mi pare che la nord abbia fatto sapere che i 2 primi volumi abbiano venduto na sega e che quindi chi vuole andare avanti quando uscirà in inglese può pure iniziarsi a pgilare il 3° libro da thebookdepository
mi pare che la nord abbia fatto sapere che i 2 primi volumi abbiano venduto na sega e che quindi chi vuole andare avanti quando uscirà in inglese può pure iniziarsi a pgilare il 3° libro da thebookdepository
Niente, leggevo il topic e volevo dire che Cimice
Devo ordinarmi il secondo
quando lo farai resisti alle prime 200 pagine che so brutte, il resto rulla
Bon letto perchè avevo voglia di fantasy e di Locke Lamora me ne avevano parlato tutti un po' bene.
Che dire, bello bello bello, non è un capolavoro però si legge molto bene, è scorrevole la trama ha un suo andamento che anche se prevedebile si fa apprezzare per le sue variazioni abbastanza originali.
Spoiler:cioè che la banda dovesse subire qualche perdita era prevedibile come era previdibile il finale però il come ci si arrivi è interessante
I personaggi hanno quasi tutti un loro perchè, sono ben caratterizzati, alcuni sono macchiette, quasi tutti i bastardi gentiluomini sopratutto calo e galdo che devono essere imparentati con Fred e George Winsley , ma tutti i personaggi che incontrano hanno una loro funzione un loro perchè, anzi quelli meno approfonditi sono quelli che probabilmente saranno ripresi in altri romanzi.
Il prezzo è un po' altino però ammetto di non essermi pentito della spesa, inotlre non ha quasi mai momenti morti.
Ah un ultima cosa, ho mollato Martina al terzo libro perchè non ne potevo più, per chi ha avuto o ha la mia stessa idiosincrasia all'iniziare saghe che non si concluderanno dico di non preoccuparsi perchè il primo è autoconclusivo e godibilissimo da solo, quindi non leggerlo per questo motivo è un peccato.
notizie circa la pubblicazione dei capitoli seguenti ( in italiano intendo) ?
chiunque avesse news in merito non si dimentichi di questo topic!
ma come diavolo ha fatto a vendere poco questa PERLA?
in italiano dice che non esce più un cazzo
The Republic of Thieves in inglese thebookdepository lo da in uscita tra 161 giorni
la mia conoscenza della lingua inglese è decisamente limitata, posso solo sperare che la warner ne faccia un colossal al più presto e che scoppi la lamora-mania
Ultima modifica di Nomen Omen; 09-09-10 alle 15:33:18
Ho letto che dovrebbe uscire a breve un prequel (se non sbaglio a novembre), mentre il seguito dovrebbe uscire verso marzo. Il tutto pare stia notevolmente rallentando a causa della depressione di Lynch.
ma questo che voi sappiate è il seguito degli inganni?
si
l'autore è caduto in depressione evviva alle saghe da 7 libri pensate anni prima
ora per tirarsi sù incomincerà a mangiare, diverrà obeso, avrà problemi cardiaci e rallenterà la scrittura del suo romanzo fantasy ambientato strutturato su più volumi...
dov'è che l'ho già letta 'sta storia
secondo me la depressione gli è venuta comparando le vendite dei suoi libri con quelle di tuailait e dragonlans
o eragon
uffffffi il primo mi era piaciuto davvero tanto. Almeno era qualcosa di diverso dal solito fantasy stracciamaroni
mah io da quando ho iniziato a leggere un po' l'inglese mi son fatto l'idea che il solitofantasystracciamaroni non esiste, che gli editori italiani la roba stracciamaroni la vanno a pescare apposta tra le tante proposte originali e di valore perché qua questo vogliono
Quoto immik
Comunque devo ancora leggermi il seguito in inglese, è qui in coda
boh, io direi che gli editori sono convinti che qua questo si vuole.
Perchè poi appena esce una saga interessante come quella di martin a un prezzo interessante (perchè se lynch non vende è anche per il prezzo), poi i soldini si fanno pure
Dei, ho finito il pluridannato seguito degli Inganni, I Pirati dell'oceano rosso.
