Topic ciclico, lo so. Qualcuno forse si ricorda di me...un tempo frequentavo parecchio questo forum.
Poco più di due anni fa conobbi quella che pensavo essere la donna della mia vita. Ci conosciamo i primi di gennaio 2011, e a marzo ci fidanziamo "ufficialmente". In questi due anni ci siamo amati davvero molto, e abbiamo condiviso davvero tanto. Agli occhi di tutti ci saremmo sposati! Malgrado il momento difficile per lei (per altre ragioni), siamo stati molto uniti, sebbene ci siano stati alti e bassi.
Ad aprile 2012 lei si trasferisce a Milano perché vince una borsa per un master. Inizia un momento difficile...da che ci vedevamo tutti i giorni, siamo passati a vederci due volte al mese. E' dura, ma quasi miracolosamente il nostro rapporto si intensifica: da un lato ci vediamo meno, dall'altro quando ci vediamo stiamo insieme tutto il giorno, spesso anche per 5 o 6 giorni. Ad agosto facciamo la seconda vacanza (importante) insieme: due settimane in Marocco. 50 gradi all'ombra, ma ne è valsa la pena. L'anno prima eravamo stati in Turchia, e anche lì abbiamo vissuto momenti magici.
Intanto iniziamo a pensare al futuro...a convivere e a partire, lasciare l'Italia alla volta di Londra. Lei ha quasi 26 anni e io 24: l'idea era che dopo la mia laurea (a luglio di quest'anno), saremmo partiti insieme. In realtà mi sarei dovuto laureare ad aprile, cioè adesso, però non ce l'ho fatta con la tesi e quindi ho rinviato di qualche mese. Iniziano le prime difficoltà, dovute al timore per il futuro: dovevamo partire ad aprile/maggio, ma il programma salta. Nel mentre le offrono un contratto a Milano, che accetta: ha bisogno di lavorare per mantenersi, e la borsa di studio che ha vinto è finita, insieme al master, ad aprile di quest'anno. Sa che io voglio andare a Londra dopo la laurea, e sa che a Milano soffrirei perché non mi piace fondamentalmente; mi dice che vuole farsi un anno o due di esperienza a Milano, per poi raggiungermi a Londra. Il suo inglese non è molto buono, quindi partire ora, senza esperienza né padronanza della lingua sarebbe difficile. La cosa mi pesa, perché saremmo dovuti partire insieme, ma me ne faccio una ragione e la accetto.
All'improvviso inizia a crollare tutto. E' un momento intenso anche per me, che soffro molto la distanza, e per questo mi chiudo in me stesso, dedicandole meno attenzioni di un tempo. Poi, per una serie di ragioni, non ci vediamo per parecchio tempo...circa tre settimane. Nel mentre inizia a dirmi che non è più convinta di noi, che mentre una volta aveva la certezza di voler costruire un futuro con me, ora non ne è più sicura. Non capisce le sue emozioni, non capisce cosa prova per me...è crisi. Viene a Roma e stiamo bene insieme, trascorriamo bei momenti...ma lei mi dice che non sente la scintilla di un tempo, e che non sa cosa prova: ci sono momenti in cui ha voglia di starmi vicino, e altri in cui mi vede solo come un amico.
Questo sabato scorso. Domenica riparte.
Decidiamo di non sentirci per una settimana, in modo che lei possa capire meglio cosa prova per me. Lei ci sta male, si sente in colpa per "aver rovinato tutto", e continua a mostrare affetto nei miei confronti...per esempio, sabato scorso abbiamo dormito abbracciati. Insomma, l'affetto non manca.
Dopo non esserci sentiti per praticamente tutta la settimana, mi contatta oggi pomeriggio. Mi dice che ha paura di fare il più grande errore della sua vita, ma la nostra storia finisce qui.
Sono stordito, non riesco a realizzare ciò che sta succedendo, anche se erano diversi giorni che mi preparavo ad una simile evenienza...in fondo credevo e speravo che fosse una crisi momentanea: dopo due anni può capitare, mi dico. Eppure è finita. In pochi istanti si è sgretolato il castello che avevamo faticosamente costruito insieme in due anni. Ci vedevamo già nel futuro, con dei figli e una casa per noi...all'improvviso questo tornado si è portato via tutto.
E' un topic di sfogo, ma mi piacerebbe sapere se avete passato situazioni simili, e come vi siete comportati.
Ciao a tutti