keiser ha scritto sab, 04 marzo 2006 alle 11:48
Scavo nella memoria alla ricerca del momento in cui tutto ha avuto inizio, del giorno in cui ho "scelto" i videogiochi e non, che so, la filatelia o il decoupage.
Ho un ricordo moooolto vago di pomeriggi oziosi al parco di Bergamo, con mia cugina, durante i quali scappavamo di nascosto dentro il bar e infilavamo monetine da 200 lire in un allora gigantesco coin-op, sul cui schermo correvano pipottini pixellosi. Non ricordo come si chiamasse il gioco, in cosa consistesse, e neppure perchè mi intrigasse così tanto. Forse solo per il fatto che "non si poteva".
Questa cugina comprò poi il Vic20. E ogni volta che andavo a trovarla ci chiudevamo in camera sua a giocare a Gorf e Omega Race.
Durante il primo anno delle medie andavo di nascosto nei bar a dilapidare patrimoni per cose tipo Time Pilot, Pengo, MotoRace, attratto da quel modo di giocare così diverso da qualunque altro.
Più in là venne il liceo, la sala giochi vicina alla stazione, dove ogni giorno si passava almeno una buona mezz'ora prima dell'arrivo del treno, tra una partita a Super Hang-On, Rolling Thunder, Bomb Jack e molti, moltissimi altri.
Oggi mi chiedo dove trovassi il tempo di provarli tutti, e nonostante quello studiare e fare altre cose. Mistero.
Poi c'erano gli amici con il Commodore64. Che finalmente arrivò anche in casa mia, qualche anno più tardi.
Il resto è storia. A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se quel pomeriggio non fossi entrato in quel bar del parco di Bergamo...
E per voi, come è stata la "prima volta"?