cardoso ha scritto dom, 21 settembre 2003 alle 02:46
Mithrandir81 ha scritto sab, 20 settembre 2003 alle 19:38
mcfarland ha scritto sab, 20 settembre 2003 alle 18:06
e comunque credo che i media o i vg non possano influenzare minimamente il carattere
Non esageratemente, i media esagerano appioppando la colpa ai Vg, ma, seppur in piccolissima parte, una leggera influenza esiste...un bambino che ancora non ha acquisito un certo modo di percepire la realtà, non può trovarsi di fronte ad una visione distorta della stessa. Per dirla spicciola, un bambino che non abbia nemmeno idea di cosa significhi far del male, uccidere una persona, non può giocare a GTA, perchè potrebbe (sottolineo potrebbe) convincersi che la realtà sia la stessa cosa...
mcfarland ha scritto sab, 20 settembre 2003 alle 18:06
se fosse cosi saremo tutti dei serial killer
perchè non lo sei? perchè evidentemente i tuoi genitori ti hanno inculcato certi valori, ti hanno dato una certa educazione, non credo che a 5 anni ti facessero guardare i porno, o giocare a cose tipo carmageddon...
Ciao,mithrandir
secondo me, hai ragione ma il tuo punto di partenza è mirato(niente flame solo un opinione diversa
),
per me tutto quello che ci circonda ci influenza.
In fondo noi, in quanto persone, siamo l'unione di un codice genetico che, esposto agli stimoli sensoriali, ha uno sviluppo unico e univoco.
Ogni parola che sentiamo, ogni immagine che vediamo, tatto, gusto, olfatto, sono segnali che il nostro cervello percepisce e elabora e la nostra personalità è la somma (non algebrica)di quello che ci è stato trasmesso.
Un bambino ha bisogno di ricevere un metodo che gli permette di gerarchizzare e giudicare in autonomia gli stimoli che riceve.
Normalmente tutti i bambini, grazie all'educazione sia dei genitori che della scuola riescono ad acquisire questo metodo.
Secondo gli studi pedagogici attuali sono tre i campi principali che servono a costruire questo metodo:
a) educazione del corpo e della mente (la didattica pura)
b) educazione agli affetti (e alle relazioni interpersonali)
c) educazione ai valori morali
Alcuni bambini riescono a raggiungere questa indipendenza più velocemente, altri ci mettono più tempo (le persone con problemi mancano di strutture intellettive in uno o più campi).
Un bambino equilibrato non avrà, quindi problemi pur essendo esposto a violenza, sesso, o situazioni che percepisce al limite fra vita reale o irrealtà; chi manca di queste basi rischierà di essere ingannato da quello che vede o sente.
Il grosso problema è qui: se io non ho le basi per giudicare il mondo che mi circonda come faccio a cautelarmi da situazioni "influenzanti"?
Non posso farlo, ma non posso farlo in tutto, non solo in film o videogame. Io vengo condizionato da qualsiasi cosa e non ho la capacità di distinguere quello che è giusto da quello che non lo è.
In questo caso lo stesso rischio lo correrò semplicemente frequentando i miei amici, che hanno sicuramente peso maggiore nella mente di un bambino di qualche immagine in movimento.
Vedi babygang adolescentgang o solo gang (e non mi riferisco a quelli che hanno detto che rubavano le macchine perchè lo avevano visto in GTA, io ho scoperto che si potevano rubare le macchine a 5 anni quando hanno fregato la macchina a mio padre).
Quindi, come vedi, sono perfettamente d'accordo con te ma il problema è che non serve soltanto vietare a un bambino una percezione sensoriale perchè comunque se non ha i mezzi per comprendere bisognerebbe vietargli tutto.
Certo dare una sorta di regolamentazione, come quella dei bollini ELSPA può servire a definire in linea di massima dei parametri di riferimento, ma ricordiamoci che qui la gente( media, e statistiche) parla sempre di f**tuti numeri e non di singole persone che sono ognuna diversa dall'altra e hanno ognuna la propria testa più o meno vuota.
E non serve scagliarsi(come fanno sempre i media, ma questo è un discorso diverso) su videogame, violenza, genitori o scuola perchè non è il singolo fattore che crea il problema.
ciao