Ma ce l'abbiamo tutti, 'sta "coscia posteriore sinistra", o solo Traorè?
Cioè, ho controllato: io a sinistra di coscia ne ho solo una, nè posteriore nè anteriore, e voi?
il punto é sempre lo stesso: se prendi gente che spesso si é rotta in carriera, non puoi aspettarti che smetta di farlo di punto in bianco. traore tanta manna se si farà mezza stagione. e aquilani è sano da troppo per i suoi standard, mi meraviglierei se nelle prossime due settimane non dovesse avere almeno un affaticamentino muscolare...
Ma che cazzo di fotografia, dove l'hai pescata?!?
Sembra... sembra qualcuno, soprattutto per il sorriso, ma non ricordo chi!!!
due articoli del blogger mauro zucconi, alias chinasky77, credo abbastanza condivisibili dai più
Calma e gesso
Mi ha scritto un “vero” tifoso juventino accusandomi di non essere un “vero” tifoso juventino perché critico sempre la Juventus.
La prima cosa che ho pensato è che avesse suppergiù quattro anni, perché solo chi è nato o ha cominciato a seguire il calcio dopo la stagione 2005-06 può credere che questa sia la “vera” Juventus, e mi riferisco a tutte le partite di quest’anno eccetto, guarda caso, quella con l’Inter, che è stata di sicuro una partita all’altezza dei vecchi tempi (e per la quale ancora oggi provo un misto di ammirazione e fiducia nei confronti di Marotta e Del Neri e di gran parte dei giocatori), ma che è una partita nella quale la Juve dà sempre qualcosa in più (l’anno scorso, nella più disgraziata stagione della sua storia, è stata tra i pochi a battere i nerazzurri) e l’Inter qualcosa in meno, forse bloccata da un qualche tipo di groviglio psicologico del genere «ora che gli arbitri non sono corrotti devo dimostrare che, senza arbitri corrotti, avrei vinto io».
Ora, se la Juve giocherà sempre da qui in avanti come ha giocato al Meazza, è facile pensare che possa lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata e magari vincerlo, così come poteva vincere domenica sera, ma il punto è che, primo, la Juve pre-Calciopoli vinceva lo scudetto o era sempre lì nel gruppo e comu
nque un anno sì e l’altro quasi arrivava in finale di Champions e, ok, spesso la perdeva, ma quello era il punto più basso della sua stagione (poi dici che uno è abituato troppo bene); secondo, a dire il vero giocava sempre come ha giocato ieri al Meazza, era famosa per essere una squadra irriducibile che rimontava spesso e faceva paura a chiunque e infatti andava al Camp Nou e vinceva o quando le capitava a tiro il Real Madrid lo sbriciolava, insomma, direi che siamo molto lontani da quei livelli e io non sarò soddisfatto finché non li raggiungerà di nuovo e stabilmente; terzo e ultimo, se non ho fatto male i conti, abbiamo sette punti in meno dell’anno scorso, e l’anno scorso è finita in tragedia dopo essere cominciata benissimo, dopo la vittoria con l’Inter tutti pensavamo che forse era l’anno buono per vincere scudetto e Champions e poi è arrivato il Bayern, ne abbiamo presi quattro in casa e siamo sprofondati in una disperata voragine di miserabile e irreversibile sciagura, costretti a lottare per un posto nello spareggio del preliminare del girone di qualificazione della Coppa Amatori con il Pizzighettone. Perciò dico solo che voglio essere prudente, e non è vero che sia sempre insoddisfatto; domenica chiedevo due cose alla mia squadra: di non perdere, e di rifilare qualche cazzotto all’Inter. Direi che me le ha date. Poi Benitez ha detto che con un po’ di fortuna avrebbero vinto loro, ma io dico che, per fortuna nostra, non c’era Mourinho.Noi niente
Quello che è successo ieri sera a Genova è per me inspiegabile.
Ci sono 2.000 cosiddetti facinorosi che si arrampicano sulle protezioni, tagliano reti e lanciano fumogeni terrorizzando donne, ultrà e bambini, e che cosa succede? Arrivano i poliziotti. Benissimo. Finalmente. Quanti? Sei. Uno ha la pancia e la faccia di mio nonno. A un altro sta per crescere un baffo. Voglio dire, cristo santo, siamo in mondovisione, dove diavolo sono le nostre “forze” dell’ordine?
