A voi non dà fastidio leggere "vittoria di pirro" in un libro fantasy, dove pirro non è manco esistito? Mi riferisco alla " Redenzione di Althalus" ma ho visto cose simili anche in altri libri....
A voi non dà fastidio leggere "vittoria di pirro" in un libro fantasy, dove pirro non è manco esistito? Mi riferisco alla " Redenzione di Althalus" ma ho visto cose simili anche in altri libri....
Hmmmm... dipende.Stealth713 ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 16:51
A voi non dà fastidio leggere "vittoria di pirro" in un libro fantasy, dove pirro non è manco esistito? Mi riferisco alla " Redenzione di Althalus" ma ho visto cose simili anche in altri libri....
Se la frase è fatta pronunciare ad un personaggio, è un errore come può esserlo Maciste con l'orologio in un film.
Se lo dice l'autore, ci può stare.
Osservazione arguta comunque, io non ci avevo mai pensato
Questo è un discorso interessante, che io vi riproporrei sotta veset simile.
Tutti i film ambientati nel nostro mondo e ai nostri giorni hanno una specie di paradosso.
Prendiamo arma letale: siccome è ambientato nel nostro tempo tutto dovrebbe essere uguale al mondo in cui viviamo, tranne che per una cosa: nel mondo del film non esistono attori che si chiamano mel gibson o danny glover, altrimenti i personaggi comprimari si stupirebbero di vedere come poliziotti attori così famosi.
Cioè, in teoria alla stazione di polizia dovrebbero stupirsi nel vedere mel gibson entrare nel suo ufficio, dovrebbero chiedersi: "ma quello è mel gibson, oppure un suo clone perfetto", invece fanno finta di nulla...
Capite cosa intendo?
Ash'84 ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 17:49
Questo è un discorso interessante, che io vi riproporrei sotta veset simile.
Tutti i film ambientati nel nostro mondo e ai nostri giorni hanno una specie di paradosso.
Prendiamo arma letale: siccome è ambientato nel nostro tempo tutto dovrebbe essere uguale al mondo in cui viviamo, tranne che per una cosa: nel mondo del film non esistono attori che si chiamano mel gibson o danny glover, altrimenti i personaggi comprimari si stupirebbero di vedere come poliziotti attori così famosi.
Cioè, in teoria alla stazione di polizia dovrebbero stupirsi nel vedere mel gibson entrare nel suo ufficio, dovrebbero chiedersi: "ma quello è mel gibson, oppure un suo clone perfetto", invece fanno finta di nulla...
Capite cosa intendo?
Si..beh..capisco, ma è una cosa un pò forzata....possiamo tranquillamente presumere che il mondo in cui è ambientato il film non ha un'industria cinematografica ammeno che non sia specificamente indicato
Io mi riferivo al fatto che in un libro fantasy vengano usati dei modi di dire che derivano direttamente da situazioni e personaggi del nostro mondo che in teoria per quel mondo non avrebbero nessun significato.
Per questa ragione mi piacciono gli autori che creano dei mondi dove alla fine posso ridere per una battuta velata che si riferisce a un fatto di quel mondo. ( "astuto come un murgos" )
Sarò cattivo, ma questa mi sembra una pippa senza senso.Ash'84 ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 17:49
Questo è un discorso interessante, che io vi riproporrei sotta veset simile.
Tutti i film ambientati nel nostro mondo e ai nostri giorni hanno una specie di paradosso.
Prendiamo arma letale: siccome è ambientato nel nostro tempo tutto dovrebbe essere uguale al mondo in cui viviamo, tranne che per una cosa: nel mondo del film non esistono attori che si chiamano mel gibson o danny glover, altrimenti i personaggi comprimari si stupirebbero di vedere come poliziotti attori così famosi.
Cioè, in teoria alla stazione di polizia dovrebbero stupirsi nel vedere mel gibson entrare nel suo ufficio, dovrebbero chiedersi: "ma quello è mel gibson, oppure un suo clone perfetto", invece fanno finta di nulla...
Capite cosa intendo?
La "vittoria di Pirro" in un fantasy, può esser un'obiezione sensata...ma... ^^
Perchè, tutte le volte che in libro fantasy o comunque di ambientazione medioevale ordinano agli arcieri di fare 'fuoco'?
Si....dovrebbero dire "Tirate!!!!!!!".
Proprio la stessa cosa, usano frasi che derivano da situazioni che in quel mondo non sono mai esistite.
Facciamo una raccolta di questi errorini?
Possiamo salvarli in calcio d'angolo dicendo che gli arcieri potevano lanciare proiettili infuocati?
Ma a volte infatti è indicato, ma quasi sempre no
Gil-galad, Re degli Elfi ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 15:38
Ma a volte infatti è indicato, ma quasi sempre no
C'è da chiedersi come mai in diversi colossal nessuno si è accorto di questo erroraccio. Nel signore degli anelli se ne sono accorti, mi pare, non mi ricordo per gladiatore, alexander et similia.
