Sono notizie non confermate ufficialmente da Activision: pare che Call of Duty 7 ripristinerà il supporto ai server dedicati e che darà la possibilità di rivivere
diversi conflitti che si sono verificati tra la fine della seconda guerra mondiale e oggi. Come precedentemente rivelato, il gioco è sviluppato da Treyarch con la tecnologia che abbiamo visto in Modern Warfare 2 e verrà rilasciato nel prossimo novembre. Il nome definitivo pare che sia
Call of Duty 7: Black Ops, ma anche questo non è ancora ufficiale. In precedenza, sempre secondo rumor, era stata data per certa l'ambientazione in Vietnam, ma a quanto pare questo è solamente uno degli scenari del settimo capitolo di Call of Duty. Le informazioni provengono da fonti interne ad Activision e sono state riportate dal fansite Tek9, dal quale sono adesso inaccesibili. Noi ci rifacciamo a
MapModNews.
Ci saranno missioni ambientate a Cuba, in Sud America e in Iran. In una di queste missioni si gioca come membro della SAS, la principale forza speciale militare del Regno Unito. Tornerebbe anche la
modalità zombie, già vista in World at War, il precedente capitolo di Call of Duty sviluppato da Treyarch.
La fonte di Activision ha inoltre indicato che ci sarà un
ripristino del supporto ai server dedicati nella versione PC di CoD 7. L'assenza del supporto ai server dedicati in Modern Warfare 2 aveva provocato le proteste dei fan di Call of Duty e portato a petizioni online. "Dopo il licenziamento di Vince Zampella e Jason West da Activision, sembra che il produttore voglia fare un passo indietro e ripristinare il supporto ai server dedicati che non c'era in Modern Warfare 2", riporta Tek9.