Visualizzazione Stampabile
-
domanda di scienza dei materiali
stò frequentando da un'pò un forum cospirazionista circa le torri gemelle
attualmente si stà discutendo circa la presenza di metallo fuso alla base di ground zero, c'è chi dice che è inspiegabile xchè il calore generato dall'esplosione degli aerei non era in grado di fondere il metallo
a questo punto io rispondo che l'enorme energia potenziale liberata durante la caduta e scaricata per buona parte sulle strutture portanti metalliche potrebbe causare la fusione parziale del metallo
a questo punto c'è chi mi dice che gran parte dell'energia potenziale gravitazionale è stata spesa per rompere e polverizzare il materiale del grattacielo e quindi solo una piccola parte è diventata energia termica
io trovo assurda questa spiegazione, secondo voi?
secondo me quando si applica una pressione a una roccia le si fornisce energia che poi però viene liberata nel momento in cui essa si frantuma
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Da quel che ne so io le torri si sono aperte come si sbuccia una banana.
In pratica la rottura della struttura portante ai piani elevati ha tolto robustezza all'intero complesso.
il peso della cima ha fatto il resto.
Quindi direi che la tua tesi così da sola non funzia.
Comunque sia Rigel, penso che per fondere una barra d'acciaio tramite pressione ci volgia un po' di più che un grattacielo che si frantuma su se stesso.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Considera che le torri sono crollate perchè la temperatura dell'incendio (alimentato dall'enorme quantità di Kerosene che era imbarcato sui due aerei) è arrivata ad un livello tale da fondere il metallo di rinforzo dentro il cemento armato, rendendolo non più in grado di reggere il suo stesso peso e provocando il patatrack
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 15:24
Da quel che ne so io le torri si sono aperte come si sbuccia una banana.
In pratica la rottura della struttura portante ai piani elevati ha tolto robustezza all'intero complesso.
il peso della cima ha fatto il resto.
Quindi direi che la tua tesi così da sola non funzia.
Comunque sia Rigel, penso che per fondere una barra d'acciaio tramite pressione ci volgia un po' di più che un grattacielo che si frantuma su se stesso.
non parlo di pressione, parlo di energia cinetica liberata
qualche centinaio di milioni di tonnellate che precipita da centinaia di metri di altezza e impassa con il suolo fermandosi all'istante libera una quantità di energia impressionante
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 15:27
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 15:24
Da quel che ne so io le torri si sono aperte come si sbuccia una banana.
In pratica la rottura della struttura portante ai piani elevati ha tolto robustezza all'intero complesso.
il peso della cima ha fatto il resto.
Quindi direi che la tua tesi così da sola non funzia.
Comunque sia Rigel, penso che per fondere una barra d'acciaio tramite pressione ci volgia un po' di più che un grattacielo che si frantuma su se stesso.
non parlo di pressione, parlo di energia cinetica liberata
qualche centinaio di milioni di tonnellate che precipita da centinaia di metri di altezza e impassa con il suolo fermandosi all'istante libera una quantità di energia impressionante
ne parli come se fosse stata in caduta libera.
E comuque ti ha risposto gli-galad
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 15:30
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 15:27
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 15:24
Da quel che ne so io le torri si sono aperte come si sbuccia una banana.
In pratica la rottura della struttura portante ai piani elevati ha tolto robustezza all'intero complesso.
il peso della cima ha fatto il resto.
Quindi direi che la tua tesi così da sola non funzia.
Comunque sia Rigel, penso che per fondere una barra d'acciaio tramite pressione ci volgia un po' di più che un grattacielo che si frantuma su se stesso.
non parlo di pressione, parlo di energia cinetica liberata
qualche centinaio di milioni di tonnellate che precipita da centinaia di metri di altezza e impassa con il suolo fermandosi all'istante libera una quantità di energia impressionante
ne parli come se fosse stata in caduta libera.
E comuque ti ha risposto gli-galad
anche se non è stata caduta libera poco importa la quantità di energia liberata è la stessa che sia caduta libera o no, se la caduta fosse durata molti minuti o molte ore sarei daccordo con te ci sarebbe stato tutto il tempo per l'energia termica di essere dispersa nell'ambiente esterno durante la caduta, ma il crollo è durato pochi secondi quindi si è trascinato tutta l'energia con se
-
Re: domanda di scienza dei materiali
non capisco.
Se l'effettiva causa del crollo è l'alta temperatura che fonde i tralicci di sostegno e l'armatura del cemento, il dilemma è sciolto.
Comunque rigel, anche solo la polvere sparata per tutta manhattan è sintomo di disperione energetica. i detriti, lo stesso frantumarsi del cemento. Di dispersione ce ne è stata parecchia, se pensi anche che le lamiere dei palazzi circostanti sono risultate bombate dal calore.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 15:36
non capisco.
Se l'effettiva causa del crollo è l'alta temperatura che fonde i tralicci di sostegno e l'armatura del cemento, il dilemma è sciolto.
Comunque rigel, anche solo la polvere sparata per tutta manhattan è sintomo di disperione energetica. i detriti, lo stesso frantumarsi del cemento. Di dispersione ce ne è stata parecchia, se pensi anche che le lamiere dei palazzi circostanti sono risultate bombate dal calore.
aragon la polvere che ha coperto manhattan si è presa una quantità infinitesima dell'energia di caduta, non ci vuole molto a riocoprire manhattan di polvere se consideri le correnti d'aria e gli stessi vortici generati dal vuoto d'aria durante la caduta
inoltre anche la percentuale di energia finita nei detriti scagliati a centinaia di metri dalla caduta è molto bassa,
infine non riesco assolutamente a credere che l'energia è stata utilizzaata per rompere le rocce e non è diventata poi energia termica
insomma mi vorresti dire che un pezzo di calcestruzzo integro ha meno energia interna dello stesso pezzo frantumato?
PS. la quantità di metallo fuso dal kerosene è troppo bassa per essere risultata visibile dutante gli scavi (almeno è questo quello che i cospirazionisti dicono)
-
Re: domanda di scienza dei materiali
ma scusate un attimo
da quando in quando il kerosene fonde l'acciaio ? in quale mondo ?
il KEROSENE NON FONDE L' ACCIAIO....neanche di striscio.
le torri erano costruite appositamente per resistere a urti di aerei...come poi è successo....hanno resistito all'urto...come fece anche l empire state negli anni 60
LE TORRI SONO STATE ABBATTUTE CON ESTREMA EVIDENZA...ASSIEME A WORLD TRADE CENTER 7 CHE e' crollato prima delle torri....anchesso in acciaio .... e sarebbe stato il primo edificio al mondo in acciaio a sciogliersi per un incendio.
IN QUALE MONDO ?????????
-
Re: domanda di scienza dei materiali
vorrei che si ritornasse un'attimo alla questione:
se io ho un blocco di roccia di 1 tonnellata e ho 1 tonnellata di roccia polverizzata è vero o no che la roccia polverizzata ha + energia interna della roccia integra?
io dico di no
tutta l'energia che si fornisce a una roccia per frantumarla viene liberata nella frantumazione e diventa energia cinetica e termica
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 17:58
vorrei che si ritornasse un'attimo alla questione:
se io ho un blocco di roccia di 1 tonnellata e ho 1 tonnellata di roccia polverizzata è vero o no che la roccia polverizzata ha + energia interna della roccia integra?
io dico di no
tutta l'energia che si fornisce a una roccia per frantumarla viene liberata nella frantumazione e diventa energia cinetica e termica
appunto, cinetica.
Se frantumi una roccia, sicuramente non prenderà fuoco l'erba circostante no?