Va bene. I sei poliziotti si schierano a testuggine e poi a rombo e a semicerchio, prima a distanza e poi vicino, vicinissimo, si spremono a tappo contro le porte d’ingresso del settore ospite.
“Stanno per entrare!”, grida il telecronista, con il pene eretto (troppo facile dire che poi dirà che è una vergogna eccetera, ma per fortuna hanno inventato la preterizione. “Regia? Spostate di ventuno gradi a nord-ovest quella cazzo di telecamera su quel cazzo di spettacolo che mai, mai e poi mai vorremmo vedere”), ma non stanno per entrare, non gli passa neanche per la testa di entrare, e fanno bene, perché sarebbero sei contro duemila, sei contro duemila chiusi in uno spazio grande come la camera da letto di mia nonna, gli mangerebbero la testa.
Stanno aspettando gli altri, penso, e ingenuamente immagino decine di migliaia di poliziotti in marcia verso lo stadio, poliziotti grandi e grossi e incazzati neri, con mitra e manganelli e i caschi a forma di teschio e il mantello, così dovrebbero essere i nostri reparti antisommossa, penso, dovrebbero fare una paura fottuta, e invece arriva solo un pasciuto delegato Uefa in giacca e cravatta con una cartelletta blu che annota a penna ogni evento, ogni dettaglio, ogni particolare utile per analizzare la situazione: lecca un filo d’erba, strappa un capello a un facinoroso, intervista un fumogeno. Poi entra un vigile con un idrante.
“Stanno per usare gli idranti!”, urla il telecronista, nudo sulla poltrona. “Ora usano gli idranti!”. Gli piacerebbe. “No, gli idranti vengono usati per spegnere i fumogeni!”. Nemmeno. Vengono usati per bere, c’è un pompiere con il bicchierino di carta che si fa versare dell’acqua tiepida dal pompiere che regge l’idrante. Poi ci mette una bustina di tè alla vaniglia e si gira a gustarsi la scena.
Nel frattempo i facinorosi stanno per sfondare le protezioni, bruciano bandiere, lanciano roba, sassi, fanno il gesto dell’ombrello e altre cose orribili. Ci prendono per il culo davanti a tutto il mondo (ma, soprattutto, davanti a noi stessi) e noi cosa? Noi niente.
“Stanno vincendo loro”, commenta il telecronista, indignato. Poi un suo collega viene colto da illuminazione demagogica ed esclama: “E questo proprio nel giorno della commemorazione dei caduti!”. Penso che gli dicano: “Ma che cazzo c’entrano adesso i caduti, diobono?”, e invece beccano subito, ci mancherebbe: “Sì! Sì! I caduti! È una vergogna! Tutto lo stadio era pronto a commemorare i caduti!”. (È a questo punto che mi sembra di essere tornato sul piazzale della scuola media dove speravi che qualcuno litigasse e cominciasse a prendersi a cazzotti per assistere dal vivo allo spettacolo della violenza ma senza essere tu a subirla).
Come ultimo tentativo, arrivano i giocatori serbi che, secondo una logica autoconservativa che capisco benissimo e approvo in pieno, applaudono i loro tifosi e gli fanno capire di essere con loro.
