Io personalmente non definirei Hogwarts la miglior scuola del mondo.
Tutto sommato le innovazioni rispetto ad un classico college inglese (di cui tuttavia non ho alcuna conoscenza personale) sono molto limitate.Per prima cosa gli anni scolastici sette anni sono semplicemente un insulto tanto valeva leggersi un bignami, l'educazione di un mago dura tutta la vita e per dirla tutta fino ai 30 anni si è poco più di un apprendista .
I corsi di studio selettivi mi sembrano una presa in giro praticamente solo Hermione (e Voldy) è riuscita nel secondo anno a seguire 3/4 dei corsi.
La stessa idea di materia da insegnare mi fa tremare , una scuola dogmatica che impone le conoscenze sullo studente, che non insegna a pensare, ma a ripetere a memoria istruzioni, nozioni che non comprende (praticamente come la scuola italiana ).
Hermione è la studentessa migliore del suo anno perchè legge e memorizza a memoria i libri, ed è capace di citarli a memoria :brr: .
Hogwarts produce registratori umani.
Da notare la quasi totale assenza di materie umanistiche.
Ha tanto meno senso se si pensa che se la scienza ,la nostra vana verità assoluta, può essere insegnata in questo modo perchè oggettiva , quindi una materia che tende ad essere statica, matematicamente calcolabile.
Mentre la magia è la grande Antiscienza , dove tutto muta e nulla può mai essere oggettivo perchè gli esperimenti/magie non possono mai venire replicati nello stesso identico modo da più persone diverse, anche solo perchè ci sono Babbani e maghi senza entrare in altri tipi di spiegazioni metamagiche.
sarebbe quindi indispensabile insegnare ai ragazzi cos'è la magia e aiutarli a creare un proprio approcio creativo piuttosto che castrarli con direttive standartizzate.
Hogwarts produce maghi mediocri , asini sapienti per usare un espressione quanto mai azzeccata di Giordano Bruno.
(che in effetti ce l'aveva a morte sia con gli Aristotelici che con le istituzioni educative inglesi, la Rowling ha preso il peggio di entrambi.)
Non riesco d'avvero a capire se la Rowling con Hogwarts vuole mettere in luce gli errori critici dell'istituzione didattica (neopositivista) oppure se abbia idealizzato questo tipo di scuola, che produce mediocri cittadini/tecnici e nessun pensatore.
Ok fine polemica.
Vediamo invece come secondo altri autori vengono formati i maghi:
Tolkien: Bhe gli Istari (Gandalf & co.) erano Valar incarnati in esseri umani, quindi cosa curiosa la loro era un'educazione all'opposto tanto più si istruivano e perdevano il ricordo della loro patria tanto più si corrompono e diventano deboli non nella forza che aumenta , ma nello spirito.
Ovviamente non è casuale ed è riferito anche a Voldemort, è uno dei teoremi ebraico Cristiani per spiegare il pecato, tanto più ti allontani dalla luce di Dio tanto più ti corrompi, La Caduta (del uomo o di Lucifero fate vobis), L'innocenza Dio, l'infanzia fanciullezza e L'esperienza la dannazione, corruzione.
Nasciamo senza peccato e moriamo da peccatori dannati .
La Clarke (Jonathan Strange & mr Norell), che provabilmente per ripicca contro la Rowling ha ambientato il libro nel 1800 storico, mentre la Rowling ci presenta un contrasto tra l'oggi e la società magica ferma nel 1800.
Ci presenta due maghi autodidatti uno notevolmente accademico erudito e pedante , ma a modo suo creativo e un altro mago che basa la sua educazione sull'esperienza sul vivere la magia , fino ad utilizzare la pazzia come strumento per approfondire la magia.
Due aprocci diametralmente diversi o due momenti dello stesso aproccio?
C'è da dire che comunque i due maghi sono molto lontani dall'educazione di Hogswort, anche l'accademico che è il più vicino al mago alla Rowling, ha ricreato la magia da autodidatta partendo dai libri che non davano istruzioni ricette , ma da racconti tramandati diari privati ecc.
La Clarke è importante perchè postula i caratteri della magia inglese come magia fatata con organizzazione umana, che la Rowling segue in modo inconscio.
Ultimo esempio e il migliore è Sean Russell (la trilogia dell'eterna giovinezza o il ciclo di Tristam Flattery, edizioni nord al momento esaurite, ma da avere: L'ombra magica, Oceana e l'utimo enigma.
Buttate la Bibbia nel cesso e compratevi questa trilogia e il Betson.)
Qua viene postulato il problema della magia e della relativa educazione da un piano completamente diverso, filosofico contemporaneo: l'iniziazione.
Abbiamo un filosofo naturale (quando la scienza era ricerca e non standardizzazione, nei tempi dei lumi/illuminismo) che viene costretto a diventare un mago, cambiando completamente carattere e in un certo senso personalità.
Non è un uomo che studia la magia, ma è un prodotto della magia.
Qua in effetti non c'è educazione quanto uno sviluppo direi organico, una seconda pubertà.
I libri di testo della magia , non sono testi didattici, non per colpa degli scrittori ma perchè scrivere sulla magia comporta pensare in un certo modo , avere un'altra visione del mondo diventare non umano.
La magia viene posta con pari dignità della scienza, ma con un linguaggio e regole interne completamente diverse e cosa sommamente importante, la magia è sempre estranea anche rispetto al mago, ha una volontà propria completamente aliena .
Che la trilogia sia una metafora della mostruosa e sanguinaria polemica tra filosofi e scienziati (filosofi neopositivisti).
Per riassumere in breve: i neopositivisti affermano che l'unica verità è la scienza (come ora la concepiscono) e che la filosofia sia aria fritta.
Dall'altro versante la filosofia afferma che la scienza è un prodotto filosofico (e quindi relativo, non è la verità assoluta, ma un sentiero filosofico, tanto vero quanto la teoria delle Idee di Platone) e che l'aria fritta ossia il mondo metafisico non solo è importante ma è l'unica cosa reale che da fondamento alla scienza.
Sean Russell introduce il piano metafisico come la magia, per cui i primi illuministi scienziati erano in realtà i maghi .
Discorso interessante che trascende nella rilettura della filosofia in chiave esoterica che cordialmente vi risparmio.
Ciao, scusate L'italiano spastico e un grazie di cuore per la vostra attenzione.
Come forse avrete notato non ho posto domande perchè le mie risposte le so già, ma spunti di riflessione.