Sai almeno la differenza fra post-produzione e director's cut? Da come li incastri nella frase non mi sembra.
Un conto è realizzare un doppiaggio nella versione di montaggio, se devo inserire una frase-fuori campo o se un ciak è andato male può essere il bisogno di aggiustare.
E quindi!?
Siamo nel campo di ricerca e sviluppo come si dice dalle mie parti non di vendita al cliente, si tratta di "creare" l'opera e correggere gli errori.
Non di buttare al cesso tutto il lavoro vocale fatto da De Niro così da ascoltare la solita voce scatarrosa e mixata dieci volte più alta del volume ambientale del fottuto cazzo di Amendola.
Ti perdi un attimo il concetto fra quello che è una "cover", ovvero dare una PROPRIA versione di un pezzo riproponendo la struttura metrica da quello che vuol dire sovrascrivere un pezzo audio originale con un altro fatto da gente che col progetto del film non ci aveva un cazzo a che fare.E anche Christie aveva concepito il T-26 in un modo diverso, ma il modo in cui l'hanno poi costruito i Russi è risultato altrettanto gradevole per la loro audience. Scandalo?
E quanti remix di canzoni esistono? O mio dio, al muro i metallica che hanno fatto una versione rock di "carol of the bells".
Risuonare da zero Kid-A reggie è fare cover.
Prendere Innuendo dei Queen e sovrascrivere la voce con quella di gigi D'alessio che la canta in italiano è doppiare.
E storpiare.
Perchè io sono "consumtatore"?Perchè voi snobs (detto in senso affettuoso eh) di Movie Machine siete tutti presi dal senso del "cinema" come "sacra arte". A me, che interessa dal punto di vista del consumatore di un prodotto, e che dell'aspetto artistico e visionario delle retrospettive sui registi finlandesi del cinema non me ne frega un tubo, interessa avere un prodotto godibile e di qualità.
Sono più stronzo a volere un prodotto "migliore" o genuino?
tu compri il latte che sai essere buono o vuoi quello trattato chimicamente? cazzo c'entra l'essere snob c'entra l'usufruizione che si fa di un prodotto.
Il doppiaggio è superflueo, coi sottotitoli ci campa metà pianeta e non mi pare nessuno si lamenti nessuno, ne il bambino che va a vedere shrek ne il finto snob del cazzo che va a vedere Haneke.
E avrai sempre un prodotto che NON è quello concepito in principio.Se la qualità migliora mettendo sopra la voce di un'altra persona a quell'attore che ha una fonetica di merda, prenderò SEMPRE quella versione.
Ad esempio, Asia Argento: se la doppiassero sempre, il mondo sarebbe un posto migliore.
Ti sta bene? Esticazzi, continua a usarlo non voglio far cambiare idea a nessuno sulle proprie abitudini, ma non venitemi a raccontare che "i doppiaggi sono migliori" con la pretesa di portare Asia Argento come esempio quando il novanta percento della produzione dedita a sto mestiere produce merda.
Appunto, ognuno la guardi come vuole ma non si avanzini pretese di oggettività che non stanno in cielo ne in terra secondo cui una voce doppiata è migliore.Che sia ovvio che la presentazione naturale di un lavoro sia un bene in sè, e che sia meritevole gustarsela, se si è interessati e se ne hanno le competenze, sono ampiamente d'accordo.
Ed essendo una cosa ovvia, che bisogno c'è di ribadirlo?
Subtitles anyone!?Cosa che invece è altamente opinabile è il sostenere che
1) E' giusto, ovvio e sacrosanto imporre a tutto il pubblico la visione di opere nella loro versione originale. Mettiamo fuori legge i doppiatori. Anzi, in galera, meglio.
C'è una leggera differenza che sicuramente sai cogliere da solo fra un "adattamento" necessario e un "doppiaggio superfluo" ne sono sicuro.Oppure facciamo altrimenti, non traduciamo nulla, e leggetevi qualunque cosa in lingua originale. Ma tutto eh, anche Tostoj. Anche i cartoni animati jappofaggosi per i cinni.