Non che ci dispiaccia... L'idea di un'intera nazione alimentata a petrolio e carbone non era il massimo...
Ora che rendano sicure le centrali e mettano mura in cemento alte 50 metri
Non che ci dispiaccia... L'idea di un'intera nazione alimentata a petrolio e carbone non era il massimo...
Ora che rendano sicure le centrali e mettano mura in cemento alte 50 metri
il problema, magari, e' chi le gestisce.
io non mi fiderei molto ad abitare nei dintorni di una centrale nucleare, in italia. forse forse in giappone o in usa si' (con un bel contatore geiger in casa e se l'altra scelta fosse una catapecchia, cmq ), ma qua da noi...
Ultima modifica di gmork; 09-06-12 alle 11:23:59
Mica tutti lavorano come te.
Molto gioca la percezione direi. Tutti han paura di una centrale nucleare ma contemporaneamente vanno a fare il bagno accanto negli scarichi della Solvay (ed ignorando cosa accadrebbe in caso di disastro nell'area)
Ma poi la cosa ridicola e' Giappone e USA si (Fukushima + Three Mile Island) e in Italia (zero incidenti nucleari) no
eh certo, in italia siamo famosi per la gestione attenta di opere pubbliche, inceneritori, discariche, etc etc... voglio dire, perche' preoccuparsi di cosucce come centrali nucleari e scorie radioattive. ah gia', ma preoccuparsi di questo non è trendy e fa poco chic, vero chiwaz?
Seh seh blah blah
indovina chi gestisce queste jadrova elektraren, a parte tutto il resto, in slovacchiaeh certo, in italia siamo famosi per la gestione attenta di opere pubbliche, inceneritori, discariche, etc etc... voglio dire, perche' preoccuparsi di cosucce come centrali nucleari e scorie radioattive. ah gia', ma preoccuparsi di questo non è trendy e fa poco chic, vero chiwaz?
si, ok, abbiamo anche la ferrari che e' una delle auto piu' prestigiose al mondo... ma le fiat sono di piu'
battute a parte, i dubbi tipo quelli che ho espresso non sono per dire che in italia siamo tutti capre ignoranti, ma che abbiamo un troppi esempi di gestioni carenti, quando non proprio al limite del criminale. prima ci si guadagna la fiducia sul poco (es. inceneritori, appalti, discariche, ecc...) poi la si puo' avere sul molto (impianti nuclearri, scorie radioattive, ecc...), perche' se va a schifio una discarica basta non coltivarci nulla attorno (se, vabbe'...) ma se va a schifio uno stoccaggio di materiale radioattivo...
piuttosto, che ci dessero dentro seriamente con la ricerca sulle centrali al torio, cosi' forse in 10-20 anni iniziamo a sostituire quelle all'uranio. certo, trovare i fantastiliardi per le banche fanno presto, ma per la ricerca e' un altro paio di maniche.
Ding ding! le centrali al torio sono già state messe perfettamente a punto TRENTA anni fa.
Ma?
in effetti aj ha ragione, le centrali al torio non richiederebbero nuove tecnologie
sul "ma" non mi pronunzio, è un bel "ma".
tiè: http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_autofertilizzante
Tecnicamente se non sbaglio un CANDU può andare anche a torio... Credo sia un problema più politico che altro: se mischio Th all'U ho poi casinacci neri a tirar fuori dell'U233 e l'eventuale Pu, buoni per gli armamenti. Sarebbe davvero energia nucleare sicura, non inquinante e praticamente eterna. Probabilmente ci sono anche problemi legati al far arrivare i neutroni caldi il giusto in tutto il materiale fissile, eh, ma gli Indiani stanno iniziando ad aprire reattori al Th, quindi devono essere problemi risolvibili e risolti...
Ultima modifica di Qoelet; 11-06-12 alle 13:45:30 Motivo: il Pu. Ah, il Pu.
Un reattore autofertilizzante non è un reattore al torio, Boris. I reattori al torio sono gli ADS (Accelerator Driven Syst...ehm Skywolf)
Vennero messi a punto trenta anni fa e dimenticati perché passata la crisi del petrolio, questo tornò a costare talmente poco che la gente semplicemente se n'è fottuta alla grandissima di continuare la ricerca (di cui peraltro quel maniaco di Rubbia è stato precursore indiscusso). THTR-300 è stato un esempio funzionante, anche se era ibrido. Poi, i reattori Deuterio-Uranio hanno il pregio di funzionare con uranio naturale, MOx o qualsiasi altra schifezza. Il contro è appunto la produzione di isotopi pericolosamente militareggiabili (le atomiche indiane sono state ottenute con dei CANDU. "Operazione Smiling Buddha", cercate), lo stesso genere di controindicazione dei gas-grafite come quello di Latina ( i famigerati MAGNOX inglesi).
lettoniente, eh?
in quella pagina di wikipedia si parla anche dei reattori al torio. Il fatto è che non esiste la pagina wiki sui reattori al torio, almeno non in italiano.
un po' più di fiducia in un fisico per quanto concerne queste materie non guasterebbe.
Io ti guasterei volentieri. E comunque parli di una roba e ne posti un'altra. Potevi postare quella in ostrogoto, tanto ti volevamo bene comunque.lettoniente, eh?
in quella pagina di wikipedia si parla anche dei reattori al torio. Il fatto è che non esiste la pagina wiki sui reattori al torio, almeno non in italiano.
un po' più di fiducia in un fisico per quanto concerne queste materie non guasterebbe.
Tutto tace sul fronte nucleare.
l'autore purtroppo non ci dice una delle cose più interessanti, di che generazione dovrebbero essere sti benedetti reattori? mah, non si sa.
