ma sto mattino 5... ha anche rotto i coglioni eh![]()
ma sto mattino 5... ha anche rotto i coglioni eh![]()
Datele un sedatavo![]()
Eccesso di zelo riguardo alle idee del capo.
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eh ma poverina deve rimettersi in paro per bilanciare tutte quelle che gli ha detto contro durante la campagna elettorale![]()
Caesarx, sicuramente non è il tuo campo, ma visto che sei qui te lo chiedo...
Che tu sappia in Italia la polizia postale, i carabinieri o non so chi altro tengono un archivio degli hash delle immagini pedo-pornografiche?
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Pmmami i dettagli.
edit: mi sa che non c'è bisogno.
L'ingresso fortuito non viene punito.
No no, non mi sono imbattuto in una immagine
Lavorando alla tesi leggevo che FBI e Custom Service americani hanno degli archivi in cui catalogano le "impronte" hash delle immagini pedo-pornografiche, in modo da poterle identificare e/o tracciare (però sembrerebbe che bastino delle piccole modifiche al file perchè il valore hash ottenuto cambi).
Ero soltanto curioso di sapere se esiste qualcosa del genere nel nostro paese, e con google trovavo tutto tranne ciò che mi interessava, non temevo la galera
Tra le altre cose ho scoperto che alla dogana possono pure clonarti l'hard disk del pc (anche sequestrartelo, volendo).
No, che io sappia non siamo a questi livelli.
Si va alla ricerche dei siti e dei consumatori.
Però non è il mio campo, potrei clamorosamente sbagliarmi.
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Se capitaste per Feltre, andate alla Birreria Pedavena (lo stabilimento) c'è una cameriera con due GUH! GUH! incredibili.
edit, basta cercare su google cameriera pedavena
http://www.flickr.com/photos/apolide/3842471850/
sono stato li vicino a fare un campo scout ma niente birreria...:uffa:
Il problema è che basta veramente una cavolata per cambiare l'hash di un file: ridimensionare, cambiare encoding, cambiare un singolo pixel, etc...Lavorando alla tesi leggevo che FBI e Custom Service americani hanno degli archivi in cui catalogano le "impronte" hash delle immagini pedo-pornografiche, in modo da poterle identificare e/o tracciare (però sembrerebbe che bastino delle piccole modifiche al file perchè il valore hash ottenuto cambi).
Peggio ancora se si cerca di tenere l'hash di una collezione di file, per ovvie ragioni
Potrebbe essere più utile se utilizzassero algoritmi ad hoc per le immagini, come quelli che servono a valutare i tassi di somiglianza (una specie di uso al contrario di quelli usati per trovare i doppioni di immagini). Se dovessi scommetterci qualcosa, punterei su un algoritmo proprietario ad hoc, se proprio dovessero.
Il problema è che basta veramente una cavolata per cambiare l'hash di un file: ridimensionare, cambiare encoding, cambiare un singolo pixel, etc...
Peggio ancora se si cerca di tenere l'hash di una collezione di file, per ovvie ragioni
Potrebbe essere più utile se utilizzassero algoritmi ad hoc per le immagini, come quelli che servono a valutare i tassi di somiglianza (una specie di uso al contrario di quelli usati per trovare i doppioni di immagini). Se dovessi scommetterci qualcosa, punterei su un algoritmo proprietario ad hoc, se proprio dovessero.
Sì, infatti avevo letto anche che microsoft ci stava lavorando sopra
http://research.microsoft.com/pubs/7...ie00robust.pdf
In realtà non c'entra molto con la mia tesi.
In realtà non so nemmeno precisamente di cosa parlerà la mia tesi
Un sacco di imput e di output (cit.)
naa non ne vale la pena
Ultima modifica di abaper; 18-05-10 alle 10:22:09
intanto la mussolini insiste con la storia che vespa sia il risultato di una scopata tra suo nonno e la mamma del multineo![]()
E anche se fosse?
Neanche a farlo apposta.....
Insomma dopo aver gridato su tutte le reti che è colpa dei greci avidi se l'europa va a fondo, ora questi si mettono a magnà ancor di più.....Un vitalizio per tutti i politici
la proposta c'è, e va avanti...
