Allora, il messaggio "sociale" è quello che di buono ci ho visto in questo corto.
Il desiderio di integrazione, l'emarginazione unilaterale e forzatamente imposta come barriera da superare e non da combattere, i robot come "altro", tutti elementi buoni infatti la prima parte è buona, mi è piaciuta.
E' tutta la storia d'amore del protagonista con la tizia che proprio non mi è andata giù. Come ho detto prima, dato per assunto il messaggio del donarsi fisicamente all'amato (che oltre che quello è anche salvatore spirituale), è proprio il modo in cui questo avviene, la progressione degli ultimi, diciamo, dieci minuti?, che mi è scaduta nel grottesco, e proprio non mi è piaciuto come si è conclusa.
Credo che uno bravo come Jonze potesse spiegarsi meglio di così, potesse trovare un modo un po' meno "toh, è lì sul tavolo, guarda cosa voglio dire" per dirlo, ecco.