Mi aspettavo moltissimo da questo testo ma purtroppo devo ammettere di essere rimasto parzialmente deluso. Intendiamoci, non sto dicendo che sia un brutto libro, ma sicuramente non arriva ai livelli d'eccellenza cui era giunto il suo predecessore.
Lynch si dimostra ancora abilissimo nelle descrizioni paesaggistiche e nella gestione dei flashback, ma perde drasticamente in carisma. Nel primo capitolo mi è capitato in più di un'occasione di trovarmi a ridacchiare come uno scemo o a sentirmi il cuore pieno di ammirazione per l'incredibile genialità del protagonista. Ne " I pirati" questo non è mai accaduto, anzi in certi momenti ho avuto perfino l'impressione che il protagonista non fosse lui ma il fedele Jean. La cosa più bella del libro è probabilmente il rapporto d'amicizia che i due sviluppano, un amore fraterno indissolubile e obiettivamente commovente.
Alcune vicende narrate alla lunga si rivelano fini a loro stesse, senza quella visione d'insieme che caratterizzava gli inganni. Sono più che certo di avere letto più di un intermezzo con la certezza che lo avrei ritrovato più avanti e invece "puff"...svanito nel nulla.
Un piccolo spoiler per chi ha già letto il libro, giusto per condividere il mio pensiero sull'inadeguatezza del personaggio di locke
Spoiler:non vi sembra un'emerita boiata la conclusione dell'affare Requin? Due anni di lavoro fatti da locke Lamora e Jean Tannen, il meglio del meglio sulla piazza dei ladri, per poi ritrovarsi con 10 quadri falsi e un pugno di denari? dai, è come se mi dicessero che hulk non è capace di aprire una lattina di coca. non ci sta. Posso capire se avessero fallito in quello che sembrava il loro piano impossibile, ossia il furto al caveau di Requin, ma 10 quadri no. non ci credo che in due anni non abbiano avuto modo di verificarne l'autenticità.
Concludo ribadendo quanto scritto all'inizio, questo Pirati è una speranza disattesa ma si lascia leggere. avrei dato un bell' 8,5 agli Inganni, questo si piglia un 6- e tutti a casa.
hola.
Dei, ho finito il pluridannato seguito degli Inganni, I Pirati dell'oceano rosso.
Mi aspettavo moltissimo da questo testo ma purtroppo devo ammettere di essere rimasto parzialmente deluso. Intendiamoci, non sto dicendo che sia un brutto libro, ma sicuramente non arriva ai livelli d'eccellenza cui era giunto il suo predecessore.
Lynch si dimostra ancora abilissimo nelle descrizioni paesaggistiche e nella gestione dei flashback, ma perde drasticamente in carisma. Nel primo capitolo mi è capitato in più di un'occasione di trovarmi a ridacchiare come uno scemo o a sentirmi il cuore pieno di ammirazione per l'incredibile genialità del protagonista. Ne " I pirati" questo non è mai accaduto, anzi in certi momenti ho avuto perfino l'impressione che il protagonista non fosse lui ma il fedele Jean. La cosa più bella del libro è probabilmente il rapporto d'amicizia che i due sviluppano, un amore fraterno indissolubile e obiettivamente commovente.
Alcune vicende narrate alla lunga si rivelano fini a loro stesse, senza quella visione d'insieme che caratterizzava gli inganni. Sono più che certo di avere letto più di un intermezzo con la certezza che lo avrei ritrovato più avanti e invece "puff"...svanito nel nulla.
