Ci siamo già detti in passato che se si vuole far sentire la propria voce presso qualche software house o grosso publisher, le petizioni online e i topic di protesta sui forum di mezzo mondo servono veramente a poco, e che l'unica voce che "quelli" sentono è quella delle mancate vendite. Va detto che la prima strada è senza dubbio più facile da praticare, più visibile, con maggiore riscontro, la seconda richiede scelte più consapevoli e difficilmente se ne percepiscono i risultati.
Vi ricordate della brutta decisione di Vivendi di sospendere il progetto amatoriale di King's Quest IX, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa proprio in questo spazio?
Dopo proteste e petizioni online come se piovesse, smentendo l'affermazione che facevo poche righe più sopra, a sorpresa Vivendi ha cambiato idea, dando alla Phoenix Studios il via libera per continuare il loro progetto, a patto di cambiargli nome da King's Quest IX: Every Cloak Has A Silver Lining a KQIX: The Silver Lining.
Sarà stata l'atmosfera natalizia, oppure il fatto che alla fin fine non gli costa neanche un centesimo, visto che il progetto è amatoriale e portato avanti da altri. Oppure, bilancino alla mano, si sono accorti che la figuraccia che hanno rimediato - in termini di immagine - è incommensurabilmente superiore a qualsiasi "ragione" legittima di tipo legale.
Ricordo pochi altri casi (direi nessuno) in cui la "voce" dei fan ha avuto tanto peso da costringere un colosso come VUG a rivedere una propria posizione... Bella!