Perché solo i parlamentari devono godere di un vitalizio? Perché un politico la cui carriera non ha bucato il diaframma comunale, deve restare - a fine mandato - senza più un euro in tasca?
Con questa preoccupazione tre deputati del Partito democratico, Maria Luisa Gnecchi, Oriano Giovannelli e Lucia Condurelli, hanno affrontato la questione della quiescenza dei politici senza altra passione che la politica. Coloro che, rimanendo esclusi dal consiglio comunale, si troverebbero a spasso, senza un soldo e uno straccio di impiego.
Finora lo Stato si sostituisce al datore di lavoro nella contribuzione previdenziale del dipendente chiamato a rappresentare i cittadini. E paga anche le spese forfettarie dei lavoratori autonomi divenuti assessori o sindaci. Ma chi non ha mai conosciuto un ufficio né una fabbrica, chi si è solo appassionato di politica, e con la politica ha campato per l'intera vita, il destino di un miserabile tramonto verso il nulla è oggi assicurato. Questa preoccupazione ha condotto i tre parlamentari, tutti residenti a nord di Roma (la Gnecchi è di Bolzano, Giovannelli di Urbino, Codurelli di Sondrio) ad avanzare la proposta di legge numero 2875/09. "Per una ragione di equità", hanno scritto nell'unico articolo del testo che sta per essere licenziato dalla commissione Lavoro.
Equità e giustizia. Dare una pensione al sindaco, all'assessore di un paese, al presidente della comunità montana, e anche al presidente della circoscrizione, raggiungerebbe il doppio obiettivo di rendere meno faticoso l'ingresso nella comunità e soprattutto dare ai colleghi che hanno avuto meno fortuna in carriera quel giusto ristoro di tanto sacrificio.
In effetti i parlamentari, con o senza lavoro, godono di un vitalizio, della pensioncina che poi diventa anche robusta, e persino di una buonuscita - quando dovessero dismettere la funzione - per reinventarsi una lavoro. La buonuscita si chima infatti "indennità di reinserimento". Clemente Mastella, per esempio, quando ha chiuso con la Camera dei deputati ha ottenuto un bonus di alcune decine di migliaia di euro per poter affrontare dignitosamente un nuovo inizio. Poi, vero, ha cambiato idea e l'anno di disoccupazione e il bonus conseguito sono serviti nella preparazione dell'unico lavoro a lui congeniale: la politica. Si è candidato e ha ottenuto un seggio all'europarlamento. Armando Cossutta oggi è uno dei tanti felici e ricchi pensionati. Ma i sindaci? E i piccoli assessori rimasti per la vita intera in un assessorato? Chi ci pensa?
Ecco, oggi sappiamo chi. Dunque, anche i politici delle categorie minori, altrimenti senza alcun altra arte, hanno diritto alla pensioncina. Contribuendo così a dare un senso previdenziale alla teoria dalemiana della superiorità dei professionisti della politica, ancorché ai rami bassi della carriera. La proposta ha fatto breccia anche nel cuore del Popolo della libertà. "Se ne può discutere", ha risposto ai colleghi l'onorevole Pelino. "Però capiamo bene come andare avanti". La Gnecchi, soddisfatta: "Garantisco un atteggiamento costruttivo del Pd". Il presidente della commissione, Silvano Moffa, ha ceduto il passo alla ragioneria generale dello Stato: "Bisogna conoscere il costo della misura". I ragionieri hanno fatto i conti, circa quaranta milioni di euro e, sommessamente, hanno avanzato un'obiezione: "forse è un privilegio".
Obiezione accantonata e percorso quasi ultimato. "Cose da non credere" ha esclamato Antonio Borghesi, deputato dell'Italia dei Valori, "è l'ultima follia della Casta".
(18 maggio 2010)
Questo lo lascio qui.
http://www.corriere.it/politica/10_m...4f02aabe.shtml
A me la Carfagna mette i brividi. E' una marionetta.
In effetti sembra sempre un po' stincata là.![]()
meglio tardi che mai.
una notizia che vi farà felici!
