I commenti al video sono stupendi![]()
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Niente inno di Mameli nel baluardo della Lega. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, arrivato all'inaugurazione di una nuova scuola primaria di Fanzolo di Vedelago (Treviso), ha preteso di sostituire l'esecuzione dell'inno nazionale con Va' pensiero. Un cambio di programma che, riporta oggi La Tribuna 1, avrebbe fatto infuriare in particolar modo la direttrice dell'ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, che si sarebbe riservata di denunciare l'accaduto all'assessore regionale, Elena Donazzan.
Oggi l'ufficio del governatore tenta di chiudere la polemica sostenendo che il cerimoniale non è stato sconvolto. L'ex ministro precisa in una nota di non essere "intervenuto sul programma della manifestazione". "L'Inno di Mameli è stato regolarmente cantato dal coro al momento del taglio del nastro - sostiene Zaia - credo che queste precisazioni siano utili per chiudere definitivamente una polemica che non aveva e non ha ragion d'essere".
Ma tre testimoni, interpellati dall'Ansa, hanno invece raccontato che alla fine dei discorsi ufficiali e della benedizione del parroco, prima del taglio del nastro per l'inaugurazione della nuova scuola di Fanzolo di Vedelago, è stato cantato Va pensiero al posto dell'inno di Mameli che è stato sì eseguito, ma solo quando il presidente Zaia si trovava all'interno del nuovo plesso scolastico. Sarebbe stato quindi invertito il programma ufficiale che prevedeva l'inno al taglio del nastro e successivamente, a fine cerimonia, l'aria di Verdi.
Una testimone ha riferito che due persone dello staff del presidente avrebbero fatto presente agli ammministratori e agli organizzatori che Zaia non avrebbe gradito l'inno nazionale nel clou dell'evento. Il giornalista de La Tribuna che ha sollevato il caso, ha ribadito di aver sentito cantare solo il Va Pensiero, mentre un'altra testimone ha confermato che l'Inno di Mameli è stato eseguito dopo l'aria verdiana, quando le autorità erano già nella scuola per una visita, preceduti dal sindaco di Vedelago. Versione confermata anche dal direttore del coro, la Polifonica di Salvarosa, chiamato dall'amministrazione di Vedelago per la manifestazione.
La scuola, realizzata dal sindaco leghista Paolo Quaggiotto, è stata costruita con un progetto innovativo all’insegna delle nuove tecnologie e del risparmio energetico. Anche per questo a inaugurarla ieri mattina erano arrivati addirittura il presidente della Regione, assieme al presidente della Provincia, Leonardo Muraro. Il programma prevedeva che il coro di Salvarosa, frazione della vicina Castelfranco, avrebbe salutato l'arrivo delle autorità eseguendo proprio l'inno di Mameli ma, scrive oggi La Tribuna, una ventina di minuti prima del taglio del nastro, il portavoce del governatore, l'avrebbe fatto sostituire con la celebre aria del Nabucco di Verdi. "Niente inno italiano finché ci sono io" avrebbe detto l'ex ministro dell'Agricoltura, già presidente della provincia di Treviso, al suo uomo. Meglio il Va pensiero.
Tra gli indignati, sottolinea il quotidiano di Treviso, c'è anche il deputato del Pdl Fabio Gava, anche lui presente all’evento, che sarebbe pronto a presentare un’interrogazione parlamentare sul tema. Per i prossimi giorni si preparano già le polemiche tra Pdl e Lega, ma l'episodio è diventato l'argomento principale anche in paese e nei dintorni, alla vigilia della prima partita dell'Italia ai mondiali.