Un piccolo spoiler per chi ha già letto il libro, giusto per condividere il mio pensiero sull'inadeguatezza del personaggio di locke
Spoiler:non vi sembra un'emerita boiata la conclusione dell'affare Requin? Due anni di lavoro fatti da locke Lamora e Jean Tannen, il meglio del meglio sulla piazza dei ladri, per poi ritrovarsi con 10 quadri falsi e un pugno di denari? dai, è come se mi dicessero che hulk non è capace di aprire una lattina di coca. non ci sta. Posso capire se avessero fallito in quello che sembrava il loro piano impossibile, ossia il furto al caveau di Requin, ma 10 quadri no. non ci credo che in due anni non abbiano avuto modo di verificarne l'autenticità.
Concludo ribadendo quanto scritto all'inizio, questo Pirati è una speranza disattesa ma si lascia leggere. avrei dato un bell' 8,5 agli Inganni, questo si piglia un 6- e tutti a casa.
hola.Spoiler:imho è un modo per sottolineare che nemmeno loro due furboni siano sopra tutto e tutti, cioè che il mondo non è fatto di stupidi ma che alla fine sono soltanto delle pedine in mano a chi è veramente potente. Una truffa nella truffa.
Vorrei davvero leggere un giorno il prossimo libro per vedere come tolgono d'impiccio jean con la storia del veleno
Spoiler:imho è un modo per sottolineare che nemmeno loro due furboni siano sopra tutto e tutti, cioè che il mondo non è fatto di stupidi ma che alla fine sono soltanto delle pedine in mano a chi è veramente potente. Una truffa nella truffa.
Vorrei davvero leggere un giorno il prossimo libro per vedere come tolgono d'impiccio jean con la storia del velenoSpoiler:eh, nell'impiccio ci è rimasto Locke, non Jean cmq fino a quando non tradurranno in italiano io son tagliato fuori, il mio inglese fa schifo
imho la differenza fondamentale tra i due libri è che il primo è stato scritto per vendere una saga, mentre il secondo per essere parte di una saga.
Questo fa sì che il primo sia autoconclusivo in tutto e per tutto mentre il secondo è strutturato, pur essendo una storia conclusiva, per poter dare il là ad un seguito, con una serie di sottotrame lasciate "appese"
Spoiler:la conclusione dell'affare Requin rientra proprio in questo schema.
Tutte le saghe hanno una crescita del protagonista e generalmente anche una caduta per dimostrare l'umanità del personaggio e la sua capacità di risalire la china e vincere (vedi struttura del primo libro).
Esempi classici possono essere:
- il signore degli anelli dove il gruppo nel primo libro, nonostante siano tutti superfighi le prendono a destra e a manca per poter poi risalire la china fino al terzo libro
- guerre stellari dove la crescita di luke si arresta nel secondo per poi giungere al finale
Il colpo di Requin ha la stessa funzione imho, perdono nel secondo per tornare nel x libro.
imho la differenza fondamentale tra i due libri è che il primo è stato scritto per vendere una saga, mentre il secondo per essere parte di una saga.
Questo fa sì che il primo sia autoconclusivo in tutto e per tutto mentre il secondo è strutturato, pur essendo una storia conclusiva, per poter dare il là ad un seguito, con una serie di sottotrame lasciate "appese"
Spoiler:la conclusione dell'affare Requin rientra proprio in questo schema.
Tutte le saghe hanno una crescita del protagonista e generalmente anche una caduta per dimostrare l'umanità del personaggio e la sua capacità di risalire la china e vincere (vedi struttura del primo libro).
Esempi classici possono essere:
- il signore degli anelli dove il gruppo nel primo libro, nonostante siano tutti superfighi le prendono a destra e a manca per poter poi risalire la china fino al terzo libro
- guerre stellari dove la crescita di luke si arresta nel secondo per poi giungere al finale
Il colpo di Requin ha la stessa funzione imho, perdono nel secondo per tornare nel x libro.Spoiler:d'accordo, capisco perfettamente, però in tutto il libro locke e jean sono vittime degli eventi. la caduta di cui parli credevo fosse già ampiamente avvenuta e aspettavo il finale proprio per gioire della risalita, non vedevo l'ora di restare incredulo di fronte al modo con cui sarebbero potuti uscire vincitori da quelle assurde situazioni in cui si sono ficcati, e invece..