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  1. #22476
    PinHead81
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Questa immagino sia già old
    Carlucci(PDL):"Stipendio dei parlamentari basso.Non siamo come gli operai che vanno a casa e lasciano i problemi nell'ufficetto"

    ----------

    Prima Gabriella Carlucci ha litigato con il trio Medusa delle Iene, in un video che fara’ sicuramente la storia della televisione e della politica italiana. E adesso rilascia delle dichirazioni che sicuramente faranno molto discutere: secondo la parlamentare, infatti, lei e i suoi colleghi hanno una paga misera.

    Secondo Gabriella Carlucci, infatti, lo stipendio dei parlamentari sarebbe troppo basso.:”No, lo stipendio troppo alto no! Io ho una segreteria a Roma che pago io, due segreterie in Puglia che pago io… Sa cosa vuol dire mantenere una segreteria? Affitto, telefono, luce…“. E a chi le diceva che comunque il suo stipendio era troppo alto, lei ha risposto: “Allora adesso io ti mando l’elenco delle mie spese. Perché io ho il rimborso aereo, ma quando vado a Trani o a Bari dormo e mangio in albergo. Ti faccio l’elenco delle mie spese e poi vediamo se il mio stipendio è alto. Il mio stipendio è il minimo! Perché tutte le spese che ho le sostengo con i miei soldi. Spese che giustamente servono a mantenere il rapporto con l’elettorato“. E pare che quell’elenco delle spese di Gabriella Carlucci non sia mai arrivato. La parlamentare si difende, rendendo pubblico il suo orario di lavoro: “Ventiquattrore su ventiquattro. Dormo tre o quattro ore per notte perché io da Montecitorio mi porto il lavoro a casa! Devo studiare, devo leggere… Faccio delle interpellanze? Ebbene, mi devo preparare, mica posso scrivere delle stronzate! Se no mi ridono dietro. Metti in conto tutto! Allora adesso tu dimmi: quanto paghi il mio straordinario a casa? Perché il mio orario di lavoro ufficiale è finito. Quanto costo io il sabato e la domenica? E allora che cosa dite!“. E poi l’affondo finale, che fara’ infuriare moltissime persone all’ascolto: “Un operaio quando va a casa ha lasciato i suoi problemi nel suo ufficetto. Io quando vado a casa ho ancora i miei problemi di lavoro. Il mio telefono è sempre accesso, è sempre quello dal 1994 e chiunque mi può raggiungere, sabato domenica o festivi. Ma mica solo io lavoro così tanto. Però voi purtroppo pensate che tutti siano dei lavativi perché questo è il messaggio che passa“.

  2. #22477
    Moloch
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    mi sa che è del 2009, se non più antica

  3. #22478
    PinHead81
    ospite

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    Anzi no, che me rido
    EDIT: Lo immaginavo, ero solo io a non aver mai sentito quella sparata

  4. #22479
    Vitor
    ospite

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    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    on a totally unrelated topic: un po' di grillismo vintage, visto che di là la luxxa mi ha bruciato



    Faccio le VALIGIE e vado in SPAGNA
    Cancronesi
    io a sta gente non so che farei.
    mia madre s'è salvata, grazie alla clinica di Veronesi

  5. #22480
    Moloch
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Vitor Visualizza Messaggio
    Cancronesi
    io a sta gente non so che farei.
    mia madre s'è salvata, grazie alla clinica di Veronesi
    Da qui : oldcomeil14k:

    http://www.youtube.com/watch?v=OByQzkyShGs

  6. #22481
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    Cancronesi
    io a sta gente non so che farei.
    mia madre s'è salvata, grazie alla clinica di Veronesi
    Giornalista di regime!

  7. #22482
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

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    Questa immagino sia già old
    incommetabile adesso un anno fa le avevo lasciato un commento schifato sul suo blog a questo e alla sua polemica con maiani in cui pretendeva di correggere la sua matematica...lei studia adesso poi è pure sindaco di un paese sono altri 3-4000 euro che entrano di cosa si potrebbe lamentare...