“Sono applausi ironici!”, gridano allora le mamme e le nonne dei telecronisti Rai. In realtà non sembrano affatto applausi ironici. I giocatori serbi fanno anche un gesto strano ma che ha l’aria di essere molto significativo e che infatti verrà poi fuori essere un segno ultranazionalistico o roba del genere. Fossi al posto del telecronista sfrutterei l’occasione per stare zitto e farmi un Braulio, ma uno di loro dice: “Gli hanno fatto segno che, se continuano così, perderanno la partita tre a zero!”, dimostrando di non aver capito che: a) i “facinorosi” vogliono che la partita venga sospesa e persa tre a zero dalla loro squadra; b) il compito di un giornalista/telecronista/commentatore/osservatore dovrebbe anzi è quello di descrivere gli eventi che avvengono per come avvengono, essere una specie di telepantografo antropomorfo del dato fenomenico, e non descrivere gli eventi per come lui pensa/crede/spera/immagina (o, peggio, per come qualcuno gli dice) che dovrebbero avvenire, perciò, nel caso specifico, si capiva immediatamente che non erano applausi ironici, perché l’applauso ironico è di norma accompagnato da un’espressione del volto che sia in contrasto con il significato apparente del gesto – è il suddetto contrasto a generare l’effetto ironico –, espressione che i giocatori serbi non avevano; c) se i giocatori della Serbia avessero applaudito ironicamente, oggi la Juve non avrebbe più un’ala destra, tanto per cominciare. A volte il giornalista può provare a mettersi per un istante nei panni degli altri, prima di tornare in quelli obiettivi e imparziali che la sua professione gli impone. Questo aiuta, talvolta, ad avere una migliore comprensione degli eventi che dovrà poi raccontare.
Dopo il tentativo dei giocatori serbi, la partita comincia. Non si capisce che cosa sia cambiato, ma comincia. Dura sei minuti, nei quali sembra che i telecronisti Rai non siano più sufficientemente sereni (ma accusano l’arbitro di non esserlo) e reclamano un’espulsione che non c’è e un rigore che non c’è, offrendo la sgradevole sensazione di volersi in qualche modo vendicare dell’affronto degli ultrà serbi prendendo a pallonate la loro nazionale, cosa che mi sta bene, ma io sono un tifoso seduto a casa sul divano, credo di averne diritto.
Ora, la partita verrà vinta dall’Italia per tre a zero, che è la nostra miglior vittoria degli ultimi quattro anni, ma che è l’evento inspiegabile di cui parlavo all’inizio.
Perché, mi chiedo, se i tifosi di una squadra lanciano dei fumogeni in campo impedendo il corretto svolgimento dell’incontro, a rimetterci deve essere la squadra? Va bene che così si puniscono anche i suoi tifosi, ma in fondo è un po’ come prendere uno che ha un piccolo cancro al tallone d’achille e immergerlo in un bidone di liquido radioattivo e far così crepare lui e le cellule malate che si porta dentro (che è un po’ l’attuale meccanismo di cura del cancro, peraltro); e poi, se si vuole punire qualcuno, prima ci si dovrebbe chiedere che cosa desidera, quindi fare il contrario. Se dei tifosi vogliono far sospendere una partita, il modo di punirli è farla giocare ugualmente, e dunque non era più logico far tornare a casa gli ultrà serbi e poi dire alla gente “Ohi, non ci sono più, tornate”, e poi giocare? O farli uscire subito e poi giocare a mezzanotte? O la settimana prossima? Mi state dicendo che se io, tifoso juventino, ogni domenica metto una sciarpa dell’Inter, vado allo stadio e centro il portiere avversario con un fumogeno, l’Inter perde l’incontro?
No perché, se è così, io vado.
I segreti del Mercato Juve: chi va preso e chi no! Bravo Agnelli, Marotta nel CDA la scelta giusta. Inter, Milan e Napoli: tre storie da raccontare. "Metti Collina", l'equivoco è alla base.
Finalmente torna il campionato. Avevo già parlato in precedenza di quanto poco si confacessero le partite della Nazionale alla mia idea di calcio vero, quello che ho sempre amato respirare e che più mi appartiene; è altresì evidente che dopo quanto accaduto a Genova, le mie convinzioni non possano che uscirne assolutamente rafforzate. Dedicherò infatti solo qualche riga ad esprimere il mio pensiero sul delirio di Marassi, preferendo di gran lunga concentrarmi su ciò che più appassiona sia me, che sicuramente anche voi. Apro e chiudo la parentesi rendendo nota tutta la mia approvazione nei confronti dell'operato delle forze di polizia nella serata di martedì. L'unico passaggio chiave sul quale vale la pena riflettere è immaginare le conseguenze tragiche alle quali si sarebbe potuto andare incontro, e rendersi poi conto che alla luce dei fatti fortunatamente non si sono verificate. Gli agenti sono intervenuti dove era importante lo facessero, arrivando peraltro a risultati più che concreti. Fine dell'inciso.