Insomma rigel, la maggiorparte dell'energia è stata dispersa a terra e durante il crollo, mi pare evidente che non è possibile che il crollo di un palazzo, per quanto grande possa essere, possa liquefare una barra di acciaio.
E' vero piuttosto che la barra di acciaio può frantumare il calcestruzzo che ha un punto di rottura molto meno elevato.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 20:35
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 17:58
vorrei che si ritornasse un'attimo alla questione:
se io ho un blocco di roccia di 1 tonnellata e ho 1 tonnellata di roccia polverizzata è vero o no che la roccia polverizzata ha + energia interna della roccia integra?
io dico di no
tutta l'energia che si fornisce a una roccia per frantumarla viene liberata nella frantumazione e diventa energia cinetica e termica
appunto, cinetica.
Se frantumi una roccia, sicuramente non prenderà fuoco l'erba circostante no?
Insomma rigel, la maggiorparte dell'energia è stata dispersa a terra e durante il crollo, mi pare evidente che non è possibile che il crollo di un palazzo, per quanto grande possa essere, possa liquefare una barra di acciaio.
E' vero piuttosto che la barra di acciaio può frantumare il calcestruzzo che ha un punto di rottura molto meno elevato.
se un palazzo alto 400 piani pesante milioni di tonnellate crolla e gran parte del peso viene sostenuto dalla struttura portante in acciaio io continuo a pensare che sia possibile che questo acciaio liquefi
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 17:58
tutta l'energia che si fornisce a una roccia per frantumarla viene liberata nella frantumazione e diventa energia cinetica e termica
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 20:35
Se frantumi una roccia, sicuramente non prenderà fuoco l'erba circostante no?
se fai cadere la roccia da "quote adatte", questa si frantuma e brucia l'erba...
ora però mi è passata per la testa una domanda:
l'acciaio si è fuso a causa dell'incendio del carburante aeronautico (inoltre stavo leggendo su Wikipedia che la struttura portante era cava, tubolare, più semplice da fondere rispetto ad un cilindro pieno);
ma fino a dove è arrivato il processo di fusione causato dal calore?
l'intera struttura era in materiale che conduceva calore (anche se con le limitazioni degli accoppiamenti non perfetti tra le parti, etc) ed era incassata nel cemento, quindi non poteva disperdere calore.
PS: ah poi che acciaio era?
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 22:31
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 20:35
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 17:58
vorrei che si ritornasse un'attimo alla questione:
se io ho un blocco di roccia di 1 tonnellata e ho 1 tonnellata di roccia polverizzata è vero o no che la roccia polverizzata ha + energia interna della roccia integra?
io dico di no
tutta l'energia che si fornisce a una roccia per frantumarla viene liberata nella frantumazione e diventa energia cinetica e termica
appunto, cinetica.
Se frantumi una roccia, sicuramente non prenderà fuoco l'erba circostante no?
Insomma rigel, la maggiorparte dell'energia è stata dispersa a terra e durante il crollo, mi pare evidente che non è possibile che il crollo di un palazzo, per quanto grande possa essere, possa liquefare una barra di acciaio.
E' vero piuttosto che la barra di acciaio può frantumare il calcestruzzo che ha un punto di rottura molto meno elevato.
se un palazzo alto 400 piani pesante milioni di tonnellate crolla e gran parte del peso viene sostenuto dalla struttura portante in acciaio io continuo a pensare che sia possibile che questo acciaio liquefi
tu dimentichi che la struttura portante in acciaio lo sosteneva anche prima del crollo e che a cadere sono stati solo gli ultimi 10 piani, il resto si è sgretolato.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Aragorn ha scritto gio, 16 marzo 2006 alle 09:05
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 22:31
Citazione:
Aragorn ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 20:35
Citazione:
rigel ha scritto mer, 15 marzo 2006 alle 17:58
vorrei che si ritornasse un'attimo alla questione:
se io ho un blocco di roccia di 1 tonnellata e ho 1 tonnellata di roccia polverizzata è vero o no che la roccia polverizzata ha + energia interna della roccia integra?
io dico di no
tutta l'energia che si fornisce a una roccia per frantumarla viene liberata nella frantumazione e diventa energia cinetica e termica
appunto, cinetica.
Se frantumi una roccia, sicuramente non prenderà fuoco l'erba circostante no?
Insomma rigel, la maggiorparte dell'energia è stata dispersa a terra e durante il crollo, mi pare evidente che non è possibile che il crollo di un palazzo, per quanto grande possa essere, possa liquefare una barra di acciaio.
E' vero piuttosto che la barra di acciaio può frantumare il calcestruzzo che ha un punto di rottura molto meno elevato.
se un palazzo alto 400 piani pesante milioni di tonnellate crolla e gran parte del peso viene sostenuto dalla struttura portante in acciaio io continuo a pensare che sia possibile che questo acciaio liquefi
tu dimentichi che la struttura portante in acciaio lo sosteneva anche prima del crollo e che a cadere sono stati solo gli ultimi 10 piani, il resto si è sgretolato.
scusami ma cosa significa "il resto si è sgretolato"?
sempre e comunque è la stessa energia potenziale che viene liberata inoltre se un palazzo di 400 metri precipita in 10 secondi libera la sua energia potenziale in modo poderoso
poi la tua obiezione iniziale non l'ho capita:
immagina di sostenere un'incudine di 20kg
poi immagina di lasciare cadere questa incudine sui tuoi piedi
anche prima i piedi sostenevano il peso dell'incudine... adesso però ti trovi i piedi distrutti perchè l'energia potenziale dell'incudine si è liberata tutta in brevissimo tempo
-
Re: domanda di scienza dei materiali
L'acciaio fonde a circa 1500 gradi , non mi sembra una temperatura irraggiungibile per una tale quantità di kerosene alimentata da tanta aria.
Secondo me più che la caduta di materiale ha influito lo sforzo di torsione delle strutture in acciaio..
Sapete quando volete rompere un fil di ferro che cominciate a piegarlo ripetutamente e riestenderlo ?
Ecco, secondo me è successa circa la stessa cosa che ha contribuito ad innalzare un po' la temperatura.
Inoltre il cemento armato oltre una certa temperatura si indebolisce perdendo anidride carbonica che lo fa esplodere (un po' come successo nella galleria del monte bianco andata a fuoco)
-
Re: domanda di scienza dei materiali
il kerosene svilupa circa 800 gradi....circa la metà della temp di fusione dell'acciaio.
e comunque è evidente cosa sia successo...
-
Re: domanda di scienza dei materiali
ripesco questo topic che mi è balzato all'occhio mentre cercavo altro. nessuno ha considerato un fenomeno che almeno teoricamente giustifica il crollo: il creep. http://it.wikipedia.org/wiki/Creep
il creep o scorrimento viscoso è un fenomeno che avviene nei materiali (metallici e non) sottoposti ad alte temperature, circa metà della temperatura di fusione se si parla di metalli tipo acciaio. in soldoni accade che il materiale si deformi anche se sottoposto a un carico costante, che può essere anche il solo peso proprio, fino a rottura.
Questo, sommato all'effetto del carico di punta può aver fatto diventare le travi portanti in spaghetti causando il crollo.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da ;1077383
stò frequentando da un'pò un forum cospirazionista circa le torri gemelle
attualmente si stà discutendo circa la presenza di metallo fuso alla base di ground zero, c'è chi dice che è inspiegabile xchè il calore generato dall'esplosione degli aerei non era in grado di fondere il metallo
a questo punto io rispondo che l'enorme energia potenziale liberata durante la caduta e scaricata per buona parte sulle strutture portanti metalliche potrebbe causare la fusione parziale del metallo
a questo punto c'è chi mi dice che gran parte dell'energia potenziale gravitazionale è stata spesa per rompere e polverizzare il materiale del grattacielo e quindi solo una piccola parte è diventata energia termica
io trovo assurda questa spiegazione, secondo voi?
secondo me quando si applica una pressione a una roccia le si fornisce energia che poi però viene liberata nel momento in cui essa si frantuma
La risposnta e no, una caduta naturale non può portare alla fusione.