Dato che nel gladiatore c'era un combattente in jeans e un altra quarantina di errori storici non credo si siano soffermati su queste raffinatezzeStealth713 ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 18:58
Gil-galad, Re degli Elfi ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 15:38
Ma a volte infatti è indicato, ma quasi sempre no
C'è da chiedersi come mai in diversi colossal nessuno si è accorto di questo erroraccio. Nel signore degli anelli se ne sono accorti, mi pare, non mi ricordo per gladiatore, alexander et similia.
Scusa, ma io generalmente ci sto attento a questo particolare, ma non mi è sembrato di trovare questo errore nè nel Signore degli Anelli (dove l'unico comando di tirare agli arcieri è dato da Aragorn nel Fosso di Helm, e lo dice in elfico), nè in AlexanderStealth713 ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 18:58
Gil-galad, Re degli Elfi ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 15:38
Ma a volte infatti è indicato, ma quasi sempre no
C'è da chiedersi come mai in diversi colossal nessuno si è accorto di questo erroraccio. Nel signore degli anelli se ne sono accorti, mi pare, non mi ricordo per gladiatore, alexander et similia.
No, no... ne "Il Signore degli Anelli" lo dice anche Gandalf e più di una volta, soprattutto a Minas Tirith.
del Signore degli Anelli mi ricordo che dicono "Addio": se ci pensate non è sensato perchè non esiste nessun Dio espresso nel romanzo (inteso come Dio unico, non come uno di un insieme di dei), nè tantomeno un aldilà in cui incontrarsi dopo la morte...
Beh non hai torto, ma ad essere pignoli esiste Eru Iluvatar, un'essere "superiore" che può avvicinarsi al nostro concetto di divinità, quindi non è del tutto sbagliatoafrikakorps ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 22:44
del Signore degli Anelli mi ricordo che dicono "Addio": se ci pensate non è sensato perchè non esiste nessun Dio espresso nel romanzo (inteso come Dio unico, non come uno di un insieme di dei), nè tantomeno un aldilà in cui incontrarsi dopo la morte...
Ma infatti ho detto che se ne sono accorti e non l'hanno fatto...Gil-galad, Re degli Elfi ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 19:53
Scusa, ma io generalmente ci sto attento a questo particolare, ma non mi è sembrato di trovare questo errore nè nel Signore degli Anelli (dove l'unico comando di tirare agli arcieri è dato da Aragorn nel Fosso di Helm, e lo dice in elfico), nè in AlexanderStealth713 ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 18:58
Gil-galad, Re degli Elfi ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 15:38
Ma a volte infatti è indicato, ma quasi sempre no
C'è da chiedersi come mai in diversi colossal nessuno si è accorto di questo erroraccio. Nel signore degli anelli se ne sono accorti, mi pare, non mi ricordo per gladiatore, alexander et similia.
Si ma se si continua così, essendo fantasy dovrebbero essere scritti in un'altra lingua, fantastica per l'appunto... o no?
In italiano non c'è altra traduzione per "farewell", o così o pomì.afrikakorps ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 22:44
del Signore degli Anelli mi ricordo che dicono "Addio": se ci pensate non è sensato perchè non esiste nessun Dio espresso nel romanzo (inteso come Dio unico, non come uno di un insieme di dei), nè tantomeno un aldilà in cui incontrarsi dopo la morte...
TomBombadillo ha scritto sab, 25 febbraio 2006 alle 12:15
Si ma se si continua così, essendo fantasy dovrebbero essere scritti in un'altra lingua, fantastica per l'appunto... o no?
Non vedo perchè mai. Per questo stesso ragionamento tu i cartoni giapponesi non dovresti vederli doppiati perchè ovviamente parlano in giapponese.
Per drla, sarebbe come se io fossi il redattore del Corriere della sera e scrivessi "i terroristi hanno meno onore degli Shaido", anzi non rende idea, perchè comunque alcuni di quelli che leggono potrebbero cogliere il significato. Dire vittoria di pirro in un mondo dove pirro non è mai esistito, come se fosse una frase comune, stona.
La mia era un esagerazione. La "vittoria di Pirro" è una caduta stilistica. Sono daccordo.Stealth713 ha scritto sab, 25 febbraio 2006 alle 20:06
TomBombadillo ha scritto sab, 25 febbraio 2006 alle 12:15
Si ma se si continua così, essendo fantasy dovrebbero essere scritti in un'altra lingua, fantastica per l'appunto... o no?
Non vedo perchè mai. Per questo stesso ragionamento tu i cartoni giapponesi non dovresti vederli doppiati perchè ovviamente parlano in giapponese.
Per drla, sarebbe come se io fossi il redattore del Corriere della sera e scrivessi "i terroristi hanno meno onore degli Shaido", anzi non rende idea, perchè comunque alcuni di quelli che leggono potrebbero cogliere il significato. Dire vittoria di pirro in un mondo dove pirro non è mai esistito, come se fosse una frase comune, stona.
Ma in fondo si tratta di un modo di dire che risulterebbe incomprensibile con riferimenti diversi rispetto a quelli della nostra cultura.