  8. #22483
    Vitor
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Quasi due milioni di euro. È il risarcimento riconosciuto dallo Stato alla famiglia di Federico Aldrovandi, il ragazzo morto a Ferrara durante un controllo di polizia il 25 settembre 2005. L'accordo è stato raggiunto due giorni fa. In cambio lo Stato chiede alla famiglia di non costituirsi parte civile nei procedimenti ancora aperti sulla vicenda.
    LE REAZIONI - «È un altro passo: una tragedia così non si chiuderà mai, Federico non ce lo restituirà mai nessuno, ma l'importante è che la sua memoria sia quella giusta. Quello che mi interessava era far sapere quello che è successo, e questo è un obiettivo raggiunto» sottolinea Patrizia Moretti, la mamma di Federico. «Sono soddisfatto dal punto di vista professionale, si tratta di una ammissione di responsabilità di indubbia valenza ma anche dispiaciuto dal punto di vista umano, avrei voluto essere in appello» commenta invece Fabio Anselmo, uno degli avvocati della famiglia. Il legale ricorda che il ministero dell'Interno non era mai stato citato come responsabile civile e aggiunge che, il papà e la mamma di Federico saranno comunque in aula durante il processo d'appello.

    RICONCILIAZIONE - Le responsabilità penali restano in capo agli imputati. I quattro poliziotti di pattuglia la mattina della morte di Federico sono stati condannati a tre anni e sei mesi in primo grado: eccesso colposo in omicidio colposo, l'accusa. Altri tre loro colleghi sono stati condannati per il depistaggio delle indagini (per un quarto il processo è ancora in corso). «Oggi si può iniziare a parlare di pacificazione» aggiunge l'avvocato Anselmo, ricordando che la famiglia di Federico non ha mai avuto un atteggiamento di contrapposizione nei confronti della polizia, ma ha solo lottato perché fosse ristabilita la verità su quanto gli era accaduto. «In prima fila alla proiezione ferrarese del film È stato morto un ragazzo , firmato dal giornalista Filippo Vendemmiati sulla vicenda di Federico, c'era il questore - racconta Anselmo - e anche lo stesso Manganelli è stato molto vicino alla madre». «L'associazione delle vittime delle forze dell'ordine che stiamo fondando - conclude - nasce per aiutare chi si trova in situazioni simili ed è in difficoltà. Lo scopo è chiedere aiuto allo Stato affinchè non lasci solo chi si trova in queste situazioni».

  9. #22484
    ale#12
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Chissà che fine hanno fatto i vari poliziotti coinvolti. Fino ad un po' di tempo fa tutti tranquillamente in servizio...

  10. #22485
    Shogun Assoluto L'avatar di Gnappo_gheyz
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    "Stipendio dei parlamentari basso.Non siamo come gli operai che vanno a casa e lasciano i problemi nell'ufficetto
    parla quella del toro meccanico

  11. #22486
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    "Stipendio dei parlamentari basso.Non siamo come gli operai che vanno a casa e lasciano i problemi nell'ufficetto
    waiting for spinoza

  12. #22487
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    "Ai precari che vogliono capire quanto spetterà loro di pensione, l’Inps non fa vedere niente. Io questa la chiamo sincerità."


    Solitamente qui in toscana siamo noti per l'umorismo nero non vi scandalizzate se ghigno per queste:


    "Pare che la ragazza sia stata violentata dopo la sua morte. Milioni di telespettatori possono confermarlo."

    "Su internet migliaia di persone inneggiano a “una lenta tortura” per l’assassino. Questo dovrebbe placare il dio del tuono"

    "La Sciarelli si scusa per lo sfruttamento del dolore della madre. Quello per contratto tocca a Vespa."

  13. #22488
    alberace
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Di Pietro scarica De Luca. “Non deve venire meno alla questione morale”
    "Promise che avrebbe rinunciato alla prescrizione. Invece l'ha incassata. Non lo sosterremo alle amministrative. Si è omologato alle politiche di Berlulsconi che vuole affidargli l'appalto dell'inceneritore salernitano"

    Pentito? “Non è esatto dire pentito. Italia dei Valori aveva deciso di sostenere Vincenzo De Luca nella corsa a governatore della Campania perché De Luca aveva stretto un patto con noi fondato sulla questione morale e sull’antiberlusconismo. Invece il sindaco di Salerno non è stato un uomo d’onore, ha accettato la prescrizione nel processo per la discarica di Ostaglio, si è omologato ai pensieri e alle politiche di Berlusconi che infatti vuole affidargli l’appalto del termovalorizzatore salernitano. Spero che De Luca non si ricandidi a primo cittadino, ma se lo farà non avrà il nostro appoggio”. Parola di Antonio Di Pietro.