Non ci avviciniamo nemmeno lontanamente.
In un crollo "naturale" moltissima energia viene consumata nella caduta.
Ogni piano ricade su quello sotto e spreca grandissima parte della sua energia per distruggere il piano sottostante e rallenta.
Inoltre c'è pericolo di crollo laterale e di sviluppo di polveri e frammenti che vengono proiettati a lunga distanza anche dai piani alti (altra energia che se ne va).
Proprio per questo motivo in demolizione si "sincronizzano le cariche".
Il piano più alto viene demolito, crolla e poco prima che tocchi il piano sotto anche quello viene demolito in modo che non ci sia impatto.
In questo modo il palazzo viene giù in caduta libera.
Lo sviluppo di polveri e di frammenti avviene in fondo e non c'è rischio di caduta laterale, inoltre arriva sul fondo con notevole energia cinetica.
Insomma una demolizione è una caduta a corpo libero.
Un crollo è un tamponamento a catena.
Ma in entrambi i casi non sono sufficienti a fondere il ferro.
------------------------------------------------------
Il crollo delle torri gemelle effettivamente sembra una demolizione controllata... il che non vuol dire necessariamente che sia tutto un complotto.
Magari rischiava di crollare e gli hanno dato un aiuto... perchè se cascava storto faceva molti più danni e molti più morti. Aiuto che può essere dato in fase di progetto o al momento... se un grattacelo casca di lato è un problema in una città verticale.
Oppure c'è stato un errore di progettazione delle torri e la struttura ha ceduto molto prima del previsto e collassando verso l'interno... strano epr un colpo laterale.
Pensa ad un labero abbattuto, non crolla diritto.
Insomma senza aiuto e se fosse stato costruito a norma di legge quel palazzo non doveva crollare. Qualcosa di sbalgiato c'è.
Comuque per fare una perizia bisognerebbe essere sul posto, dei video di you tube non bastano.
Non bastano epr scagionare eventuali colpevoli ma non bastano nemmeno per inchiodarli.
Citazione:
Originariamente Scritto da
alfio86
ripesco questo topic che mi è balzato all'occhio mentre cercavo altro. nessuno ha considerato un fenomeno che almeno teoricamente giustifica il crollo: il creep.
http://it.wikipedia.org/wiki/Creep
il creep o scorrimento viscoso è un fenomeno che avviene nei materiali (metallici e non) sottoposti ad alte temperature, circa metà della temperatura di fusione se si parla di metalli tipo acciaio. in soldoni accade che il materiale si deformi anche se sottoposto a un carico costante, che può essere anche il solo peso proprio, fino a rottura.
Questo, sommato all'effetto del carico di punta può aver fatto diventare le travi portanti in spaghetti causando il crollo.
Lasiamo star il "Creep" che come le rotture per fatica è un sono fenomeno sul lungo periodo. Non centra nulla con un crollo avvenuto in poche ore.
In ogni caso è vero che la resistenza del acciaio è funzione della temperatura. Più lo scaldi meno resistente è. Non occorre portarlo a fusione per spezzarlo.
Ma il problema e che.. se le termogarfie sono esatte (e non taroccate o sbalgiate), qualcosa è arrivato a quella temperatura.
Citazione:
Originariamente Scritto da ;1098143
L'acciaio fonde a circa 1500 gradi , non mi sembra una temperatura irraggiungibile per una tale quantità di kerosene alimentata da tanta aria.
Secondo me più che la caduta di materiale ha influito lo sforzo di torsione delle strutture in acciaio..
Sapete quando volete rompere un fil di ferro che cominciate a piegarlo ripetutamente e riestenderlo ?
Ecco, secondo me è successa circa la stessa cosa che ha contribuito ad innalzare un po' la temperatura.
Inoltre il cemento armato oltre una certa temperatura si indebolisce perdendo anidride carbonica che lo fa esplodere (un po' come successo nella galleria del monte bianco andata a fuoco)
1) Il kerosene non arriva a quelle temperature. La temperatura massima raggiungibile in una conbustione è una questione chimica, non dipende da "quanto" kerosene hai. Che sia un litro o un intero continer la fiamma del kerosene arriva masismo ad 800°C.
2) Ipotiziamo per assurdo che veramente si siano raggiunti i 1500°C. Il metallo si sarebbe fuso... ma allroa perchè i vetri esterni hanno retto?
Perchè l'incedio pur essendo tanto violento non si e espanso?
I vetri fonderebbero molto molto prima del acciaio.
Anzi non so se hai mai visto un incendio... i vetri esplodono molto molto prima di avvicinarsi alla loro temperatura di fusione.
Quinindi no le travi non possono essersi fuse.
Negli incendi di edifici in cemento armato il palazzi diventa torce giganti che zampillano fuoco prima che le travi si fondano.
-------------------------------------------------------------------
Morale della favola... mettendo assieme tutte le prove c'è qualcosa che non quadra, sicuramente qualcuno mente. Il problema e che non possiamo dire cosa sia stato.
Per esmepio potrebbero essere le termografie ad essere false o sbalgiate.
Magari la temperatura di fusione non è mai stata raggiunta.
L'aereo ha danneggiato la struttura, il calore moderato ha ridotto la resistenza del acciaio, metiamoci qualche errore di progettazione o qualche classico "risparmio sui materiali", aggiungiamoci qualce accorgimento di progettazione per favorire un collasso diritto (non necessariamente per attaco terroristico anche per una demolizione futura) ed ecco che le torri cadono diritte e veloci come se fossero demolite.
Le risposte vanno dalla cospirazione crudele, alla fatalità passando per un concorso di colpa.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Il crollo delle torri gemelle effettivamente sembra una demolizione controllata... il che non vuol dire necessariamente che sia tutto un complotto.
e per le demolizioni che cosa userebbero, le atomiche?
perchè il discorso si ripeterebbe: che cosa vuoi che faccia un po' di esplosivo alla base delle torri gemelle?
mica può fondere l'intera struttura d'acciaio, resterebbe solo una spranga d'acciaio e cemento armato a cui è stata indebolita la base e al primo colpo di vento questa si abbatte al suolo.
semplicemente i palazzi non sono progettati per resistere a godzilla che poga per cui non è necessario che ci sia una temperatura tale da ridurre l'acciaio in plasma per farli crollare
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Io ho capito che non esiste un modello fisico di cosa sia accaduto affidabile come quello che abbiamo per sistemi semplici. Si fanno molte inferenze in base a modelli ingegneristici buoni piu' o meno sempre -ma testati su edifiZi diversi, in condizioni di demolizione diverse... insomma una TEORIA GENERALE non c'e' e si va a buon senso.
Per cui ho deciso che fottesega, non e' una verita' che meriti il tempo e la fatica necessari a stabilirla con sufficiente grado di esattezza. cioe' credo che siamo al livello che un dottorato in scienze delle costruzioni e un'esperienza ventennali nel campo aiutino molto ma non siano sufficienti al 100%. poi chiamatemi cinico.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mr Yod
e per le demolizioni che cosa userebbero, le atomiche?
perchè il discorso si ripeterebbe: che cosa vuoi che faccia un po' di esplosivo alla base delle torri gemelle?
mica può fondere l'intera struttura d'acciaio, resterebbe solo una spranga d'acciaio e cemento armato a cui è stata indebolita la base e al primo colpo di vento questa si abbatte al suolo.
semplicemente i palazzi non sono progettati per resistere a godzilla che poga per cui non è necessario che ci sia una temperatura tale da ridurre l'acciaio in plasma per farli crollare
-_-
Per le demolizione di palazzi cons truttura portante metallica si usa la termite che sfrutta di base la reazione.