Tornando a noi, al calcio giocato più che chiacchierato e soprattutto giudicato, mi piace sottolineare in maniera più che positiva la scelta della Juventus di inserire Marotta nel Consiglio di Amministrazione della società. Lo reputo un segno di fiducia di grandissima importanza, all'uomo prima ancora che al dirigente, che potrà sicuramente favorire e stimolare Marotta nel suo lavoro.
Un lavoro peraltro sempre piuttosto impegnativo, se dovessero poi tradursi in trattative concrete tutte le voci che da settimane fanno da corollario alle cronache di mercato bianconere. Il nome che viene venduto ai tifosi in questo periodo è quello di Karim Benzema. Premesso che non so se veramente dalle parti di corso Galileo Ferraris ci si sta muovendo in questa direzione, mi trovo costretto a confermare la mia idea poco lusinghiera nei confronti del centravanti del Real Madrid. Mourinho è uno che se ne intende, lo sappiamo tutti, e qualora dovesse decidere di privarsi di un investimento tanto importante, effettuato dalla sua società poco più di un anno fa, verrebbe da domandarmi prima e informarmi subito dopo, relativamente alle motivazioni alla base di questa scelta. Il francese a me non piace, non lo nascondo: lo trovo un talento incompiuto più per colpe proprie e di chi lo ha gestito. Poco disponibile al sacrificio, difficile da collocare a livello tattico. Le sue enormi qualità fisiche e tecniche non sono sufficienti a supplire carenze tanto importanti. Lo lascerei a chi ce l'ha già. Un discorso totalmente diverso, va invece strutturato per quanto riguarda il talento olandese Ibrahim Afellay. Questo, per dirla come piace a me, "è uno buono davvero". È giovane, e vanta un bagaglio tattico assolutamente di prim'ordine, caratteristica insita a tutti i giocatori provenienti dalla scuola di calcio olandese. Se a ciò aggiungiamo che il contratto del ragazzo con il Psv Ehindoven scadrà nel giugno 2011, la risposta ai rumors diventa inequivocabile. Il ragazzo deve essere comprato. Io, non ci avrei pensato un attimo.
Non credo neanche lontanamente ad un Lionel Messi con la maglia dell'Inter: non scherziamo. Quelli sono talenti che vanno cresciuti in casa e valorizzati, non venduti. Chi vende Messi è un pazzo, chi acquista Messi è un sognatore. Mi dicono che mi sto sbilanciando sul Milan: io credo che lo scudetto possa davvero andare ai rossoneri. Un bravo a De Laurentiis per quanto sta facendo a Napoli, in una situazione non facile. Continui così, con l'appoggio di tutte le componenti.
Chiudo il nostro appuntamento settimanale toccando un tema al quale spero di non essere presto più associato. Il processo di Napoli relativo a Calciopoli. Ho accolto con un sorriso sulle labbra molte delle interpretazioni che alcuni organi di informazione hanno voluto attribuire al fatto che il perito abbia stabilito che la frase incriminata "Metti Collina" sia stata pronunciata da Bergamo e non da Facchetti. Tengo a dire che non ho la minima intenzione di mettere in dubbio quanto stabilito, ma mi preme altresì sottolineare come non sia certo questo il cardine dell'inchiesta. La rilevanza di quella conversazione viene assolutamente ridimensionata se messa in parallelo con gli ormai celebri dialoghi tra lo stesso Facchetti e Mazzei, in cui veniva stabilito chi inserire nella griglia, piuttosto che quelli con Bergamo. Chi dica cosa, conta poco. Ciò che è fondamentale è che chi sosteneva di non aver mai avuto contatti con nessuno, è andato lontanissimo dal dire la verità. Piaccia o non piaccia.
http://www.tuttomercatoweb.com/juven...d&idtmw=233617
ragazzi vado OT ma non posso non dirvelo...
