione e poi leggere documentazioni a manetta di tantissime tecnologie sapendole usare *senza esservi produttivi* puó portare ad una gran carriera...
tantomeno che i programmatori sono dei in terra, anzi...
l'unica cosa che mi rende perplesso è che proponi ad una persona che non sa un CAZZO di niente di diventare un "consulente di qualità" ( ) leggendo tutti i manuali esistenti e programmando poco o niente
esempio:
sito da fare, in poco tempo, veloce veloce, pochi requisiti funzionali, pochi accessi previsti, tutto facile facile
arriva il "consulente di qualità" che non sa un CAZZO DI NIENTE e dice "ehi ehi php+mysql e andrà tuuuuuuuuuuuuuutt'apposto "
al che io ingegnere del sw gli dico: "ehi ehi bravo cpt obvious, ma per l'accesso al db secondo me ai programmatori dobbiamo dire di usare mdb2 così riusciamo a costruire qualcosa che si può manutenere meglio perché altrimenti se cambia qualcosa poi è un casino e si perde troppo tempo"
e il "consulente della qualità" a questo punto dirà: "ok sì fate come cazzo vi pare io la mia l'ho detta "
bel consulente
io, senza offesa è, gli riderei in faccia e lo manderei via
Ultima modifica di MadOne; 05-04-10 alle 19:17:31
si ma il consulente non è un problema... uno può fare benissimo il consulente ma deve avere le conoscenze per farlo... non è che ci si può inventare consulente così su due piedi...
per questo come in tutte le cose uno che s'è fatto l'intero percorso avrà mediamente più conoscenze e una visione migliore della materia e quindi potrà giustamente incazzarsi se il posto di lavoro glielo frega uno che s'è letto due manuali e sa parlare bene...
non è che uno può andare a fare consulenze mediche perchè se letto due libri di medicina ed è sveglio... ci vuole il percorso di studi adatto e a mio avviso lo stesso vale per l'informatica, la programmazione, lo sviluppo, la consulenza o quello che volete voi...
Se leggi tutti i post trovi la risposta che cerchiPerchè ti urta scusa? Anzitutto uno della sua vita fa quel che vuole e l'impegno che metterà nel nuovo settore se sarà sufficiente gli permetterà di trovare un lavoro dignitoso.
Inoltre parli come se la programmazione fosse l'ultimo segreto di hokuto...se uno capisce la base logica deve solo superare l'ostacolo sintattico e maturare l'esperienza, cosa che il lavoro fa molto di più rispetto a studi universitari. Le ore spese a macinare e comprendere il codice fanno scuola e ti rendono un programmatore agile, non le ore male organizzate dei corsi di programmazione delle università.
Questo se parliamo di programmazione chiaramente, l'informatica è un campo enorme. Parlare di informatica in generale è come parlare di aria fritta.
EDIT: quoto MadOne e blue_tech
Ultima modifica di ZioYuri78; 06-04-10 alle 12:07:05
Non ho trovato nessuna risposta, se non una levata di scudi.
Illuminami.
Scritto settimane fa, e due post dopo cè uno dei tuoi. Quindi non capisco perchè commentare il mio post scritto 2 settimane fa ora, qundo ho gia chiarito tutto quanto e rientrato in topic. Se vuoi trollare vai da un'altra parte, e stai tranquillo che se replichi non perdo altro tempo a rispondere.Non voglio accusare nessuno, anzi si ma la colpa non è di alberace, ma come dice y.a.f.ake le cose girano diversamente e troppo spesso si è scavalcati da chi ha una bella parlantina e poche conoscienze informatiche acquisite in tre mesi su un linguaggio perchè "tira". Io non temo chi ha meno esperienza di me ma le cose non sempre vanno come dovrebbero.
Trollare?
Bah, non mi sembrava "trollasse" granchéScritto settimane fa, e due post dopo cè uno dei tuoi. Quindi non capisco perchè commentare il mio post scritto 2 settimane fa ora, qundo ho gia chiarito tutto quanto e rientrato in topic. Se vuoi trollare vai da un'altra parte, e stai tranquillo che se replichi non perdo altro tempo a rispondere.
Comunque colui che ha avviato la discussione non si é piú fatto vivo, sarebbe carino sapere cosa ne pensa!
Non sono stati illuminanti, nel senso che a me paiono più le preoccupazioni di qualcuno che ha intrapreso un corso di studi, non sa se ce la farà ad inserirsi(ed è normale) ed ha paura che qualcuno che approcci la materia in maniera meno accademica, possa soffiargli il posto.
Io col senno di poi posso dire che se uno è valido, ma valido sul serio, non a parole o perchè lo dice la laurea, non ha di che preoccuparsi.
Si ma per quanto valido possa uno essere, tu una formazione in 6 mesi o anche in due anni non te la fai e non puoi competere con uno che ha studiato bene neanche per niente.Non sono stati illuminanti, nel senso che a me paiono più le preoccupazioni di qualcuno che ha intrapreso un corso di studi, non sa se ce la farà ad inserirsi(ed è normale) ed ha paura che qualcuno che approcci la materia in maniera meno accademica, possa soffiargli il posto.
Io col senno di poi posso dire che se uno è valido, ma valido sul serio, non a parole o perchè lo dice la laurea, non ha di che preoccuparsi.
Per me non è poi neanche questione di università o no, qui il timore è verso gente che con 6 mesi di corsi e/o con formazione raffazzonata ti scavalca perchè le aziende preferiscono così... perchè magari l'azienda se assume gente da tale master ha particolari agevolazioni e robe del genere.