2 Al + Fe2O3 → Al2O3 + 2 Fe -851,5 KJ (-204 Kcal)
Più che come esplosivo e classificabile come composto incendiario in quanto non fa un "botto" ma sviluppa enorme calore in un punto localizzato con un lampo luminoso stile tipo un bengala (un forte bengala).
La fiamma della termite arriva a 2500°C ben più dei miseri 800 del cherosene.
Le termiti da demolizione possono contenere anche zolfo che indebolisce il metallo e ne abbassa il punto di fusione.
E ampiamente diffuso e la sua vedita ha poche restrizioni anche perchè come si vede dalla reazione alluminotermica di qui sopra non è altro che la miscelazione di alluminio e triossido di ferro (ruggine). E un tipo di reazione facile da fare a livello artigianale.
Basta depositare la miscela delle due polveri attorno alle giuture delle travi portanti (a temperatura ambiente non si innesca) e poi si fornisce l'energia di attivazione tramite un detonatore elettronico e fatto scattare con il sincronismo descritto sopra.
Viene usata anche in ambito ferroviario, metti due travi in contatto di testa, ci spargi sopra la polvere ci infili dentro 2 cavetti in modo che facciano arco o con resistenza ti allontani e fornisci correte ai due cavi che sviluppando calore innescano la reazione. La termite fa un intesa luce bianca come se fosse un forte bengala, si consuma subito fonde le due travi che si saldano assieme. In quelle ferroviarie non si usa zolfo che rovinerebbe l'acciaio.
----------------------------------------
Insomma niente atomica o godzilla. Semplice chimica da scuola superiore.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
spamwolf
Io ho capito che non esiste un modello fisico di cosa sia accaduto affidabile come quello che abbiamo per sistemi semplici. Si fanno molte inferenze in base a modelli ingegneristici buoni piu' o meno sempre -ma testati su edifiZi diversi, in condizioni di demolizione diverse... insomma una TEORIA GENERALE non c'e' e si va a buon senso.
Per cui ho deciso che fottesega, non e' una verita' che meriti il tempo e la fatica necessari a stabilirla con sufficiente grado di esattezza. cioe' credo che siamo al livello che un dottorato in scienze delle costruzioni e un'esperienza ventennali nel campo aiutino molto ma non siano sufficienti al 100%. poi chiamatemi cinico.
Esatto. Sono andati in fumo piani su cui c'era di tutto, uffici, negozi ristoranti... Una minestrone chimico incredibile. Inoltre Ci potevano essere tubature dal gas. Magari una spiegazione c'è. ll problema e che date le imlicazioni politiche una perizia reale non è mai stata fatta.
Inoltre ricordiamoci l'attentato farro alle torri gemelle dalla CIA tanti anni prima... nemmeno loro era sicuri di come il palazzo avrebbe retto, quindi secondo me nascondono qualche problema tecnico comuque.
E poi poco prima degli attentati le torri gemelle hanno subito una serie di lavori di manutenzione strarodinario durati una settimana e che hanno chiuso a turni tutti i piani del edificio.
Un caso? Hanno piazzato la termite? Avevano qualche sospetto di attentato ed hanno fatto dei controlli? C'è stato un sabotaggio? Da parte di chi di Bush o dei terroristi?
Tutte cose che non possiamo confermare o negare con certezza.
Dal punto di vista scientifico, analizzando tutte le prove e le carte, salta fuori che c'è qualcosa che non quadra.
Il crollo può essere da demolizione o da difetto strutturale.
Per la questione della temperatura può essere stata usata la termite o potrebbe essere falsa, o errata la termografia.
Dal punto di vista politico ci sono alcune cose che puzzano, come la storia della manutenzione poco prima. Della mancanza di citatdini israeliani dal lavoro (centinaia contemporaneamente assenti).
Ed aggiungiamoci il fatto che la CIA ha già fatto un falso attentato alle torri gemelle in passato... sfuggito di mano e beccata in flagrante ma l'ha fatto.
Ma in ogni caso mi fa strano. Se evramente hanno piazzato la termite... è un lavorone. Difficile da far passare inoservato. Che richiede centinaia di persone. Impossibile che tutti gli operai stiano zitti.
Basta vedere il precedente attentato, la polizia di NY ha smascherato al CIA in pochissimo tempo e senza nemmeno tanta fatica...
La CIA non è in grado di fare una mascherata di tale imponenza senza farsi beccare.
Dal caso Abu Omar, alle amri di distruzione di massa, al caso degli "Omissis" rivelati, la CIA hai dei limiti.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Il crollo delle torri gemelle effettivamente sembra una demolizione controllata... il che non vuol dire necessariamente che sia tutto un complotto.
se ti sembra una demolizione controllata, evidentemente neanche quelle ai telegiornali hai visto.
in quei casi le esplosioni hanno la direzione basso -> alto e l'edificio si affloscia; inoltre le esplosioni precedono il crollo.
nel caso del WTC i piani colpiti hanno ceduto e la parte superiore è crollata su quella inferiore; inoltre le "esplosioni" di polvere dalle finestre hanno seguito l'inizio del crollo invece di precederlo.
http://www.youtube.com/watch?v=gsUYhrXonXQ
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
-_-
Per le demolizione di palazzi cons truttura portante metallica si usa la termite che sfrutta di base la reazione.
2 Al + Fe2O3 → Al2O3 + 2 Fe -851,5 KJ (-204 Kcal)
Più che come esplosivo e classificabile come composto incendiario in quanto non fa un "botto" ma sviluppa enorme calore in un punto localizzato con un lampo luminoso stile tipo un bengala (un forte bengala).
La fiamma della termite arriva a 2500°C ben più dei miseri 800 del cherosene.
...e che, da quello che sembra il pensiero estrapolato da questa discussione, andrebbe spalmata su tutte le travi per tutta la loro lunghezza per ottenere un crollo e non una caduta tipo albero abbattuto...
fottesega se vaporizza pure il tungsteno, ma se lo fa solo in un punto il problema principale rimane: il resto della struttura non ne risente col risultato di avere una spranga di acciaio e cemento altamente instabile.
ovviamente non è così, ma sembra quasi che si pensi il contrario attribuendo poi alla demolizione controllata degli edifici un potere mistico
quindi che differenza c'è fra dell'esplosivo che liquefa l'acciaio piazzato alla base o un aereo che plastifica l'acciaio piazzato sui 3/4 di una torre?
solo il tempo, infatti una demolizione è istantanea, nel crollo delle torri ne è passato di tempo
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da ;1077518
non parlo di pressione, parlo di energia cinetica liberata
qualche centinaio di milioni di tonnellate che precipita da centinaia di metri di altezza e impassa con il suolo fermandosi all'istante libera una quantità di energia impressionante
Asp... me venuto un dubbio. Non è che hai pensato che l'energia cinetica si traformi in termica direttamente?
Allora chiariamo una cosa. Una comrpessione non causa calore.
Il calore e generato da attriti.
Attriti che possono essere superficiali (du parti che si fregano) o interni (atomi o piani cristallini che scorrono tra loro).
Nel caso del impatto quindi l'unica parte che si traforma in calore è quella dovuta agli attriti tra i corpi e gli attriti interni dovuti alla deformazione del materiale dopo l'impatto.