ho fatto 2 partite online con la juve a fifa11(sono di livello2 o 3 non ricordo),ragazzi che tensione,quasi fosse una partita vera...la prima e' juve -turchia vabbe' accostamento strano...pero' la partita e' equilibrata,il mio centrocampo perde un po' troppi palloni e non rifornisce granche' le punte ma se non altro la difesa fa una buona guardia e il mio avversario spreca alcune buone occasioni.Ma al 70° arriva l'occasione che cambia la partita:punizione dai 24 metri,il capitano alla battuta(premetto che non ho per niente chiaro come si tirino le punizioni,diciamo che cerco di mirare l'area attorno all'incrocio e di dare l'effetto in modo che il pallone non si alzi),mi prendo qualche secondo e poi,via lascio partire il tiro che s'invola oltre la barriera e va li dove il portiere non puo' nulla,non vi dico che gioia,poi sul finale c'e spazio anche per il 2-0 firmato da Milos Krasic che si beve la difesa e lascia partire un diagonale micidiale.
Con il morale ringalluzzito decido di affrontare un altro match,questa volta con mia somma preoccupazione dovro' affrontare il Milan a S.Siro.Come nelle mie peggiori previsioni il mio avversario sembra decisamente piu' forte di me,il suo gioco e' rapido e preciso e le mie azioni non prendono nemmeno il via,tra l'altro cosa assai strana i suoi giocatori sembravano essere molto ma molto piu' veloci dei miei,quasi che stessi giocando col lecce e non con la juve(cioe' i miei facevano le azioni molto piu' lentamente del solito...bohh).Passo 45 minuti in balia del mio avversario,dove solo la fortuna mi grazia perche' la mia difesa puo' ben poco contro ibra e binho,miracolosamente dunque il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Entro in campo nella ripresa con aquilani al posto di marchisio e melo al posto di sissoko,i primi 10 minuti sono l'esatta fotocopia del tempo appena concluso ma attorno al 12° krasic con un guizzo si smarca e lascia partire il sinistro che pero' si infrange sciaguratamente sul palo,tra un santo e una madonna penso che se mi sono giocato anche questa occasione il risultato sia ormai scontato,ma invece col passare dei minuti sembra che la mia squadra abbia preso le misure al milan che ora e' sempre temibile ma non spadroneggia.Infatti dopo un pallone recuperato dal buon Melo al 30°della ripresa che lancia Krasic in una corsa forsennata sulla fascia,nasce il gol capolavoro di Alex che servito da un pregevole cross della furia serba,confeziona un gol in rovesciata da cineteca(mannaggia ma in mp non si possono salvare i replay?).A spezzare pero' i sogni di gloria dei bianconeri ci pensa il solito Ibra che dopo soli 5 minuti firma il pareggio con un'azione in solitaria che brucia la difesa bianconera e trafigge l'incolpevole storari.
Tutto finito?Macche! quando ormai il 90° era pressoche' raggiunto l'arbitro si inventa un fallo in area che francamente pareva inesistente,ADP alla battuta,gol e vittoria in saccoccia,non vi dico che felicita' FUCK YEAH
S@m su che piattaforma giochi ?
Per il mio fantacalcio faccio il tifo per Quaglierellebell15/10/2010 - IL PUNTO SUI BIANCONERI
Iaquinta a riposo, Traorè ancora ko
Amauri è ancora alla riecrca del primo gol in campionato
Contro il Lecce tocca ad Amauri
GIANLUCA ODDENINO
Era appena rientrato in gruppo, ma Armand Traorè si è dovuto nuovamente fermare per un dolore alla coscia sinistra già colpita da una lesione muscolare. Il terzino sinistro francese oggi verrà sottoposto ad accertamenti clinici per valutare l'entità dell'infortunio patito ieri in allenamento. Precauzionalmente Iaquinta non ha preso parte alla partitella, disputata davanti a 250 tifosi grazie alla riapertura delle tribune di Vinovo, e così Del Neri è tentato di far giocare Amauri titolare contro il Lecce con Del Piero e Quagliarella in ballottaggio per l'altro posto.
