non farei una sceneggiata del genere nemmeno se mi volessero bannare da casa mia, figurati a causa delle decisioni del famigerato collegio di probiviri
comunque reiscriviti come Cesarino, che nome e data di nascita è una cosa troppo squallida
non farei una sceneggiata del genere nemmeno se mi volessero bannare da casa mia, figurati a causa delle decisioni del famigerato collegio di probiviri
comunque reiscriviti come Cesarino, che nome e data di nascita è una cosa troppo squallida
a questo punto è un peccato non bannarlo, rovinerebbe tutta l'atmosfera creata
Curriculum aggiornato, daje che mi sa che stavolta sfanculo definitivamente fuori dal belpaesele classiche secchiate che fanno traboccare il vaso arrivano sempre insieme
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ma sei scemo? te ne vai proprio adesso che siamo in piena ripresa??
"Probiviri"? a volte riesci ancora a soprenderminon farei una sceneggiata del genere nemmeno se mi volessero bannare da casa mia, figurati a causa delle decisioni del famigerato collegio di probiviri![]()
Cmq bon, più cerco di dimostrare che non è una sceneggiata, più diventa una sceneggiata
vado a dormì, bannatemi, non bannatemi o nel dubbio andatevene affanqulo
notte
Lì nemmeno ci sarebbe la fase di andata, io a Ostia (a 20 metri dal mare) ci abito già ora![]()
Io lo so![]()
LA PROTESTA CONTRO IL DDL BLINDATO: SUI BANCHI IL TRICOLORE
Intercettazioni, l'Idv dice no alla fiducia
Quattordici senatori occupano l'Aula
Di Pietro: «Resistenza contro il dittatore. Già acquisiti i domini esteri per pubblicare le intercettazioni vietate»
I senatori Idv occupano l'Aula del Senato (Ansa)MILANO - L'occupazione dell'Aula del Senato, a partire da mercoledì sera, contro il voto di fiducia sul ddl intercettazioni in programma giovedì mattina. Dagli annunci ai fatti: 14 senatori dell'Italia dei Valori hanno occupato l'Aula di Palazzo Madama al termine del dibattito generale sul disegno di legge che riguarda le intercettazioni. I senatori dipietristi hanno esposto sui loro banchi la bandiera italiana «per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su questo ennesimo atto dittatoriale di Berlusconi e del suo Governo». E dal cellulare dei uno dei parlamentari Idv è scattata una suoneria con l'inno di Mameli.
«BERLUSCONI DITTATORE» - «Davanti all'ennesimo atto di forza tipico del regime in cui ormai viviamo - aveva poco prima annunciato il leader Antonio Di Pietro - , i senatori dell'Italia dei Valori risponderanno con l'occupazione dell'Aula di Palazzo Madama sin da stasera. E un atto di resistenza in difesa della democrazia e per la dignità delle istituzioni». «Protestiamo contro un provvedimento vergognoso che calpesta il diritto di informare ed essere informati, ostacola seriamente la lotta alla criminalità e a tutte le mafie, imbavaglia la stampa, abolendo di fatto l'articolo 21 della Costituzione e nega ai cittadini la possibilità di avere giustizia . E la nostra resistenza al dittatore Berlusconi», ha concluso l'ex pm. Se il ddl intercettazioni dovesse diventare legge, l'Italia dei valori avrebbe già «pronto il quesito referendario» ha spiegato poi Di Pietro. «Come è già successo per il lodo Alfano, il referendum si aggiungerà ai ricorsi che verranno presentati alla Corte Costituzionale» ha aggiunto, annunciando anche il suo gruppo ha già acquisito i domini per poter attivare i siti stranieri, sui quali pubblicare le intercettazioni che saranno vietate in Italia. Gli indirizzi sono "domiciliati" in Belgio, ma anche nel Regno Unito e negli Stati Uniti e in altri territori, ha precisato l'ex pm, ricordando che si cercherà di adottare una strategia di comunicazione flessibile: «Il punto centrale - ha detto - è che si deve rendere possibile far conoscere quello che sta succedendo in Italia».
CHI SONO I SENATORI «RIBELLI» - Di Pietro è arrivato al Senato a portare «sostegno e conforto» ai senatori Idv impegnati a occupare l'Aula in segno di protesta contro il ddl intercettazioni. L'ex pm, che in quanto deputato ha aspettato fuori dall'Aula, ha abbracciato, fra gli altri, Francesco "Pancho" Pardi, il capogruppo Felice Belisario, il vice Fabio Giambrone, il capogruppo in commissione Giustizia Luigi Li Gotti. Buffetti in faccia e pacche sulle spalle per tutti. «Bisogna fargli arrivare dei panini» è la preoccupazione del leader Idv, e quando gli dicono che si è già provveduto, insiste: «Sì, ma per stanotte? Tranquilli, arriveranno sotto il Senato i militanti a portare cibo e bevande e faremo una staffetta per farvi passare la notte in forze».
