Sono passati cinque giorni.
Cinque giorni di paura.
Ricordate a stento la notte.
Il gridare dei corvi al imbrunire , l'ululato dei corni
Passi rimbombanti scanditi dai tamburi salivano come una nebbia fitta coprendo la notte, rimbombando sui muri giocando freneticamente nei cuori e nelle menti, strizzando le anime, infrangendo i pensieri e distorcendo la realtà.
il villaggio all imbrunire venne soffocato in una mareggiata di morte.
E poi il silenzio.
Dalle case sprangate , dalle palizzate di legno , dall'entrata in muratura del tunnel sentite Quel silenzio.
Il battito agitato nei vostri cuori inizzia a correre inseguito dal silenzio e sale, sale, salae fino a trasformarsi in un urlo. riccorrendo e superando l'aritmia dei tamburi momentaneamente zittiti.
Soffocando la mente.
Soffocando la vista.
Soffocanndo la speranza.
Liberando il terrore.
I bambini si agrappano alle mani delle madri piangenti sbiancandole fino al osso,i vecchi si piegano, i soldati stringono i denti tanto da frantumarli, i visi contratti in smorfie orribili di disperazione, tanfo di urina si addensa nell'aria Ubert l'oste impazzisce di paura la sua dignità sotratta dal Silenzio.
Tutti lo sentono,
tutti ne vengono segnati,
tutti pregano che finisca, in un modo o nel altro .
Il vecchio prete cade sul terreno, il corpo scosso dai brividi. Dalla sua bocca balbettante escono un flusso di parole, rotte, sconclusionate dalla paura e dalla disperazione, le sue mani contratte ad artiglio su un pacchetto rettangolare.
La litania raggiunge i vostri orecchi SigmarSigmarSigmarSigmarSigmar... il gracidio della sua voce è irriconoscibile rispetto alla voce profonda e compassionevole nei suoi inni sacri.
Mentre cercate di sbirciare l'ombra oltre la palizzata scorgete con la coda del occhio una donna inginocchiarsi sul prete.
Forse per consolarlo o forse per farlo smettere.
Il suo sibilo aumenta d'intensità incolsuta "Sigmar pro.....", l'urlo viene rotto, i suoi occhi si apannano.
L'urlo della sua morte ha rotto il silenzio .
Una risatina argentina e musicale fa del urlo un contrappunto fuori dalla palizzata.
Vi chiedete se avete lasciato qualcuno fuori nel buio.
Se qualche ragazza non sia riuscita a rientrare in tempo.
E sia fuori tra l'esercito invasore e la salvezza.
Ululati acuti, ottusi, in rapide, lente, concitate grida distorti accompagnano la voce argentina Slanesh, Slanesh, cantano, ridono, biascicano, ringhiano, stridulano in un orgia di suoni Slanesh, Slaneeeesh!.
Ed Ogni volta che il nome maledetto distorce l'aria i tamburi i corni i flauti si scuotano e molteplici passi rimbombano avvicinandosi.
Il Magravio si riscuote e urlà di entrare nel tunnel , verso la salvezza , lontano dall'incubo.
Alcuni compaesani afferano il corpo del prete in preda alle convulsioni un filo di bava mischiato sangue esce dalla bocca.
Siete l'ultimo gruppo ad entrare , la tempesta del caos si infrange sulla palizzata abattendola e voi siete gli unici a vederla, una ragazzina avanza precedendo l'orda mutante, un raggio di luna illumina la sua faccia.
Nessuno di voi la riconosce, neanche i vostri compagni nati e cresciuti nel villaggio la riconoscono.
Eppure potrebbe essere una bambina del villaggio, ma poi la luna illumina i suoi occhi e l'incubo si scopre .
I suoi occhi persi in estasi soffocati in un orgia estatica di passioni blasfeme , la sua delicata bocca contratta in una smorfia sbavante e sulla sua fronte il marchio del suo Dio.
Da dentro il tunnel il Magravio vi implora di chiudere il tunnel.
E la paura vi riscuote, mentre osservate la bambina vestita di stracci e seta saltellare piangendo e ridendo dentro il villaggio.
Così vulnerabile, così innocente , così distorta.
Mentre chiudete la pesante porta in pietra udite le sue parole.
"Mamma! Mummy sono tornata.
Ti prego mamma fammi entrare , sono Joanna sono a casa!
Ho trovato un cucciolo..... "
Dice indicando l'abominevole orda mutante con gioia distorta negli occhi,
" lo posso tenere?".
La dolce risata argentina vi insegue anche dopo che il nano fa crollare il primo tratto del tunnel.
E continua a inseguirvi nei vostri incubi.........
Dalla caduta del villaggio siete fuggiti dentro il tunnel , voi, gli abitanti del villaggio e i soldati del vecchio barone straziato dall'orda.
Pregate ferventemente che sia riuscito a morire.
Le condizioni del vecchio prete peggiorano velocemente , e non è l'unico tra i vecchi o i bambini in precarie condizzioni.
Il secondo giorno gli uomini alla retroguardia inizziano a sentire rumori d'inseguimento, Grond è perplesso e taciturno.
Il terzo giorno raggiungete la fine del tunnel , abbandonate con sollievo il passaggio segreto.
Le condizzioni del vecchio prete sembrano improvvisamente migliorare , ma sembra chiaro che il vecchio prete sia impazzito dallo shock ed ora è muto .
Raggiungete la straa ed avanzate mettendo un piede davanti al altro sorretti solo dal bisogno di mettere più distanza possibile tra voi e il villaggio.
Sperando di portare gli sfollati verso la salvezza di Middhenheim , la città del lupo.
Lontana dall'incubo.