I morti non solo vivono e camminano ma alcuni anche parlano15/10/2010 - INTERVISTA
Blanc: "Nel nostro nuovo stadio mai
come a Genova, cambieremo il calcio"
L'ad della Juventus Jean-Claude Blanc, 47 anni
Sul Cda allargato: «Nedved e Marotta rafforzeranno il legame tra società e squadra»
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
Jean Claude Blanc, la questione stadi-tifosi è tornata al centro dell'attenzione dopo Italia-Serbia. La Juve come ha sviluppato la sicurezza del nuovo stadio?
«Nella progettazione abbiamo lavorato con tutte le componenti sportive e le forze dell'ordine perché l'idea era quella di creare una struttura funzionale per il calcio e per le famiglie, dove chi lavora per la sicurezza possa agire al meglio».
Che lezione arriva dagli incidenti di Genova?
«Che c'è un gran lavoro da fare innanzitutto sulle infrastrutture, perché non basta la tessera del tifoso. Il segnale è molto forte: bisogna riportare le famiglie in stadi sicuri, nuovi ed accoglienti».
Quando sarà pronto il vostro?
«Tra nove mesi: abbiamo avuto coraggio e siamo stati gli apripista. Ora un calcio nuovo partirà da Torino».
Anche per quanto riguarda le finanze? Lei ha annunciato che sono stati raggiunti gli obiettivi commerciali…
«Siamo riusciti a coinvolgere partners nazionali ed internazionali che credono nella Juve. La risposta è stata molto positiva nonostante la crisi economica e aiuta a dare poi i giocatori a Del Neri».
Come è cambiato il valore Juve senza la Champions?
«Non è cambiato grazie alla qualità, all'innovazione e al poco affollamento: abbiamo solo 12 brand e garantiamo la migliore visibilità possibile».
A quando lo sponsor della seconda maglia?
«Arriverà entro fine anno».
State già legando i vostri marchi al futuro stadio?
«Lavoriamo già sul 2011-2012 e 2012-2013 e la nostra nuova casa permetterà di aumentare la visibilità dei nostri partners».
Come?
«Con un sistema di doppia produzione televisiva, gestito direttamente dalla Juve: la prima sarà nazionale per il mercato italiano, la seconda internazionale e andrà in tutto il mondo. Cambiando la dislocazione delle telecamere si potranno gestire doppi spazi con un singolo evento».
Come giudica l'ingresso di Nedved e Marotta nel cda?
«Abbiamo voluto dare più forza a tutte le componenti della società, creando un legame più diretto fra consiglio d'amministrazione e squadra».
Che ruolo avranno?
«Nedved sarà l'ambasciatore della Juve: sapeva che la porta era sempre aperta e sono contento che possa portare la sua esperienza. Marotta adesso sarà in prima linea per spiegare la sua strategia».
Come giudica questa prima parte di stagione?
«Le ultime due partite hanno mostrato una crescita: in difesa il lavoro fatto da Del Neri è buono e il livello di concentrazione è alto. Siamo fiduciosi».
Inutile sottolineare quanto sia stupido affermare il raggiungimento degli obiettivi stagionali e poi affermare che per ora non ci sono novità sullo sponsor della seconda maglia
mi piacciono le interviste di Melo sono sempre piene di smargiassate e similiaJuventus, Melo: "Sono cambiato, ma non sono mai stato un cattivo"
15.10.2010 08.09 di Marco Gori articolo letto 167 volte
Fonte: Gazzetta dello Sport
Dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, il centrocampista della Juventus, Felipe Melo, racconta: "Io il cattivo che è diventato un pezzo di pane? Non confondete il carattere con la cattiveria. Comunque, fate voi. Ho sentito pure di peggio: Dopo il Mondiale mi hanno dato dello sleale. Andate a rivedervi la mia carriera: non ho mai fatto male a nessuno. Sono duro, grintoso, ma corretto. Sarà perché pratico il Vale Tudo? Sbagliato. Mio papà praticava il Vale Tudo, io ho fatto Ju-Jitsu, altra roba. Dove sono cresciuto? A Volta Redonda, nello stato di Rio de Janeiro. Ma a nove anni mi sono trasferito a São Gonçalo, più vicino a Rio. Ci ho vissuto con i nonni dopo che mi prese il Flamengo. Andavo ad allenarmi in pullman, spesso da solo. Non ero in una favela, ma di certo nemmeno in un posto tranquillo, diciamo in un luogo dove si diventa grandi in fretta. Come giudico il nuovo CT Menezes? Se guida il Brasile vuol dire che lo merita. Anche se mi ha fatto fuori? Io so quello che valgo. Sono un grande giocatore, il brasiliano più pagato dalla Juventus, uno dei club più prestigiosi del mondo. Penso a fare il mio dovere in campo, a dare tutto, inseguo il sogno di tornare in Nazionale. E se gioco bene il c.t. non potrà non tenerne conto. Lui ha il dovere di osservare tutti i brasiliani. Oltretutto, so che per un po' si fermerà in Europa per vedere alcune partite. Bene, lo invito anche da noi, magari per Milan-Juventus..".![]()
Un paio di considerazioni (non richieste, lo so... flettetevi!)...