Questo calore e insufficiente a fondere. E con insufficiente intendo un sacco di ordini di grandezza inferiore. Qualsiasi maeteriale viene polverizzato prima di essere fuso.
Pensa di venrie colpito con forza tremenda, il tuo corpo si spiacchica... non fonde. Stessa cosa vale per il metallo.
Prova a piegare un lamierino. Se lo pieghi 1 volta il riscaldamento e pressoche nullo. Piegalo decine e decine di volte e sentirai che la czona della piegtura si scalda legegrmente.
Prova a fonderlo per deformazione plastica... è difficile.
--------------------------------------------------------------------
Dove va l'energia allora... bhe ti sie dimenticato un particolare.
Principio di azione e reazione.
Se tu spingi un oggetto appoggiato a terra quello a sua volta spinge il pavimento, che spinge le fondamente della casa e cosi via.
L'energia non si ferma e si scarica la sul posto.
Stessa cosa vale per eventi veloci come il crollo di un palazzo... o un terremoto.
Uno scorrimento tra le falde non provoca fusione della roccia e tutto rimane fermo.
La forza si propaga con carattere ondulatorio per centinaia e centinaia di kilometri, finche non si dissipa tutta l'energia... e lo farà rompendo roba (generazione di energie superficiali) e con calore.
Quindi si, la caduta delle torri ha generato una gran quantità di calore.
Ma distribuito per kilometri di raggio nel terreno.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Dal punto di vista scientifico, analizzando tutte le prove e le carte, salta fuori che c'è qualcosa che non quadra.
Il crollo può essere da demolizione o da difetto strutturale.
Per la questione della temperatura può essere stata usata la termite o potrebbe essere falsa, o errata la termografia.
dal punto di vista scientifico, se ti vuoi fermare all'analisi dell'acciaio, senza considerare i danni strutturali e conseguente ridistribuzione dei carichi e l'evoluzione chimica dei composti tra Fe ed elementi di lega, ti basta considerare che per il trattamento termico di ricottura completa si porta l'acciaio alla completa austenizzazione in 1 o 2 ore. la transizione avviene a 727°C.
tutto il tempo passato (e in questo caso si parla di ore) sopra quella temperatura ha contribuito alla crescita del grano austenitico, con conseguente crollo delle proprietà meccaniche.
il NIST (che ha svolto le indagini) in quelle condizioni ha parlato di una perdita di proprietà pari al 90%: anche con un coefficiente di sicurezza pari a 10, quell'acciaio non avrebbe retto.
e dubito che nella costruzione di un grattacielo si utilizzi un coefficiente di sicurezza così elevato, visto che significherebbe tutto peso in più.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fear
se ti sembra una demolizione controllata, evidentemente neanche quelle ai telegiornali hai visto.
in quei casi le esplosioni hanno la direzione basso -> alto e l'edificio si affloscia; inoltre le esplosioni precedono il crollo.
nel caso del WTC i piani colpiti hanno ceduto e la parte superiore è crollata su quella inferiore; inoltre le "esplosioni" di polvere dalle finestre hanno seguito l'inizio del crollo invece di precederlo.
http://www.youtube.com/watch?v=gsUYhrXonXQ
Mi amcnava un "faction boy".
Stiamo cercando di far analisi obbiettiva. Non pubblicità per una delle due "fazioni" con filmati mirati a cui potrai rispondere con un altro filmato che dimostra con altrettanta faziosità l'esatto contrario.
Proseguo sotto con la questione demolizione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mr Yod
...e che, da quello che sembra il pensiero estrapolato da questa discussione, andrebbe spalmata su tutte le travi per tutta la loro lunghezza per ottenere un crollo e non una caduta tipo albero abbattuto...
fottesega se vaporizza pure il tungsteno, ma se lo fa solo in un punto il problema principale rimane: il resto della struttura non ne risente col risultato di avere una spranga di acciaio e cemento altamente instabile.
ovviamente non è così, ma sembra quasi che si pensi il contrario attribuendo poi alla demolizione controllata degli edifici un potere mistico
quindi che differenza c'è fra dell'esplosivo che liquefa l'acciaio piazzato alla base o un aereo che plastifica l'acciaio piazzato sui 3/4 di una torre?
solo il tempo, infatti una demolizione è istantanea, nel crollo delle torri ne è passato di tempo
Le travi non sono completamente fuse lo si vede dalle immagini di ground zero. Sono fuse solo in acuni punti.
Per demolire con la termite comuque basta fondere le giuture tra le travi.
(Ps quel filmato qua sopra usa una demoliziuone a cariche in due tempi, è un po diverso).
Riguardo alla differenza tra un crollo dovuto ad un solo incidente ed un crollo dovuto ad una sola demolizione?
Per far cadere "diritto" un palazzo per un incidente del genere l'aereo deve aver tranciato un buon numero di travi di supporto. E deve averlo fatto in modo SIMMETRICO AL BARICETRO. Anche l'incendio deve aver rammollito in modo SIMEMTRICO i supporti.
E decisamente improbabile che sia caduto diritto solo per l'incidente.
Come daltronde è anche altamente improbabile che sia stata solo una demolizione. Impossibile nascondere una demolizione richide uomini ed interventi invasivi e vistosi.
Insomma torniamo a quello che ho detto prima. Dalle prove non è possibile arrivare ad una dimostrazione sicura. Come si può chiarmente vedere dalla presenza di filmati su internet che "dimostrano" sia una cosa che il suo contrario.
Per questo motivo la mia "personale" opinione e che il crollo sia stato "aiutato" per motivi di sicurezza. Trovo questa soluzione di mezzo come la più ragionevole in quanto compatibile con tutte le prove sia dei complottisti che dei fatalisti.
E direi che nel ottica di stato sarebbe anche plausibile. E una cosa che è da fare. Ma anche una cosa che è meglio nascondere.
Quando sta per crollare di lato, si tranciano con la termite solo le colonne centrali.
-Il palazzo comincia a crolla solo se gia danneggiato.
-Il palazzo colla verso l'interno ed implode, quindi viene giù diritto anche se parzialmente danenggiato.
-L'intervento e molto più contenuto e facile da nascondere.
-L'esplosione non viene vista da fuori.
Inoltre se cercate su you tube tra i filmati c'è ne uno che fa vedere il crollo dall'alto e si vede chiamamente che il cedimento è iniziato dal centro del palazzo. Prima ha iniziato a crollare il centro e pochi secondi dopo i piani hanno seguito.
E un po più raro come filmato dato che non è compatibile ne con la tesi del "solo incidente" ne con quella della "sola demolizione" e quindi non va bene a nessuna delle due fazioni, viene uato però come prova per contraddire gli altri quindi si trova.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fear
dal punto di vista scientifico, se ti vuoi fermare all'analisi dell'acciaio, senza considerare i danni strutturali e conseguente ridistribuzione dei carichi e l'evoluzione chimica dei composti tra Fe ed elementi di lega, ti basta considerare che per il trattamento termico di ricottura completa si porta l'acciaio alla completa austenizzazione in 1 o 2 ore. la transizione avviene a 727°C.
tutto il tempo passato (e in questo caso si parla di ore) sopra quella temperatura ha contribuito alla crescita del grano austenitico, con conseguente crollo delle proprietà meccaniche.
il NIST (che ha svolto le indagini) in quelle condizioni ha parlato di una perdita di proprietà pari al 90%: anche con un coefficiente di sicurezza pari a 10, quell'acciaio non avrebbe retto.
e dubito che nella costruzione di un grattacielo si utilizzi un coefficiente di sicurezza così elevato, visto che significherebbe tutto peso in più.