Ma non sono mancate le reazioni politiche all'episodio. "Zaia ha fatto sostituire l'Inno di Mameli con il Va pensiero? Non mi sembra possibile, anche perché il Va pensiero è ancora più patriottico dell'Inno di Mameli, e dunque sarebbe contraddittorio per un leghista. Comunque, se fosse vero, sarebbe grave, perché non spetta a un governatore far sostituire l'inno italiano" ha commentato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
"Non è una cosa che aiuta il Paese. Una cosa distruttiva" aggiunge il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto (Pdl). "In un momento in cui ci si concentra su una dimensione internazionale, sentire queste cose non fa piacere. Mi pare un atteggiamento semplicemente distruttivo".
Per il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, "quando non ci sono proposte proposte per i cittadini del Veneto, quando si sottraggono risorse ai Comuni che sono in difficoltà da parte del governo, si cerca di distrarre l'attenzione con queste trovate. A Zaia - aggiunge Zanonato - chiedo di difendere il Veneto che è massacrato da una politica di governo che ci considera l'ultima ruota del carro. Il governo leghista non ci dà i soldi e fa suonare il Va pensiero. Cercano - conclude - di distrarre l'attenzione dai fatti che interessanto la gente".
"Non compete al presidente della Regione di modificare disposizioni e norme contenute nel nostro regolamento, nella tradizione storica del Paese, nelle disposizioni del presidente della Repubblica e della Costituzione. Quindi Zaia si adegui e non si arroghi diritti arbitrari che offendono i veneti italiani" dichiara il capogruppo del Pd in regione Veneto, Laura Puppato, annunciando che farà come "Pd un'interpellanza a risposta immediata perché quanto accaduto è una caduta di stile e un ulteriore elemento di negatività in terra consiliare e interpalamentare".
"Zaia vieta l'inno di Mameli. Si vergogni. Amiamo il Veneto e siamo fieri di essere italiani" commenta Antonio De Poli (Udc), secondo cui "il primo cittadino di una regione dovrebbe dare il buon esempio di rispetto verso le istituzioni. Zaia dovrebbe tenere ben a mente che rappresenta i veneti e quando interviene in qualità di governatore del Veneto non si deve permettere di calpestare la nostra storia. Lancio un appello a tutti coloro che amano il Veneto e si sentono fieri di essere italiani: appendiamo la nostra bandiera fuori dalle case".
Anche Ffwebmagazine, il periodico online della Fondazione Farefuturo attacca il governatore del Veneto per la vicenda della mancata esecuzione dell'Inno di Mameli. Il periodico online promette "un mese senza criticare la Lega. Ci toccherebbe - viene spiegato - ripetere sempre le stesse cose, ricordare i principi fondamentali della nostra Repubblica, qualche nozione di diritto internazionale, un po' di solidarietà e carità cristiana. E poi perché non conviene prestarsi al gioco. Ma soprattutto perché mentre la Lega si occupa di rassicurare il suo elettorato a suon di proclami, noi vorremmo tifare la nostra Nazionale in santa pace, dato che la loro ha già giocato". Insomma, prosegue Farefuturo, "la parabola delle boutade leghiste è ormai abbastanza chiara. Effetto annuncio, dibattiti infuocati sui media e poi il silenzio. Alle volte al silenzio si affianca il fallimento della proposta. Insomma, l'abbiamo capito: perché preoccuparsi? Oltretutto, sarà il caldo, sarà la voglia di vacanze, sarà che sono più di tre lustri che sognano la Secessione, ma i leghisti non hanno più lo smalto di una volta. Le loro 'sparate' sono un po' più stanche, un po' più appannate, ma soprattutto molto più prevedibili. E anche, non ce ne vogliano gli amici del Carroccio, molto più innocue".
dai che iniziano le bellissime polemiche d'estate![]()
Ho spostato io i messaggi e le faccine di perculo sull'intervento della moderazione a un utente per evitare ulteriori discussioni sulla cosa.
Per piacere evitiamo commenti visto anche che qua' la persona non puo' piu' rispondere.
Se non avete nulla da guardare stasera
http://www.youtube.com/watch?v=IH_uOIUYXKk
Nuovo documentario bbc sul nord corea.