Certo vittoria inutile faceva meno schifo
P.S: Comunque hai ragione, i cartoni giapponesi li guardo in giapponese
Bèh, in "Last Action Hero", quando il bimbo entra nel film, si vede in un Blockbuster una locandina di Terminator interpretato da StalloneAsh'84 ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 17:49
Questo è un discorso interessante, che io vi riproporrei sotta veset simile.
Tutti i film ambientati nel nostro mondo e ai nostri giorni hanno una specie di paradosso.
Prendiamo arma letale: siccome è ambientato nel nostro tempo tutto dovrebbe essere uguale al mondo in cui viviamo, tranne che per una cosa: nel mondo del film non esistono attori che si chiamano mel gibson o danny glover, altrimenti i personaggi comprimari si stupirebbero di vedere come poliziotti attori così famosi.
Cioè, in teoria alla stazione di polizia dovrebbero stupirsi nel vedere mel gibson entrare nel suo ufficio, dovrebbero chiedersi: "ma quello è mel gibson, oppure un suo clone perfetto", invece fanno finta di nulla...
Capite cosa intendo?
Per il discorso delle frasi, bèh, secondo me dipende appunto da chi vengono dette: ci sono dei concetti che possono essere espressi solo in quel modo, e cmq finchè lo dice l'autore durante la narrazione, non ci vedo questo gran problema.
Alla fine, è come se fosse fuori dal "tempo e spazio" del libro.
Finchè il narratore è onnisciente non credo che questo sia un problema, ma il fatto è che molti romanzi fantasy sono scritti sotto forma di diario di uno dei protagonisti, come appunto ISDA...Dunkan ha scritto dom, 26 febbraio 2006 alle 19:01
Bèh, in "Last Action Hero", quando il bimbo entra nel film, si vede in un Blockbuster una locandina di Terminator interpretato da StalloneAsh'84 ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 17:49
Questo è un discorso interessante, che io vi riproporrei sotta veset simile.
Tutti i film ambientati nel nostro mondo e ai nostri giorni hanno una specie di paradosso.
Prendiamo arma letale: siccome è ambientato nel nostro tempo tutto dovrebbe essere uguale al mondo in cui viviamo, tranne che per una cosa: nel mondo del film non esistono attori che si chiamano mel gibson o danny glover, altrimenti i personaggi comprimari si stupirebbero di vedere come poliziotti attori così famosi.
Cioè, in teoria alla stazione di polizia dovrebbero stupirsi nel vedere mel gibson entrare nel suo ufficio, dovrebbero chiedersi: "ma quello è mel gibson, oppure un suo clone perfetto", invece fanno finta di nulla...
Capite cosa intendo?
Per il discorso delle frasi, bèh, secondo me dipende appunto da chi vengono dette: ci sono dei concetti che possono essere espressi solo in quel modo, e cmq finchè lo dice l'autore durante la narrazione, non ci vedo questo gran problema.
Alla fine, è come se fosse fuori dal "tempo e spazio" del libro.
E allora voto anch'io per la caduta di stileDeus ha scritto dom, 26 febbraio 2006 alle 22:28
Finchè il narratore è onnisciente non credo che questo sia un problema, ma il fatto è che molti romanzi fantasy sono scritti sotto forma di diario di uno dei protagonisti, come appunto ISDA...Dunkan ha scritto dom, 26 febbraio 2006 alle 19:01
Bèh, in "Last Action Hero", quando il bimbo entra nel film, si vede in un Blockbuster una locandina di Terminator interpretato da StalloneAsh'84 ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 17:49
Questo è un discorso interessante, che io vi riproporrei sotta veset simile.
Tutti i film ambientati nel nostro mondo e ai nostri giorni hanno una specie di paradosso.
Prendiamo arma letale: siccome è ambientato nel nostro tempo tutto dovrebbe essere uguale al mondo in cui viviamo, tranne che per una cosa: nel mondo del film non esistono attori che si chiamano mel gibson o danny glover, altrimenti i personaggi comprimari si stupirebbero di vedere come poliziotti attori così famosi.
Cioè, in teoria alla stazione di polizia dovrebbero stupirsi nel vedere mel gibson entrare nel suo ufficio, dovrebbero chiedersi: "ma quello è mel gibson, oppure un suo clone perfetto", invece fanno finta di nulla...
Capite cosa intendo?
Per il discorso delle frasi, bèh, secondo me dipende appunto da chi vengono dette: ci sono dei concetti che possono essere espressi solo in quel modo, e cmq finchè lo dice l'autore durante la narrazione, non ci vedo questo gran problema.
Alla fine, è come se fosse fuori dal "tempo e spazio" del libro.
Dipende, certe volte è impossibile non usare certi termini, certe altre volte si può trovare una sostituzione(hamburger diventa pasticcio di carne.
Cmq sta storia era uno dei crucci principali di Tolkien
Non vedo cosa c'entri il hamburger con i libri fantasy
Comunque si, i nostri termini sono delle scorcatoie utili, ma sono anche cadute di stile e vanno evitate.