Come detto prima è possibilissimo che le caratteristiche dele acciaio siano degradate a sufficienza. Anche se 90% mi apre assurdo.
Anche contando calo resistenza e'r temperatura, crescita del grano, non basta.
E in ogni caso sarei curioso di sapere come l'hanno ricavato. Estraendo un campione di metallo dalle travi sepolte sotto le macerie e rimaste la a cuocere per settimane?
Scena compromessa sia dal punto di vista scientifico che politico.
Ma il problema è... come hanno fatto a degradarsi in modo omgeneo e simmetrico tanto da far crollare diritto l'edificio?
Come al solito guardando solo metà delle prove e facile dimostrare una cosa o altra.
Uno scienziato deve valutare i fatti. Non cercare prove scientifiche per sostenere o l'altra tesi. Altrimetni si può dimostrare tutto e nulla.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Mi amcnava un "faction boy".
sono andato su Youtube, ho scritto "controlled demolition" e ho preso il primo video in cui ci fosse la ripresa di una vera demolizione controllata... non sono stato a guardarmi tutto il filmato.
almeno la demolizione controllata vera l'hai vista?
da 0:14 a 0:35 così salti le parti che non ti piacciono.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Come detto prima è possibilissimo che le caratteristiche dele acciaio siano degradate a sufficienza. Anche se 90% mi apre assurdo.
Anche contando calo resistenza e'r temperatura, crescita del grano, non basta.
mettici anche una consistente riduzione della resistenza a fatica (sai come funziona per gli acciai?) e un attacco dei fumi alle cricche superficiali supportato dall'alta temperature.
senza sapere se la struttura portante era stata in qualche modo danneggiata :boh2:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Ma il problema è... come hanno fatto a degradarsi in modo omgeneo e simmetrico tanto da far crollare diritto l'edificio?
perchè la struttura portante era al centro del palazzo.
comunque non è che il crollo sia omogeneo e simmetrico: quando cade la prima torre (quella che era stata colpita più in basso, e i cui piani incendiati dovevano sostenere più peso) la parte superiore si inclina un po' di lato.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Uno scienziato deve valutare i fatti.
beh a voler essere pignoli, i fatti sono che un aereo si è scontrato con un grattacielo, il combustibile si è incendiato e dopo ore di permanenza in condizioni non assolutamente previste in fase di progetto il grattacielo è crollato :asd:
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fear
sono andato su Youtube, ho scritto "controlled demolition" e ho preso il primo video in cui ci fosse la ripresa di una vera demolizione controllata... non sono stato a guardarmi tutto il filmato.
almeno la demolizione controllata vera l'hai vista?
da 0:14 a 0:35 così salti le parti che non ti piacciono.
Vista. Come ho anche visto altri filmati.
Se vuoi:
http://www.youtube.com/watch?v=88T2OGrfalo
http://www.youtube.com/watch?v=mYD-ESKi4Lg
(Il primo e interessante fa vedere un grattacelo in fiamme per 2 giorni, le fiamme hanno disgregato il cemento. La struttura in metallo e rimasta intatta.)
Per fare confronti devi prendere due elementi simili, in condizioni simili, sottoposti allo stesso evento. Per questo sia il tuo esempio da anti complottista, sia i filmati dei complottisti sono confronti poco utili.
Nel tuo caso:
1) Il grattacelo e integro, non incendiato o danneggiato da un aereo...
2) E una demolizione controllata in 2 tempi non in 1. Si sente prima una raffica di botti, poi una seconda.
La prima ha fatto saltare la struttura interna.
La seconda la seconda ha sfaldato la parte esterne.
Cosi facendo quando la parte esterna inizia a crollare all interno il palazzo a gia ceduto e cosi sia ccartoccia su se stesso come se fosse vuoto.
3) I dubbi sono che sia stata usata termite. In quel filmato si esegue una demolizione a cariche esplosive (si sente il botto e non chè il lampo bianco della termite).
Pochi dubbi che ci siano differenze, e una demolizione avvenuta in condizioni del tutto diverse, anzi strumentalmente diverse a spiegare la cosa.
Difatti un tale livello di similitudine non è mai stato in discussione.
Le somigliaze con le demolizioni controllate sono:
-Implosione.
-Crollo verticale diritto.
-Crollo omogene rapido e improvviso.
Far crollare in quel mondo così perfetto un palazzo è difficile anche facendolo apposta.
E come una moneta che cade di taglio ed intorno al WTC e successo 3 volte con tre palazzi scesi diritti.
I danni fatti dal aereo e dal incendio devono essere perfettamente simmetrici sulla strutture portanti. Invece l'impatto era scentrato e l'aereo era inclinato...
Se fosse stato un crollo normale doveva cadere di lato e ci avrebbe dovuto mettere parecchio più tempo.
La parte sopra doveva precipitare sulla strada con tutta l'enegia cinetica della cauta, avrabbe fatto un cratere, avrebbe frantumanto le fondamenta e fatto crollare ilr estod el WTC ed anche i palazzi vicini... sarebbe stato molto peggio.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fear
mettici anche una consistente riduzione della resistenza a fatica (sai come funziona per gli acciai?) e un attacco dei fumi alle cricche superficiali supportato dall'alta temperature.
senza sapere se la struttura portante era stata in qualche modo danneggiata :boh2:
Si sono un laureando di ingegenre dei materiali (in tesi).
E tu hai appena detto una bestemmia che ad un esame di metallurgia avrebbe causato un lancio condito da insulti.
La fatica è un fenomeno dinamico che interessa materiali sottoposti a cicli di sforzo. A migliaia o milioni di cicli di sforzo.
Comuque tornando al 90%...
E troppo. Prendi il filmato che ti ho lincato. La widsor tower aveva 32 piani. Ha bruciato per 2 giorni subendo un incendio ben più forte.
Ed il metallo non ha perso il 90% della sua resistenza altrimenti crollava.
Ed infine... come l'hanno misurato?
I campioni di metallo sono rimasti sepolti e sono rimasti la incandescenti per un bel po. I pompieri li hanno anche ben che innaffiati quindia gigungici anche lo shock termico.
E poi 90% di riduzione cos'è? Il valroe massimo? Il valore medio di riduzione?
Se e medio su tutto il piano? su più piani?
E una perizia degna di Focus... un lavoro pessimo ed assolutamente privo di significato.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fear
perchè la struttura portante era al centro del palazzo.
comunque non è che il crollo sia omogeneo e simmetrico: quando cade la prima torre (quella che era stata colpita più in basso, e i cui piani incendiati dovevano sostenere più peso) la parte superiore si inclina un po' di lato.
Il fatto che si sia inclinato è una prova in più. Vuol dire che la rottura non era simmetrica.
E se il cedimento fosse dovuto solo a quello iniziava a cadere di lato, ma la struttura portante interna e del lato opposto facevano resistenza quindi si saebbe inclinato ancora di più fino a che il baricentro del pezzo in caduta non esce fuori dalla zona ancora integra che oppone resistenza.
Se inizia ad inclinarsi ma poi continua a cadere diritto vuol dire che la struttura interna ha già ceduto e non offre resistenza.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fear
beh a voler essere pignoli, i fatti sono che un aereo si è scontrato con un grattacielo, il combustibile si è incendiato e dopo ore di permanenza in condizioni non assolutamente previste in fase di progetto il grattacielo è crollato :asd:
Certo. Ripeto. Non sono un complottista quindi, ricapitoliamo:
-----------------------------------------------------------
Il WTO poteva crollare per il danno causato dal aereo e dal incendio?
SI
Un crollo catastrofico dovuto ad un impatto di aereo ed ad un incendio può essere diritto, rapido, imporovviso ed omogeneo senza "aiuti".
