MorsTua ha scritto dom, 26 febbraio 2006 alle 18:07
I quattordicenni di 20 anni fa,dopo aver studiato, stavano sempre fuori a giocare a calcio, andare in bici, a conoscere gente, a fare attivita fisica in generale e magari giocavano un' oretta prima di cena. Ora, prima di andare al lavoro, vedo ragazzini che cercano praccy 6vs6 alle 13 30 del pomeriggio, torno alle 19 30 e sono ancora li che giocano.
Per non parlare di chi gioca ai mmorpg che sta ore,ore,ore ed ore a uccidre mostrini per guadagnare un punto esperienza, quando potrebbero sfruttare meglio tutte quelle ore, magari per leggere un libro o andare fuori a giocare a pallone e via discorrendo. Come fate a dire che i giochi non sono una droga di fronte a tutto questo? Anche gli alcolisti negano a se stessi di avere il problema dell' alcolismo...
Provate a cronometrare le ore che state davanti al pc, anche spezzettate e vi accorgerete che non sono mai inferiori all ora e mezza.
Non potete negare che i videogames,internet,le chat siano una droga e per giocarci, a volte rinunciamo alla vita sociale,alle attività sportive,e a tutto quello che generalmente fa chi non gioca e ve lo dice un gamer/netgamer che vede la cosa da un lato obbiettivo.
Come dar torto agli psicologi?Se parlano lo fanno con cognizione di causa.
Ogni generazione ha i propri problemi.Forse l'abuso di internet/giochi/chat è proprio uno dei mali odierni.