Materiale su NK mi ha sempre affascinato, anche se probabilmente più nel senso dei tizi che rallentano per vedere incidente sulla corsia opposta.
Ultima modifica di lishi; 13-06-10 alle 20:27:52
ma è tutto in lingua isolana?
carino, ma non aggiunge nulla a quello che già si sa...Se non avete nulla da guardare stasera
http://www.youtube.com/watch?v=IH_uOIUYXKk
Nuovo documentario bbc sul nord corea.
Materiale su NK mi ha sempre affascinato, anche se probabilmente più nel senso dei tizi che rallentano per vedere incidente sulla corsia opposta.
restano sempre impressionanti però le strade deserte e la totale assenza di mezzi a motore nei campi...
Oooh, ha invertito l'ordine delle filastroccheNiente inno di Mameli nel baluardo della Lega. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, arrivato all'inaugurazione di una nuova scuola primaria di Fanzolo di Vedelago (Treviso), ha preteso di sostituire l'esecuzione dell'inno nazionale con Va' pensiero. Un cambio di programma che, riporta oggi La Tribuna 1, avrebbe fatto infuriare in particolar modo la direttrice dell'ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, che si sarebbe riservata di denunciare l'accaduto all'assessore regionale, Elena Donazzan.
Oggi l'ufficio del governatore tenta di chiudere la polemica sostenendo che il cerimoniale non è stato sconvolto. L'ex ministro precisa in una nota di non essere "intervenuto sul programma della manifestazione". "L'Inno di Mameli è stato regolarmente cantato dal coro al momento del taglio del nastro - sostiene Zaia - credo che queste precisazioni siano utili per chiudere definitivamente una polemica che non aveva e non ha ragion d'essere".
Ma tre testimoni, interpellati dall'Ansa, hanno invece raccontato che alla fine dei discorsi ufficiali e della benedizione del parroco, prima del taglio del nastro per l'inaugurazione della nuova scuola di Fanzolo di Vedelago, è stato cantato Va pensiero al posto dell'inno di Mameli che è stato sì eseguito, ma solo quando il presidente Zaia si trovava all'interno del nuovo plesso scolastico. Sarebbe stato quindi invertito il programma ufficiale che prevedeva l'inno al taglio del nastro e successivamente, a fine cerimonia, l'aria di Verdi.
Una testimone ha riferito che due persone dello staff del presidente avrebbero fatto presente agli ammministratori e agli organizzatori che Zaia non avrebbe gradito l'inno nazionale nel clou dell'evento. Il giornalista de La Tribuna che ha sollevato il caso, ha ribadito di aver sentito cantare solo il Va Pensiero, mentre un'altra testimone ha confermato che l'Inno di Mameli è stato eseguito dopo l'aria verdiana, quando le autorità erano già nella scuola per una visita, preceduti dal sindaco di Vedelago. Versione confermata anche dal direttore del coro, la Polifonica di Salvarosa, chiamato dall'amministrazione di Vedelago per la manifestazione.
La scuola, realizzata dal sindaco leghista Paolo Quaggiotto, è stata costruita con un progetto innovativo all’insegna delle nuove tecnologie e del risparmio energetico. Anche per questo a inaugurarla ieri mattina erano arrivati addirittura il presidente della Regione, assieme al presidente della Provincia, Leonardo Muraro. Il programma prevedeva che il coro di Salvarosa, frazione della vicina Castelfranco, avrebbe salutato l'arrivo delle autorità eseguendo proprio l'inno di Mameli ma, scrive oggi La Tribuna, una ventina di minuti prima del taglio del nastro, il portavoce del governatore, l'avrebbe fatto sostituire con la celebre aria del Nabucco di Verdi. "Niente inno italiano finché ci sono io" avrebbe detto l'ex ministro dell'Agricoltura, già presidente della provincia di Treviso, al suo uomo. Meglio il Va pensiero.
