Biblioteca e videogame sono due parole, oserei dire due universi, che non hanno apparentemente nulla a che spartire l'uno con l'altro. Il primo richiama alla mente volumi polverosi, enciclopedie, pomeriggi di studio, ricerche... Il secondo, beh, lo sappiamo bene.
Da qualche mese è in corso negli Stati Uniti un interessante esperimento, quello di affiancare i videogiochi ai normali libri negli scaffali delle biblioteche pubbliche. 25 centesimi al giorno per un massimo di due settimane; al momento il catalogo è limitato ai soli giochi per PlayStation 2, ma non è escluso che in futuro si possa ampliare.
La cosa che ha lasciato di stucco per primi gli stessi bibliotecari che hanno portato avanti l'iniziativa è stato il suo incredibile successo, come ben raccontato da uno dei promotori in un lungo articolo su gamingtarget.com; non c'è stato un solo gioco che non sia stato preso in prestito più e più volte, da Granturismo 4 a Harry Potter, passando per WWE Smackdown ed Enter The Matrix; curioso leggere come molti utenti prendano i giochi senza neppure sapere di che si tratta, spinti dalla curiosità di provarli, in una sorta di "bulimia" videoludica che spinge a consumare tutto il consumabile.
Il che fa pensare che l'interesse nei videogiochi sia sempre piuttosto alto.
Vi lascio alla lettura dei due articoli pubblicati sull'argomento, rinviando a questo topic i vostri commenti in materia.