    Il leader Idv che qualche mese fa, per aver dato il via libera a un politico plurimputato per le varianti urbanistiche salernitane, affrontò un fuoco amico di critiche e contestazioni – tra le quali spiccarono i durissimi editoriali di Marco Travaglio e Paolo Flores d’Arcais – per aver violato uno dei principi fondativi del suo partito: il no alle candidature degli inquisiti. Ma Di Pietro difese con veemenza una scelta dettata dalla realpolitik: “Non potevo assumermi la responsabilità di consegnare la regione a Berlusconi”. Quella destra ha vinto lo stesso. E ora l’ex Pm di Mani Pulite si sfila da una vittoria a Salerno che invece pare abbastanza probabile. In nome di un principio al quale non vuole più derogare.

    Di Pietro, è vero che Idv non si alleerà con De Luca alle amministrative di Salerno del 2011?
    Io mi auguro che non si ricandidi. Sindaco avvisato mezzo salvato… Sì, comunque è vero.

    Perché ci ha ripensato su De Luca?
    Non è un ripensamento. È coerenza.

    Spieghi.
    Il Pd ci disse: o lo sostenete o vi prendete la colpa della rottura della coalizione e della sconfitta. E De Luca venne a febbraio al congresso Idv…

    Che lo acclamò…
    …a garantirci che si candidava in alternativa e come argine a Berlusconi e al berlusconismo. Io per senso di responsabilità ho accettato. Ma a condizione che non venisse meno sulla questione morale.

    De Luca è imputato in due processi per reati gravi.
    E lui ci aveva assicurato che in caso di condanna si sarebbe dimesso.

    Aveva anche una condanna in primo grado per le irregolarità del sito di stoccaggio di Ostaglio.
    Ci promise che avrebbe rinunciato alla prescrizione.

    In appello, pochi mesi fa, De Luca ha incassato la prescrizione.
    Ha rotto il patto di fiducia con noi. Non possiamo più ridargliela.

    Si sente ingannato?
    Ha ingannato Idv e la coalizione. Compreso il Pd che si era fatto garante per De Luca. Un uomo che tradisce un impegno preso davanti a 3000 persone che lo applaudono non è un uomo d’onore. Dovrebbe essere l’intero centrosinistra a non ricandidarlo.

    Già nel 2006 De Luca scese in campo e vinse a dispetto del no del suo partito, i Ds.
    Se rivincerà, massimo rispetto per il voto degli elettori. Ma se rivincerà, sarà senza di noi.

    Lei dice che De Luca doveva essere un argine al berlusconismo. Lo sa che il premier vorrebbe affidargli l’appalto del termovalorizzatore di Salerno, a costo di far arrabbiare la Provincia a guida Pdl?
    Alla luce delle recenti evoluzioni, dico che in realtà Berlusconi sta affidando il termovalorizzatore a un suo uomo.

    De Luca uomo di Berlusconi?
    Accettando una prescrizione disegnata dalle leggi del Cavaliere, ha aderito al modello berlusconiano.

    Ma Idv a Salerno è in maggioranza con De Luca. Il vostro consigliere comunale, Dario Barbirotti, che è anche consigliere regionale, siede nel gruppo consiliare della lista del sindaco.
    Barbirotti ci ha comunicato che uscirà da quel gruppo e fonderà il gruppo autonomo Idv.

    Da il Fatto Quotidiano del 10 ottobre 2010
    politica-

  14. #22489
    PinHead81
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Coerente anche troppo

  15. #22490
    alberace
    ospite

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    di pietro a volte è vittima di sè stesso, ma perlomeno non dice tutto ed il contrario di tutto, come altri.

  16. #22491
    Vitor
    ospite

    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    da La Stampa

    Berlusconi a sorpresa: governo
    di destra, successi "di sinistra"


    LUCA RICOLFI
    TORINO
    La XVI legislatura è arrivata esattamente a metà del suo corso, e già si parla di elezioni anticipate. Ma qual è il bilancio a metà del guado? Lo vedremo dettagliatamente ogni giorno della prossima settimana. Passando allo scandaglio le sette “missioni” sulle quali – due anni e mezzo fa – Berlusconi chiese la fiducia degli italiani. Qui vorrei solo comunicare un paio di impressioni che, alla fine di un lungo lavoro di analisi, si sono per così dire depositate in me.