Tra gli indignati, sottolinea il quotidiano di Treviso, c'è anche il deputato del Pdl Fabio Gava, anche lui presente all’evento, che sarebbe pronto a presentare un’interrogazione parlamentare sul tema. Per i prossimi giorni si preparano già le polemiche tra Pdl e Lega, ma l'episodio è diventato l'argomento principale anche in paese e nei dintorni, alla vigilia della prima partita dell'Italia ai mondiali.
Ma non sono mancate le reazioni politiche all'episodio. "Zaia ha fatto sostituire l'Inno di Mameli con il Va pensiero? Non mi sembra possibile, anche perché il Va pensiero è ancora più patriottico dell'Inno di Mameli, e dunque sarebbe contraddittorio per un leghista. Comunque, se fosse vero, sarebbe grave, perché non spetta a un governatore far sostituire l'inno italiano" ha commentato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
"Non è una cosa che aiuta il Paese. Una cosa distruttiva" aggiunge il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto (Pdl). "In un momento in cui ci si concentra su una dimensione internazionale, sentire queste cose non fa piacere. Mi pare un atteggiamento semplicemente distruttivo".
Per il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, "quando non ci sono proposte proposte per i cittadini del Veneto, quando si sottraggono risorse ai Comuni che sono in difficoltà da parte del governo, si cerca di distrarre l'attenzione con queste trovate. A Zaia - aggiunge Zanonato - chiedo di difendere il Veneto che è massacrato da una politica di governo che ci considera l'ultima ruota del carro. Il governo leghista non ci dà i soldi e fa suonare il Va pensiero. Cercano - conclude - di distrarre l'attenzione dai fatti che interessanto la gente".
"Non compete al presidente della Regione di modificare disposizioni e norme contenute nel nostro regolamento, nella tradizione storica del Paese, nelle disposizioni del presidente della Repubblica e della Costituzione. Quindi Zaia si adegui e non si arroghi diritti arbitrari che offendono i veneti italiani" dichiara il capogruppo del Pd in regione Veneto, Laura Puppato, annunciando che farà come "Pd un'interpellanza a risposta immediata perché quanto accaduto è una caduta di stile e un ulteriore elemento di negatività in terra consiliare e interpalamentare".
"Zaia vieta l'inno di Mameli. Si vergogni. Amiamo il Veneto e siamo fieri di essere italiani" commenta Antonio De Poli (Udc), secondo cui "il primo cittadino di una regione dovrebbe dare il buon esempio di rispetto verso le istituzioni. Zaia dovrebbe tenere ben a mente che rappresenta i veneti e quando interviene in qualità di governatore del Veneto non si deve permettere di calpestare la nostra storia. Lancio un appello a tutti coloro che amano il Veneto e si sentono fieri di essere italiani: appendiamo la nostra bandiera fuori dalle case".
Anche Ffwebmagazine, il periodico online della Fondazione Farefuturo attacca il governatore del Veneto per la vicenda della mancata esecuzione dell'Inno di Mameli. Il periodico online promette "un mese senza criticare la Lega. Ci toccherebbe - viene spiegato - ripetere sempre le stesse cose, ricordare i principi fondamentali della nostra Repubblica, qualche nozione di diritto internazionale, un po' di solidarietà e carità cristiana. E poi perché non conviene prestarsi al gioco. Ma soprattutto perché mentre la Lega si occupa di rassicurare il suo elettorato a suon di proclami, noi vorremmo tifare la nostra Nazionale in santa pace, dato che la loro ha già giocato". Insomma, prosegue Farefuturo, "la parabola delle boutade leghiste è ormai abbastanza chiara. Effetto annuncio, dibattiti infuocati sui media e poi il silenzio. Alle volte al silenzio si affianca il fallimento della proposta. Insomma, l'abbiamo capito: perché preoccuparsi? Oltretutto, sarà il caldo, sarà la voglia di vacanze, sarà che sono più di tre lustri che sognano la Secessione, ma i leghisti non hanno più lo smalto di una volta. Le loro 'sparate' sono un po' più stanche, un po' più appannate, ma soprattutto molto più prevedibili. E anche, non ce ne vogliano gli amici del Carroccio, molto più innocue".
