uccio ha scritto mar, 07 febbraio 2006 alle 21:20
Posso?
Jordison, e lo sostengo da anni, è uno dei batteristi più sopravvalutati di sempre. Sì certo, veloce, soprattutto con i piedi, ma i suoi pattern non sono mai stati l'emblema dell'originalità.
Da batterista navigato quale sono
posso darti qualche consiglio variegato:
nel metal se vuoi sentire batteristicamente qualcosa di entusiasmante, potresti affidarti ai Death di The Sound of Perseverance o di Individual Thought Patterns, o se vuoi qualcosa di estremamente tecnico ci sarebbe il solito Focus dei Cynic, con Sean Reinert sugli scudi.
Se invece gradisci qualcosa di più "immediato" ma comunque trascinante, il sottovalutatissimo Ray Hartmann stupisce grandi e piccini in Alice in Hell, album degli Annihilator.
Sempre nel panorama metal sono da non sottostimare batteristi estremi come Hellhammer (Mayhem) o come il ciccionissimo Nicholas Barker (Cradle of Filth e Dimmu Borgir), ma anche Tony Laureano ed i Malvolent Creation. Se vuoi qualcosa di clamorosamente folle ed ipertecnico ci sono i dischi degli Spastik Inc. con quel diavolo di Bobby Jarzombek.Qualcosa di più "picchiapicchia" lo trovi negli album degli Slayer con mister Dave Lombardo alle pelli, ma di esempi di batterismo ad alti livelli ce ne son davvero troppi nel metal...
se poi vogliamo andare al di là del metal servirebbero anni per elencare tutti i dischi da ascoltare: te ne dirò un paio per farti capire a che livelli possa arrivare l'abilità di un batterista vero, dai già citati Rush di Neil Peart ai Genesis di Phil Collins, dalla Mahavishnu Orchestra di Billy Cobham alle decine di dischi con protagonisti Steve Gadd, Peter Erskine, Steve Smith, o i più moderni Carter Beauford, Vinnie Colaiuta e Dennis Chambers. Oppure anche Cicciput di Elio e le Storie Tese, dove il favoloso Cristian Meyer fa capire a tutti cosa sia una sessione ritmica eccelsa.
O ancora Jojo Mayer, Airto Moreira, Dave Weckl, John Bonham, Ian Paice, Omar Hakim, Manu Katche e tanti altri, per non parlare dei grandi jazzisti come Art Blakey, Max Roach, Buddy Rich, Elvin Jones....
Ah, un disco dove la batteria è padrona totale della scena è Black Light Syndrome, di Terry Bozzio.