    La prima è che tutto si possa dire del Governo, tranne che sia stato con le mani in mano: riforma della Pubblica amministrazione (Brunetta), riforma delle pensioni (Sacconi-Tremonti), riforme della scuola e dell’Università (Gelmini), federalismo (Calderoli-Bossi), riforma dei servizi pubblici locali. Comunque le si giudichi – e non mancano coloro che le giudicano negativamente – sono almeno sei le grandi riforme già varate o comunque in dirittura d’arrivo a metà legislatura. E questo nonostante il Parlamento e l’opinione pubblica siano stati impegnati per un tempo sproporzionato sui temi della giustizia, peraltro senza portare a casa né una decente riforma della giustizia stessa, né uno scudo giudiziario funzionante per il premier.

    La seconda impressione è che, giudicato sulla base del programma e delle cose fatte e non fatte, questo sia stato uno strano governo. Nella primavera del 2008 il centro-destra aveva basato la sua campagna elettorale sulle parole d’ordine consuete: meno sprechi, meno tasse, più carceri, linea dura su immigrazione e criminalità comune. Non è andata così, anche per colpa della crisi (che però, vorrei ricordarlo, durante la campagna elettorale del 2008 era già in corso da più di sei mesi). La riduzione degli sprechi attende l’avvio del federalismo (previsto per il 2013), le tasse che paghiamo sono più o meno quelle di prima, i posti in carcere sono aumentati in misura irrisoria, mentre i penitenziari straboccano di detenuti, spesso in condizioni non degne di un paese civile. I reati sono diminuiti, ma solo rispetto al picco post-indulto: rispetto al 2005, ultimo anno pre-indulto, i delitti totali sono leggermente aumentati.

    Questo vuol dire che il centro-destra ha fallito? No. Alcune cose buone, anzi ottime, il centro-destra le ha fatte. Solo che sono cose di sinistra, cose di cui Prodi o Padoa-Schioppa menerebbero vanto, se le avessero fatte loro. Tanto per cominciare la stabilizzazione dei conti pubblici, fatta senza colpire la sanità e con il plauso di tutte le istituzioni sovranazionali. Non è vero che l’Italia esca dalla crisi meglio degli altri principali paesi europei, ma è vero che Tremonti ha contenuto il deficit pubblico abbastanza da evitare una crisi di fiducia dei mercati internazionali come quella che ha colpito gli altri “PIGS”, acronimo di Portogallo, Grecia, Irlanda, Spagna.

    C’è poi il capitolo della lotta alla criminalità organizzata. Era stato Veltroni, nella campagna elettorale del 2008, a dire che i voti della mafia lui non li voleva, ed era stato prontamente accontentato: nel centro-sud i risultati elettorali peggiori la sinistra li ha ottenuti proprio in Calabria, Sicilia e Campania. E invece è stato sotto il ministro Maroni che mafia, camorra e ‘ndrangheta hanno ricevuto i colpi più duri.

    Per non parlare degli ammortizzatori sociali. Certo il governo non ha avuto il coraggio di fare – in piena crisi – quella riforma organica degli ammortizzatori sociali che la sinistra invoca da anni (e che essa stessa si era ben guardata dal varare nei due anni del governo Prodi). Però cassa integrazione in deroga, estensione degli assegni di disoccupazione, social card, sussidi alle famiglie e ai non autosufficienti sono misure che hanno attenuato sensibilmente l’impatto della crisi, come mostra piuttosto inequivocabilmente la serie storica Isae delle famiglie in difficoltà, calate proprio nel momento più basso della congiuntura (fra la metà del 2008 e la metà del 2009). E infine la grande sanatoria delle badanti, chiamata pudicamente “regolarizzazione”: provvedimento ragionevole, pragmatico, ma che ti aspetteresti più da un governo di sinistra, buonista e aperto alle ragioni dell’integrazione, che non da uno di destra, cattivista e severo con i clandestini.

    Che cosa concludere, dunque ? Direi questo. A giudicare dai fatti, e solo dai fatti (quelli importanti), le persone di destra dovrebbero essere abbastanza arrabbiate, con questo governo. Quelle di sinistra dovrebbero essere moderatamente soddisfatte. Ma le persone che non ragionano in termini di destra e sinistra, quelle che vorrebbero solo che l’Italia tornasse a crescere e a sperare, non possono che essere alquanto deluse, da questo governo non meno che da quelli che l’hanno preceduto. I fattori fondamentali che frenano l’Italia sono essenzialmente tre: troppe tasse e adempimenti sui produttori, pochi investimenti in capitale umano, una giustizia civile al collasso. Su questo, ossia sulle determinanti della crescita, nessuno dei governi degli ultimi anni è riuscito a incidere in modo apprezzabile. Ed è un vero peccato, perché senza crescita quasi tutto il resto serve a poco, o è destinato a restare nel novero dei sogni.