dai che iniziano le bellissime polemiche d'estate
E mi dicono dalla regia che durante il buffet ha mangiato il contorno prima del secondo![]()
Sono completamente sfatto, e il bello è che alla fine non abbiamo nemmeno fatto follie
E' bastata un'ora di ritardo del volo di venerdì sera per scatenare una reazione a catena (metro chiusa, autobus pieno,autobus che ferma in ogni paesino, blitz della polizia alla fermata dell'autobus) che ci ha fatto arrivare in hotel alle 4 del mattino
Così ci siamo giocati l'unica serata libera![]()
Zaia è soggetto a fuoco trasversale
Il Pdl fedele a Galan lo attacca in ogni occasione, mentre il Pd lo prende per il sedere perché il suo slogan "Prima il Veneto" sta rimanendo solo uno slogan, avendo perso il Veneto tutte le occasioni su cui Zaia aveva puntato (Olimpiadi, Tav e ora pare pure Miss Italia)
Tav?Zaia è soggetto a fuoco trasversale
Il Pdl fedele a Galan lo attacca in ogni occasione, mentre il Pd lo prende per il sedere perché il suo slogan "Prima il Veneto" sta rimanendo solo uno slogan, avendo perso il Veneto tutte le occasioni su cui Zaia aveva puntato (Olimpiadi, Tav e ora pare pure Miss Italia)
Nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu! Mi avete fatto interdire Rei!
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Internare?
Free rei!
Um...da Ventimiglia a Brescia in 2 ore...poi "signori si scende" che passa la diligenza...le carabine Enfield sono già a bordo.
Mah 'ste cose, se ne divulga talmente spesso (per i soliti motivi) che manco ce l'avevo più in mente.
Farà la fine dell'estradizione di Battisti.
oddio![]()
Vox il possente![]()
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Ma suino l'abate di Casalegno sul Retto e suini tutti i confratelli della sagra del Purè e le loro madri belanti che anelano un wuberone bianco ben cotto tra i dieci centimentri di piacere che si frappongono tra la l'osso sacro e il perineo, qualcuno è in grado di darmi un ottimo motivo per non farmi saltare in aria alla sede centrale della società che è sponsorizzata i due campioni di ottimismo?
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Eddy, concordi?Oggi, essendo ormai cominciati i mondiali, voglio parlare del calcio e dei suoi effetti deleteri sul proletariato. La prossima volta magari spiegherò perché il sesso prematrimoniale è sbagliato e per quale motivo i Gay vanno imprigionati e sottoposti a elettroshock terapeutiche per evitare che contagino le persone normali come voi o me. Possibilmente come voi. Torniamo all’argomento di oggi, il calcio.
Il calcio è uno strumento della Reazione.
Pensateci. Pensate alle masse proletarie: metalmeccanici (inclusi i programmatori) sfruttati, che vivono in quartieri degradati, abbruttiti come animali nel corpo e nella mente, ma non solo per cause genetiche (per quanto l’inferiorità genetica della classe operaia sia un argomento interessante, suffragato da interessantissimi studi sui bozzi cranici) e ambientali (l’ambiente degradato e intellettualmente poco stimolante crea bambini più stupidi di quanto potrebbero essere in ambienti più socialmente elevati, si veda l’esperimento condotto sugli orfani in Francia), bensì per cause sportive!
Queste masse, piene di giusto odio e in teoria pronte a divampare con la scintilla di un leader come Lenin, sono invece incapaci di rovesciare i padroni capitalisti e porre fine allo sfruttamento e alle ingiustizie dei ricchi! Perché i ricchi, come spiegava il presidente Chávez un anno fa, non sono esseri umani: sono animali in forma umana! Ma allora perché le masse oppresse, sporche e costrette a vivere in mezzo ai propri escrementi, non reclamano l’equa distribuzione dei beni (e appendono i padroni ai lampioni)? Perché non divampa la Rivoluzione? Qui entra in gioco il calcio.
