Ahh, i tempi d'oro dei videogiochi! Pong, Galaga, Pac-Man, Mario Bros, R-Type... Allora sì che ci si divertiva davvero! Gameplay eccellente, una giocabilità e una longevità senza pari... Ma ne siamo poi così tanto sicuri? Quando si parla di retrogaming e "nostalghìa", una delle cose che si dice sempre è che sono i nostri ricordi ad essere deformati dal tempo, cristallizzati nel ricordo di "come eravamo", e che forse, in fondo in fondo, 'sti coin-op non erano poi tutto questo granchè. Che in fondo, i vecchi classici degli anni '80 ci fanno tornare con la mente ad un periodo della nostra vita che un po' ci manca, che ricordiamo con piacere, e nel casino del nostro cervello le cose si confondono facilmente.
Electronic Gaming, un magazine statunitense, ha fatto un divertente esperimento: ha fatto giocare un po' di ragazzini dai 9 ai 12 anni ai classici degli anni settanta e ottanta, e ha raccolto le loro impressioni.
Eccone alcune, le altre le lascio a voi, con l'invito a fare altrettanto con i vostri nipotini, e a farci sapere cosa vi dicono.
(Pong su PSX) - Niko: Hey, Pong! I miei genitori una volta ci giocavano. Brian: ci vuole tutta questa roba (la console, ndCT) solo per giocare a Pong? Kirk: Che è 'sta roba (giocherellando con il pad)? Come si regola il volume? Tim: Non pagherei mai per giocare con una cosa del genere.[br]
(SuperMario) - Becky: sembra che Mario sia stato investito da una macchina. Andrew: Davvero. Questo tizio è piatto.[br]
(Tetris) - Tim: Quale bottone devo premere per far esplodere i blocchi? John: Ho messo in fila sei pezzi dello stesso colore. Perchè non esplodono?
Tutto ciò non vi fa sentire vecchi?