  17. #22492
    Vitor
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    poi dite che uno pensa male

    La sindrome di De Quervein, di cui sembrerebbe soffrire il premier Silvio Berlusconi, è una patologia piuttosto comune della mano, che interessa i tendini del pollice: una tenovaginalite che coinvolge la guaina che riveste due estensori del pollice, denominati abduttore lungo ed estensore breve, che occupano il primo compartimento dorsale del polso. L'uso di un tutore che impedisca per qualche tempo i movimenti delle parti interessate, associato a farmaci antinfiammatori a volte è utile. Quando però il sintomo, ovvero il dolore, diventa importante si ricorre alla chirurgia. In passato, per il trattamento chirurgico della sindrome di De Quervein venivano praticate incisioni abbastanza lunghe. Ora l'intervento, di microchirurgia, viene praticato in anestesia locale e con un taglio di appena un paio di centimetri. Il paziente viene dimesso subito dopo. Si tratta di un intervento che ha una riuscita praticamente del 100%. L'intervento è minimamente invasivo e con un decorso post operatorio rapidissimo e determina un sollievo quasi immediato dei dolori a volte molto forti causati dalla sindrome di De Quervein.



  18. #22493
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    Citazione Originariamente Scritto da Vitor Visualizza Messaggio
    poi dite che uno pensa male

    La sindrome di De Quervein, di cui sembrerebbe soffrire il premier Silvio Berlusconi, è una patologia piuttosto comune della mano, che interessa i tendini del pollice: una tenovaginalite che coinvolge la guaina che riveste due estensori del pollice, denominati abduttore lungo ed estensore breve, che occupano il primo compartimento dorsale del polso. L'uso di un tutore che impedisca per qualche tempo i movimenti delle parti interessate, associato a farmaci antinfiammatori a volte è utile. Quando però il sintomo, ovvero il dolore, diventa importante si ricorre alla chirurgia. In passato, per il trattamento chirurgico della sindrome di De Quervein venivano praticate incisioni abbastanza lunghe. Ora l'intervento, di microchirurgia, viene praticato in anestesia locale e con un taglio di appena un paio di centimetri. Il paziente viene dimesso subito dopo. Si tratta di un intervento che ha una riuscita praticamente del 100%. L'intervento è minimamente invasivo e con un decorso post operatorio rapidissimo e determina un sollievo quasi immediato dei dolori a volte molto forti causati dalla sindrome di De Quervein.



  19. #22494
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    Yeah

    http://www.giornalettismo.com/archiv...ty-dopo-renzo/

    Nepostismo merda, roma ladrona buuuh

  20. #22495
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    ma no, cosa hai capito? deve essere una tipica usanza dinastica dei celti

  21. #22496
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    Predefinito Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)

    l'intervista della bignardi alla trota

    E la scuola di Adro? “Era giusto metterli, ma nella scuola la politica non deve entrare”. Scivola clamorosamente sull’inno nazionale: “Non mi piace che si dica che siamo ’schiavi di Roma’”. Non sa, il ragazzo, che il verso intende ricordare semplicemente gli antichi Romani (“che schiava di Roma iddio la creò”). Poi rivela che farebbe volentieri il ministro dello Sviluppo economico. “Non butterei nel cesso il tricolore, ma lo metterei via”, dice lui. E la Bignardi glielo regala tra gli applausi del pubblico.

  22. #22497
    Vitor
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    mi sa che dopo il "cretina" alla Marcegaglia ci siam persi Telese alla Zanzara. Da allora è scomparso

  23. #22498
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    Citazione Originariamente Scritto da Ater Rubor Visualizza Messaggio
    l'intervista della bignardi alla trota



    Mettiamolo a parte di un segreto.

    E' la vittoria ad essere schiava di Roma.


  24. #22499
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    nepotismo perché uno si occupa di politica

  25. #22500
    Vitor
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    un posto in Regione Piemonte non si nega a nessuno. Purché sia parente.

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