Non l'ho capita, che significa "doppi spazi con un singolo evento"?Come?
«Con un sistema di doppia produzione televisiva, gestito direttamente dalla Juve: la prima sarà nazionale per il mercato italiano, la seconda internazionale e andrà in tutto il mondo. Cambiando la dislocazione delle telecamere si potranno gestire doppi spazi con un singolo evento».
Non che conti chissà che, giusto per curiosità... intende "doppi spazi televisivi"?
Dunque, ora il perchè di Marotta in CdA è più chiaro: potrà andare direttamente lui, a spiegare il suo lavoro (a cosa gli servono eventuali soldi in più, come e perchè ha speso, ecc.). Vista così è una buona idea, sicuramente.Come giudica l'ingresso di Nedved e Marotta nel cda?
«Abbiamo voluto dare più forza a tutte le componenti della società, creando un legame più diretto fra consiglio d'amministrazione e squadra».
Che ruolo avranno?
«Nedved sarà l'ambasciatore della Juve: sapeva che la porta era sempre aperta e sono contento che possa portare la sua esperienza. Marotta adesso sarà in prima linea per spiegare la sua strategia».
Il ruolo (e soprattutto il perchè) di Nedved rimane misterioso, al di là delle solite dichiarazioni di facciata.
Su Melo: certo che dal Vale Tudo al Ju-Jitsu il salto è bello grosso, come cazzo fanno a diffondersi certe scemenze?
Sul suo ritorno in nazionale la vedo grigia, un mediano puro come lui giusto Dunga poteva apprezzarlo, in Brasile. Menezes probabilmente tornerà ai centrocampisti-registi, come da tradizione.
Per ora chi sta giocando, da centrali? Non ho seguito le ultime partite dei brasiliani...
La juventus attualmente ha un proprio circuito di telecamere, in pratica la juve registra le partite e le vende a chi le trasmette.
Se ho capito bene la juve registrerà le partite con due sistemi diversi di telecamere, quindi due diverse regie, e poi venderà i due prodotti su mercati diversi.
Così se De Ceglie e Motta sparano un pallone in tribuna invece di crossarlo le telecamere per le riprese italiane seguiranno il pallone mentre quelle straniere inquadreranno la folla![]()
Voglio nome e cognome di tutti quelli che lo pensano....C'è anche un'altra corrente di pensiero: c'è chi pensa che Amauri e Iaquinta insieme siano devastanti...
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Quindi dici che ci sarà una ripresa per il circuito nazionale e una per il circuito estero?
Fichissimo... un'inquadratura per Del Neri che urla (coi sottotitoli) e una per De Ceglie che non lo capisce!
PS: ma la Juve che riprese vende? Quelle di Premium e basta, no?
Perchè a quanto ne so io Sky se le fa da sè, le riprese, e la Rai usa quelle di Sky...
Si sarà una sorta di difesa per le pallonate ai tifosi![]()
C'è anche un'altra corrente di pensiero: c'è chi pensa che Amauri e Iaquinta insieme siano devastanti...Possibile esista qualcuno che pensa così
Spero sia un piccola corrente, altrimenti c'è da preoccuparsi.
un po' mi mancherà
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A me per niente, non ha mai capito molto di calcio e non è riuscito a ricomporre i cocci del giocattolo post calciopoli anzi per ricostruire ha fatto più danni che cose buone.
però è bellissimo![]()
Lo preferivo brutto e vincente.