Cina pronta a entrare nel nucleare britannico. “Conseguenze gravi”
Cinque i nuovi reattori che Pechino costruirebbe nel Regno Unito per una commessa di oltre 35 miliardi di sterline. Per la stampa inglese si tratta di un ingresso pericoloso perché potrebbe portare a un’ingerenza e un'influenza sempre più forti del gigante asiatico sulle sorti del Paese
di Daniele Guido Gessa | 22 luglio 2012
Secondo fonti governative, ormai mancano solo gli ultimi dettagli dell’accordo. Secondo le associazioni che si battono per l’ambiente come Greenpeace e altri gruppi, sarebbe solamente un “insulto” al Regno Unito. La Cina è pronta infatti a entrare nel settore del nucleare britannico, costruendo cinque nuovi reattori nucleari per una commessa di oltre 35 miliardi di sterline, oltre 42 miliardi e 500 milioni di euro. Nella settimana che si è appena conclusa, uomini del Cnnpc (China national nuclear power corporation) hanno incontrato la dirigenza del britannico Decc (Department of energy and climate change) per mettere a punto un piano per lo sbarco del gigante asiatico nel delicato campo dell’energia nucleare. Il Regno Unito, nonostante Fukushima e nonostante le proteste in casa e a livello europeo, è intenzionato ad andare avanti con il progetto di nuovi reattori e nuove centrali. E Pechino ora potrebbe giocare la sua parte.
Wylfa nel Galles e Oldbury nel Gloucestershire, questi gli impianti dati per sicuro. Ma la Cina sarebbe interessata anche a nuovi reattori da costruire a Bradwell nell’Essex, a Heysham nel Lancashire a ad Harlepool nel County Durham. Secondo gli analisti, l’elezione del presidente Hollande in Francia avrebbe allontanato la Edf dall’orizzonte britannico, azienda fino a ieri favorita per il piano di sviluppo del nucleare nel Regno Unito. Ma sarà difficile, dicono sempre gli analisti, allontanare del tutto il gigante francese dai siti atomici della Gran Bretagna. Guerra quindi fra Cina e Francia? Con un comunicato, Greenpeace, da sempre contraria all’energia nucleare, ha fatto sapere: “Gli operatori cinesi dell’atomico sono supportati dallo stato, il che potrebbe aiutare a risolvere la questione del finanziamento di carissimi nuovi reattori nel Regno Unito. Ma questo significa anche che il denaro dei contribuenti britannici andrà a finire in Cina piuttosto che in Francia, che è pur sempre nostro partner a livello europeo”. Come a dire, meglio che la liquidità rimanga all’interno dell’Unione europea: ne trarrebbero beneficio pure al di qua della Manica.
Ora la stampa britannica, come ad esempio il Guardian, dice che l’ingresso dei cinesi potrebbe avere “conseguenze drammatiche”. La preoccupazione, chiaramente, è di un’ingerenza e di una influenza sempre più forti del gigante asiatico sulle sorti del regno. La Cina è già presente con partecipazioni a importanti infrastrutture come quella di Thames Water, che fornisce l’acqua potabile a tutta l’area di Londra, quella del porto di Felixtowe e la raffineria di petrolio di Grangemouth. Ma la Cina possiede anche numerose aziende come Gieves & Hawkes, abbigliamento e tessuti di lusso, e Weetabix, impresa del settore alimentare. Ora, appunto, anche il nucleare, per sviluppare il quale Pechino, che non manca comunque di liquidità, sta pensando a una sottoscrizione pubblica per raccogliere 17 miliardi di sterline.
La Cina costruisce e gestisce centrali atomiche già dal 1994. La mossa verrebbe portata a termine con l’ingresso nel consorzio Horizon, che ha già progettato la costruzione delle cinque centrali al centro del piano. Ma le proteste non arrivano solo da Greenpeace. Un ex consulente per le politiche energetiche del governo britannico, Nick Butler, recentemente ha scritto un post in un blog del Financial Times. “In questo modo la Cina entrerebbe dentro al nostro sistema, con un accesso alla rete nazionale dell’energia del Regno Unito e ai segreti della nostra tecnologia. Certo, oggi abbiamo raggiunto un livello di globalizzazione che fa in modo che la nazionalità della proprietà sia irrilevante. Eppure è sconcertante che in cambio dell’ingresso nel Regno Unito non venga chiesto alla Cina di porre un freno al furto di proprietà intellettuale a ai agli attacchi informatici di cui adesso proprio Pechino è leader”.
Io non sono a favore dell'energia nucleare. Mi può causare il caos e non dobbiamo usarla fino a che non può essere controllato in modo corretto.Bisogna dire che io ero a favore del nucleare ma dopo una discussione con il prof. di fisica sto rivalutando le mie idee...diciamo che ora come ora mettere centrali nucleari non conviene tanto, tra il tempo che ci metti a costruirle e il prezzo dell'uranio direi che forse è molto più conveniente puntare su fotovoltaico ed eolico (alla faccia di chi dice che le pale eoliche sono anti-estetiche, a me piacciono un sacco)...tuttavia ha ancora i miei dubbi...se magari si costruissero una o due centrali e contemporaneamente si iniziasse una bella campagna di energie rinnovabili...tuttavia non credo che dovremmo lasciarci spaventare dal Giappone...terremoti del genere in Italia non ci sono e manco tsunami...magari però chiamare qualche ingegnere nucleare giapponese...
Ultima modifica di Rayiri; 06-09-12 alle 06:46:36
cyclic argument is cyclic