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Milano si affida a Tyrone Grant
L'Armani Jeans Milano ha ingaggiato l'ala statunitense, appena tagliata per indisciplina dagli spagnoli del Lugo, che in Italia aveva già giocato a Livorno, Avellino e Teramo
Milano ha scelto il suo terzo extracomunitario: si tratta dell'ala statunitense Tyrone Grant (2.01 m, 1977), appena rilasciato per motivi disciplinari dagli spagnoli del Breogan Lugo con cui ha avuto 9,8 punti e 4,6 rimbalzi di media in 13 partite. Grant vanta gia tre esperienze italiane: nel 2000-01 a Livorno in A-2, nel 2001-02 ad Avellino e dal 2002 al 2004 a Teramo con cui vinse la Legadue e poi aiutò la squadra nella conquista della salvezza nella massima serie.
Grant è giocatore di indubbio talento, un'ala grande che nel tempo è diventato più elemento d'area che perimetrale, ma anche dal carattere difficile. A Lugo gli è stato fatale il cattivo rapporto con l'allenatore Moncho Lopez che è culminato con un doppio rifiuto da parte del giocatore a entrare in campo durante la sfida di venerdì scorso col Valladolid. L'insubordinazione, e una seguente intervista di fuoco contro il tecnico, hanno indotto la società galiziana a sbarazzarsi di lui. La transazione del contratto è stata prontamente accettata dal giocatore a cui non mancavano altre offerte oltre a Milano, su tutti quella di Casale Monferrato in Legadue dove siede quel Franco Gramenzi che lo allenò, e lo gestì perfettamente, a Teramo.
"Gioco a basket perché è il mio lavoro. Mi piace giocare, è uno sport divertente, ma non sono un fan del basket: quando smetterò, ho già pronto un lavoro vero, per sfruttare la laurea in business management. Ho un'azienda che produce accessori da donna e Naomi Campbell è mia cliente": così si raccontava alla Gazzetta dello Sport meno di due anni fa. La sua carriera iniziaò alla St. John's University, dove giocava con Bootsy Thornton, prima di una breve parentesi coi Charlotte Hornets della Nba: "Mi sono perso nei party e nei soldi. Quando mi hanno tagliato, ho capito quello che avevo perso. Una brutta esperienza, che mi ha insegnato a vivere con maturità".
Dopo Livorno, giocò in Argentina, poi nella lega semipro Usbl e, dopo una Summer League coi Denver Nuggets, rieccolo in Italia per tre stagioni tra Avellino e Teramo. Troppo costoso per una squadra di basso cabotaggio, non trovò ingaggio in alcuna big e sbarcò così in Grecia all'Olimpia Larissa dove chiuse la stagione con 16,2 punti e 8,6 rimbalzi di media. Il suo scouting report lo indica come buon rimbalzista anche se non più atletico come qualche anno fa. Anche il tiro dalla media, considerato morbido, si è visto recentemente con meno frequenza e meno efficacia. Ora toccherà a Lardo provare a rilanciarlo, cercando di trovare una collocazione tattica che non ostacoli nè Shumpert, nè soprattutto Galanda e Fajardo.