Calciomercato - Diego-Wolfsburg, si va verso il sì
Eurosport - lun, 16 ago 16:55:00 2010
Dovrebbe essere mercoledì il giorno del possibile divorzio tra Diego e la
Juventus: si tratta sulla base di 17 milioni di euro, anche se i bianconeri ne vorrebbero 20. Già praticamente pronto il contratto per il brasiliano: a lui 6 milioni lordi più bonus
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Mercoledì potrebbe essere il giorno decisivo per conoscere il destino di
Diego: il brasiliano sembrava magicamente rientrare nei piani della dirigenza juventina, almeno a sentire le dichiarazioni di Gigi Delneri e Beppe Marotta degli ultimi giorni. La pressione dei club tedeschi però si fa difficile da contrastare: l'esordio in Bundesliga è alle porte, e il
Wolfsburg vorrebbe presentare ai propri tifosi il colpo dell'estate proprio all'esordio stagionale contro il Bayern Monaco.
E allora un incontro è probabile, anzi quasi obbligatorio, anche perché altrimenti sul giocatore aveva già messo gli occhi un'altra compagine tedesca, lo
Schalke 04, in cerca del colpo di mercato. Solo un amore passeggero però, perché il club di Gelsenkirchen si sarebbe già interessato a un altro obiettivo,
Robinho del
Manchester City.
Djair da Cunha, padre di Diego e curatore dei suoi interessi, intanto, sta lavorando per trovare l'accordo con Dieter Hoeness: il brasiliano alla Juventus percepisce 8 milioni di euro lordi, un po' troppo per le casse del Wolfsburg, che si sarebbe attestato sui
6 milioni, più altri 500mila in caso di un posto Champions League per l'anno prossimo.
Trattativa a buon punto, dunque, almeno per quanto riguarda club e giocatore; mercoledì si cercherà di convincere definitivamente la Juventus. Lo scorso anno furono
25 i milioni spesi dai bianconeri per "firmare" Diego; questa volta si tratta sulla base dei
17 offerti dal Wolfsburg. I bianconeri tirano verso quota
20, per rendere meno onerosa la minusvalenza rispetto allo scorso anno, oppure a inserire nella trattativa il centravanti bosniaco
Edin Dzeko.
Chi troppo vuole nulla stringe, si dice in questi casi: probabilmente allora i dirigenti juventini "si accontenteranno" della moneta sonante. Di questi tempi non farlo sarebbe un delitto.
Davide Bighiani / Eurosport