consiglio per un seinen "da spiaggia"?

[wxyz]

avete suggerimenti?

l'ambiente è ostile:
abbastanza caldo,
bimbi allo stato brado che ti prendono a pallonate,
polvere e sete che neanche in un film di sergio leone,
rumore & vociare,
cooooooc-cocchebbello, vuoi rolex (ipad?) finto,
99% di presenti maleducati ed invadenti,
ed in lontananza gente dell'entroterra che fa l'eroe e rischia di affogare (*).


c'è qualcosa che si lascia leggere in queste condizioni estreme, quasi da quark?


grazie



(*) pubblicità salvagente: se "noialtri" che siamo del posto (marinaro) siamo mooooolto cauti con il mare, per quale diamine di motivo gli entro-terrestri galoppano sberleffanti verso il pericolo?

calma e gesso, il mare non si prende alla leggera nemmeno quando è piatto e ci sono altre 30 persone. se volete farvi vedere dalla bella di turno, fatelo quando siete con entrambi i piedi piantati per terra.

[Numero_6]

Il manga di Terra e.

[Ruka-san]

rat-man

come? non è un seinen? vabbè, ma da spiaggi sì

(*) pubblicità salvagente: se "noialtri" che siamo del posto (marinaro) siamo mooooolto cauti con il mare, per quale diamine di motivo gli entro-terrestri galoppano sberleffanti verso il pericolo?

calma e gesso, il mare non si prende alla leggera nemmeno quando è piatto e ci sono altre 30 persone. se volete farvi vedere dalla bella di turno, fatelo quando siete con entrambi i piedi piantati per terra.

perchè voi altri del posto siccome avete il mare tutti i giorni, non ve lo filate di striscio e ormai non sapete nemmeno più cos'è il mare, noi dell'entro terra invece ci alleniamo nell'oceano australiano con tanto di coccodrilli squali e cubo meduse


a parte le cagate, ma cos'è che fanno di così pericoloso questi eroi marini della domenica per farsi vedere dalle zoccole di turno?

[wxyz]

un pò di tutto, esempi che mi vengono in mente al volo:

- stare a mollo troppo a ridosso degli scogli. c'è bisogno che i bagnini si facciano 400 metri per andare a dirgli "o ci salite, o state 15 metri più in là". il motivo credo sia evidente.

- gesti inconsulti e troppo rapidi vari in acqua dove ancora si tocca, con il rischio di farsi seriamente male. l'acqua non si comporta sempre come un materasso, dipende da come la prendi.

- farsi prendere dal panico anche solo alla vista delle meduse. quest'estate sono già entrato in *contatto* parziale con (a dir la verità residui di) meduse. ero l largo. se fossi entrato in panico sarebbero stati problemi seri.

- modello "romantico al lago": lancio della pietra in acqua con aria figa, od in alternativa "lancio piatto per vedere dove arrivo"

- modello "sampei". pescano, lanciando, verso i bagnanti.

- sottovalutare la quantità di rami, alghe distaccatesi, e porcherie varie in acqua dopo una mareggiata (e poi intrecciarsi con le stesse andando in panico).

- in genere, sottostimare la forza del mare: se i bagnini od i locali ti dicono di star cauto, non fare il c*zzone, che poi altri devono rischiare la propria salute.

esempio tipico mare mosso (ma non spaventosamente agitato); l'entro-terrestre pensa "ah sì ma io sono un possente virgulto, posso fronteggiare queste onde". bravo, potresti avere anche ragione. il problema principale infatti non è fronteggiarle, è USCIRE dal mare quando è mosso. basta relativamente poca risacca, ed anche un lottatore di sumo ha le sue difficoltà, specie se ci sono i ciottoli. non voglio neanche pensare che qualcuno si inoltri avendo come unica via d'uscita gli scogli....

- in genere SORVEGLIANZA DEI FIGLI ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE, nel mare come sulla spiaggia. per non ripetere gli altri casi già citati: due giorni fa ho visto un bimbo farsi male ai testicoli (sulla spiaggia) dopo aver giocato violentemente con i compagni - per 45 minuti almeno - a 2 metri dai genitori.

e più semplicemente, il caso probabilmente più banale e quindi tipico:
- prendono, vanno al largo, e non capiscono o non vogliono capire quando si stancano. e chi li rivede più.

il mare non è il miglior posto per cercare di superare i propri limiti....

evito di citare i casi dei dementi che si prendono un colpo entrando in acqua quando sono sulla digestione, che bevono alcol sulla spiaggia, ecc.

ed ora, ta-dan, gli entro-terrestri dotati di mezzo, tipici del ferragosto:

- stanno ormeggiati a 500 metri dalla riva. ogni tanto, e comunque alla partenza, scaricano porcherie varie (anche galleggianti ed un pò contundenti).
- mi avvicino un attimo per prendere le sigarette: vengono con la barchetta od il gommoncino di servizio in mezzo ai bagnanti.
- moto d'acqua. ho detto tutto.
- varianti folkloristiche: vi mostro la barca motorizzata addobbata da orca. attenti a non rimanere falciati dall'elica, villici.

sulla spiaggia:
- posizionarsi con il telo da mare ad ostruire l'uscita della barca da soccorso o semplicemente la vista del bagnino
- corsa ed attività ginniche varie (sabbia negli occhi dei presenti)
- sbattere l'asciugamano in faccia ai vicini (come sopra)



la prima virtù del bagnino è la pazienza stoica.

...io non potrei mai fare il bagnino.

ci vorrebbe il manga dei baywatch giapponesi, chissà se c'è

[Lord Derfel Cadarn]

ichi the killer!

[The Keka]

-Amanchu, il tema è adeguato (ragazze più o meno pucciose che fanno immersioni subacquee) ed è a episodi autoconclusivi, quindi ci si può interrompere per corcare di mazz...ehm, amabilmente rimproverare i giovini maleducati Tre volumi disponibili per ora, edito da GP.

-Children of the sea, anche questo è di ambientazione marina, per ora però è disponibile un solo volume by Panini.

-Thermae Romae, bagni sì ma nelle terme, antico romane e giapponesi, spesso affollate di cafoni che Lucio riesce a mettere in riga
Sei volumi Star Comics, completo

Yotsuba &, anche questa è una lettura piacevolmente leggera e facilmente interrompibile. Peccato che dopo i primi 5 volumi (editi da Dynit), il resto sia disponibile solo in americanese (Yen Press, sino al n. 12)