Rubare le idee altrui non è sicuramente una gran bella cosa. Da oggi, in virtà di una recente sentenza, non è neppure cosa che valga la pena. Con una sentenza che farà senza dubbio discutere, una corte federale della città di Chicago ha condannato Microsoft a versare la bellezza di 521 milioni di dollari ad una piccola software house e all'università della California; il colosso di Redmond sarebbe colpevole di aver sfruttato un brevetto della Eolas Technologies, che consente l'utilizzo di plug-in e applet all'interno di Internet Explorer, brevetto depositato dalla dotcom nei primi anni novanta.
Comprensibilmente, Microsoft andrà in appello, affermando che la tecnologia per Explorer è stata sviluppata all'interno del suo staff; in aggiunta, cercherà di dimostrare che lo stesso brevetto della Eolas si riferisce a qualcosa già inventato un paio d'anni prima, rendendo di fatto nulla la causa.
Staremo a vedere quello che succede. Però, se si prende per buona la sentenza... Più di MEZZO MILIARDO di dollari! Ma dico, ci pensate? Quanti zeri ci vogliono per scrivere una cifra del genere? Se le accuse fossero confermate anche in appello, il minimo che si può fare è consigliare a Microsoft di astenersi dal rubare brevetti altrui, per il futuro... Quanto sarebbe costato acquistare o prendere in licenza il brevetto? Uno? Due? Vogliamo esagerare, dieci milioni di dollari?
PS Domani è ferragosto, il che vuol dire che i poverelli che stanno in redazione ad aggiornare TGM Online si prenderanno la giornata per andarsene in piscina o a cercare refrigerio altrove...