Presepe addio, gli italiani preferiscono l’albero. Questo l’allarme lanciato solo pochi giorni fa dai giornali che registravano come catene di negozi avessero definitivamente smesso di vendere statuine di re magi e bambinelli. Per alcuni, però, quella del presepe resta una tradizione da rispettare: è il caso del proprietario di un sexy-shop a Casarsa della Delizia, una cittadina della provincia di Pordenone. Diego Bortolin, titolare dell’esercizio commerciale, ha deciso di allestire la capanna con la Sacra famiglia in una delle vetrine solitamente adibita alla vendita di oggetti e gadget ‘’per soli adulti'’. L’ idea del ‘’presepe nella vetrina del sexy shop'’, per alcune settimane svuotata dei tradizionali prodotti - anticipata oggi su un quotidiano - è dello stesso Bortolin, noto per la catena di 43 negozi presenti anche all’estero, come nella vicina Austria. La scelta, però, non è piaciuta a tutti e la polemica sta travalicando i confini della cittadina friulana, che diede in natali a Pier Paolo Pasolini. In decine hanno avuto da ridire e qualcuno ha anche chiesto un intervento dei Vescovi di Udine e Pordenone. A Bortolin, che già in passato aveva allestito presepi in suoi negozi, l’ allestimento di una rappresentazione così sacra in un ambiente così ‘’profano'’ non sembra fuori luogo. ‘’Fondamentalmente - spiega - sono cattolico e intendo crescere i miei figli come cattolici. D’altronde bisognerebbe capire bene qual è il limite tra le cose giuste e quelle sbagliate”. Bortolin ha deciso di fare il presepe nella vetrina del suo negozio di Casarsa perché lì vicino ci sono le scuole elementari e - ha spiegato - ha pensato così di distogliere il pensiero dei ragazzi da quello che può esservi esposto, ‘’nonostante - ha concluso - io sia sempre molto attento a cosa espongo in vetrina'’. […]
E non è nemmeno troppo distante da dove abito all'inizio speravo che le statuine fossero "speciali" ma pazienza