Nella seduta odierna il consiglio di amministrazione della Rai ha approvato, su proposta del direttore generale Mauro Masi un accordo con Michele Santoro per la risoluzione consensuale del suo rapporto di lavoratore dipendente. L’accordo è comunque subordinato alla realizzazione di programmi con l’azienda, come informa viale Mazzini in una nota.
CAMBIO DI CONTRATTO – La proposta è stata approvata dal cda con 7 voti favorevoli e due astenuti, e prevede per Santoro la realizzazione di progetti editoriali nei prossimi due anni (quindi nel 2011 e nel 2012): “La Rai continuerà ad avvalersi della collaborazione di Michele Santoro che, in questo modo, avrà la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale“, si legge in una nota ufficiale. In pratica questo significa, per Santoro, uno status simile a quello di Bruno Vespa e il suo Porta a Porta, che è realizzato e “venduto” alla struttura pubblica mentre il conduttore avrà un contratto di collaborazione, una sorta di “applicativo” che deve essere comunque ancora approvato dall’azienda e da Santoro.
SANTORO DIXIT – Raggiunto dalle agenzie di stampa per un commento, Santoro ha fatto sapere che finchè l’accordo non sarà firmato non ne spiegherà le ragioni. Solo dopo la firma il conduttore probabilmente convocherà una conferenza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione di oggi di lasciare l’azienda come dipendente e di rimanere soltanto per sperimentare nuovi programmi. Lo fa sapere lo stesso giornalista alla richiesta di un commento sulla decisione di oggi del consiglio.
L’INCOGNITA 2013 - In attesa di comprendere quali saranno le particolarità del contratto, è difficile non notare che Santoro si lega all’azienda per i prossimi due anni, ma, ad occhio, non sembra esserci alcuna assicurazione sul 2013, ovvero l’anno in cui, se la legislatura andrà alla sua scadenza naturale, ci saranno le prossime elezioni politiche.
In effetti il fottesega che decolla è più grande del solito standard![]()
Fa pure piacere, però una che fa di professione la ministra delle pari opportunità dovrebe avere certe aperture PRIMA di accettare l'incarico, non DOPO.
Direi una scelta che oramai stava diventando quasi obbligatoria ma comunque coraggiosa e coerente con la persona che è Santoro.una notizia che vi farà felici!
Nella seduta odierna il consiglio di amministrazione della Rai ha approvato, su proposta del direttore generale Mauro Masi un accordo con Michele Santoro per la risoluzione consensuale del suo rapporto di lavoratore dipendente. L’accordo è comunque subordinato alla realizzazione di programmi con l’azienda, come informa viale Mazzini in una nota.
CAMBIO DI CONTRATTO – La proposta è stata approvata dal cda con 7 voti favorevoli e due astenuti, e prevede per Santoro la realizzazione di progetti editoriali nei prossimi due anni (quindi nel 2011 e nel 2012): “La Rai continuerà ad avvalersi della collaborazione di Michele Santoro che, in questo modo, avrà la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale“, si legge in una nota ufficiale. In pratica questo significa, per Santoro, uno status simile a quello di Bruno Vespa e il suo Porta a Porta, che è realizzato e “venduto” alla struttura pubblica mentre il conduttore avrà un contratto di collaborazione, una sorta di “applicativo” che deve essere comunque ancora approvato dall’azienda e da Santoro.
SANTORO DIXIT – Raggiunto dalle agenzie di stampa per un commento, Santoro ha fatto sapere che finchè l’accordo non sarà firmato non ne spiegherà le ragioni. Solo dopo la firma il conduttore probabilmente convocherà una conferenza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione di oggi di lasciare l’azienda come dipendente e di rimanere soltanto per sperimentare nuovi programmi. Lo fa sapere lo stesso giornalista alla richiesta di un commento sulla decisione di oggi del consiglio.
L’INCOGNITA 2013 - In attesa di comprendere quali saranno le particolarità del contratto, è difficile non notare che Santoro si lega all’azienda per i prossimi due anni, ma, ad occhio, non sembra esserci alcuna assicurazione sul 2013, ovvero l’anno in cui, se la legislatura andrà alla sua scadenza naturale, ci saranno le prossime elezioni politiche.