A me questa Juve non piace: ecco perchè Marotta sbaglia
Mi chiedono dalla redazione di Tuttomercatoweb di fare un primo bilancio del mercato bianconero, mi risulta davvero difficile giudicare quanto sto vedendo. La Juve riparte. Oggi raduno a Torino, visite mediche, il 3 a Pinzolo per presentazione e inizio lavori. È un club rivoluzionato nei quadri dirigenziali e tecnici. La presidenza è andata ad Andrea Agnelli, in sostituzione di Blanc a cui è stata tolta anche la carica di dg, affidata a Marotta, reduce dai successi con la Sampdoria. Non ci saranno più né Bettega né Secco. Allenatore Del Neri che, assieme a Marotta, ha fatto le fortune appunto dei doriani.
Circa la rivoluzione dirigenziale, il giudizio non può essere che positivo: si è cercato infatti di affidare le sorti della società a persone di calcio e, insieme, affidabili sotto il profilo gestionale: un grande sodalizio deve saper coniugare gestione sportiva ed economica, come in effetti era stato fatto ai tempi della triade. Giusto quindi allontanare Blanc da questi problemi per evitare il disastro dell'ultimo anno: pensare che il francese quando ha assunto il bastone del comando ha dichiarato «credevo che il calcio fosse più difficile». Meglio evitare commenti...
Il presidente Andrea Agnelli è sicuramente un uomo che conosce il calcio in tutte le sue sfaccettature, avendo sempre seguito il padre Umberto sui campi e al seguito della squadra: c'è da sperare soltanto che lo lascino lavorare perché le sue idee potrebbero essere illuminanti per la società. Marotta e Del Neri devono invece cambiare mentalità perché le squadre dove hanno militato, da ultima la Samp, arrivando al quarto posto è come se avessero vinto il campionato. Finire quarti nella Juve significherebbe dare un seguito al disastro iniziato e portato avanti da Blanc. Siccome li ritengo persone intelligenti, credo sappiano dare un cambio di rotta al loro modo di operare rispetto alle squadre dirette fino ad ora. Dico questo perché gli acquisti fatti non mi sembra che possano far grande la squadra bianconera: né Martinez, discreto con il Catania, né Pepe nonostante la convocazione in Nazionale. Parlare di Storari mi sembra superfluo e c'è da augurarsicheBuffon si rimetta in fretta: è sufficiente sservare il suo girovagare per capire che si tratta diun discreto portiere non adatto però a grandi squadre. Se impegnato infatti in maniera continuativa nell'arco di una partita può fare anche grandi parate, ma contro grandi squadre con grandi difese, gli avversari raramente tirano in porta ed è appunto nelle rare parate che si avvertono le manchevolezze di Storari. Bonucci invece è un giovane sul quale la Juve potrà puntare nel futuro: ottimo nel Bari soprattutto quando faceva coppia con Ranocchia. Si leggono nomi a iosa di giocatori candidati alla maglia ianconera: sarebbe un errore l'acquisto di tanti giocatori insieme, meglio comprarne pochi ma buoni (cosa per adesso non fatta)
su cui poter formare una squadra degna della migliore tradizione. Cosi comeè necessario vendere quei giocatori che non si ritengano idonei per evitare rose troppo numerose e conseguentemente problemi a Del Neri nell'amministrarle. Siccome la Juve è stata definita un cantiere aperto, lasciamochesorga l'edificio; l'inizio non mi sembratanto da Juve, può darsi però che la posa degli ultimi mattoni porti a modificare l'atteggiamento respingendo le critiche che attualmente formulano i tifosi juventini.
Passiamo alla Nazionale e al "nuovo" corso.
Quel Paraguay che supera gli ottavi di finale ci fa battere la lingua dove il dente duole. Avremmo potuto esserci noi ed invece ci siamo tolti di mezzo. D'altra parte è vero che volevamo evitare l'Olanda agli ottavi. E ci siamo perfettamente riusciti. Lippi ci ha messo del suo, non sempre si è perfettamente ispirati, ma tutta la spedizione
era destinata al naufragio, considerato il poco che può dare adesso il calcio italiano. Per Il capo della disastrosa spedizione, peggiore della Corea, sembra che non sia successo nulla, oggi presenta il nuovo ct, domani relazionerà al Consiglio federale, e poi tutti ben risistemati in sella. L' "Abete" di Francia ha lasciato, su invito espresso del ministro dello Sport, il nostro no, seppur a sua volta invitato da un discreto schieramento bipartisan. Avrebbe dovuto muoversi Petrucci, ma da quella parte nessun segnale, anzi secondo Spy Calcio potrebbe esserci in vista un avvicendamento di poltrone. E dopo aver annotato come altri che lo scandalo della più grande sciagura del calcio azzurro «viene archiviato senza conseguenze e non paga nessuno», devo dare ragione a Fabrizio Bocca: il legittimo
impedimento l'hanno inventato loro, non Berlusconi. Il quadro dei quarti, come ne è uscito, penalizza le europee, al di sotto (in tre) rispetto al Sudamerica (quattro). Il Ghana salva l'onore e la faccia dell' Africa. Ma l'esito degli scontri potrebbe mutare in maniera radicale. Potrebbe esserci in teoria un en-plein sudamericano, ma vedo improbabile un'apocalisse di questa dimensione. Il confine tra noi e il calcio di oltre oceano si è fatto più piccolo da quando sono aumentati i sudamericani che giocano in Europa, assimilano il nostro modo di giocare e lo
mettono al servizio del loro calcio. Poi puoi trovare anche un Ozil, "turco" di Germania che contribuisce a rivoluzionare ancor più il quadro. Maradona dovrà stare attento a questo talento e anche a Muller: entrambi potrebbero creare guai seri alla sua Argentina. Chi passerà, affronterà la vincente di Paraguay-Spagna e qui vedo i campioni d'Europa nettamente favoriti. Torres latita, ma basta Villa, lanciato da Iniesta, e quest'ultimo è il regista che mancò a Pep Guardiola nella finale di Champions League contro l'Inter. Se la Spagna ha fatto fuori senza
sforzi il Portogallo di Cristiano Rolando ce n'è quanto basta per pronosticarla tra le vincenti della Coppa del Mondo, ma ciò equivale a non tener conto dell'Argentina (ma anche e soprattutto della Germania), e ad allontanare la finale che molti vorrebbero con il Brasile. Per i brasiliani la strada non può però considerarsi tutta in discesa: incontrano infatti l'Olanda che ha sempre vinto come l'Argentina, il cui gioco reticolare può creare problemi a chiunque: non fanno spettacolo ma impediscono all'avversario di farne. In questi scontri tra titani dovrebbe pagar dazio rapidamente il Ghana contro l'Uruguay, ma anche qui nessuno può escludere sorprese. A Blatter alla fine tornano sempre i conti. Chiunque ci sarà, sarà un successo per l'organizzazione e nel frattempo lo svizzero che governa il calcio mondiale ha provato ad aprire verso le tecnologie, dopo aver chiesto scusa a Inghilterra e Messico. Ma per quella limitata apertura basterebbero i giudici di porta. Nel frattempo Rosetti ha pagato per sé e per Ayroldi.
In chiusura un appunto: Il pm Narducci (quello del processo di Napoli) s'è rivisto in gran forma sugli schermi di Sky Sport 24. Non vogliamo entrare nel merito di quanto ha detto, ma se a questo e agli altri pm fossero proibite certe sceneggiate in tv, l'amministrazione della giustizia ne traerebbe sicuro giovamento.
Luciano Moggi
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