Uh se rimane Gigi, uh come rimane...Buffon, un tesoro: ancora di più se lo cedi
Secondo voi è troppo tamarra ?
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© Foto Pegaso
Vi spieghiamo perché certe operazioni si giustificano col bilancio L’importanza degli ammortamenti colpisce i vecchi del gruppo Dall’analisi emerge che i potenziali affari restano i giovani cresciuti nel vivaio. Il supercolpo economico sarebbe dar via Chiellini
TORINO, 15 ottobre - Rinunciare a Gigi Buffon può essere un colpo al cuore per i tifosi bianco*neri che stravedono per il numero 1, ma sicuramente diventa un affare d’oro per le casse della Juventus. Il portiere appartiene infatti alla categoria di giocatori che garantiscono ampie plusvalenze ai bilanci della società e l’eventuale trasfe*rimento, la prossima estate, al Manchester United (ipo*tesi di cui hanno discusso Alex Ferguson e Silvano Martina, procuratore del portiere) permetterebbe al club bianconero di guada*gnare parecchio, e non sol*tanto per il risparmio di 6 milioni d’ingaggio: la sua cessione viene infatti valu*tata sui 15 milioni, a bilan*cio il suo valore residuo è di 6,4 milioni ma è destinato a diminuire ancora nel giu*gno 2011 per effetto di un altro anno di ammortamen*to, così gli amministratori bianconeri potrebbero, nel caso in cui il passaggio an*dasse in porto, calcolare ri*cavi superiori ai dieci milio*ni di euro.
MERCATI PARALLELI - Buffon è il caso più eclatan*te, e non soltanto per il prezzo pagato nel 2001 per accaparrarselo - 105 miliar*di di lire, cifra record per la Juventus -, ma anche per la differenza tra il valore sul mercato e il valore economi*co messo sul bilancio del club, però ci sono tanti altri bianconeri in grado di assi*curare altrettante plusva*lenze vantaggiose. I conteg*gi dei rendimenti sono pre*sto fatti: esiste infatti un mercato reale, quello che tiene conto del rendimento del giocatore, dell’età, delle prospettive future, ed è la cifra alla base delle trattati*ve nella campagna acquisti ( 15 milioni nel caso di Buffon), poi esiste il merca*to virtuale, ovvero le valu*tazioni non tecniche ma me*ramente finanziarie che si basano su semplici criteri matematici. Quando una società acquista un giocato*re, divide il prezzo pagato per gli anni di contratto, la cifra che ottiene sarà am*mortizzata, e quindi sot*tratta, ogni anno dal prezzo d’acquisto: da questo calco*lo si ottiene il valore econo*mico del giocatore. Se nel corso del suo contratto, il giocatore prolunga il lega*me con il club, il valore al momento della firma viene nuovamente ripartito per gli ulteriori anni di contrat*to. E’ il caso di Alessandro Del Piero, giunto ormai al quinto rinnovo: non è un ca*so che il suo valore a bilan*cio sia ormai da parecchio zero. E’ arrivato a basso co*sto, approdando in Prima*vera e ha ammortizzato nel giro di pochi anni il prezzo pagato dalla Juventus.
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Quando lo dico io non mi crede nessuno..la stessa cosa succede a me.
Con il morale ringalluzzito decido di affrontare un altro match,questa volta con mia somma preoccupazione dovro' affrontare il Milan a S.Siro.Come nelle mie peggiori previsioni il mio avversario sembra decisamente piu' forte di me,il suo gioco e' rapido e preciso e le mie azioni non prendono nemmeno il via,tra l'altro cosa assai strana i suoi giocatori sembravano essere molto ma molto piu' veloci dei miei,quasi che stessi giocando col lecce e non con la juve(cioe' i miei facevano le azioni molto piu' lentamente del solito...bohh)![]()
Devastanti proprio no,ma se stessero un pochino meglio del solito e venissero ben gestiti,sarebbero senza ombra di dubbio la migliore coppia d'attacco della nostra squadra...
Ma se mio non aveva 5 palle era un flipper...
@Bobo:è una protesi?![]()
@Camus: gioco su pc