Estremamente improbabile.
L'incendio e l'impatto ed il crollo potevanoc ausre lo sviluppo di temperatura sufficienti a fondere il ferro come e stato riscontrato dalle immagini del ground zero e dalle termografie della zona.
Impossibile.
-------------------------------------------------------------------
Quindi e stato bush a mettere delle bombe ed inscenare tutto?
Non lo possiamo sapere.
Le anomalie fanno pesnare che il WTO abbia avuto un "aiutino" per cadere in quel modo rispetto ad un altro.
Potrebbe essere stato Bush per un crudele complotto.
Potrebbe essere stato fatto dalgi americani epr limitare danni e morti .
Potrebbe essere opera dei terroristi. Non possiamo eslcludere che non abbiano imbarcato qualcosa sul aereo, o che abbiano piazzaro qualche carica nelle torri.
Attacco in 2 tempi. Specialità di Al Queada in Afganistan e Iraq.
Gli aerei arrivano indeboliscono la struttura. LAsci cuocere per 90 minuti arrivano i soccorritori, tutte le TV sono sintonizzate e click, lo fai crollare in diretta.
Con la struttura indebolita basta no un paio di cariche ben piazzate nei piani alti dove la struttura portante e minima (pochi piani da reggere) per causare il crollo.
Tra altro... le foto che fanno vedere le travi fuse che spuntano dai detriti... quindi non sono i piani sotto ad avere le travi fuse, ma quelli sopra.
Insomma sulla parte politica di chi sia stato e perchè possiamo farci seghe mentali in eterno.
Dal materiale pubblico una discussione scientifica può solo dimostrare
che "c'è qualcosa che non quadra".
Per scoprire la verità bisognerebbe fare analisi sul posto. Per esempio analisi chimche sui punti fusi per rivelare se c'è stati utilizzo di termine.
Altroc he terno al lotto sulla riduzione di resistenza delle travi.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Si sono un laureando di ingegenre dei materiali (in tesi).
E tu hai appena detto una bestemmia che ad un esame di metallurgia avrebbe causato un lancio condito da insulti.
La fatica è un fenomeno dinamico che interessa materiali sottoposti a cicli di sforzo. A migliaia o milioni di cicli di sforzo.
mi sa allora che l'esame di metallurgia lo devi ripetere, perchè il numero di cicli a cui si può sottoporre un provino di acciaio dipende dal carico applicato.
un ripassino della curva di Wohler ti aiuterebbe Link
stesso dicasi per il creep che hai prima escluso con faciloneria: a seconda dell'acciaio, dal carico applicato e dalla temperatura di esercizio, il tempo di vita del pezzo può scendere anche sotto le 10 ore.
ci sono acciai che possono lavorare ad alte temperature e con buona resistenza al creep con vita misurabile in anni, ma non è il caso dell'acciaio usato nel WTC, visto che nelle condizioni prevedibili in fase di progetto (e tu dovresti saper bene cosa questo vuol dire) non era annoverato un incendio di combustibile aeronautico della durata di ore.
comunque se consideri l'insieme dei fenomeni, i dati del NIST non sembrano così esagerati: fatica ad alta temperatura, creep, austenizzazione e ingrossamento del grano, aggressione chimica superficiale.
vorrei aggiungere anche altre due cose:
1] la reazione di ossidazione del ferro, oltre una certa temperatura (mi sembra oltre i 900°C) diventa fortemente esotermica; è il meccanismo sfruttato nel taglio laser dell'acciaio.
2] gli aerei sono fatti di alluminio e anche il rivestimento esterno delle torri lo era; tu sai bene cosa succede se prendi ferro e alluminio (magari in polvere) e li porti alla temperatura adatta.
questo spiega sia le temperature insolitamente elevate riscontate in alcune zone, sia i pezzi di metallo fuso visti a Ground Zero.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Comuque tornando al 90%...
E troppo. Prendi il filmato che ti ho lincato. La widsor tower aveva 32 piani. Ha bruciato per 2 giorni subendo un incendio ben più forte.
Ed il metallo non ha perso il 90% della sua resistenza altrimenti crollava.
che cosa stava bruciando nella Windsor Tower?
combustibile aeronautico con aereo annesso?
perchè gli incendi non sono tutti uguali e le temperature raggiunte alla Windsor possono essere (sono?) state diverse da quelle raggiunte al WTC.
oltretutto i 32 piani (con una struttura che mi sembra più massiccia) contro i 110 delle torri del WTC (con una struttura che man mano che saliva doveva alleggerirsi) rendono il confronto un pelino insensato.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Il fatto che si sia inclinato è una prova in più. Vuol dire che la rottura non era simmetrica.
E se il cedimento fosse dovuto solo a quello iniziava a cadere di lato, ma la struttura portante interna e del lato opposto facevano resistenza quindi si saebbe inclinato ancora di più fino a che il baricentro del pezzo in caduta non esce fuori dalla zona ancora integra che oppone resistenza.
intanto devi decidere se l'ipotesi di un intervento esterno (oltre l'aereo e il combustibile) è suffragata dal crollo omogeneo e simmetrico o dal crollo inizialmente sbilenco.
per il resto... cosa stai dicendo???
prendiamo questo filmato senza commenti pro o contro.
http://www.youtube.com/watch?v=VarBIuxnTfg
la parte superiore, all'inizio del crollo, si inclina perchè è collassata la struttura portante da quel lato: per qualche frazione di secondo la struttura dall'altra parte oppone resistenza per poi collassare di schianto (non so come erano realizzate le "colonne", ma si può anche pensare al collasso di una asta snella), facendo cadere verticalmente tutta la parte superiore.
era impossibile che la zona resistente rimasta tollerasse abbastanza a lungo quel carico assurdo per permettere alla parte in caduta di ruotare più di quel che ha fatto.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
allora ritorno a questo topic che ho aperto io molti mesi fa per dire che la mia opinione in questi mesi è cambiata, mi sono informato e molte cose che mi risultavano difficili ca capire si sono chiarite:
1) il metallo fuso nelle torri è dovuto agli incendi che ci sono stati successivamente e al crollo per svariati giorni e che sotto le lamiere hanno potuto raggiungere temperature elevatissime (un'pò come per gli incendi nei tunnel transalpini)
le travi fuse che si vedono a ground zero poi sono semplicemente state tagliate dagli operatori per la smantellazione dei rottami, ci sono tante testimonianze al riguardo ma i complottisti mostrano solo le sbarre fuse non i pompieri che le stanno fondendo...
2)il crollo verticale....
insomma ancora siamo a discutere di questo particolare assurdo?
un grattacielo, soprattutto un grattacielo di quelle dimensioni, non crollerà mai inclinandosi nemmeno se colpito da un'aereo 10 volte più grande e 10 volte più pesante
il motivo?
perchè un grattacielo non è come un albero
un grattacielo viene costruito per sopportare il suo peso quando è in posizione pressocchè verticale, tutti i sostegni sono realizzati per sopportare una forza peso agente sul suo asse e non fuori asse, per questo motivo quando si inclina, anche di una decina di gradi si spacca
è così difficile da comprendere?
per il resto quello che è successo alle torri gemelle è oramai chiaro e lampante:
-un aereo di linea le ha colpite a una velocità di 800km/h,
-ha versato su di loro svariate tonnellate di kerosene che hanno subito preso fuoco e fatto da miccia per gli incendi successivamente alimentati da tutti i materiali infiammabili presenti nei grattacieli,
-l'impatto con l'aereo ha scardinato tutte le protezioni antiincendio che servivano a isolare l'acciaio delle travi dal calore degli incendi
-le temperature raggiunte dagli incendi sono state superiori ai 600° temperatura per la quale l'acciaio inizia a perdere le proprietù di resistenza e si deforma
-i solai si sono incurvati verso l'interno e hanno deformato le travi verso l'interno tirandole verso di se e provocando il crollo
chiaro semplice e lampante.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Mi sa che mi son fatto ingannare dal Tag "Scienza e Tecnologia" del forum sperando di poter sentire qualche opinione accademica ed obbiettiva in più su un argomento.