Un tempo le masse operaie venivano tenute al loro posto dalla Religione: dopo sei giorni di fatica in fabbrica, li si teneva buoni con la Messa. Stanchi, assonnati e con le palle girate (nonché gonfi di promesse di Vita Eterna), nessuno aveva voglia di fare la Rivoluzione. Quando venne anche il sabato come giorno di riposo, le masse cominciarono ad avere più tempo per pensare alla propria condizione: se di sabato erano troppo stanche per ribellarsi, di domenica invece, complice anche la prospettiva di assaggiar di nuovo la frusta del padrone il giorno dopo, erano più propense a riunirsi per studiare il proseguimento della Lotta di Classe.
Il tempo libero del Proletariato divenne un pericolo per la Borghesia perché permetteva agli oppressi di riunirsi e costruire una coscienza sociale e sindacale.
La Religione, oppio dei popoli, non bastava a placare gli animi, in particolare quando i comunisti vennero scomunicati. Come evitare che la domenica si riempisse di complotti e di moti rivoluzionari? I Padroni Capitalisti seppero come fare: con il calcio. Se la gente è troppo occupata a tifare e a entusiasmarsi per le partite, non avrà tempo per dedicarsi alla Rivoluzione! E non avendo che la domenica (e al più il sabato, per i meno affaticati che non necessitano di un giorno intero per riprendersi) per lavorare alla propria coscienza di classe, dato che gli altri giorni è oppresso da condizioni disumane di lavoro, la Rivoluzione è disinnescata
Paradosso curioso di questo giuoco tanto evidente è che le masse sfruttate adorano tanto il calcio da far finta di non vedere. Le squadre, in un calcio mercato che muove cifre da capogiro, sono un emblema del capitalismo e sono in mano ai capitalisti. Gli stessi giocatori, eroi del popolo abbruttito dai fumi delle industrie e dall’alcool, sono grassi borghesi farciti di soldi come tacchini ripieni per tradire il Proletariato da cui spesso provengono.
Eppure vedono i proprietari di queste squadre, vedono che sono Padroni ricchi e corrotti. E sentono quel vecchio sporcaccione basso e pelato quando abbindola il popolo con metafore calcistiche: ve lo sta urlando chiaro e tondo, compagni, che il calcio è la catena della vostra schiavitù!
Si va a guardare la partita della nazionale in TV e intanto chi legge i quaranta e passa volumi di opere di Lenin? Nessuno. Dov’è la Coscienza di Classe? In panchina con il mister?
E in estate? Il caldo spesso rincoglionisce gli operai, impedendo loro di ribellarsi, ma altre volte è stato proprio il disagio del caldo ad alimentare la Rivoluzione. Come impedire l’avvento del Paradiso dei Lavoratori se il campionato è finito? Qui entrano in gioco le manovre delle squadre in occasione del prossimo campionato, sostituendo il calcio giocato col calcio discusso, e i mondiali: ogni quattro anni i mondiali disinnescano le Rivoluzione proprio nei mesi meno caldi dell’estate, quando un guizzo di Coscienza Sociale potrebbe ancora fa sventolare la Bandiera Rossa nelle strade prima del sole a picco d’agosto!
Ma tutto questo mio sforzo è inutile: non ascolterete il mio avvertimento o lo denigrerete, definendolo Fantasia e attribuendolo alla mia abitudine di sniffare colla in compagnia di minorenni seminude. Ridete, scellerati, mentre la Rivoluzione rotola via dalla storia come il pallone che tanto amate!«Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.»
(Lenin)
Ultima modifica di Caesar86; 14-06-10 alle 17:56:53
ma wtf?![]()
E' una vergognaSi va a guardare la partita della nazionale in TV e intanto chi legge i quaranta e passa volumi di opere di Lenin?![]()