«SOLO LA RIBELLIONE CI SALVA» - L'occupazione dell'Aula, ha spiegato il presidente dei senatori Belisario, «è l'estremo tentativo per bloccare la votazione sul ddl intercettazioni, un provvedimento che lede in maniera assurda ogni diritto alla informazione ed impedisce l'acquisizione di prove determinanti durante lo svolgimento delle indagini giudiziarie. È l'unica risposta democratica che possiamo dare ad un premier che, dopo aver giurato sulla Costituzione, la viola continuamente calpestando qualsiasi regola». «Ancora una volta - ha aggiunto Belisario - questo governo, che tratta il Parlamento come un inutile orpello del dittatorello di Arcore, ha posto la fiducia su di un testo completamente diverso rispetto a quello su cui il Consiglio dei ministri l'aveva posta. Ormai solo una ribellione del Paese potrà salvare l'Italia da una deriva autoritaria e populista, che ci farà mettere al bando dalle istituzioni internazionali al pari dei regimi del terzo e quarto mondo».
Redazione online
09 giugno 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da notare che l'iniziativa è priva di senso pratico: passare la notte in Senato non serve a nulla anche perché immagino non freghi a nessuno. Poi, quando partono i lavori, dovranno per forza lasciare entrare anche gli altri e permettere il normale svolgimento delle votazioni.
L'unica cosa a cui serve, è guadagnare qualche titolo sui giornali esteri, si vede che Di Pietro non aveva più i soldi per comprare una pagina del Guardian o che![]()
Ultima modifica di Chiwaz; 10-06-10 alle 09:45:34
Mio padre doveva andare in pensione tra 10 giorni.
Non ci va piu'.
Grande manovra.
Ma di preciso in che modo ci si potrebbe validamente opporre a questa legge vergognosa?
Da notare che l'iniziativa è priva di senso pratico: passare la notte in Senato non serve a nulla anche perché immagino non freghi a nessuno. Poi, quando partono i lavori, dovranno per forza lasciare entrare anche gli altri e permettere il normale svolgimento delle votazioni.
L'unica cosa a cui serve, è guadagnare qualche titolo sui giornali esteri, si vede che Di Pietro non aveva più i soldi per comprare una pagina del Guardian o che
Perchè han cambiato le finestre di uscita.
C'è gente che è andata in pensione a Gennaio e rischia seriamente di dover tornare a lavorare se la cosa resta cosi![]()
Non capisco, come fa a dover rientrare uno che è già in pensione?
@Caesar: deve sperare che tra le file della maggioranza ci sia un'epidemia di schittone, temo.
Comunque vedremo che succede.
Ma in teoria una volta raggiunti i requisiti per andare in pensione, li mantieni alla faccia dei cambiamenti successivi su tali requisiti.
Almeno così ha detto l'INPS a mio padre, che ora può andare in pensione quando gli pare![]()
si scusate non ho detto che è gente andata in pensione col fondo esuberi.Non capisco, come fa a dover rientrare uno che è già in pensione?![]()
Ma che manovra inutile del IDV. E' un segno di protesta contro la porcata ennesima del governo in carica. Mica possono presidiare il senato coi cecchini e sparare all'opposizione. Protestano e basta, che dovrebbero fare, mettersi a 90 e porgere il lubrificante?
se ti interessa...
Spoiler:In data 1/6/2010 è stato approvato il decreto legge contenente le norme incluse nella c.d. “manovra correttiva”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e già in vigore. Tre le varie norme, all’articolo 12 del testo, sono previsti interventi in materia previdenziale.
La manovra prevede l’introduzione di un nuovo sistema di accesso al pensionamento definito della “finestra mobile” e che riguarda chi matura il diritto alla pensione dal 1/1/2011 in poi.
Ai dipendenti pubblici e privati l’assegno di pensione spetterà, in generale, 12 mesi dopo il momento in cui vengono raggiunti i requisiti di età e/o contribuzione.
Questa modifica di legge incide in modo rilevante anche sull’accesso alla pensione dei lavoratori che attualmente fruiscono del fondo esuberi o che devono accedervi con le prossime finestre di ingresso dal 1/7/2010.