Invece anche qua c'è la divisione fazionistica tra quelli che vedono "chiaro e lampante" la versione ufficiale e quelli che vedono "chiaro e lampante" il complotto.
E come al solito si di parte da una teoria, e tenta di trovarne conferme scientifiche. Analizzando alcune ipotesi e domande ed ingorandone latre.
Arrivando anche a stupri veri e propri...
...come l'uso della curva di Wohler in condizioni statiche a numero di cicli 0.
...o al "i palazzi cascano sempre dritti" che penso che faccia piagere un esperto di demolizioni che studia tutta la vita "come fare a farli cadere diritti".
Invece di partire da una analisi scientifica ed arrivare ad una teoria, come uno scienziato dovrebbe fare.
-------------------------------------------------------------------------
Se c'è qualcuno non acora contaminato da certezze e fede politica consiglio un piccolo video:
http://www.youtube.com/watch?v=hTL9m...eature=related
10 minuti di approfondimento con alcune testimonianze interessanti.
Giusto per vedere come mai buona parte della comunità accademica, compresi i costruttori e progettisti delle torri, ed alcuni ingegneri che hanno
partecipato ai testi ufficiali... non concordano con la teoria ufficiale (ma nemmeno con le esagerazioni complottiste).
Tra altro era nuovo anche per me il fatto che fosse stato messo a progetto, oltre al resistere a bombe e missili, specificatamente anche l'impatto contro jet di linea. E tra l'altro doveva reggere all'impatto con svariati aerei prima di essere compromesso. Notevole lungimiranza :)
Se ritrovo il filmato con la vista dal alto dove si vede il crollo delle colonne centrali che precede il resto lo post... ma quello che avevo da parte è stato rimosso da You tube...
E interessante e potete usarlo per contraddire si una tesi che altra vi aiuterà nelle vostre dicussioni costruttive contro i vostri avversari politici.
Ma a parte questo non credo posterò più qua dentro. Buon proseguimento.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
nel mio piccolo avrei anche io un punto di vista.
dai video delle torri, riguardando attentamente e al rallentatore,si vede benissimo che :
la parte al di sopra della zona impatto aereo e' integra, e collassa "rigidamente" sulla zona sottostante innescando un effetto domino nei 2 versi,
ovvero, "mangiando" un piano di solaio sul moncone sottostante ed un piano sul "tappo" che preme, superando evidentemente l'arresto statico.
inoltre, fresco fresco da corso di prevenzione incendi,
vi assicuro che nel flashover,ovvero l'incendio totale, dove brucia TUTTO ,in maniera invisible spesso,
si raggiungono anche i 2500°C in massima puntuale.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
...come l'uso della curva di Wohler in condizioni statiche a numero di cicli 0.
i grattacieli non oscillano? :stress:
in presenza di vento, gli ultimi piani delle torri gemelle si spostavano fino a 2 metri dalla posizione "a riposo".
come puoi notare dal fumo degli incendi, in quel giorno di vento ce n'era parecchio.
visto l'andamento solitamente a raffiche del vento, questo provoca oscillazioni e quindi cicli trazione-compressione sulla struttura.
http://www.greatgridlock.net/NYC/nycadd4.html
Citazione:
(the
World Trade Center towers are designed to sway 2.7 m in strong wind, although usually a maximum arc of approx. 2 meters is encountered)
--------------------
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Tra altro era nuovo anche per me il fatto che fosse stato messo a progetto, oltre al resistere a bombe e missili, specificatamente anche l'impatto contro jet di linea. E tra l'altro doveva reggere all'impatto con svariati aerei prima di essere compromesso. Notevole lungimiranza :)
un pilota che fosse in rotta di collisione con un grattacielo senza possibilità di evitarlo scaricherebbe tutto il carburante per evitare di peggiorare un incidente già drammatico di per se.
inoltre le torri erano progettate per resistere all'urto con aerei più piccoli di quelli che hanno impattato (e chissà perchè "certe persone" si scordano sempre questo particolare) e, come detto, senza tonnellate di carburante.
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ghost_FS
Tra altro era nuovo anche per me il fatto che fosse stato messo a progetto, oltre al resistere a bombe e missili, specificatamente anche l'impatto contro jet di linea. E tra l'altro doveva reggere all'impatto con svariati aerei prima di essere compromesso. Notevole lungimiranza :)
L'ingegner Leslie Robertson, principale responsabile della progettazione della struttura del WTC, ha chiarito in un'intervista alla BBC del novembre 2001
http://www.bbc.co.uk/sn/tvradio/prog...on/index.shtml
che le Torri Gemelle furono concepite per sopportare l'impatto di un Boeing 707 in atterraggio, quindi a velocità ridotta e con poco carburante, e che non fu possibile prendere in considerazione l'effetto del carburante. L'11 settembre 2001, le Torri Gemelle furono colpite da Boeing 767, aerei di peso superiore al 707, lanciati ad altissima velocità (fra 700 e 900 km/h) e pieni di carburante.
tratto da:
http://undicisettembre.blogspot.com/...esistenza.html
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
dude
nel mio piccolo avrei anche io un punto di vista.
dai video delle torri, riguardando attentamente e al rallentatore,si vede benissimo che :
la parte al di sopra della zona impatto aereo e' integra, e collassa "rigidamente" sulla zona sottostante innescando un effetto domino nei 2 versi,
ovvero, "mangiando" un piano di solaio sul moncone sottostante ed un piano sul "tappo" che preme, superando evidentemente l'arresto statico.
inoltre, fresco fresco da corso di prevenzione incendi,
vi assicuro che nel flashover,ovvero l'incendio totale, dove brucia TUTTO ,in maniera invisible spesso,
si raggiungono anche i 2500°C in massima puntuale.
a conferma di quanto sopra, ho trovato questo,
http://undicisettembre.blogspot.com/
leggete nella pagina l'articolo sugli incendi da ufficio...
-
Re: domanda di scienza dei materiali
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fear
inoltre le torri erano progettate per resistere all'urto con aerei più piccoli di quelli che hanno impattato (e chissà perchè "certe persone" si scordano sempre questo particolare) e, come detto, senza tonnellate di carburante.
Robertson says:"These charts demonstrate conclusively that we should not and cannot design buildings and structures to resist the impact of these aircraft. Instead, we must concentrate our efforts on keeping aircraft away from our tall buildings, sports stadiums, symbolic buildings, atomic plants, and other potential targets."
Citazione:
Originariamente Scritto da
rigel
L'ingegner Leslie Robertson, principale responsabile della progettazione della struttura del WTC, ha chiarito in un'intervista alla BBC del novembre 2001
http://www.bbc.co.uk/sn/tvradio/prog...on/index.shtml
che
le Torri Gemelle furono concepite per sopportare l'impatto di un Boeing 707 in atterraggio, quindi a velocità ridotta e con poco carburante, e che non fu possibile prendere in considerazione l'effetto del carburante. L'11 settembre 2001, le Torri Gemelle furono colpite da Boeing 767, aerei di peso superiore al 707, lanciati ad altissima velocità (fra 700 e 900 km/h) e pieni di carburante.
tratto da:
http://undicisettembre.blogspot.com/...esistenza.html