Non è certo il primo che chiude, ma sicuramente uno dei più popolari. Sto parlando di Asheron's Call 2, il MMORPG della Turbine che, come anticipato qualche mese fa, entro la fine dell'anno smetterà di esistere. Wired ha pubblicato un interessante pezzo su un mondo moribondo, dove le centinaia di persone solitamente presenti sono pian piano andate via, come in un esilio virtuale, condannati a cambiare pianeta, universo, gioco.
Chi rimane è costretto a girovagare per ore alla ricerca di un'altra persona con cui parlare, in un'atmosfera da film post-apocalittico, fino a quando la software house - il trenta dicembre - toglierà la corrente.
E il mondo si spegnerà.
Tornano in mente film come Il Tredicesimo Piano, e forse non manca tanto... In fin dei conti (si fa per dire) è solo questione di grafica e di interfaccia utente...
Nessuna apocalisse, nessun'esplosione finale, solo un lento e progressivo abbandono, decisamente più triste di quanto ci piaccia immaginare. Triste ma anche involontariamente comico, come gli NPC che chiedono al giocatore di salvare la loro città. Che però è deserta.
Curioso notare come anche l'universo economico stia lentamente collassando: gente che mette all'asta oggetti rari che non vuole più nessuno, e infatti le aste sono deserte, anche perchè la Turbine sta praticamente "regalando" quello che prima valeva oro, abbassando drasticamente le quotazioni.
«Senza una percezione di futuro, il capitalismo finisce. Non c'è domanda in un mondo condannato».