Nel merito la Falcri ha avviato in data odierna un approfondito confronto con l’Azienda per valutare gli effetti della manovra sugli esodi, con particolare riferimento ai circa 1.000 lavoratori per i quali è previsto l’accesso al fondo di solidarietà con decorrenza 1/7/2010.
In particolare la situazione risulta complessa per coloro i quali è prevista la permanenza di 60 mesi all’interno del fondo esuberi (che rappresenta il limite massimo previsto dalla legge).
Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi e gli aggiornamenti in materia.Ah le persone interessate sono 2000, non 1000 come indicato nell'articoloSpoiler:Ricordiamo che:
- I lavoratori che maturano il diritto al pensionamento diretto il 1.7.2010 non sono interessati dalle modifiche di legge e potranno accedere senza ritardi alla quiescenza.
- Del pari, tutti i lavoratori che maturano il diritto al pensionamento diretto entro il 31.12.2010 non sono soggetti all’allungamento dei tempi di permanenza in servizio previsti dal decreto governativo e dal meccanismo delle “finestre mobili”.
- Per quanto riguarda i lavoratori esodati che attualmente percepiscono le prestazioni del Fondo di solidarietà, qualora accedano al pensionamento entro il 31.12.2010, sono confermate le rispettive finestre di uscita; qualora l’accesso al pensionamento fosse previsto in data successiva al 31.12.2010, il loro pensionamento verrà posticipato qualora il Decreto Legge 78/2010 venga convertito in legge con le modifiche al sistema previdenziale attualmente previste. Andranno valutate le conseguenze di tale slittamento in avanti dei termini di pensionamento.
Ah non parliamo del fatto che io mi dovevo rifare la cucina, e i miei avevano prenotato il viaggio
edit: governo ladro.
Ultima modifica di Gnappo_gheyz; 10-06-10 alle 10:15:53
Mi spiace Gnappo
Rallegriamoci con Repubblica :rotfl
Repubblica colta a usare i traduttori automatici. E pure male 9.6.10 49 commenti Aggiungi un commento
Repubblica: perché sapere le lingue? Tanto c'è il traduttore automatico
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "ranieri" e "franz" e alla segnalazione di RobertGh*.
Questa schermata di Repubblica, tratta da qui, rivela il metodo di lavoro altamente professionale utilizzato dalla redazione: invece di sapere almeno l'inglese, i suoi giornalisti usano i traduttori automatici. E li usano anche male. Prendono la notizia in inglese, la danno in pasto al traduttore automatico, e pubblicano qualunque cosa ne venga fuori. Senza neanche pensarci su, evidentemente. Osservate attentamente la schermata qui sotto (immagine e didascalia). Se siete increduli, ascoltate anche l'audio del servizio.
La nonnina supersportiva australiana viene chiamata Dorothy De Basso da Repubblica. Lontane origini italiane? Macché. Guardate come si firma sulla racchetta. Dot (diminutivo di Dorothy) De Low.
E a noi chiedono di delegare a questi mestieranti il compito di informarci su quello che succede nel mondo. Pagandoli per questo privilegio. Spiritosi.
Dorothy De Basso![]()
E ricorda che qualche tempo fa pensavano di farci pagare un obolo sulla connessione per leggere le notizie on line...Mi spiace Gnappo
Rallegriamoci con Repubblica :rotfl
Repubblica colta a usare i traduttori automatici. E pure male 9.6.10 49 commenti Aggiungi un commento
Repubblica: perché sapere le lingue? Tanto c'è il traduttore automatico
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "ranieri" e "franz" e alla segnalazione di RobertGh*.
Questa schermata di Repubblica, tratta da qui, rivela il metodo di lavoro altamente professionale utilizzato dalla redazione: invece di sapere almeno l'inglese, i suoi giornalisti usano i traduttori automatici. E li usano anche male. Prendono la notizia in inglese, la danno in pasto al traduttore automatico, e pubblicano qualunque cosa ne venga fuori. Senza neanche pensarci su, evidentemente. Osservate attentamente la schermata qui sotto (immagine e didascalia). Se siete increduli, ascoltate anche l'audio del servizio.
La nonnina supersportiva australiana viene chiamata Dorothy De Basso da Repubblica. Lontane origini italiane? Macché. Guardate come si firma sulla racchetta. Dot (diminutivo di Dorothy) De Low.
E a noi chiedono di delegare a questi mestieranti il compito di informarci su quello che succede nel mondo. Pagandoli per questo privilegio. Spiritosi.
De Basso![]()
Clathuuuu... Verataaaa... Nir*coff*vana!
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